Le cinque più belle poesie religiose Inno della Creazione ( Indù ) Allora anche il Nulla non era, né l'esistenza. Non c'era aria allora, né i cieli al di là di essa. Cosa copriva l Uno? Dov era? In quale stato si trovava allora l'acqua cosmica, in profondità insondabili? Poi non c'era né morte né immortalità, né vi era poi la fiaccola della notte e del giorno.
L'Uno respirava senza respiro, autosufficiente. C'era solo quell Uno allora, e non c'era altro. Per prima cosa c'era solo il buio avvolto nelle tenebre. Tutto questo era solo acqua non illuminata. Quell Uno che si è verificato, racchiuso in nulla, sorse infine, nato dalla potenza del calore. In principio il desiderio discese su di esso, quello era il seme primordiale, nato dalla mente. I saggi che cercano nei loro cuori con saggezza conoscono ciò che è immagine di ciò che non è. Ed essi hanno tirato la loro corda attraverso il vuoto, e sanno ciò che era sopra, e ciò che era sotto. Primordiali poteri crearono forze potenti e fertili. Sotto era la forza, e su di essa era l impulso. Ma, dopo tutto, chi lo sa, e chi può dire? Da dove tutto è venuto, e com è avvenuta la creazione? Gli dèi stessi sono creati dopo la creazione, così chi conosce veramente dov è iniziata?
Donde tutta la creazione ha avuto la sua origine, Lui, sia che Lui l abbia creata o non l'abbia creata, Lui, che sorveglia tutto dall alto dei cieli, sa, o forse anche Lui non lo sa. Primo racconto della creazione ( Bibbia ) 1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era informe e vuota e le tenebre ricoprivano l abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. 3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno. Salmo 22. ( Di Davide ) «Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca. Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni.»
L inizio del vangelo secondo Giovanni In principio era il Verbo (Logos in greco) ed il Verbo era presso Dio ed il Verbo era Dio. Esso era con Dio in principio. Attraverso lui tutte le cose furono create; senza di lui nulla fu creato di tutto ciò che è stato creato. In esso c era la vita e quella vita diventò la luce per gli uomini. Cantico delle creature ( San Francesco ) «Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so' le laude, la gloria e l 'honore et onne benedictione. Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare. Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione. Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle, in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle. Laudato si', mi' Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento. Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si', mi' Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte. Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba. Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengon infirmitate et tribulatione. Beati quelli ke 'l sosterrano in pace, ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si' mi' Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male. Laudate et benedicete mi' Signore' et ringratiate et serviatelo cum grande humilitate»