Regione Autonoma Valle d'aosta Committente: Hydro Dynamics S.R.L. Frazione Gattinery n 1-11020 Gaby (AO) P.I. 01194600076 COMUNE DI NUS UTILIZZO A SCOPO IRRIGUO E IDROELETTRICO DELLE ACQUE DEL CMF RIVO VAL V.I.A. L.R. 26/05/2009 n.12 IMPIANTO GUERDZE ELABORATO: RELAZIONE DPA STUDIO DI INGEGNERIA PROGETTISTI EnergyLab Engineering S.r.l. Via Duca d'aosta 67 11029 Verrés AOSTA Tel: 0125-921092 - Fax: 0125-1865224 e-mail: studio@energylab.it COLLABORATORI: Tavola R3 NOTE: REV.1_08.09.2016 Data: Luglio 2016 PERCORSO FILE WORD: X:\LAVORI\PRIVATI\IDROELETTRICO\PP14005_IMPIANTI FRESC\RIVO VAL\SALTO 1 - GUERZE\PROGETTO V.I.A\RELAZIONI PERCORSO FILE PDF: X:\LAVORI\PRIVATI\IDROELETTRICO\PP14005_IMPIANTI FRESC\RIVO VAL\SALTO 1 - GUERZE\PROGETTO V.I.A\CD CONSEGNA - PROGETTO DEFINITIVO\RELAZIONI A TERMINE DI LEGGE CI RISERVIAMO LA PROPRIETA' DI QUESTO ELABORATO RENDENDO NOTO A TERZI IL DIVIETO DI RIPRODURLO ANCHE PARZIALMENTE SENZA NOSTRA AUTORIZZAZIONE
Sommario 1 OGGETTO... 2 1.1 AREA IMPIANTO IDROELETTRICO... 4 1.1.1 CAMPI ELETTRICI... 4 1.1.2 CAMPI MAGNETICI... 4 1.2 CAVIDOTTO MT... 7 1.3 LINEA AEREA... 7
1 OGGETTO La seguente relazione vuole illustrare la valutazione dei campi elettromagnetici nascenti dalla realizzazione dell impianto idroelettrico sulle opere infrastrutturali di proprietà del Consorzio di Miglioramento Fondiario Rivo Val nel comune di Nus, avente una potenza massima nominale di 450 kw. L impianto sorgerà in loc. Guerdze nel comune di Nus (AO) e verrà collegato mediante le relative opere ed infrastrutture, ossia la trasformazione a 15 kv, alla rete Deval di distribuzione locale. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO DPCM 8 luglio 2003 Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti ; Decreto 29 maggio 2008 Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti. DM 21 marzo 1988, n. 449 Approvazione delle norme tecniche per la progettazione, l'esecuzione e l'esercizio delle linee aeree esterne. - CEI 11-17 Impianti di produzione, trasmissione, distribuzione pubblica di energia elettrica -Linee in cavo. - CEI 106-11 Guida per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti secondo le disposizioni del DPCM 8 luglio 2003 (Art. 6). Parte I. ENEL - Linea Guida per l applicazione del 5.1.3 dell Allegato al DM 29.05.08 - Distanza di prima approssimazione (DPA) da linee e cabine elettriche. L art. 3 della legge n. 36/2001 riporta le definizioni delle grandezze di interesse per la caratterizzazione dell esposizione a campi elettromagnetici: o o o esposizione: è' la condizione di una persona soggetta a campi elettrici, magnetici, elettromagnetici, o a correnti di contatto, di origine artificiale; limite di esposizione: e' il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, considerato come valore di immissione, definito ai fini della tutela della salute da effetti acuti, che non deve essere superato in alcuna condizione di esposizione della popolazione e dei lavoratori per le finalità di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a); valore di attenzione: e' il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, considerato come valore di immissione, che non deve essere, superato negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate per le
finalità di cui all'articolo 1, comma 1, lettere b) e c). Esso costituisce misura di cautela ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine e deve essere raggiunto nei tempi e nei modi previsti dalla legge; o Gli obiettivi di qualità sono: i criteri localizzativi, gli standard urbanistici, le prescrizioni e le incentivazioni per l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, indicati dalle leggi regionali secondo le competenze definite dall'articolo 8; i valori di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, definiti dallo Stato secondo le previsioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a), ai fini della progressiva minimizzazione dell'esposizione ai campi medesimi; e) elettrodotto: e' l'insieme delle linee elettriche, delle sottostazioni e delle cabine di trasformazione; f) esposizione dei lavoratori e delle lavoratrici: e' ogni tipo di esposizione dei lavoratori e delle lavoratrici che, per la loro specifica attività lavorativa, sono esposti a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici; g) esposizione della popolazione: e' ogni tipo di esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici ad eccezione dell'esposizione di cui alla lettera f) e di quella intenzionale per scopi diagnostici o terapeutici. LIMITI DI ESPOSIZIONE E VALORI DI ATTENZIONE Nel caso di esposizione a campi elettrici e magnetici alla frequenza di 50 Hz generati da elettrodotti, non deve essere superato il limite di esposizione di 100 μt per l'induzione magnetica e 5 kv/m per il campo elettrico, intesi come valori efficaci. A titolo di misura di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine, eventualmente connessi con l'esposizione ai campi magnetici generati alla frequenza di rete (50 Hz), nelle aree gioco per l'infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, si assume per l'induzione magnetica il valore di attenzione di 10 μt, da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio. Art. 4.
1.1 AREA IMPIANTO IDROELETTRICO 1.1.1 CAMPI ELETTRICI Considerando che la grossa parte dell'impianto è a media tensione, che la massima tensione elettrica all'interno ed all'esterno è di 15 kv e che i campi elettrici sono schermati dal suolo, dalle recinzioni, dalle murature del fabbricato, dagli alberi, dalle strutture metalliche che sorreggono le apparecchiature, dalle guaine metalliche dei cavi, ecc.., si può trascurare completamente la valutazione dei campi elettrici che, si ricorda, sono generati dalla tensione elettrica. In particolare, è stato più volte dimostrato da misure sperimentali condotte in tutta Italia dal sistema agenziale ARPA sulle cabine MT della Distribuzione, che i campi elettrici all'esterno delle cabine a media e alta tensione risultano essere abbondantemente inferiori ai limiti di legge. 1.1.2 CAMPI MAGNETICI Per quanto concerne invece i campi magnetici è necessario identificare nella centrale idroelettrica le possibili sorgenti emissive e le loro caratteristiche. Una prima sorgente emissiva è rappresentata dal generatore e dai relativi cavidotti di collegamento con la cabina elettrica dove avviene la trasformazione. 1.1.2.1 SEZIONE CORRENTE CONTINUA Considerando che tale sezione di impianto, dedicata ai servizi ausiliari di comando e controllo, è tutta esercita in corrente continua (0 Hz) in bassa tensione; buona esecuzione vuole che i cavi di diversa polarizzazione (+ e -) viaggino sempre a contatto, annullando reciprocamente quasi del tutto i campi magnetici statici prodotti in un punto esterno (tale precauzione viene in genere presa soprattutto al fine della protezione dalle sovratensioni limitando al massimo l'area della spira che si viene a creare tra il cavo positivo e il cavo negativo); i cavi di dorsale dai sottoquadri di campo ai quadri di campo, che sono quelli che trasportano correnti in valore significativo, sono distanti dalle recinzioni di confine; per la frequenza 0-1 Hz il limite di riferimento per induzione magnetica non deve essere superato è di 40.000 μt, valore 400 volte più alto dell'equivalente per la corrente a 50 Hz; si può certamente escludere il superamento dei limiti di riferimento dei valori di campo magnetico statico dovuti alla sezione in corrente continua. 1.1.2.2 SEZIONE CORRENTE ALTERNATA Per quanto concerne la sezione in corrente alternata, le principali sorgenti emissive sono il trasformatore dei servizi ausiliari, le sbarre di bassa tensione dei quadri generali BT, o i trasformatori elevatori e gli elettrodotti in media e bassa tensione. Non si considerano importanti per la verifica dei limiti di esposizione, considerando che tali locali non prevedono la presenza di lavoratori se non per il tempo strettamente necessario alle operazioni di manutenzione, i seguenti componenti:
i cavi di bassa tensione tra i trasformatori e le utenze considerando che le diverse fasi saranno in posa ravvicinata in cunicolo interrato all'interno delle cabine o comunque all'interno dell'impianto. Si ricorda a tal proposito che il valore di campo magnetico generato da un sistema elettrico trifase simmetrico ed equilibrato in un punto dello spazio è estremamente dipendente dalla distanza esistente tra gli assi dei conduttori delle tre fasi. Per assurdo, infatti, se i tre conduttori coincidessero nello spazio il campo magnetico esterno risulterebbe nullo per qualsiasi valore della corrente circolante nei conduttori. Per questo motivo il problema dei campi magnetici è poco sentito nelle reti di bassa e media tensione in cavo dove gli spessori degli isolanti sono molto contenuti permettendo alle tre fasi di essere estremamente ravvicinate tra loro se non addirittura inserite nello stesso cavo multipolare (bassa tensione). Diverso è invece il caso delle sbarre in rame dei quadri elettrici BT, dove la disposizione delle tre fasi in piano e le elevate correnti determinano campi magnetici elevati soprattutto nelle immediate vicinanze. Discorso analogo vale per il trasformatore elevatore. Per la valutazione dei campi generati dalle sbarre di bassa tensione si ipotizza che le sbarre di bassa tensione contenute nel quadro BT distino l'una dall'altra D=10 cm, siano lunghe L=2 metri ed attraversate da una corrente di circa 1000A (corrispondente al caso di guasto a 1 ka e tensione 400 V). Ad un metro di distanza dalle sbarre l'induzione magnetica assume il suo valore massimo, valore compatibile con la legislazione vigente. Trasformatore SA BT/BT (1.0/0.4 kv) In conformità ai dettami di cui al D.C.P.M. 08/07/2003 e successive modifiche ed integrazioni, la D.p.a. (fascia di prima approssimazione o fascia di rispetto) del trasformatore BT/BT dedicato ai servizi ausiliari risulta rispettata in base ai valori calcolati impiegando la formula seguente: Dpa = Distanza di prima approssimazione [m]; Dpa = I 0.5 (0.40942 x 0.5241 ) I = corrente nominale BT [37 A]; x = diametro dei cavi [0.01 m]; Sarà installato un trasformatore BT/BT (1,0/0,4 kv) da 25kVA con una corrente 37 A lato bassa tensione. Il cavo di collegamento tra trasformatore SA e la cella BT avrà una sezione da 95 mmq ed un diametro di 0.01 m.
Pertanto dalla suddetta formula si ricava una distanza di prima approssimazione Dpa = 0.22 m arrotondato a 0.5 m oltre la quale l induzione magnetica non supera i 3μT così come previsto dal Decreto M.A.T.T.M. 29 maggio 2009. Trasformatore MT/BT (15.0/1.0 kv) In riferimento al cavidotto di collegamento tra le celle interruttori dei generatori ed il trasformatore elevatore di produzione, si stabilisce che lo stesso sarà realizzato in cavo unipolare schermato (cunicolo interrato) sezione 640 mmq in Cu con posa a trifoglio e pertanto, in base al punto 3.2 del Decreto 29 maggio 2008 del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, non risulta rientrante nella tipologia di linea elettrica per la quale si debbano avere delle fasce di rispetto. In conformità ai dettami di cui al D.C.P.M. 08/07/2003 e successive modifiche ed integrazioni, la D.p.a. (fascia di prima approssimazione o fascia di rispetto) del trasformatore MT/BT di produzione risulta rispettata in base ai valori calcolati impiegando la formula seguente: Dpa = Distanza di prima approssimazione [m]; Dpa = I 0.5 (0.40942 x 0.5241 ) I = corrente nominale BT [365 A]; x = diametro dei cavi [0.0589 m]; Sarà installato un trasformatore MT/BT (15.0/1.0 kv) da 630 kva con una corrente 365 A lato bassa tensione. Pertanto dalla suddetta formula si ricava una distanza di prima approssimazione Dpa= 1.77 m arrotondato a 2.00 m oltre la quale l induzione magnetica non supera i 3μT così come previsto dal Decreto M.A.T.T.M. 29 maggio 2009. Pertanto cautelativamente si considera un valore Dpa massimo pari a 2.0 + 0.5 = 2.5. metri e si dichiara che intorno alla centrale non vi è la presenza di alcun edificio o manufatto presidiato da personale la cui permanenza sia superiore alle 4 ore giornaliere.
1.2 CAVIDOTTO MT In riferimento al cavo di interconnessione dalla cella del trasformatore alla cabina MT di consegna DEVAL, si stabilisce che lo stesso sarà realizzato in cavo cordato ad elica (interrato) sezione 120 mmq in Al e pertanto, in base al punto 3.2 del Decreto 29 maggio 2008 del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, non risulta rientrante nella tipologia di linea elettrica per la quale si debbano avere delle fasce di rispetto. 1.3 LINEA AEREA Il progetto prevede la sostituzione di un tratto della linea aerea esistente, predisponendo un cavo Elicord aereo in media tensione in sostituzione dell attuale cavo utilizzando comunque l attuale tracciato e gli stessi supporti. Si stabilisce l utilizzo di un cavo Elicord sezione 3 x 150 + 50Y mm2 Al e pertanto, in base al punto 3.2 del Decreto 29 maggio 2008 del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, non risulta rientrante nella tipologia di linea elettrica per la quale si debbano avere delle fasce di rispetto