la progettazione etica L uso sociale della tecnologia e la collaborazione fra università e istituzioni. Intervista ad Antonio Frattari, docente universitario e responsabile del laboratorio di progettazione edilizia dell Università di Trento. A cura della redazione I l Centro Universitario per l Edilizia Intelligente, meglio noto come CUNEDI, si occupa di ricerca, di didattica e di comunicazione con un attenzione particolare agli aspetti che coinvolgono il contenimento dei consumi energetici e il miglioramento della qualità della vita, soprattutto per tutte le categorie con limiti psicomotori. Il nostro Centro, spiega il direttore del CUNEDI, Antonio Frattari, è fortemente impegnato nello sviluppo di soluzioni reali per l uso intelligente dell elettronica applicato alle abitazioni o agli uffici. Noi pensiamo infatti che, ricorrendo all elettronica, è possibile migliorare da un lato la qualità della vita dell utenza debole e dall altro risparmiare un po di energia che deriva da fonti non rinnovabili. Professor Frattari, quale rapporto esiste fra l università e le istituzioni locali e fra l università e i cittadini? Con gli enti pubblici e con le istituzioni c è un ottimo rapporto che si è consolidato attraverso le collaborazioni che hanno preso forma in questi anni. In particolare, abbiamo stretto una forte sinergia con l assessorato alle politiche sociali della provincia di Trento, e con la Direzione Generale. Siamo sempre stati incoraggiati a sperimentare davvero e a costruire edifici per l utenza debole. Infatti, abbiamo realizzato degli alloggi domotizzati nei quali vivono attualmente in autonomia degli utenti diversamente abili con lievi difetti di natura cognitiva, motoria o sensoriale. Quali sono i vantaggi della domotica in termini di risparmio energetico e di fruibilità da parte delle persone affette da disabilità? Indubbiamente la domotica può aiutare a migliorare la qualità della vita perché può sopperire alle mancanze o, per meglio dire, alle debolezze che alcuni utenti possono avere. Per esempio può ricordare degli appuntamenti ma può anche ricordare che una porta è rimasta aperta, che il gas non è stato chiuso o che un elettrodomestico è acceso da troppo tempo. Oppure può avvertire che c è una perdita d acqua. La domotica nella vita di tutti i giorni è molto importante perché aiuta a rendere innanzitutto più sicura la quotidianità e più semplice ogni gesto. E per quanto riguarda il risparmio energetico? È evidente che la gestione elettronica migliora le prestazioni degli impianti e quin- 36 SETTEMBRE 2007
PROGETTAZIONE di favorisce un uso più razionale dell energia all interno degli edifici. Noi stiamo facendo delle sperimentazioni in tal senso presso la facoltà di ingegneria. Abbiamo infatti effettuato un confronto fra tre aule completamente domotizzate ed altre tre, del tutto identiche e disposte nello stesso orientamento, con impianti tradizionali. Installando dispositivi di rilevamento presenza e di luminosità sulle superfici abbiamo ottenuto un risparmio di energia elettrica fra il 50 e il 60 percento. Questo significa dimezzare la bolletta della corrente. Alla luce di queste considerazioni, quale crede possa essere l apporto che la domotica può offrire all edilizia? È un apporto sostanziale perché contenendo i consumi energetici possiamo avvicinarci in modo più deciso verso l obiettivo della sostenibilità ambientale che oggi viene perseguito per poter conservare le risorse del pianeta. Risparmiare il 50 percento di elettricità non significa solo risparmiare il 50 percento dei costi della bolletta, ma significa immettere il 50 percento di anidride carbonica in meno nell aria. Questo a tutto vantaggio del La casa sorveglia su questi utenti invitandoli a risolvere i problemi di varia natura che si possono presentare SETTEMBRE 2007 37
Contiamo di ottenere risparmi di energia elettrica sull ordine del 40 percento pianeta e delle generazioni future. Quindi un edilizia sostenibile dietro di sé ha una domotizzazione degli edifici. Quali sono i progetti più significativi che il Centro Universitario per l Edilizia Intelligente ha seguito dal punto di vista della fruibilità e del risparmio energetico? Il progetto più importante è il primo al quale abbiamo lavorato. Sono affezionato a questo progetto perché ha portato alla realizzazione della casa sicura e della casa educativa. Si tratta di una casa in cui vivono delle persone con disabilità mentali, quindi di utenti che hanno delle costrizioni cognitive. Abbiamo realizzato un luogo in cui possano gestirsi in totale autonomia, senza la presenza dell assistente durante l intera giornata. In un certo senso è la casa che sorveglia su questi utenti e sopperisce alle loro disattenzioni, invitandoli a risolvere i problemi di varia natura che si possono presentare. Se l utente non risolve il problema, per esempio si dimentica di spegnere il gas o un elettrodomestico oppure di chiudere una finestra, la casa interviene automaticamente e spegne quel dispositivo. Quando si verificano queste situazioni, viene allertato un centro di assistenza piuttosto che il cellulare del parente, il quale viene informato del problema. Per quanto riguarda gli aspetti legati al contenimento dei consumi energetici stiamo lavorando sul fronte degli uffici dove stiamo mettendo a punto dei sistemi di con- 38 SETTEMBRE 2007
trollo della luminosità degli ambienti e sistemi di rilevazione presenza. In tal modo potremo dimezzare i consumi energetici non solo negli uffici ma anche nei musei. L ultimo lavoro che abbiamo fatto è proprio la domotizzazione del Mart, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto, dove abbiamo introdotto cinque nuovi scenari. In questo modo contiamo di ottenere risparmi di energia elettrica sull ordine del 40 percento. PROGETTAZIONE Quali sono gli elementi da considerare in fase di progettazione domotica? La progettazione domotica è un nuovo modo di progettare. Infatti la mia idea o, per meglio dire, un mio sogno, sarebbe quello di attivare un corso di laurea specialistica in cui si insegni a progettare secondo i criteri domotici. L obiettivo è quello di creare la figura del progettista domotico in termini di rapporto con l utente perché quando si realizza un edificio o un alloggio per utenti disabili è fondamentale capire esattamente le esigenze dell utente e valutare quali sono le soluzioni più idonee. Tanto è vero che in tutte le progettazioni noi siamo stati sempre assistiti da uno psicologo, da un sociologo, da un medico e da un fisiatra perché progettare per una persona che ha delle debolezze non è come progettare per una persona che non ne ha. Bisogna porre molta attenzione perché le soluzioni adottate rispondano realmente. Adesso stiamo lavorando ad un progetto per 16 ragazzi affetti dalla sindrome di Down: si tratta di un alloggio satellite nel quale loro proveranno a vivere insieme in autonomia per una settimana. Abbiamo dotato l alloggio di sistemi che garantiscono la security ma anche la safety. Abbiamo fatto dei lunghi incontri con questi ragazzi e con i loro assistenti in modo tale da capire esattamente quali sono i loro bisogni e quali risposte possiamo loro offrire. Quindi la progettazione domotica è delicata perché, per le categorie affette da costrizioni fisiche o mentali, bisogna costruire soluzioni su misura. SETTEMBRE 2007 39