LA VALUTAZIONE D ISTITUTO

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1 LA VALUTAZIONE D ISTITUTO IL RUOLO DELL INVALSI Dino Cristanini Direttore Generale INVALSI Roma 3 dicembre 2010 GLI OGGETTI DELLA VALUTAZIONE SCOLASTICA ALUNNO (apprendimenti, comportamento, competenze) PERSONALE (prestazioni professionali) ISTITUZIONE SCOLASTICA (risorse utilizzate, funzionamento, risultati) SISTEMA (risorse utilizzate, funzionamento, risultati) 1

2 I COMPITI DELL INVALSI (Direttiva triennale 74/2008) In relazione al quadro strategico sopra delineato, che presenta livelli di intervento locali, nazionali, europei ed internazionali, in base alle proprie caratteristiche istituzionali l attività lattività dell INVALSI si concentrerà sulle seguenti aree di intervento: VALUTAZIONE DELLE SCUOLE: - definire, anche sulla base delle esperienze internazionali, un modello di valutazione delle scuole per rilevare quegli assetti organizzativi e quelle pratiche didattiche che favoriscono il miglioramento dei livelli di apprendimento degli studenti; -collaborare con il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca per costruire un sistema informativo che raccolga e renda fruibile per gli utenti, in primo luogo per le scuole, tutte le informazioni utili, anche raccolte da altri soggetti, sulle singole istituzioni scolastiche IL PROGETTO VALSIS PER VALUTARE UN SISTEMA E NECESSARIO UN COMPLESSO INTEGRATO DI INDICATORI VALSIS: COMPLESSO DI INDICATORI CHE INTEGRA LA PROSPETTIVA DI SISTEMA CON QUELLA DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA IL COMPLESSO DEGLI INDICATORI E SATO DEFINITO SULLA BASE DEL MODELLO CONTEXT-INPUT-PROCESS-PRODUCT 2

3 COME SI PUO VALUTARE UNA SCUOLA IL MODELLO VALSIS DELL INVALSI CONTESTO ASPETTI DEMOGRAFICI ED ECONOMICI DELLA POPOLAZIONE LIVELLO DI SCOLARIZZAZIONE AMPIEZZA E DIFFFUSIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO CARATTERISTICHE SOCIO- ECONOMICHE E CULTURALI DELLE FAMIGLIE PARTECIPAZIOINE DELLA COMUNITA ALLA SCUOLA RISORSE RISORSE DELLE SCUOLE RISORSE ECONOMICO- FINANZIARIE RISORSE MATERIALI STUDENTI RISORSE UMANE PROCESSI PROCESSI A LIVELLO DI SCUOLA E DEL TERRITORIO PROCESSI A LIVELLO DI SCUOLA PROCESSI A LIVELLO DI CLASSE RISULTATI RISULTATI DIRETTI DELL ISTRUZIONE LIVELLO DI ISTRUZIONE CONSEGUITO E SUCCESSO SCOLASTICO RISULTATI SOCIALI QUALITA PERCEPITA CONTESTO RISORSE (INPUT) PROCESSI ORGANIZZATIVI DIDATTICI RISULTATI (OUTPUT OUTCOME) 3

4 COME E STATO COSTRUITO IL MODELLO STUDIO DELLA LETTERATURA SCIENTIFICA ESISTENTE E ANALISI DELLE ESPERIENZE STRANIERE DEFINIZIONE DI UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO CLASSIFICAZIONE DEGLI INDICATORI INTERNAZIONALI E COSTRUZIONE DI UN ARCHIVIO DEGLI STESSI DEFINIZIONE DEI POSSIBILI INDICATORI PER L ITALIA CONTESTO ValSiS Macroaree - Aree INPUT Ampiezza e diffusione del servizio scolastico Offerta di istruzione Caratteristiche socio-economiche-culturali delle famiglie Background socio-economico-culturale familiare Composizione del nucleo familiare Spese delle famiglie per l'istruzione Partecipazione della comunità alla scuola Integrazione / coesione sociale / collaborazione Partecipazione Servizi aggiuntivi Sovvenzioni allo studio Scolarizzazione Scolarizzazione in ciascuna tappa educativa Titolo di studio della popolazione adulta Aspetti demografici / economici della popolazione Popolazione in età scolare Stato occupazionale della popolazione Sviluppo demografico Elaborazione ValSiS INVALSI 2010 Risorse delle scuole Caratteristiche delle scuole Risorse economiche / finanziarie Disponibilità di risorse per le scuole Spesa pubblica Risorse materiali Biblioteca Dotazioni informatiche Spazi Risorse umane Assenteismo Caratteristiche del dirigente Caratteristiche del personale Stabilità del personale docente e dirigente Studenti Attitudine e comportamento degli studenti Caratteristiche degli studenti Percorso di studi Processi a livello di classe PROCESSI Flessibilità organizzativa e didattica Strategie didattiche Sostegno, guida e supporto Uso del tempo Processi a livello di scuola Capacità di investire Clima di scuola Collaborazione fra insegnanti Continuità lavorativa Diversificazione delle fonti di finanziamento Equilibrio della gestione finanziaria Formazione e aggiornamento del personale docente Forme di valutazione interna / autovalutazione Modi di affrontare situazioni di tipo problematico Offerta formativa Pari opportunità Progettazione del curricolo e dell azione didattica Progettazione POF Progettualità strategica Stato / manutenzione delle strutture scolastiche Stili di direzione / coordinamento Uso dello spazio e delle infrastrutture Utilizzo della valutazione Processi a livello di scuola e del territorio Partecipazione e coinvolgimento del territorio RISULTATI Esiti più generali o outcome Successo / insuccesso scolastico Qualità percepita dell offerta Soddisfazione degli utenti della scuola Risultati diretti dell istruzione o output Competenze cross-curricolari Livello degli apprendimenti relativi alle materie scolastiche Livello delle competenze chiave possedute Opportunità di apprendere Risultati sociali o indicatori di impatto Esiti delle politiche delle pari opportunità Esiti sociali 4

5 L INDIVIDUAZIONE DELLE FONTI E L ACQUISIZIONE DELLE INFORMAZIONI IL MODELLO RENDE POSSIBILE L ANALISI DI VARIE CORRELAZIONI TRA LE AREE OCCORRE PERO UNA BASE DATI COMPLETA E ATTENDIBILE L INVALSI NEGLI ULTIMI DUE ANNI HA LAVORATO ALLA COSTRUZIONE DEGLI STRUMENTI PER LA MISURAZIONE STANDARDIZZATA DEGLI APPRENDIMENTI LE FINALITA DELLE MISURAZIONI VALUTARE PER MIGLIORARE Art. 3 c.1 lett. b Legge 28 marzo 2003, n.53 Ai fini i del progressivo miglioramento e dell armonizzazione della qualità del sistema di istruzione e di formazione, l Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell offerta formativa delle istituzioni scolastiche e formative 5

6 LA LEGGE 176/2007 LA VALUTAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO A decorrere dall'anno scolastico il Ministro della pubblica istruzione fissa, con direttiva annuale, gli obiettivi della valutazione esterna condotta dal Servizio nazionale di valutazione in relazione al sistema scolastico e ai livelli di apprendimento degli studenti, per effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilita' degli studenti, di norma, alla classe seconda e quinta della scuola primaria, alla prima e terza classe della scuola secondaria di I grado e alla seconda e quinta classe del secondo ciclo, nonche' altre rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole. LE DIRETTIVE MINISTERIALI LA DIRETTIVA TRIENNALE N.74/2008 La rilevazione sarà messa a regime nel corso di tre anni secondo la seguente scansione: - anno le scuole primarie - anno le scuole secondarie di primo grado - anno le scuole secondarie di secondo grado 6

7 I COMPITI DELL INVALSI (art. 17 Decreto Legislativo n. 213 del 31 dicembre 2009) Nell ambito della costruzione delsistemanazionaledivalutazione l INVALSI ha le seguenti competenze: a. lo studio e la predisposizione di strumenti e modalità oggettive di valutazione degli apprendimenti e la cura dell elaborazione elaborazione e della diffusione dei risultati della valutazione; b. la promozione di periodiche rilevazioni nazionali sugli apprendimenti che interessano le istituzioni scolastiche e l istruzione e formazione professionale, il supporto e l assistenza tecnica alle istituzioni scolastiche e formative anche attraverso la messa a disposizione di prove oggettive per la valutazione degli apprendimenti finalizzate anche alla realizzazione di autonome iniziative di valutazione e autovalutazione; c. lo studio di modelli e metodologie per la valutazione delle istituzioni scolastiche e di istruzione e formazione professionale e dei fattori che influenzano gli apprendimenti d. la predisposizione di prove a carattere nazionale per gli esami di Stato, nell ambito della normativa vigente; e. lo svolgimento di attività di ricerca e la collaborazione alle attività di valutazione del sistema scolastico al fine di realizzare iniziative di valorizzazione del merito anche in collaborazione con il sistema universitario; f. lo svolgimento di attività di ricerca, nell'ambito delle proprie finalità istituzionali, sia su propria iniziativa che su mandato di enti pubblici e privati, assicurando inoltre la partecipazione italiana a progetti internazionali in campo valutativo; g. lo svolgimento di attività di supporto e assistenza tecnica alle regioni e agli enti territoriali per la realizzazione di autonome iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione; h. lo svolgimento di attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola sui temi della valutazione in collaborazione con l ANSAS. LA QUALITA DELLE RILEVAZIONI QUALITA DELLE PROVE QUALITA DELLA SOMMINISTRAZIONE QUALITA DELLA ELABORAZIONE DEI DATI 7

8 LA RESTITUZIONE DEI DATI I RAPPORTI NAZIONALI I DATI AGGREGATI A LIVELLO REGIONALE I DATI AGGREGATI A LIVELLO DI SINGOLA SCUOLA IDATIAGGREGATIALIVELLODISINGOLECLASSI AGGREGATI A DI I DATI DISAGGREGATI DOMANDA PER DOMANDA I numeri del SNV e della Prova nazionale (2009/2010) Livello Numero scuole Numero classi Numero studenti II primaria V primaria Roberto Ricci 27 ottobre I secondaria di I grado III secondaria di I grado Totale (ogni scuola comprende più classi)

9 I risultati medi a livello nazionale (2009/2010) CLASSE ITALIANO MATEMATICA II primaria 61,0 56,7 (0,25) (0,35) 2010 Roberto Ricci 27 ottobre V primaria I sec. di secondo grado III sec. di secondo grado 66,6 (0,25) 61,3 (0,29) 60,8 50,9 (0,11) (0,19) 60,4 51,1 (0,24) (0,18) I risultati delle prove (italiano 2009/2010- dati medi per area) 2010 Roberto Ricci 27 ottobre II V I III II V I III II V I III II V I III II V I III II V I III Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Sud e isole Italia Limite superiore dell'intervallo di confidenza Percentualele di risposte corrette Limite inferiore dell'intervallo di confidenza 9

10 2010 Roberto Ricci 27 ottobre I risultati delle prove INVALSI (matematica 2009/2010- dati medi per area) II V I III II V I III II V I III II V I III II V I III II V I III Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Sud e isole Italia Limite superiore dell'intervallo di confidenza Percentuale di risposte corrette Limite inferiore dell'intervallo di confidenza La distribuzione nei livelli di risultato (classe 2^ primaria - dati 2008/2009) ITALIANO MATEMATICA L1 L2 L3 L4 L5 L6 L1 L2 L3 L4 L5 L6 Nord 7,4 13,1 23,9 22,5 20,7 12,4 8,8 18,5 25,0 24,1 16,1 7,5 Centro 8,3 12,8 26,2 22,1 19,2 11,5 9,8 19,6 25,0 23,3 15,3 7,0 Sud 11,2 17,3 28,0 20,1 14,7 8,7 11,6 18,9 24,0 21,0 13,9 10,6 Italia 9,0 14,6 25,9 21,5 18,2 10,8 10,0 18,8 24,7 22,8 15,1 8,6 10

11 I risultati della prova di ITALIANO (classe 5^ primaria- dati 2008/2009) Punteggio medio della prova di Italiano V PRIMARIA NORD ITALIA COMPRENSIONE DI UN TESTO NARRATIVO VOCABOLARIO (SINONIMI E ANTINOMICI) RICOSTRUZIONE DI FRASI IN ORDINE Le distanze si cumulano? (dati 2008/2009) 11

12 Studenti Italiani e non (dati 2008/2009) Matematica, II primaria Matematica, V primaria Altre differenze (dati 2008/2009) II V II V Italiano Matematica Italiano Matematica Italiano Matematica Italiano Matematica Nord Riferimentoi Riferimentoi Riferimentoi Riferimentoi Centro -1,07-0,92 0,09-1,23-0,71-0,84 0,01-1,26 Sud -5,71-0,45-1,77-3,58-5,74-0,51-2,15-3,81 Maschi Riferimento Riferimento Femmine 0,93-2,24 0,14-1,79 Regolari Riferimento Riferimento Anticipatari -0,75-3,56 2,51 2,16 Posticipatari -3,33-0,72-4,18-2,76 Italiani Riferimento Riferimento Stranieri -10,59-5,68-6,61-4,88 12

13 La varianza tra scuole e tra classi (dati 2008/2009) Italia Totale Tra scuole Nelle scuole totale tra classi nelle classi matematica Italiano Nord Centro Sud Matematica Italiano Matematica Italiano Matematica Italiano L incidenza della variabilità TRA le scuole su quella TOTALE 13

14 Flussi di informazione per la definizione degli indicatori per la valutazione di sistema e delle scuole SNV (Servizio Nazionale di Valutazione) Ragioneria di Stato MIUR ISTAT Esame di stato I ciclo Indagini internazionali Input Contesto Processi Scuola Classe Output Autovalutazione Bilancio sociale Certificazioni di qualità Valutazione esterna LA RESTITUZIONE DEI DATI ALLE SCUOLE SCOPI FORNIRE ALLE SCUOLE ELEMENTI DI CONOSCENZA AFFIDABILI PER CONOSCERE IL PROPRIO POSIZIONAMENTO RISPETTO ALLE ALTRE SCUOLE O AD UN PROPRIO TARGET STIMOLARE PROCESSI DI MIGLIORAMENTO 14

15 I RISULTATI DELLE MISURAZIONI COME RISORSA PER L AUTOVALUTAZIONE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE I RISULTATI MEDI DI SCUOLA IL POSIZIONAMENTO RISPETTO ALLA REGIONE, ALLA MACRO-AREA GEOGRAFICA, AL PAESE L ANALISI DELLE DOMANDE L ANALISI DELLE RISPOSTE DOMANDA PER DOMANDA I RISULTATI DISTINTI PER GENERE, PROVENIENZA, REGOLARITA DEL PERCORSO GLI ELEMENTI DI CRITICITA NEGLI APPRENDIMENTI DI ITALIANO E MATEMATICA Pagina iniziale del sito Esame di Stato I ciclo 15

16 Selezione della restituzione dei risultati conseguiti nella Prova Nazionale Accesso riservato ai dati dell Istituzione scolastica 16

17 Selezione dei dati della singola classe Dati della singola classe Tipo di restituzione Globale 17

18 Tipo di restituzione Globale Stampa o esporta dati della singola classe Dati della singola classe Tipo di restituzione per Nazionalità 18

19 Dati della singola classe Tipo di restituzione per Sesso Dati della singola classe Tipo di restituzione per Regolarità 19

20 Dati della singola classe Tipo di restituzione Dettaglio risposte Dati della singola classe Esporta file 20

21 Dati della singola classe File I nuovi grafici: esempio 1 INVALSI 6 ottobre

22 I nuovi grafici: esempio 2 INVALSI 6 ottobre 2010 I nuovi grafici: esempio 4 INVALSI 6 ottobre

23 I nuovi grafici: esempio 3 INVALSI 6 ottobre 2010 I nuovi grafici: esempio 5 INVALSI 6 ottobre

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