Valutare le scuole: senso, strumenti e modalità
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- Luca Gasparini
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1 Dal VALES alla NUOVA VALUTAZIONE per una BUONA SCUOLA Valutare le scuole: senso, strumenti e modalità Laura Donà Dirigente tecnico USR per il Veneto
2 Il senso Emerge dagli anni 2000 la necessità della rendicontazione e della trasparenza della PA Si parla di responsabilità nel lavoro anche in quello di enti e istituzioni Si fa strada l idea di accountability Tutta la PA ne viene investita compresa la scuola Il problema è quindi capire come funziona una scuola Ci si chiede se riflettere sull organizzazione complessiva permette miglioramento
3 Le domande per il senso Capire cosa si fa Occuparsi del come lo si fa Mettere a punto strategie, procedure Occorre costruire una reputazione su base scientifica e non solo sul gradimento
4 Gli strumenti Gli strumenti provengono dal mondo imprenditoriale e produttivo; dalla PA in generale ( per tutti i Ministeri) Per la scuola si sono iniziati a costruire strumenti specifici a partire da sperimentazioni nazionali Troviamo: check list di indicatori da verificare, domande aperte su questionari, interviste; mix di tecniche quali quantitative
5 Gli strumenti/1 Sugli apprendimenti esistono prove internazionali e nazionali (INVALSI) ; Sulle scuole varie sono le pratiche utilizzate, con particolare frequenza l autovalutazione; da segnalare l importanza di utilizzare strumenti condivisi con istituzioni accreditate anche universitarie attraverso ricerche comuni.
6 Le modalità Valutazione interna o autovalutazione Sono coinvolte le figure di collaborazione del DS, studenti e genitori, il personale docente e ATA, gli OO.CC., eventuali soggetti esterni (EE.LL., ULSS, aziende, associazioni ) Autovalutazione si è realizzata con questionari di gradimento a campionatura variabile Invalsi ha proposto una check list su cui svolgere la rilevazione Difficile la restituzione e l utilizzo
7 Le modalità/1 Valutazione esterna Coinvolti osservatori esterni che inter agiscono con il personale interno alle scuole e con alunni genitori Utilizzo di strumenti diversi: interviste aperte, focusgroup, raccolte di materiali, analisi dei dati delle scuole ( prove Invalsi, scuola in chiaro, POF, regolamenti, programma annuale ) Report di sintesi e restituzione ragionata alla scuola
8 Problemi aperti Come leggere i dati raccolti Su quali parametri fondarli per validare ciò che si rileva Diventa importante riferirsi a indicatori standard, meglio se su base nazionale o UE da aggiungere ai dati specifici di scuola Avere standard esterni alla singola scuola aiuta la leggibilità degli esiti, evita l autoreferenzialità
9 Utilizzare i dati valutativi 1. Attivare una riflessione ragionata sugli esiti 2. Discutere in gruppi i contenuti della valutazione ( se interna con il RAV) o il rapporto ( se esterna) 3. Utilizzare i dati riassuntivi per modificare pratiche o procedure e progettare azioni migliorative individuando ambiti prioritari
10 Elementi essenziali nel valutare scuole Gli apprendimenti Gli elementi organizzativi Il sistema delle relazioni Il supporto didattico I servizi L offerta formativa Le attenzioni: diversità, eccellenze, popolazione debole Utilizzo delle risorse Questi elementi raccordati al contesto
11 Un nodo: valutare il personale dirigente, docente e ATA È un aspetto importante dentro alle scuole Si possono rilevare al momento dati quantitativi e i CV Sui singoli l operazione va svolta in forma indipendente dalla valutazione delle scuole?
12 La visione sistemica della valutazione delle scuole
13 I modelli CAF ( Common Assessment Framework) Partito negli anni 90, diffuso nei paesi UE È applicabile per tutte le scuole, è uno strumento per la gestione della qualità, necessita di formazione per l uso Fornisce una procedura semplice di autovalutazione per i Dirigenti Consente il confronto tra organizzazioni pubbliche dello stesso settore Favorisce l approccio di quality management VSQ ( Valutazione per lo sviluppo della qualità delle scuole) Svolto nel su 77 scuole sec. di primo grado partecipanti, le migliori hanno ottenuto un premio Misurazione del miglioramento degli apprendimenti dai test INVALSI Si calcola il valore aggiunto contestuale Le analisi valutative sono condotte da commissioni di valutazione.
14 Bilancio Sociale Dal 2000 misura le performance della scuola intese come efficienza, efficacia, utilizzo delle risorse Adottato dalle PA per costruire un sistema di rendicontazione non solo economica Promuovere senso di responsabilità e impegno nella sostenibilità della mission di scuola Creare rapporti credibili con il territorio per recuperare risorse utili al funzionamento Portareasistemaleesperienzedi rendicontazione V/M Valutazione e Miglioramento Dal 2009 con fondi UE coinvolte 732 scuole, dal 2012 estesa a 408 scuole del centro Nord Progetto sperimentale Direzione Affari Internazionali Monitorare capacità progettuali e gestionali delle scuole Condurre osservazioni in profondità in una prospettiva di valutazione sistemica Sostenere le scuole nel realizzare azioni di miglioramento.
15 Valorizza Febbraio 2011 Maggio 2011 Rivolto a 276 docenti selezionati a partecipazione volontaria con incentivo economico di 1 mensilità lorda di stipendio Consiste nella valutazione individuale dei docenti su base reputazionale Scopo : sperimentare modalità e strumenti per valorizzare gli insegnanti che godono di apprezzamento nelle scuole I docenti sono stati valutati da un nucleo composto da: DS e 2 docenti eletti dal CD Oggetto della valutazione: CV, questioanrio di autovalutazione, conoscenza del candidato, questionario ai genitori e alunni di 4/5 superiore. VALeS Dal 2012 al 2014 Coinvolte 330 scuole, 200 appartengono a regioni dell obiettivo convergenza, al termine è previsto un finanziamento per attuare il miglioramento Riservato alle scuole del 1 e 2 ciclo di durata triennale È un percorso organico in cui è inserita la valutazione della scuola e del DS per poi realizzare un miglioramento
16 VALeS Come è avvenuta l analisi valutativa a) rilevazione degli apprendimenti con prove standard e calcolo del valore aggiunto da parte dell INVALSI; b) raccolta di dati strutturali della singola scuola dal sistema informativo MIUR (scuola in chiaro, fascicolo dati statistici); c) analisi valutativa del contesto scolastico e della dirigenza scolastica.
17 Le fasi Il prima con il RAV ( Rapporto di autovalutazione) Il durante con i valutatori del nucleo Il dopo con le azioni di miglioramento
18 A)Contesto Gli indicatori per il RAV Breve descrizione del contesto ambientale, delle caratteristiche degli studenti e delle risorse umane e materiali. B) Processi C) Risultati 1. Selezione dei saperi 1 successo scolastico 2. Progettazione della didattica 2 competenze acquisite 3. Relazione educativa e tra pari 3 equità degli esiti 4. Inclusione integrazione differenziazione 5. Continuità e orientamento 6. Identità strategica D) Miglioramento 7. Gestione strategica obiettivi di miglioramento 8. Sviluppo professionale 9. Capacità di governo del territorio 10. Autovalutazione
19 La Buona Scuola La valutazione è il punto di partenza per conoscere i punti di forza e debolezza di ogni singolo Istituto e per conoscere il nostro sistema educativo nella sua totalità si mira a sostenere la scuola che si impegna di più per migliorare punto 3.1 del documento
20 Dal rapporto Veneto sulla Buona Scuola La possibilità di riflettere sul proprio operato grazie a nuove procedure di autovalutazione diventa interessante, tanto quanto acquisire la consapevolezza che si dovrà procedere allo sviluppo di un piano di miglioramento che ponga al centro i risultati degli studenti, il loro apprendimento, nonché il successo formativo. Interessante il fatto che il finanziamento per l offerta formativa venga in parte legato all esito del piano di miglioramento scaturito dal processo di valutazione interno all istituto. L autovalutazione di istituto è fondamentale per gestire al meglio i vari processi e rendere trasparenti i risultati. Positiva la valutazione del sistema scolastico tramite l Invalsi o altre forme semplificate, ma attendibili ed oggettive. E indispensabile arrivare alla rendicontazione sociale. Concordare piano di miglioramento e tempi realizzazione Fondamentale considerare il piano di miglioramento scaturito dal processo di valutazione, sulla base della situazione di partenza e non solo di quella d'arrivo, viste le diverse realtà scolastiche.. Curato dai Dirigenti Tecnici USR del Veneto
21 Sentiamo le esperienze I.C. di Montorio (Vr) IIS Canova (VI)
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