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L UNI e l attività di normazione tecnica Presentazione PMI Italia Università Luiss, 25 ottobre 2013 Alberto Simeoni

UNI ENTE NAZIONALE ITALIANO DI UNIFICAZIONE Ente operante dal 1921, con personalità giuridica riconosciuta dal DPR 1522 del 20 settembre 1955 Riconosciuto dal Regolamento UE N.1025/2012, che ha sostituito dal 1 gennaio 2013 la Direttiva Europea 98/34/CE (ex Dir. 83/189/CEE) Associazione privata senza scopo di lucro Svolge attività normativa in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad eccezione di quello elettrico ed elettronico 2

I SOCI Aziende Circa 6000 Professionisti Associazioni imprenditoriali di categoria e territoriali, di utenti e dei consumatori Enti pubblici di ricerca e di istruzione Ministeri, Agenzie, Autorità Comuni, Provincie, Regioni DIRITTI DEI SOCI 3

MISSION DA STATUTO 1 Elaborare norme tecniche e promuoverne la diffusione e l adozione raccogliere e mantenere una collezione di norme nazionali ed internazionali. promuovere studi, pubblicazioni, riunioni e ricerche riguardanti la normazione. 4

MISSION DA STATUTO 2 promuovere e coordinare iniziative scientifiche, tecniche e culturali riguardanti la normazione tecnica. mantenere relazioni e cooperare con gli organismi di normazione di altri paesi e con organismi di normazione internazionali. promuovere la certificazione 5

LIVELLI NORMATIVI 6

LIVELLI NORMATIVI ELETTROTECNICA-ELETTRONICA CEI 7

REGOLAMENTO UE N. 1025/2012 8

REGOLAMENTO APPROVATO: N. 1025/2012 Il 14 novembre 2012 il Regolamento sulla normazione europea è stato pubblicato su GUUE Entra in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione Le disposizioni si applicano dal 1 gennaio 2013 il regolamento è vincolante nella sua interezza e direttamente applicabile in tutti gli stati membri

NUOVA BASE LEGALE NORMAZIONE EUROPEA Fino al 31 dicembre 2012 Direttiva 98/34/CE (ex 83/189/CEE, modificata da 98/48/CE) Regola rapporto tra Commissione ed Enti Europei e Nazionali di normazione. Il recepimento della Direttiva in Italia costituisce il riconoscimento legale del ruolo di UNI e CEI, citati espressamente nell Allegato II della Direttiva. Dal 1 gennaio 2013 Nuovo Regolamento Europeo N.1025/2012

OGGETTO EX REG. 1025/2012 Il presente regolamento stabilisce norme riguardanti la cooperazione tra le organizzazioni europee di normazione, gli organismi nazionali di normazione, gli Stati membri e la Commissione, l elaborazione di norme europee e prodotti della normazione europea per i prodotti e per i servizi, a sostegno della legislazione e delle politiche dell Unione, l identificazione delle specifiche tecniche delle TIC cui è possibile fare riferimento, il finanziamento della normazione europea e la partecipazione dei soggetti interessati alla normazione europea. 11

NUOVO REGOLAMENTO: NORME E COMPETITIVITA DELLE IMPRESE Cons. 3): La normazione europea contribuisce anche a promuovere la competitività delle imprese agevolando in particolare la libera circolazione dei beni e dei servizi, l interoperabilità delle reti, i mezzi di comunicazione, lo sviluppo tecnologico e l innovazione. Cons. 20): Le norme sono strumenti importanti per la competitività delle imprese e specialmente delle PMI, la cui partecipazione al processo di normazione è fondamentale per il progresso tecnologico dell Unione.

NUOVO REGOLAMENTO: NUOVE SFIDE PER LA NORMAZIONE Cons. 19): Le norme possono contribuire, unitamente alla politica dell Unione, ad affrontare le principali sfide di carattere sociale quali il cambiamento climatico, l uso sostenibile delle risorse, l innovazione, l invecchiamento della popolazione, l integrazione delle persone con disabilità, la protezione dei consumatori, la sicurezza dei lavoratori e le condizioni di lavoro

NUOVO REGOLAMENTO: MAGGIORE RICORSO NORMAZIONE Il reg. 1025/2012 amplia il raggio di azione della normazione di supporto alla legislazione e politiche UE: 14

NUOVO REGOLAMENTO: MAGGIORE TRASPARENZA Il Reg. 1025/2012 prevede disposizioni per una maggiore trasparenza dei programmi di lavoro nazionali sia verso le parti interessate nazionali sia verso quelle estere al fine di evitare l elaborazione di norme che possano costituire barriere tecniche alla libera circolazione dei prodotti e servizi 15

NUOVO REGOLAMENTO: MAGGIORE PARTECIPAZIONE Il Reg. 1025/2012 prevede che gli organismi di normazione europei e nazionali si adoperino per un maggior coinvolgimento nei tavoli tecnici di PMI Consumatori Sindacati Org. Ambiental. Ricerca Università Autorità pubbliche 16

LA NORMAZIONE A SUPPORTO DELLA LEGISLAZIONE 17

REGOLA TECNICA Una regola tecnica è una specifica tecnica resa obbligatoria in uno Stato Membro da un organismo con potere legislativo attraverso la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 18

DEFINIZIONE DI REGOLA TECNICA DA DIR. 98/34/CE «regola tecnica»: una specificazione tecnica o altro requisito o una regola relativa ai servizi, comprese le disposizioni amministrative che ad esse si applicano, la cui osservanza è obbligatoria, de jure o de facto, per la commercializzazione, la prestazione di servizi, lo stabilimento di un fornitore di servizi o l'utilizzo degli stessi in uno Stato membro o in una parte importante di esso, nonché, fatte salve quelle di cui all'articolo 10, le disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che vietano la fabbricazione, l'importazione, la commercializzazione o l'utilizzo di un prodotto oppure la prestazione o l'utilizzo di un servizio o lo stabilimento come fornitore di servizi. 19

DEFINIZIONE DI REGOLA TECNICA DA DIR. 98/34/CE 2 Costituiscono in particolare regole tecniche de facto: - le disposizioni legislative, regolamentari o amministrative di uno Stato membro che fanno riferimento o a specificazioni tecniche o ad altri requisiti o a regole relative ai servizi, o a codici professionali o di buona prassi che si riferiscono a loro volta a specificazioni tecniche o ad altri requisiti ovvero a regole relative ai servizi e la cui osservanza conferisce una presunzione di conformità alle prescrizioni fissate dalle suddette disposizioni legislative, regolamentari o amministrative; 20

DEFINIZIONE DI REGOLA TECNICA DA DIR. 98/34/CE 3 - gli accordi facoltativi dei quali l'autorità pubblica è parte contraente e che nell'interesse generale mirano al rispetto di specificazioni tecniche o di altri requisiti, o di regole relative ai servizi, ad eccezione del capitolato degli appalti pubblici; - le specificazioni tecniche o altri requisiti o le regole relative ai servizi connessi con misure di carattere fiscale o finanziario che influenzano il consumo di prodotti o di servizi promuovendo l'osservanza di tali specificazioni tecniche o altri requisiti o regole relative ai servizi; non sono contemplati le specificazioni tecniche, o altri requisiti o le regole relative ai servizi connessi con i regimi nazionali di sicurezza sociale. 21

REGOLA TECNICA E NORMA TECNICA REGOLA TECNICA NORMA TECNICA E legge E obbligatoria E volontaria E lo strumento che può essere utilizzato per soddisfare le prescrizioni imposte dalla regola tecnica 22

NORMA TECNICA E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Le norme tecniche vengono riconosciute quali norme di buona tecnica da parte della Pubblica Amministrazione Il rispetto di tali norme in molti casi garantisce il rispetto delle prescrizioni di legge In caso di incidenti dimostrare di essere conforme ad una norma tecnica può sollevare la posizione del responsabile in sede penale 23

ESEMPI DI RICHIAMI DI NORME TECNICHE NELLE LEGGI NAZIONALI 1 Legge 186/1968 per impianti elettrici: introduce il concetto di regola dell arte riferito alle norme tecniche (campo elettrico) Legge 1083/1971 sulla sicurezza di impiego del gas combustibile: rinvio a norme UNI quali norme di buona tecnica per la sicurezza Legge 46/90, ora DM 37/2008 su impianti al servizio di edifici: rinvio non obbligatorio a norme UNI e CEI che danno la presunzione di conformità alla regola dell arte 24

ESEMPI DI RICHIAMI DI NORME TECNICHE NELLE LEGGI NAZIONALI 2 D.Lgs 206/2005 Codice del consumo, a norma dell'articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229 (Art. 105 comma 3): in assenza di specifiche leggi nazionali e di norme europee armonizzate, la sicurezza del prodotto è valutata in base alle norme europee non armonizzate, alle norme in vigore nello Stato membro in cui il prodotto è commercializzato, alle raccomandazioni della Commissione europea relative ad orientamenti sulla valutazione della sicurezza dei prodotti, ai codici di buona condotta in materia di sicurezza vigenti nel settore interessato, agli ultimi ritrovati della tecnica, al livello di sicurezza che i consumatori possono ragionevolmente attendersi. 25

ESEMPI DI RICHIAMI DI NORME TECNICHE NELLE LEGGI NAZIONALI 3 DM Infrastrutture 14 gennaio 2008 Nuove norme tecniche per le costruzioni: rinvio obbligatorio e non (sotto forma di utile riferimento) a più di 150 norme UNI Decreti sull Efficienza Energetica (dal D.Lgs 192/2005): citate 28 norme UNI, alcune delle quali richiamate in via obbligatoria D. Lgs. 115/2008 sugli usi finali dell energia (all.iii): nel transitorio rinvio obbligatorio alle norme della serie UNI/TS 11300 26

ESEMPI DI RICHIAMI DI NORME TECNICHE NELLE LEGGI NAZIONALI 4 Legge 4/2013 Disposizioni in materia di professioni non organizzate (art.6): 2. La qualificazione della prestazione professionale si basa sulla conformità della medesima a norme tecniche UNI ISO, UNI EN ISO, UNI EN e UNI, di seguito denominate «normativa tecnica UNI», di cui alla direttiva 98/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 giugno 1998, e sulla base delle linee guida CEN 14 del 2010. 3. I requisiti, le competenze, le modalità di esercizio dell'attività e le modalità di comunicazione verso l'utente individuate dalla normativa tecnica UNI costituiscono principi e criteri generali che disciplinano l'esercizio autoregolamentato della singola attività professionale e ne assicurano la qualificazione». 27

IL SITO WWW.UNI.COM TUTTE LE INFORMAZIONI A PORTATA DI CLICK 28

GRAZIE PER L ATTENZIONE! Alberto Simeoni Responsabile Ufficio UNI di Roma Via del Collegio Capranica 4, 00186 Tel. 06-69923074 E-mail: alberto.simeoni@uni.com 29