VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA 2
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- Silvia Perri
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1 VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA 2
2 LEGGE 53/2003 ART. 3 INValSI: Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione «ai fini del progressivo miglioramento e dell armonizzazione della qualità del sistema di istruzione e di formazione, l Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell offerta formativa delle istituzioni scolastiche e formative»
3 DECRETO LEGISLATIVO 286/2004 "Istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, nonche' riordino dell'omonimo istituto, a norma degli articoli 1 e 3 della legge 28 marzo 2003, n. 53" Art.2 Riordino dell'istituto nazionale di valutazione del sistema dell'istruzione Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI)
4 DPR 80/2013: REGOLAMENTO SNV Il DPR 28 marzo 2013, n.80, all articolo 2, comma 3, prevede che il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca emani, con periodicità almeno triennale, la Direttiva sul Sistema Nazionale di Valutazione in materia di istruzione e formazione. In attuazione di questa previsione è stata emanata la Direttiva 18 settembre 2014, n.11 concernente le priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli aa.ss. 2014/2015, 2015/2016, 2016/2017. avvio del PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE MIGLIORAMENTO A.S. 2014/15 1 RAV A.S. 2015/16 1 PdM
5 DIRETTIVA 11 DEL 18 SETTEMBRE 2014 AUTOVALUTAZIONE VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE VALUTAZIONE DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA RILEVAZIONI NAZIONALI SUGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI E PARTECIPAZIONE ALLE INDAGINI INTERNAZIONALI VALUTAZIONE DI SISTEMA
6 La Direttiva n. 11/2014 Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17 La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata: alla riduzione della dispersione scolastica e dell'insuccesso scolastico alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all'università e al lavoro
7 La Direttiva n. 11/2014 Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17 AUTOVALUTAZIONE A partire dall'anno scolastico tutte le istituzioni scolastiche effettueranno l'autovalutazione mediante l'analisi e la verifica del proprio servizio e la redazione di un Rapporto di autovalutazione contenente gli obiettivi di miglioramento, redatto in formato elettronico
8 VALUTAZI0NE ESTERNA DELLE SCUOLE Entro marzo 2015, la Conferenza di coordinamento adotterà, su proposta dell'invalsi, i protocolli di valutazione delle scuole e gli indicatori di efficienza e di efficacia per individuare le scuole da sottoporre a verifica esterna Le scuole da sottoporre a verifica saranno, per il prossimo triennio, fino ad un massimo del 10% del totale per ciascun anno scolastico, cosi individuate: il 7% attraverso gli indicatori e il 3% in base a campionamento casuale Le attività di valutazione esterna, con le visite dei nuclei di valutazione costituiti dai dirigenti tecnici, che ne assumono il coordinamento, e dagli esperti individuati secondo criteri prestabiliti, avranno inizio a partire dall'anno scolastico
9 La Direttiva n. 11/2014 Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17 VALUTAZIONE DI SISTEMA L'INVALSI predisporrà, entro ottobre 2015, e per ciascun anno successivo, un rapporto sul sistema scolastico italiano volto a consentire l'analisi su base nazionale e la comparazione su base internazionale
10 L.107/2015 Ha introdotto il PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA PTOF entro il mese di ottobre comprende il PdM elaborato sulla base del RAV
11 1. AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO RAV A partire dall anno scolastico tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione, statali e paritarie, sono tenute a redigere il RAV (rapporto di autovalutazione) Il format, elaborato dall INVALSI è articolato in 5 sezioni Contesto e risorse Esiti Processi Il processo di autovalutazione Individuazione delle priorità prevede 49 indicatori attraverso i quali è possibile fotografare la realtà delle singole istituzioni scolastiche, evidenziarne i punti di forza e le criticità e confrontare i dati a livello nazionale, con lo scopo di mettere a punto strategie dirette al rafforzamento ed al miglioramento della propria azione educativa
12 1. Contesto e risorse 1.1. Popolazione scolastica 1.2. Territorio e capitale sociale 1.3. Risorse economiche e materiali 1.4. Risorse professionali
13 2. Esiti 2.1. Risultati scolastici 2.2. Risultati nelle prove standardizzate 2.3. Competenze chiave e di cittadinanza 2.4. Risultati a distanza
14 3. Processi a) Pratiche educative e didattiche 3.1. Curricolo, progettazione, valutazione 3.2. Ambiente di apprendimento 3.3. Inclusione e differenziazione 3.4. Continuità e orientamento b) Pratiche gestionali e organizzative 3.5. Orientamento strategico e organizzazione della scuola 3.6. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 3.7. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
15 4. Il processo di autovalutazione carattere descrittivo
16 5. Individuazione delle priorità 5.1. Priorità e Traguardi 5.2. Obiettivi di processo per raggiungerli
17 La C.M. 47/2014 Il procedimento di valutazione e il coinvolgimento diretto delle scuole
18 LA C.M. 47/2014 REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DEL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
19 AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE ESTERNA DELLA SCUOLA Valutazione e autovalutazione Entrambe sono costituite da un insieme di attività conoscitive, finalizzate all'apprendimento e al miglioramento Tali attività: consentono di esprimere un giudizio valutativo sono strutturate nell'ambito di una procedura di ricerca e analisi rigorosa possono essere un'utile lezione per coloro che affrontano la gestione e il controllo dei processi dell'istituzione formativa sono finalizzate al miglioramento continuo dei risultati e dei processi
20 AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE ESTERNA DELLA SCUOLA DIFFERENZE Valutazione È condotta da soggetti esterni può essere garantita autonomia/indipendenza a chi valuta Talvolta è possibile un buon grado di oggettività Spesso la conoscenza dei processi è superficiale e indiretta È estranea all'organizzazione Autovalutazione È realizzata dagli attori coinvolti nei processi Non sempre è garantita completa autonomia/ indipendenza a chi valuta Talvolta è difficile essere oggettivi Talvolta la conoscenza dei processi è approfondita e diretta Appartiene all'organizzazione
21 Il Sistema Nazionale di Valutazione Prevede un modello basato su un mix di autovalutazione e valutazione esterna, a partire dall'analisi di evidenze Autovalutazione Valutazion e esterna
22 MODELLO E SPERIMENTAZIONE PER L'AUTOVALUTAZIONE E IL MIGLIORAMENTO CONTINUO Relazioni tra Esiti, Processi e Contesto/Risorse
23
24 Realizzazione degli interventi di miglioramento Realizzazione dell'autovalutazione L autovalutazione non consiste nella stesura di un documento, ma nell attivazione di un sistema di gestione per il miglioramento continuo dell istituzione scolastica Elaborazione Piano di Miglioramento (PdM) Pubblicazione del Rapporto di Auto-Valutazione (RAV)
25 Le fonti dei dati per l autovalutazione Prove INVALSI Scuola in Chiaro Questionario Scuola Lettura integrata dei dati Questionari Insegnanti Genitori Studenti Dati in possesso della scuola
26 Scuola in Chiaro Dati identificativi Dati di contesto Offerta formativa Personale Esiti formativi Risorse finanziarie
27 Prove INVALSI Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica Apprendimenti degli studenti per livelli Variabilità dei risultati
28 Questionario scuola Contesto e risorse Partecipazione dei genitori Risorse della scuola Biblioteca Spazi Studenti Risorse umane Processi Relativi al rapporto col territorio A livello di scuola
29 Questionario Insegnanti Clima scolastico Organizzazione e funzionamento della scuola Progettazione didattica e politiche scolastiche Attività e strategie didattiche
30 Questionario Genitori Percezione dell insegnamento Benessere dello studente a scuola Organizzazione e funzionamento della scuola
31 Questionario Studenti Accettazione tra compagni Comportamenti problematici tra compagni Autoefficacia scolastica Percezione dell insegnamento
32 IL PIANO DI MIGLIORAMENTO Il Piano di Miglioramento uno degli elementi costitutivi del piano triennale dell offerta formativa (PTOF) Con la chiusura e la pubblicazione del RAV si apre la fase di formulazione e attuazione del Piano di Miglioramento PdM percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV Punto di partenza il RAV Priorità e traguardi PdM confluisce nel PTOF
33 2. IL PIANO DI MIGLIORAMENTO attori del PdM Il Dirigente Scolastico responsabile della gestione del processo di miglioramento Il Nucleo Interno di Valutazione costituito per la fase di compilazione del RAV, eventualmente integrato e/o modificato
34 Il D.P.R. 275/1999 POF Analisi delle situazioni di contesto Riconoscimento dei bisogni formativi e didattici Definizione delle finalità generali Scelta dei contenuti formativi e delle attività Scelta dell'impianto metodologico Individuazione delle risorse professionali e delle risorse strumentali Predisposizione degli strumenti di monitoraggio e valutazione degli esiti e del conseguimento dei risultati attesi
35 Il D.P.R. 275/1999 Attribuisce al P.O.F. due scopi principali: 1.Definire le caratteristiche della scuola, fornendo le necessarie informazioni ai portatori di interesse 2. Attivare processi di autoanalisi e di miglioramento continuo degli esiti e dei processi
36 3. DAL POF AL PTOF Legge 107/2015 comma 14 L'art. 3 del DPR 275/1999 è sostituito dal seguente: «Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa) Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente» - - Il PTOF individua la parte programmatica e gli obiettivi di miglioramento definiti nel RAV e nel PdM - - è un documento dinamico che definisce la direzione e l orientamento dell istituzione scolastica - - indirizzo dirigente scolastico Atto di indirizzo - elaborazione Collegio Docenti - approvazione Consiglio di Istituto
37 GRAZIE DELL ATTENZIONE!!!!!!!!!!! Roberta Acquaviva
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