Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore

Documenti analoghi
Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore

Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore

Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS) e del Sistema Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SISMG) e degli accessi in pronto soccorso

Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS) e del Sistema Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SISMG) e degli accessi in pronto soccorso

Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore

Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS) e del Sistema Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SISMG)

Piano Operativo Nazionale per la Prevenzione degli Effetti del Caldo sulla Salute

Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS) e del Sistema di Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SiSMG) e degli accessi in pronto soccorso

Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS) e del Sistema di Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SiSMG) e degli accessi in pronto soccorso

I dati delle città: monitoraggio del livello di esposizione e della mortalità osservata. ESTATE 2017

Sorveglianza epidemiologica per gli effetti delle basse temperature nel periodo invernale. dicembre 2014 marzo 2015

Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore. Rapporto sugli effetti dell ondata di calore

Il Sistema nazionale di previsione e allarme e la sorveglianza epidemiologica

Ondata di calore estate 2015: quale impatto sulla mortalità giornaliera nelle città italiane?

EFFETTI SULLA SALUTE DELLE CONDIZIONI CLIMATICHE ESTATE 2010 PRINCIPALI RISULTATI E CRITICITA

Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute

Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore

Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute

ONDATE DI CALORE ED EFFETTI SULLA SALUTE

Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute

Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore

Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute

Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS) e del Sistema Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SISMG) e degli accessi in pronto soccorso

ONDATE DI CALORE ED EFFETTI SULLA SALUTE ESTATE 2015 SINTESI DEI RISULTATI

Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute

Piano Operativo Nazionale per la Prevenzione degli Effetti del Caldo sulla Salute

Il Piano Operativo Nazionale del Ministero della Salute per la Prevenzione degli Effetti delle Ondate di Calore sulla Salute

Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane

EFFETTI SULLA SALUTE DELLE CONDIZIONI CLIMATICHE ESTATE 2009 PRINCIPALI RISULTATI E CRITICITA

ITALIAN HOTEL MONITOR - trademark italia

Piano Operativo Nazionale per la Prevenzione degli Effetti del Caldo sulla Salute

Il Piano Operativo Nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute

Le Ondate di Calore in Emilia-Romagna

MOVIMENTO DEI PROCEDIMENTI CIVILI

MOVIMENTO DEI PROCEDIMENTI CIVILI

ONDATE DI CALORE ED EFFETTI SULLA SALUTE ESTATE 2014 SINTESI DEI RISULTATI

Le Ondate di Calore in Emilia-Romagna

Sistema nazionale di previsione e prevenzione delle ondate di calore flussi informativi

EFFETTI SULLA SALUTE DELLE CONDIZIONI CLIMATICHE ESTATE 2008 PRINCIPALI RISULTATI E CRITICITÀ

Il monitoraggio dell inquinamento atmosferico per la stima degli effetti sulla salute

ESERCIZIO 2019 CAPITOLO/ARTICOLO/CODICI IBAN

ESERCIZIO 2017 CAPITOLO/ARTICOLO/CODICI IBAN

Il Piano Operativo Nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute

Piano Operativo Nazionale per la Prevenzione degli Effetti del Caldo sulla Salute

Piano Operativo Nazionale per la Prevenzione degli Effetti del Caldo sulla Salute

Ministero della Giustizia. Servizio Statistica. Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità UFFICI DI SERVIZIO SOCIALE PER I MINORENNI

L attività di prevenzione nelle città italiane: risultati censimento estate 2007

Centro Nazionale di Epidemiologia, Prevenzione e Promozione della Salute Ufficio di Statistica ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA

Ministero della Giustizia. Dipartimento per la Giustizia minorile e di com Sezione Statistica

NUMERO UNITA IMMOBILIARI DI CATEGORIA A1 (ABITAZIONI DI TIPO SIGNORILE) PER PROVINCE ANNO 2012

M G I U S T I Z I A N O R I L E

Indagine Epidemiologica sulla Mortalità Estiva

FASI - Federazione Italiana Arrampicata Sportiva - 01 Dati provinciali assoluti 2001

FIPT - Federazione Italiana Palla Tamburello - 09 Dati provinciali assoluti 2001

FID - Federazione Italiana Dama - 05 Dati provinciali assoluti 1999

FITAV - Federazione Italiana Tiro a Volo - 41 Dati provinciali assoluti 2001

FISI - Federazione Italiana Sport Invernali - 35 Dati provinciali assoluti 2001

PROCEDURA DI TRASFERIMENTO Circ. CSM P-20193/2017 del 17 novembre 2017 TRIBUNALE ORDINARIO GIUDICE ONORARIO DI TRIBUNALE ELENCO POSTI VACANTI

Istituzione delle direzioni generali regionali dell organizzazione giudiziaria

Ministero della Giustizia. Servizio Statistica. Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità Servizio Statistica

Tabelle di ripartizione della dotazione organica del personale non dirigenziale tra le strutture territoriali doganali

Tasso di disoccupazione per sesso e provincia - media annua 2006 Ordinamento crescente Maschi % Femmine % Maschi e femmine % 1 Treviso 1,6 Belluno

La sorveglianza Epidemiologica Rapida della Mortalità, attuata dall Istituto Superiore di Sanità Rapporto Tecnico (Periodo ottobre-dicembre 2007)

COMPARTO SCUOLA RILEVAZIONE DELEGHE 31 DICEMBRE 2002

Calendario distribuzione volumi

RIORGANIZZAZIONE TERRITORIALE

TARIFFA RIFIUTI (TARI): IN 5 ANNI AUMENTI MEDI DELL 1,6%, CON PUNTE DEL 36%

FIPSAS - Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subaquee - 26 Dati provinciali assoluti 2001

MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI Direzione Generale dell Immigrazione

M G I U S T I Z I A N O R I L E

COMPARTO AZIENDE CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO RILEVAZIONE DELEGHE 31 DICEMBRE 2002

TARIFFA RIFIUTI (TARI) IN 4 ANNI ( ) DALLA SUA ISTITUZIONE AUMENTI MEDI DEL 1,1% TRA IL 2016 ED IL 2017 LA TARI DIMINUISCE DELL 1,8%

Comunicazioni inviate dai contribuenti al 30 Giugno 2007

10 RAPPORTO 2018 UIL CASSA INTEGRAZIONE (dati di OTTOBRE 2018)

AeCI - Aereo Club d'italia - 01 Dati provinciali assoluti 2001

Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche

COMPARTO PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI RILEVAZIONE DELEGHE 31 DICEMBRE 2002

Comunicazioni inviate dai contribuenti al 31 Maggio 2007

Scorrimento graduatoria - distribuzione dei posti. Distretto Sede Ufficio posti

CALENDARIO DISTRIBUZIONE PAGINE GIALLE 2010/2011

TAV.28 - Trattrici a doppia trazione nuove di fabbrica per marca e loro dislocazione per provincia

Campagna Solleciti REDITA 2011 Suddivisione per Sede INPS

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2019: aggiornamento al 31/07/2019 DATI INAIL PER PROVINCIA

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2019: aggiornamento al 31/08/2019 DATI INAIL PER PROVINCIA

SISTEMA NAZIONALE DI ALLARME PER LA PREVENZIONE DELL IMPATTO DELLE ONDATE DI CALORE PIANO DI ATTIVITA ESTATE 2005

CLASSIFICA MEDI ATENEI: da a iscritti CLASSIFICA GENERALE ATENEI

COMPARTO ISTITUZIONI ED ENTI DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE

Comunicazioni inviate dai contribuenti al 31 Ottobre 2006

TAV.28 - Trattrici a doppia trazione nuove di fabbrica per marca e loro dislocazione per provincia

Distribuzione del contingente di nomine per l'a.s. 2004/2005 (dati per provincia, ordine scuola e tipologia di personale)

Abruzzo. Basilicata. Calabria. Campania. Emilia-Romagna. Friuli-Venezia Giulia. Lazio. Liguria. Lombardia. Marche

CCIAA MACERATA - Imprese attive partecipate prevalentemente da Stranieri Regioni e Province italiane - Serie trimestrale

Servizio Studi e Gestione Dati Divisione Studi e Statistiche. Indagine sui prezzi R.C.A. al 1 gennaio 2014

COMPARTO ISTITUZIONI DI ALTA FORMAZIONE E SPECIALIZZAZIONE ARTISTICA E

Valle D'Aosta Aosta Totale

QUESTURA QUESTURA COMP. POLFER LOMBARDIA III REP. MOBILE MILANO QUESTURA IV REP. MOBILE COMP. POLFER CAMPANIA QUESTURA QUESTURA QUESTURA QUESTURA II

CICLOMOTORI RUBATI CICLOMOTORI RINVENUTI REGIONI PROVINCIE

Valle D'Aosta Aosta Totale

Transcript:

Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS) e del Sistema rapido di rilevazione della mortalità giornaliera Rapporto 1-3 Settembre11

Indice 1. Sintesi dei risultati. Tabelle e figure Tabella 1. Livelli di rischio previsti dai Sistemi HHWW nelle diverse città nel periodo 1-3 Settembre11 Figura 1. Andamento Tappmax osservata e livelli di rischio dai Sistemi HHWW nelle diverse città nel periodo 1-3 Settembre Tabella.Temperature osservate nel periodo 1-3 Settembre e il riferimento. Figura. Variazioni (differenza) tra i valori medi nel periodo 1-3 Settembre ed il riferimento. Tabella 3. Mortalità osservata e attesa, stima dell eccesso osservato e della variazione percentuale nelle diverse città nel periodo 1-3 Settembre. Tabella. Mortalità osservata e attesa, stima dell eccesso osservato e della variazione percentuale nelle diverse città nel periodo dell ondata di calore di Settembre Appendice: Risultati città specifici 1

1. Sintesi dei risultati - Durante il mese di Settembre 11 sono si sono registrate condizioni meteoclimatiche più miti rispetto al riferimento soprattutto durante la prima metà del mese. Seppure le condizioni meteo-climatiche non sono state a rischio per la salute, sono stati registrati incrementi della mortalità in alcune città del centronord. - Tra nella prima metà del mese sono state previste condizioni a rischio di livelli 1 in molte città, in particolare tra il -5 e 11-1 di settembre. La figure 1 mostra che nel periodo in esame la (Tappmax) osservata è stata intorno ai 3 C in gran parte delle città, poi si osserva un brusco calo e poi i valori di Tappmax si sono mantenuti su valori più bassi intorno ai 5 C. - La Figura riporta le differenze tra le temperature (medie, massime, minime, Tappmax e dew point) osservate nel mese di settembre e nel periodo di riferimento. Tutti gli indicatori di temperatura sono state superiori alle medie mensili in gran parte delle città, in particolare al centro-nord (Tabella, Figura ). Mentre per la temperatura al punto di rugiada si osserva un trend meno chiaro; l incremento maggiore si osserva nelle città del nord e nei settori adriatici del centro-nord, mentre al sud si registrano valori inferiori alle medie di periodo. - Per quanto riguarda l analisi della mortalità giornaliera, complessivamente nel mese di Settembre si è registrata una mortalità superiore all atteso a Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Trento e Padova (Tabella 3). Tra le città del sud la mortalità è inferiore o pari all atteso. - In appendice (Figura 1) sono riportati i grafici dell andamento della temperatura apparente massima osservata (linea rossa), della mortalità giornaliera osservata (linea blu continua) e attesa (linea blu tratteggiata) nella classe di età 5 anni e oltre per il periodo 1-31 Settembre. Durante la prima metà del mese, in presenza di temperature elevate, si osservano picchi di mortalità, tra il 1-15 settembre, in diverse città (Bolzano, Torino, Brescia, Verona, Venezia, Bologna, Ancona, Perugia, Roma, Frosinone, Pescara, Napoli, Reggio Calabria e Messina). Mentre a Napoli e Civitavecchia il picco si osserva in concomitanza con il brusco calo delle temperature, probabilmente attribuibile alla latenza tra esposizione ed effetti sulla salute. A fine mese, nonostante ci sia stata una sensibile diminuzione delle temperature (5- C), si osserva una mortalità giornaliera superiore all atteso in diverse città (Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma e Bari). - Durante la prima metà di settembre, nelle città che non hanno un sistema di allarme HHWW (Aosta, Trento, Padova, Potenza, Catanzaro e Taranto) si osservano picchi di mortalità associati a livelli di temperatura elevati.

- In conclusione, nel mese di Settembre i valori di temperatura sono stati di C superiori alle medie in gran parte delle città, ed in particolare nella prima metà del mese, quando le temperature sono state intorno ai 3 C di Tappmax, si è osservato un incremento della mortalità giornaliera. 1

. Tabelle e figure Tabella 1. Livelli di rischio previsti dai Sistemi HHWW nelle diverse città nel periodo 1-3 Settembre11 Città Settembre 1 3 5 7 9 1 11 1 13 1 15 1 17 1 19 1 3 5 7 9 3 BOLZANO 1 1 1 1 1 TORINO TORINO_ARPA 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 MILANO BRESCIA 1 1 1 1 1 1 VERONA VENEZIA TRIESTE 1 1 1 1 1 1 GENOVA BOLOGNA BOLOGNA ARPA 1 1 FIRENZE FIRENZE CIBIC 1 ANCONA 1 1 1 1 1 1 1 1 PERUGIA 1 1 1 1 1 ROMA 1 1 1 1 VITERBO RIETI 1 CIVITAVECCHIA 1 1 1 1 FROSINONE 1 LATINA 1 1 1 1 PESCARA CAMPOBASSO 1 1 1 NAPOLI 1 CAGLIARI BARI 1 1 1 REGGIOCALABRIA MESSINA 1 1 1 PALERMO 1 1 CATANIA 1

Figura 1. Andamento Tappmax osservata e livelli di rischio definiti dal Sistema HHWW nelle diverse città nel periodo 1-3 Settembre11

3

5

Tabella. Temperature osservate nel periodo 1-3 Settembre e il riferimento* Temperatura dell'aria T appmax C ittà Media Mas s ima Minima Dew point 11 rif. variazione 11 rif. variazione 11 rif. variazione 11 rif. variazione 11 rif. variazione B O L Z ANO 5. 1.1.1.3 17.. 5.5 1.7 3. 15. 1..5 13. 11.. T OR INO 5. 1.1.7. 17.7 3. 5.5 1..3 1. 13.9.7 1. 1.5.1 MIL ANO... 1.5 19.5. 5.9 3.5. 17.5 15.3.3 15. 1.1 1.1 B R E S C IA..7 5.5 1.7 19..7. 3. 3. 17. 1..5 17. 1.. VE R ONA. 3..9.1 19... 3. 3. 17. 1.7. 1. 1.. VE NE Z IA 7.9 3..5.1 19.3... 3. 1.5 15..9 1. 1.1.7 T R IE S T E... 3.1. 3.1.7.5.. 17. 3. 1. 1. 3. G E NOVA..1 1.9 3. 1. 1. 5.9. 1.7.7 19. 1.1 1. 1.. B O L O G NA..1.3...3 7..1 3.5 1.3 15..5 1.7 1. 1.9 F IR E NZ E 9. 5.5 3.5.5 1. 1.5.7 5.5 3. 17. 1. 1. 1.5 13.3 1. ANC ONA. 3.7.7. 19.3 3.1.3.7 3. 1. 15.9 3. 1. 1. 1. P E R UG IA 7. 3...9 19.5 3..3 3.3 5. 1.1 13..3 1.7 1..5 R O MA 9.7.3 3... 1.9 9. 5. 3. 17.9 1. 1.5 1.1 15.5. VIT E R B O 7. 3. 3. 1. 19...9 3. 3.1 1. 1. 1. 1.5 13. 1.5 R IE T I.5 3.1 3.3. 1.9.5 7. 3.7 3. 9. 1. -3. 1. 11.9. C IVIT AVE C C HIA 31. 7...1. 1.7.... 19. 1..7 17.7 3. F R OS INONE 9. 5. 3. 3..3.7 9. 5. 3.9 1. 1.7 1. 13.9 1.1 -. L AT INA 3.5 7.5 3. 3. 1.5. 9. 5. 3. 17.3 1.9.3 1. 1. -. P E S C AR A 3.7.7.. 19.. 7. 3.9 3. 17.7 15.5. 17.3 1.3 3.1 C AMP O B AS S O 3.5 19.1..5 17. 3..3. 3.9 1.1 1.3 3. 13.1 1..7 NAP O L I 9... 3.7 1.5.. 5...7 1.5. 1.5 15.5 1. C AG L IAR I.1 7.9.1..1.7 7.5.7. 1. 17.. 15.3 1. -.9 B AR I 9.1 5.5 3. 3... 7.. 3..1 17..7 15.9 15..7 R E G G IO C AL AB R 9.3 9.5 -..7 3..9 7.7...3 1..9 1. 1.3-1.9 ME S S INA 3. 9. 1. 5. 3.9 1.5.3. 1.7 3.3 1. 1.7 1.7 19. -. P AL E R MO 9. 7. 1. 3.9.1 1. 7.1..7 1.7 1. 5.7 1.9 15. 1.5 C AT ANIA.9 9.7 -. 3..9. 7.7 7.5. 19.9 19. 1. 15. 17.7 -.5

Figura. Variazioni (differenza) tra i valori medi nel periodo 1-3 Settembre11 e il riferimento* T appmax T emperatura Media 7.. 5.. 3.. 1.. -1. -. BOLZANO TORINO MILANO BRESCIA VERONA VENEZIA TRIESTE GENOVA BOLOGNA ANCONA PERUGIA FIRENZE ROMA VITERBO RIETI CIVITAVECCHIA LATINA PESCARA CAMPOBASSO FROSINONE NAPOLI CAGLIARI BARI REGGIOCALABRIA MESSINA PALERMO CATANIA 5.. 3.. 1.. -1. -. -3. -. -5. BOLZANO TORINO MILANO BRESCIA VERONA VENEZIA TRIESTE GENOVA BOLOGNA FIRENZE ANCONA PERUGIA ROMA VITERBO RIETI FROSINONE LATINA PESCARA CIVITAVECCHIA CAMPOBASSO NAPOLI CAGLIARI BARI REGGIOCALABRIA MESSINA PALERMO CATANIA T emperatura Mas s ima Temperatura Minima 5.. 3.. 1.. -1. -. -3. -. -5. BOLZANO MILANO BRESCIA VERONA TORINO VENEZIA TRIESTE GENOVA BOLOGNA FIRENZE ANCONA PERUGIA ROMA VITERBO RIETI CIVITAVECCHIA LATINA PESCARA CAMPOBASSO FROSINONE NAPOLI CAGLIARI BARI REGGIOCALABRIA MESSINA PALERMO CATANIA 5.. 3.. 1.. -1. -. -3. -. -5. BOLZANO TORINO MILANO BRESCIA VERONA VENEZIA TRIESTE GENOVA BOLOGNA FIRENZE ANCONA PERUGIA ROMA VITERBO RIETI CIVITAVECCHIA LATINA PESCARA CAMPOBASSO FROSINONE NAPOLI CAGLIARI BARI REGGIOCALABRIA MESSINA PALERMO CATANIA

5.. 3.. 1.. -1. -. -3. -. -5. BOLZANO TORINO MILANO BRESCIA VERONA VENEZIA TRIESTE GENOVA BOLOGNA FIRENZE ANCONA Dew P oint ROMA VITERBO RIETI CIVITAVECCHIA FROSINONE PERUGIA LATINA PESCARA CAMPOBASSO NAPOLI CAGLIARI BARI REGGIOCALABRIA MESSINA PALERMO CATANIA * Il periodo di riferimento per ogni città si riferisce alla serie dei dati disponibili compresi tra il 199 ed il 9

Tabella 3. Mortalità osservata e attesa, stima dell eccesso osservato e della variazione percentuale nelle diverse città nel periodo 1-3 Settembre11 Per L Aquila l invio dei dati per il sistema rapido di rilevazione della mortalità estiva è sospeso dal 1 Marzo 9. *Mancato invio dei dati dal 7/9/1

Appendice Risultati città specifici Bolzano decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. BOLZANO 1 1 5 1 15 5 3 35 1

Torino decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. TORINO 3 3 1 1 5 1 15 5 3 35 11

Milano decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. MILANO 5 55 5 5 35 3 5 15 1 5 5 1 15 5 3 35 1

Brescia decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. BRESCIA 1 1 1 1 1 5 1 15 5 3 35 13

Verona decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. VERONA 1 1 1 1 1 5 1 15 5 3 35 1

Venezia decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. VENEZIA 1 1 1 1 1 5 1 15 5 3 35 15

Trieste decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. TRIESTE 3 1 1 1 1 1 5 1 15 5 3 35 1

Genova decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. GENOVA 5 5 35 3 5 15 1 5 5 1 15 5 3 35 17

Bologna decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. BOLOGNA 3 3 3 1 1 1 1 1 5 1 15 5 3 35 1

Firenze decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. FIRENZE 35 3 5 15 1 5 5 1 15 5 3 35 19

Ancona decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. ANCONA 1 1 5 1 15 5 3 35

Perugia decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. PERUGIA 1 1 1 5 1 15 5 3 35 1

Viterbo decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. VITERBO 1 5 1 15 5 3 35

Rieti decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. RIETI 1 5 1 15 5 3 35 3

Civitavecchia decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. CIVITAVECCHIA 7 5 3 1 5 1 15 5 3 35

Roma decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. ROMA 1 11 1 9 7 5 3 5 1 15 5 3 35 5

Frosinone decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. FROSINONE 5 1 15 5 3 35

Latina decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. LATINA 1 1 1 1 1 5 1 15 5 3 35 5 7

Pescara decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. PESCARA 1 1 5 1 15 5 3 35 5

Campobasso decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. CAMPOBASSO 1 13 1 11 1 9 7 5 3 1 5 1 15 5 3 35 9

Napoli decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. NAPOLI 55 5 5 35 3 5 15 1 5 5 1 15 5 3 35 3

Cagliari decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. CAGLIARI 1 1 1 1 5 1 15 5 3 35 31

Bari decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. BARI 1 1 1 1 1 5 1 15 5 3 35 3

Reggio Calabria decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. REGGIO CALABRIA 1 1 1 5 1 15 5 3 35 33

Messina decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. MESSINA 1 1 1 1 1 5 1 15 5 3 35 5 5 3

Palermo decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. PALERMO 3 3 1 1 5 1 15 5 3 35 35

Risultati per le città in cui è attivo soltanto il Sistema rapido di rilevazione della mortalità estiva Aosta Figura 1. Andamento giornaliero del numero di decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. AOSTA 5 3 1 3

Trento Figura 1. Andamento giornaliero del numero di decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. 1 TRENTO 9 7 5 3 1 37

Padova Figura 1. Andamento giornaliero del numero di decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. 1 PADOVA 1 1 1 3

Potenza Figura 1. Andamento giornaliero del numero di decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. 9 POTENZA 7 5 3 1 39

Taranto Figura 1. Andamento giornaliero del numero di decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. 1 TARANTO 1 1 1

Catanzaro Figura 1. Andamento giornaliero del numero di decessi e attesi nella classe di età 5 anni e oltre. CATANZARO 7 5 3 1 1