LA TRASPARENZA INFORMATIVA NELLE SOCIETÀ ITALIANE NON QUOTATE Come migliorare il merito di credito nell attuale contesto di mercato

Documenti analoghi
Procedure relative al sistema di controllo interno sull informativa finanziaria

COMUNICATO STAMPA LANDI RENZO S.p.A.: Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati del primo semestre 2007.

COMUNICATO STAMPA LANDI RENZO S.p.A.: Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati del secondo trimestre 2007.

I driver dell eccellenza competitiva dei «campioni». La ricetta delle imprese che hanno battuto la crisi

COMUNICATO STAMPA GRUPPO BIANCAMANO

CHAMPIONS Nota metodologica e criteri di estrazione

Poligrafica S. Faustino S.p.A.: approvati i risultati al 30 giugno 2014

Cos è il Temporary CFO

La quotazione su AIM Italia : preparazione della società

Ricavi in crescita del 4,2% a cambi costanti nel primo semestre 2014

«Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza»

L analisi settoriale come metodo di selezione degli investimenti

Milano, 12 maggio 2006

COMUNICATO STAMPA CDA ISAGRO APPROVA I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2017

Il Cda approva la trimestrale. Ricavi operativi +5,4% Pubblicità +7,4%, a 49,82 milioni. Margine operativo lordo a 6,77 milioni di euro (+25%)

Bilancio, rendiconto finanziario e rating delle imprese. Donatella Busso

Il Controllo di Gestione e la struttura organizzativa. Davide Vierzi

Gruppo IREN Modello di Pianificazione Finanziaria

L impatto della Direttiva «Non financial and diversity information»sui bilanci delle societàquotate

LIQUIDITA E CREDIT CRUNCH. GABRIELE TROISE Dottore Commercialista Membro Commissione Finanza Ordine di Roma

IL CONTROLLO DI GESTIONE Procedure interne di raccolta delle informazioni, i destinatari, il sistema di reporting

I GRANDI VIAGGI approva i risultati del terzo trimestre 2019

TOD S S.p.A. Buoni i risultati del primo semestre 2009: crescita del 3,4% del fatturato e del 3,1% dell utile netto del Gruppo

Modelli organizzativi di controllo di gestione nelle società di servizi Elementi del controllo di gestione applicabili alle società di servizi

BESPOKE COMPANIES: IL CLIENTE AL CENTRO IN DIECI ANNI DI STORIE DI SUCCESSO

Mai più soli. Mai più deboli. FBI SERVIZI PER LA DIREZIONE FINANZIARIA AZIENDALE

CRIF Rating Agency. Ancona, 2 dicembre Valeria Ricciardi Associate Marketing & Business Development Crif Rating Agency

BUSINESS PLAN Strumento prospettico previsionale. di dati di natura economico-aziendale. Illustra i punti di forza e di debolezza del progetto

I GRANDI VIAGGI Approvati i risultati del terzo trimestre 2016/2017

Ricavi in Crescita del 19,9% nel 2012

Ricavi in Crescita del 10,4% e Utile Netto in Aumento di Oltre il 26% nel Primo Semestre 2010

Ricavi in Crescita del 29% nei Primi Nove Mesi 2012

I GRANDI VIAGGI approva i risultati del primo trimestre 2019

COMUNICATO STAMPA LANDI RENZO S.p.A.: Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 giugno 2010

OSSERVATORIO PMI 2019 UNDICESIMA EDIZIONE PALAZZO MEZZANOTTE MILANO 25 SETTEMBRE 2019

L Osservatorio UniCredit Piccole Imprese

POLIGRAFICA S. FAUSTINO S.p.A.: IL CDA HA APPROVATO LA SEMESTRALE 2000 RICAVI DEL SEMESTRE IN CRESCITA DEL 12% RISPETTO AL SEMESTRE 1999

Milano, 28 Agosto 2008

GRUPPO PIAGGIO: 1 SEMESTRE 2006

CONSULENZA STRATEGICA AZIENDALE

Ricavi in crescita del 10,6% a cambi costanti nei primi nove mesi del 2016

Il controllo delle performance finanziarie aziendali

2017/ / ,2 (32,5 2017) EBITDA

Indagine conoscitiva sul potenziale competitivo delle PMI. Overview di sistema sulle aspettative di sviluppo economico

MINI MASTER GIUGNO CONTROLLO E PIANIFICAZIONE FINANZIARIA 9 LUGLIO RATING, VALUTAZIONE MERITO CREDITIZIO e LEGGE N.155

I GRANDI VIAGGI: Il CdA approva i risultati del primo trimestre 2012

# $% & # ' ) * +, ) * + -.//0 1// // ' 01 '

SOGEFI (GRUPPO CIR): IN CRESCITA UTILE NETTO A 12M (+14,5%) E FREE CASH FLOW. Highlights risultati Q1 2018

Zignago Vetro S.p.A. COMUNICATO STAMPA

Utile netto di Gruppo in crescita del 52,6% nel primo trimestre 2017

COMUNICATO STAMPA CDA ISAGRO APPROVA I RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI 2017

Criteri e strumenti di selezione per i possibili investimenti

Poligrafica S. Faustino: approvati i risultati al 30 giugno 2013

Approvato con det. n. 5/2015 e revisionato a seguito Det. DG n. 7 del 30/01/2015 (inserimento Redazione ) SETTORE STRATEGIE E CONTROLLO PARTECIPATE

LINEA GUIDA ENTERPRISE RISK MANAGEMENT

Alerion Clean Power: andamento gestionale del primo semestre Produzione elettrica pari a 212,3 GWh (245,6 GWh nel primo semestre 2016)

COMUNICATO STAMPA IL CDA DI CAMFIN SPA APPROVA I RISULTATI AL 31 MARZO 2012 PRIMO TRIMESTRE IN DECISO MIGLIORAMENTO

COMUNICATO STAMPA. Sommario. Treviso, 10 novembre il terzo trimestre 1 luglio 30 settembre 2011

Temporary CFO. Corporate Service.

COMUNICATO STAMPA GRUPPO PIAGGIO: PRIMO SEMESTRE Ricavi 820,8 milioni (+3,2% rispetto al 1 semestre 2009)

RAGGIUNTA LA GUIDANCE PER IL 2015 IN TERMINI DI CRESCITA DELL EBITDA E DI RAPPORTO TRA INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO ED EBITDA

POLIGRAFICA S. FAUSTINO: APPROVATO DAL CDA IN DATA ODIERNA IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2003

Aspetti quantitativi e qualitativi della cooperazione sociale Italiana e aderente a Legacoop. La fotografia al andamento e

I GRANDI VIAGGI approva i risultati del primo semestre 2017

Eccellenti risultati nel primo semestre 2010: utili raddoppiati, fatturato in forte crescita e indebitamento più che dimezzato.

Incremento (Decremento)

Organigramma. Roma, ottobre 2015

I GRANDI VIAGGI approva i risultati del primo trimestre 2018 con l EBITDA che migliora rispetto al primo trimestre 2017

DE LONGHI SpA: il Consiglio d Amministrazione ha approvato i risultati trimestrali al 31 marzo 2006

MASTER IN CORPORATE FINANCE & BANKING. PRIMA EDIZIONE Giugno Settembre 2018 PRESENTAZIONE

Confermato nel fine anno il trend in miglioramento delle vendite. Utile netto percentuale in linea con il precedente esercizio

COMUNICATO STAMPA CDA ISAGRO APPROVA I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2017

I GRANDI VIAGGI approva i risultati del primo semestre 2018 che migliorano nei confronti del primo semestre 2017

MINI-MASTER CONTROLLO & PIANIFICAZIONE FINANZIARIA E RATING

Attrezzarsi per competere

COMUNICATO STAMPA. ROSSS: il CdA approva bilancio consolidato e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2012

SOGEFI: RICAVI A QUASI 350 MILIONI DI EURO (+35,6%), EBITDA E UTILE NETTO IN CRESCITA DEL 37%

Bussola della qualita Guardare la PMI attraverso fattori qualitativi. Credito al Credito 2016

Relazione Previsionale e Programmatica Piano industriale - Highlights

COMUNICATO STAMPA GRUPPO ACOTEL: approvata la relazione semestrale.

POLIGRAFICA S. FAUSTINO: IL CDA APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2001

Zignago Vetro S.p.A. COMUNICATO STAMPA. Il GRUPPO ZIGNAGO VETRO AUMENTA NEL SEMESTRE IL FATTURATO DEL + 22,1% E L UTILE NETTO DEL + 31,4%.

Poligrafica S. Faustino S.p.A.: approvati i risultati al 30 settembre 2015

il margine industriale netto ( 122,5 milioni) migliora, in percentuale dei ricavi, dal 41% al 42,2%;

Aziende associate/gruppo Hera. Il Cda approva i risultati del primo semestre 2016

COMUNICATO STAMPA Castrezzato, 14 febbraio 2007

Caleffi approva la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2010

CERVED INFORMATION SOLUTIONS: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I RISULTATI AL 31 MARZO 2016

ALLEGATI AL COMUNICATO STAMPA

COMUNICATO STAMPA BOLZONI S.p.A.: Fatturato del primo semestre pari a Euro 60,6 milioni (+4,3% rispetto allo stesso periodo del 2011)

L importanza strategica di conoscere l affidabilità di clienti e fornitori. AICS Meeting Day - 22 Maggio 2019

Milano, 12 settembre 2006

COMUNICATO STAMPA Castrezzato, 13 settembre 2006

Suddivisione per Marchio del Fatturato: significativa crescita per tutti i marchi. 1^ semestre 2007

I GRANDI VIAGGI approva i risultati del primo semestre 2019

Poligrafica S. Faustino S.p.A.: approvati i risultati al 30 giugno 2017

AIM INVESTOR DAY «Best IPO Innovative Project» Award

I GRANDI VIAGGI approva i risultati del primo trimestre 2017 che confermano la ripresa iniziata nel 2016

Transcript:

LA TRASPARENZA INFORMATIVA NELLE SOCIETÀ ITALIANE NON QUOTATE Come migliorare il merito di credito nell attuale contesto di mercato I edizione - 2012 Analisi dei risultati di una survey condotta da IR Top su un campione di PMI italiane

Rappresentatività del campione e modalità d indagine L indagine condotta dall Ufficio Studi e Ricerche di IR Top, nel periodo compreso tra maggio 2011 e luglio 2012 è stata finalizzata a inquadrare le practice di trasparenza informativa nelle società non quotate nel contesto italiano e ha l obiettivo di valutare la modalità e la frequenza dell informativa societaria e del reporting finanziario interno, focalizzandosi anche sull accessibilità delle informazioni economico-finanziarie da parte degli stakeholder. Il database di analisi comprende circa 2.000 aziende appartenenti a diversi settori e distribuite sul territorio nazionale. All interno di tale universo, 1.500 aziende presentano le seguenti caratteristiche: 1.società con un fatturato superiore a 15 milioni ed inferiore a 300 milioni che presentano i seguenti livelli di marginalità, crescita di redditività e indebitamento : EBITDA margin 2010 > 10%, EBITDA growth 2010/2009> 10% Net Financial Position/EBITDA 2010 < 4 2.società con fatturato superiore a 300 milioni che presentano i seguenti livelli di marginalità e indebitamento: EBITDA margin 2010 positivo Net Financial Position/EBITDA 2010 < 4 La metodologia di ricerca utilizzata per l analisi si è servita di un questionario strutturato, con domande elaborate in forma chiusa e risposte a scelta multipla, in maniera tale da limitare il margine di autonomia nelle risposte al fine di facilitare la compilazione, la raccolta e la confrontabilità dei dati. Il questionario è composto di 23 domande suddivise per macro aree tematiche: relazioni finanziarie, prospettive future, responsabile area finanza, dialogo con gli azionisti, dialogo con le banche, la comunicazione on-line, l operatività all estero. Il numero dei questionari pervenuti ammonta a 130 e costituiscono un campione con una elevata rappresentatività sia territoriale che settoriale. Il 46% delle aziende sono situate al Nord Ovest con una spiccata preponderanza della regione Lombardia (39%), il invece ha la propria sede produttiva al Nord Est, di cui il 19% in Emilia Romagna. A livello settoriale, le società analizzate sono distribuite in maniera eterogenea nei vari macrosettori, concentrandosi soprattutto nei settori Prodotti e servizi industriali (31%), Tecnologia (13%) e Prodotti per la casa, persone e moda (15%). Grafico 1 Rappresentatività territoriale del campione Grafico 2 Rappresentatività settoriale del campione Prodotti e servizi industriali 31% 12% Prodotti per la casa, persone e moda 15% 1 46% Tecnologia Alimentari Salute 7% 5% 13% Petrolio e Gas naturale 5% Edilizia e Materiali Commercio Chimica Automobili e Componentistica 3% NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD Servizi pubblici 2% Media 2% Beni Immobili 2% Viaggi e tempo libero 2% Servizi finanziari 2% Telecomunicazioni 1%

Il campione presenta una elevata rappresentatività dimensionale e apertura al mercato estero Grafico 3 Rappresentatività dimensionale del campione Grafico 4 Apertura al mercato estero > 350 mln 10% < 350 mln 9% 23% < 200 mln 13% < 100 mln 19% < 50 mln 11% SI NO 77% < 30 mln 26% < 10 mln 12% Dal punto di vista dimensionale, il campione risulta essere rappresentativo delle varie fasce di fatturato: il 26% delle 130 società intervistate si colloca nella classe di fatturato inferiore a 30 milioni di euro. Il 77% delle PMI analizzate opera all estero; le relazioni commerciali internazionali non sono direttamente correlate alla variabile dimensionale di ciascuna azienda. L operatività all estero è più concentrata per le società il cui fatturato è compreso tra 50 mln e 200 mln di euro. Grafico 5 - Relazione tra dimensione e operatività all'estero > 350 mln 77% < 350 mln 6 < 200 mln 9 < 100 mln 88% < 50 mln < 30 mln 71% < 10 mln 47%

Analisi dei risultati RELAZIONI FINANZIARIE Grafico 6 Società che certificano il bilancio 26% 7 SI NO Grafico 7 - La % di certificazione del bilancio aumenta al crescere della dimensione della società in termini di fatturato Grafico 8 - La % di certificazione del bilancio aumenta in relazione alla operatività all estero > 350 mln < 350 mln 92% Italia/Estero < 200 mln 73% < 100 mln 87% < 50 mln 6 < 30 mln 4 Italia 9 < 10 mln 36% Il 7 delle società intervistate certifica il proprio bilancio; la percentuale di certificazione del bilancio aumenta al crescere della dimensione della società in termini di fatturato e in relazione alla operatività all estero. Dai risultati dell analisi emerge che l 87% delle società con un fatturato compreso tra 50mln e 100mln di euro ricorre alla certificazione, practice consolidata nelle aziende più grandi (> di 350mln); per quanto riguarda le società con attività a livello internazionale il adotta la certificazione.

Grafico 10 - Relazioni finanziarie redatte oltre al bilancio Relazione Semestrale qualitativa 25% Prospetti contabili Semestrali 18% Relazione Trimestrale qualitativa 43% Prospetti contabili Trimestrali 42% 26% L 87% del campione adotta un sistema di reporting. Dal grafico emerge una scarsa propensione delle società non quotate all elaborazione di report infrannuali, in particolare relazioni finanziarie semestrali e trimestrali. La percentuale delle società che elaborano la relazione semestrale qualitativa è pari al 25%; nel 18% dei casi il documento è corredato dei relativi prospetti contabili. La percentuale delle società che elaborano la relazione trimestrale qualitativa è pari al 43%; nel 42% dei casi il documento è corredato dei relativi prospetti contabili. Nel 26% dei casi le società elaborano un altra tipologia di reportistica infrannuale e in particolare: interim mensili, prospetti contabili mensili, PFN settimanale, report affidamenti mensili, group reporting package trimestrali, stato avanzamento progetti, previsione tesoreria, analisi redditività.

INFORMAZIONE PREVISIONALE Dal grafico emerge che la quasi totalità delle società intervistate (92%) elabora piani per lo sviluppo futuro dell azienda. Grafico 12 Elaborazione di piani per lo sviluppo futuro dell azienda 8% SI NO 92% Tuttavia, nella maggior parte dei casi si tratta di una pianificazione a breve termine (budget), mentre la predisposizione di un piano strategico supera il 75% dei casi solo nella società con fatturato superiore ai 200 milioni di euro. L analisi di previsione riguarda solo il fatturato (81% dei casi), mentre per le altre grandezze economicopatrimoniali-finanziarie la percentuale si riduce notevolmente. Grafico 14 - Relazione tra dimensione della società e strumenti utilizzati Grafico 15 - Principali grandezze oggetto di previsione e analisi > 350 mln 78% Ricavi EBITDA 81% 68% < 350 mln < 200 mln < 100 mln < 50 mln < 30 mln < 10 mln 25% 75% 88% 77% 85% 62% 55% 82% 61% 86% Piano Strategico Budget Debito / cassa CCN Indicatori operativi di business Costi Posizione finanziaria netta EBIT Utile ante imposte Indici di redditività Indici di bilancio Free cash flow 62% 55% 45% 3 22% 21% 18% 16% 10% L 82% delle società redige il budget per aree di business programmando lo sviluppo dell attività a breve termine dell azienda grazie a una visione più specifica della propria crescita. Seguono l utilizzo del budget per cliente (32%) e per Paese (21%). La stessa tendenza risulta confermata per le società che optano per il piano strategico con previsioni di business a medio/lungo termine. Infatti nel 7 dei casi esso viene redatto per business seguito anche in questo caso dal piano strategico per paese e cliente (2). Grafico 16 - Tipologia di budget Grafico 17 - Tipologia di piano strategico 18% 11% 11% 32% 2 82% 7 21% Budget per Business Budget per Cliente Budget per Paese Budget per Commessa 2 Piano strategico per Business Piano strategico per Paese Piano strategico per Cliente Piano strategico per Commessa Piano strategico per scenari alternativi

IL RESPONSABILE FINANZIARIO Nell 83% delle società del campione è presente la figura del Direttore AFC. Questa presenza sta crescendo molto anche nella realtà delle PMI non quotate; come emerge dai grafici l importanza di questo ruolo aziendale cresce in relazione alla dimensione della società (con una percentuale superiore al 90% nelle società con fatturato superiore al 100 milioni di euro) e alla sua operatività all estero (86%). Grafico 19 Relazione tra la presenza del Direttore AFC e la dimensione dell azienda Grafico 20 Relazione tra la presenza del Direttore AFC e l operatività all estero dell azienda > 350 mln 0% < 350 mln 0% Italia/Estero 86% < 200 mln 8% 92% < 100 mln 8% 92% SI NO < 50 mln 27% 73% < 30 mln 29% 71% Italia 72% < 10 mln 38% 63% Il Direttore AFC ha un ruolo fondamentale nella produzione dell informazione economico-finanziaria (55%) e nella presentazione della stessa all interno dell azienda (47%). Grafico 21 Responsabile della produzione dell informazione Grafico 22 Chi rende disponibili le informazioni all interno Direttore AFC 55% Direttore AFC 47% Responsabile Controllo di Gestione Direttore Amministrativo (specificare) Responsabile di Bilancio 9% 26% 32% Responsabile Controllo di Gestione Direttore Amministrativo (specificare) Responsabile di Bilancio 2% 6% 21% Grafico 23 Chi comunica le informazioni all esterno Amministratore Delegato 43% Con riferimento alla comunicazione dell informazione economico-finanziaria verso l esterno, il soggetto principalmente deputato è l Amministratore Delegato (43%); segue la figura del direttore AFC con il 38%. Direttore AFC Presidente Direttore Generale 13% 30% 38%

DIALOGO CON GLI AZIONISTI L analisi evidenzia che il dialogo con gli azionisti si focalizza sulle informazioni storiche: lo strumento maggiormente utilizzato è il bilancio annuale (8). Alla scarsa propensione alla redazione di report infrannuali, semestrali e trimestrali, si accompagna lo scarso utilizzo degli stessi nel confronto con gli azionisti (52% per le relazioni semestrali e 49% per le relazioni trimestrali). L attitudine al confronto sui dati previsionali è ancora più limitata, infatti il ricorso allo strumento di budget è pari al 46%, mentre per il piano strategico è pari al 32%. Grafico 28 Strumenti utilizzati dagli azionisti per accedere alle informazioni della società Bilancio 8 Report semestrali 52% Reporto trimestrali 49% Budget 46% Piano Strategico 32% 11% Il dialogo con gli azionisti avviene principalmente con cadenza mensile (38%) ovvero trimestrale (27%) e nell ambito dei consigli di amministrazione (79%), oppure attraverso meeting ad hoc con il management (59%). Il confronto avviene in occasione delle assemblee degli azionisti solo nel 29% dei casi. Grafico 29 Modalità con cui avviene il dialogo con gli azionisti Grafico 30 Frequenza con cui avviene il dialogo con gli azionisti 3% 7% Dialogo via mail/telefono con il management 47% Annuale 1 Meeting con il management 59% Semestrale 15% Consigli di amministrazione 79% Trimestrale 27% Assemblee degli azionisti 29% Mensile 38% Grafico 26 Presenza di un investitore istituzionale nel capitale Il 23% delle società presenta un Investitore Istituzionale nel capitale. 23% 77% SI NO

Nelle società non quotate caratterizzate dalla presenza di un investitore istituzionale nel capitale si assiste ad un maggiore livello di trasparenza informativa sulle informazioni di natura previsionale; infatti, come emerge dal grafico, si riduce la percentuale di utilizzo di report storici (bilanci, relazioni semestrali e relazioni trimestrali) a favore di budget (5) e piani strategici (57%). Grafico 31 - Relazione tra presenza di un investitore istituzionale nel capitale e gli strumenti utilizzati 89% Bilancio 5 Investitore Istituzionale 50% 5 Report Semetrali 57% Report Trimestrali 7% Budget 92% 60% Piano Strategico No Investitore Istituzionale 51% 57% 30% 1 La presenza di un investitore istituzionale porta ad un miglioramento nella trasparenza informativa verso l esterno e nel sistema di reportistica interna, richiedendo una maggiore standardizzazione dei processi operativi e di comunicazione. Infatti, come emerge dai grafici, nelle società partecipate da un investitore istituzionale il dialogo diventa più frequente (mensile nel dei casi, trimestrale nel 38% dei casi) e avviene principalmente nell ambito di consigli di amministrazione (93%) ovvero di meeting con il management (79%). Grafico 33 - Relazione tra presenza di un investitore istituzionale nel capitale e frequenza della comunicazione Grafico 32 - Relazione tra presenza di un investitore istituzionale nel capitale e modalità di comunicazione 2 43% 7% 93% Investitore Istituzionale 38% Annuale Investitore Istituzionale 79% Assemblea degli azionisti Semestrale 71% 3% 0% Consiglio di Amministrazione Trimestrale 49% Mensile 30% Meeting con il management 85% No Investitore Istituzionale 20% No Investitore Istituzionale 63% Dialogo con il management (mail/telefono) 1 45% 9% 5%

DIALOGO CON LE BANCHE Grafico 38 Frequenza del dialogo con le banche Al massimo annuale Al massimo semestrale Al massimo trimestrale 9% 1 16% 29% 36% Come evidenzia il grafico la comunicazione con gli istituti di credito a breve termine avviene al massimo mensilmente (4) mentre con i finanziatori a mediolungo termine avviene al massimo trimestralmente (36%). Al massimo mensile 23% 4 11% 13% Breve termine Medio/Lungo termine Grafico 38 Strumenti di dialogo con le banche Bilancio Relazioni semestrali Relazioni trimestrali Piano Strategico Budget 38% 26% 19% 32% 32% 32% 51% 83% 79% Il dialogo con i finanziatori a breve termine avviene principalmente con l utilizzo, oltre che del bilancio annuale, delle relazioni trimestrali e del budget (32%), mentre il confronto con gli istituti di credito a medio-lungo termine si basa sull utilizzo delle relazioni semestrali (38%) e del piano strategico (51%). Indicatori di bilancio selezionati 13% 6% 9% Breve termine Medio/Lungo termine Grafico 38 Modalità di dialogo con le banche Incontri periodici con tutti gli istituti di credito Incontri con il singolo istituto di credito Invio periodico di documentazione 17% 15% 23% 3 60% 72% In entrambi i casi è preferita la modalità dell incontro con il singolo istituto di credito (72% e 60%) ovvero dell invio periodico di documentazione (23% e 3), mentre raramente di assiste a incontri allargati con tutti gli istituti finanziatori (15% e 17%). Invio di report periodici 13% 9% 6% 6% Breve termine Medio/Lungo termine

COMUNICAZIONE FINANZIARIA ON-LINE Grafico 39 Pubblicazione sul sito Internet di informazione di natura finanziaria 15% 85% SI NO Il sito web aziendale ricopre un ruolo centrale per la trasparenza poiché è il punto di incontro virtuale tra la società non quotata e gli stakeholder. Il grafico evidenzia che soltanto il 15% delle società pubblica informazioni di natura finanziaria sul proprio sito, nonostante la continua espansione di Internet come canale di comunicazione, mostrando una scarsa propensione ad implementare un processo di comunicazione finanziaria via internet. Piccole e grandi imprese continuano ad essere restie nel diffondere sui propri siti web informazioni ulteriori rispetto alle informazioni di marketing: infatti l 85% delle aziende intervistate si limita a fornire notizie relative alla mission e al business aziendale, soffermandosi solo sull aspetto qualitativo.

PRINCIPALI TENDENZE RISCONTRATE OSSERVAZIONI IR TOP Le società non quotate manifestano una scarsa propensione all elaborazione di reportistica infrannuale, sia qualitativa che quantitativa È opportuno adottare un approccio continuativo nell elaborazione della reportistica semestrale e trimestrale a beneficio sia interno, per un miglior monitoraggio del business, che esterno, aiutando gli stakeholder nel processo interpretativo e decisionale Inoltre, la reportistica quantitativa deve essere accompagnato da un efficace reportistica qualitativa che approfondisca gli scostamenti più significativi, i fatti rilevanti, le strategie e le previsioni. Le società non quotate manifestano una scarsa propensione alla pianificazione a medio-lungo termine del business Il business plan e il piano strategico sono strumenti di disclosure che, in base a determinati criteri di redazione, creano: maggiore trasparenza vantaggi competitivi maggiore accessibilità al credito possibilità di relazionarsi con azionisti e stakeholder Le variabili oggetto di previsione si riferiscono principalmente al fatturato Il monitoraggio delle altre grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie è fondamentale per una migliore comprensione dell evoluzione del business Mancanza di informativa su «fatti rilevanti» attinenti al business Al fine di accrescere l interesse nei confronti dell azienda, è opportuno estendere l analisi, normalmente basata sui tradizionali KPI, ad altri fatti rilevanti che riguardano la sfera del business (investimenti, lancio di nuovi prodotti, ingresso in nuovi mercati, strategie, JV, R&D, ecc) Il Direttore AFC è il principale responsabile della produzione dell informazione; l AD è colui che la comunica verso l esterno Il processo di costruzione della credibilità aziendale richiede un dialogo costante con gli stakeholder; per questo, occorre professionalizzare l approccio e valorizzare i key message attraverso il linguaggio della comunicazione finanziaria

PRINCIPALI TENDENZE RISCONTRATE OSSERVAZIONI Assenza di un approccio strutturato nel DIALOGO CON LE BANCHE In un contesto di mercato che vede una sempre maggiore difficoltà di acceso al credito, è utile ampliare l approccio alla disclosure creando flussi di informativa periodica strutturata nei confronti degli istituti di credito trasmettendo, oltre agli elementi quantitativi, anche gli ulteriori elementi di valore da considerare nellla valutazione complessiva della capacità di affidamento creditizio, a supporto di un miglior rating. Siti web poco strutturati, prevalentemente marketing e privi di informazioni di natura economico-finanziaria È opportuno passare da un sito prodotto ad un sito istituzionale che approfondisca e dia informazioni sempre aggiornate sulle tematiche relative al modello di business, al mercato di riferimento e alla corporate governance. È inoltre utile dedicare un area ad hoc ad una selezione di informazioni economicofinanziarie utili per una migliore valutazione della performance della società.