Turismo Equestre Emilia Romagna Toscana - Liguria Di Passo in Passo Viaggio di otto giorni dall Appennino Modenese alle Cinque Terre in punta di zoccoli ti guiderò alla scoperta di nuovi orizzonti! 10 11 12 13-14- 15-16 -17-18 settembre 2016 Programma giornaliero * Ore 09,00 Partenza Ore 12,30 PS -Pranzo in ristorante / baita/ rifugio/ pin-nic Ore 17,30 RICOVERO CAVALLI- in box o paddok elettrificati. Ore 19,30 PT -Cena e pernottamenti in Hotel, Agriturismo, Foresteria o Rifugio. PS Punto Sosta PT Punto Tappa * Gli orari possono subire delle variazioni. Sabato 10 settembre 2016 Sestola Arrivo a Sestola. Giornata dedicata a una breve escursione nella zona per acclimatamento cavalli e cavalieri (gratuita)
Domenica 11 settembre 2016 Sestola S. Gimignano Sestola Montecreto - Lama Mocogno Palagano - Frassinoro Sestola ( 1020 m) Montecreto ( 864m) Strettara ( 541m9 La Santona ( 1154 m) PS Boccassuolo (987m) - Torrente Dragone ( 677m) Frassinoro ( 1131m) S. Gimignano ( 1452m) PT I Giorno: Km 39 Ore in sella:7 Punto sosta: Pranzo in ristorante Punto tappa: Albergo Ricovero cavalli: Box o paddok elettrificati. OLTRE il Sentiero 00 In cima, sui crinali dell Appennino Tosco Emiliano, si snoda un sentiero che è utilizzato per percorsi pedestri, inserito in secolari boschi, brughiere d alta montagna, costeggia numerosi laghi di quota o esposto alla luce del sole, permette di viaggiare sul confine di due regioni: l Emilia Romagna e la Toscana. Punto di partenza per tutta la sentieristica della zona è definito, Sentiero 00 (zero/zero). Molto spesso il sentiero si discosta dalle cime, ma i nostri cavalli riescono a percorrerlo oltre mantenendo, quasi sempre, una posizione dominante che permette di godere panorami mozzafiato. Lunedì 12 settembre 2016 S. Giminiano Passo Pradarena Frassinoro - Castelnuovo Garfagnana Villa Minozzo Castelnuovo nei Monti Sillano Ligonchio S. Gimignano ( 1452m) - Passo Radici ( 1527m) Passo del Giovarello ( 1669m) Passo delle Forbici (1574 m) PS- Monte Prado ( 2050 m) Passo di Romecchio (1686m) -Passo Pradarena ( 1579 m) PT II Giorno: Km 37 Ore in sella:7 Difficoltà: alta Punto sosta: Pranzo campestre Punto tappa: Rifugio Ricovero cavalli: Box o paddok elettrificati.
DATI TECNICI 3 Regioni: Emilia Romagna, Toscana, Liguria 5 Provincie: Modena - Reggio Emilia Parma Lucca - Massa Carrara La Spezia 21 Comuni: Sestola- Montecreto Lama Mocogno - Palagano (Bocassuolo) Frassinoro - Castelnuovo Garfagnana Villaminozzo Castelnuovo nei Monti - Sillano Ligonchio Collagna Sassalbo Comano - Monchio alle Corti Corniglio - Pontremoli Berceto - Zeri - Sesta Godano - Carrodano - Levanto Km 279,00 Dislivelli negativo 6963 positivo6491 Dislivello totale 13.454 Parchi: Parco dell Alto Appennino Modenese e del Frignano - Parco Nazionale dell Appennino Tosco Emiliano - Parco del Gigante - Parco dei 100 Laghi - Alpi Apuane Parco delle Cinque Terre Martedì 13 settembre 2016 Passo Pradarena Comano Ligonchio Collagna Sassalbo - Rigoso Comano Passo Pradarena ( 1579 m) Passo del Lupo - Passo di Cavorsella (1511 m) Cerreto Laghi (1344m9)- Passo del Cerreto (1261m) PS Sassalbo (743m) - Crespiano di Comano ( 530m) PT III Giorno: Km 31 Ore il sella: 6 Difficoltà: mrdia Punto sosta: Pranzo in ristorante Punto Tappa: Rifugio Ricovero cavalli: Box o Paddok elettrificati Equitazione di Montagna - Attrezzatura equestre Dislivelli, guadi, variabilità climatica,terreno vario (roccia, fango, prateria, ecc.) sono alcune delle caratteristiche proprie dell equitazione di montagna. Numerose ore di viaggio al giorno richiedono di dosare le energie del nostro cavallo, quindi, in alcuni casi è opportuno fare piede a terra, occasione per abbeverare il nostro compagno di viaggio ai numerosi ruscelli o fontanili che si trovano lungo il percorso. Il fondo, in prevalenza di buona consistenza, non richiede ferrature particolari, è opportuno comunque prima di affrontare un lungo viaggio, dotarsi di una nuova ferratura. Un mezzo di servizio provvederà al trasporto da tappa a tappa di bagagli, profende e del materiale necessario alla logistica, pertanto, è preferibile non appesantire la cavalcatura con superflui accessori. Al cavaliere si consiglia un abbigliamento a cipolla come per le passeggiate a piedi, è opportuno avere con sé giacca o mantella parapioggia, calzature o stivali da equitazione con suola zigrinata, guanti e copricapo. Equitazione di montagna significa riscoprire la natura con i suoi ritmi.
DI Passo IN Passo Passo 100 Croci - Passo Radici Passo Giovarello - Passo Forbici Passo Ronecchio Passo Communella Passo Pradarena Passo del Lupo - Passo Cavorsella Passo Belfiore Passo del Gatto Passo del Cerreto - Passo Ospedalaccio Passo di Pietra Tagliata Passo del Giogo - Passo del Lagastrello Passo della Colla -Passo di Badiagna Passo delle Guadine - Passo Cirone Passo della Cisa Passo Bratello Passo del Borgallo - Passo due Santi Mercoledì 14 settembre 2016 Comano Valditacca Comano Monchio alle Corti Crespiano di Comano ( 530 m) Passo del Giogo ( 1262 m) Passo del Lagastrello (1200m) PS Prato Spilla (1320m) Lago Ballano (1341m) - Valditacca (1010)PT IV Giorno: Km 34 Ore in sella:6 Punto sosta: Ristorante Punto tappa: Albergo Ricovero cavalli: Box o Paddok elettrificati Un percorso geologico Quando si parla di geologia si parla di terra, e questo viaggio, in tutti i suoi passaggi ( passi) nei suoi orizzonti e nei suoi terreni esprime la storia e il linguaggio delle rocce. Solo alcuni esempi. Non si può rimanere indifferenti alla vista delle ripide pareti bianche, presso il fiume Secchia e scoprire i Gessi Triassici risalenti a 200 milioni d anni. Poco distante, si scorge maestosa unica e caratteristica per la sua forma la Pietra di Bismantova. E se per caso scorgete il profilo di un gigante che dorme significa che siete entrati nel Parco del Gigante il suo nome è Monte Cusna. Trottando un po, rimarrete abbagliati, perché l era glaciale ha lasciato il segno, una miriade di laghi vi indica che state percorrendo il Parco dei 100 Laghi. Ed ecco, piano piano, di fronte a voi si ergono passo dopo passo pregiati marmi, luogo amato dal genio artistico di Michelangelo, è famoso in tutto il mondo, rimaniamo a bocca aperta dall imponenza e affascinati alla vista di cosa troviamo nel cuore delle montagne, stiamo ammirando il complesso orografico delle Alpi Apuane.
Giovedì 15 settembre 2016 Valditacca Passo della Cisa Monchio alle Corti Corniglio Pontremoli Berceto Valditacca (.1010m) Passo della Colla - Lagoni ( 1490m) Lagdei (1285m) PS Passo del Cirone (1255m) Monte Valoira (1229m) - Passo della Cisa (1039)PT V Giorno: Km 29 Ore in sella:5 Punto sosta: Pranzo in rifugio Punto tappa: Ostello Ricovero cavalli: Box o Paddok elettrificati Il Parco dei 100 laghi Un accogliente terra di mezzo tra le grandi città della Pianura Padana e l isolato e selvaggio crinale Tosco-Emiliano. La presenza, nel Parco, delle diverse fasce altimetriche (dai 400 ai 1650 m s.l.m.) garantisce una notevole varietà di ambienti e un elevato grado di biodiversità. Il Parco dei Cento Laghi si trova in un area di grande interesse paesaggistico che, grazie alla evidente impronta glaciale, ricorda gli spettacolari ambienti alpini. Le zone più alte del Parco sono costellate da un numero particolarmente elevato di belle conche lacustri di origine glaciale, così come di altre morfologie che testimoniano quel tipo di morfogenesi. Di rilievo sono anche alcuni ambienti forestali (con suggestive fustaie di conifere e latifoglie) e gli ambienti montani a maggiore naturalità, quali rupi, brughiere d altitudine, torbiere e pozze d alpeggio. Notevole è infine la presenza di specie floristiche rare e minacciate, in genere piante alpine relitte o specifiche degli ambienti ofiolitici. Venerdì 16 settembre 2016 Passo della Cisa Sesta Godano Berceto Pontremoli Zeri- Sesta Godano Passo della Cisa (1039 m) Passo del Bratello (950 m) Passo del Borgallo (953 m) -Passo dei due Santi (1392m) PS Monte Pitone (1551m) Vallata di Zeri - (708m) PT
VI Giorno: Km 46 Ore in sella: 8 Punto sosta: Pranzo ristorante Punto tappa: Albergo Ricovero cavalli: Box o Paddok elettrificati Parco Nazionale dell Appennino Tosco emiliano Profumo di resina Il Parco si presenta come un complesso mosaico di ambienti cui corrisponde una biodiversità straordinariamente ricca: foreste selvagge e aree agricole mantenute tali dall attività dell uomo, caratterizzano in modo significativo il paesaggio del Parco. Dalle cime si aprono grandi panorami su praterie di vetta, brughiere, boschi di faggio e conifere, valli profonde e impetuosi corsi d acqua, tranquilli laghetti montani e preziose torbiere. La rinnovata presenza di habitat naturali, la recuperata complessità ecosistemica e la conseguente abbondanza di specie oggi presenti nel territorio, che il Parco è chiamato a gestire e governare, sono probabilmente da annoverare tra i più importanti successi in termini di conservazione della natura e di recupero in biodiversità osservati nel nostro Paese. Profumi di resina e di sottobosco s intrecciano ai cangianti colori della natura, mentre le orecchie del nostro cavallo possono percepire i suoni della natura, il gracchiare di un aquila o il saltellare di un capriolo. Sabato 17 settembre 2016 Sesta Godano Carrodano Zeri - Sesta Godano Carrodano Inferiore Zeri (708m)- Ponte delle Serre ( 340m) - Sesta Godano (242 m) PS- Bergassana ( 386m) Carrodano Inferiore (163m) PT VII Giorno: Km 33 Ore in sella: 6 Punto sosta: Pranzo Campestre Punto tappa: Agriturismo Ricovero cavalli: Paddok elettrificati Le antiche vie del valico Già in epoca romana le terre dell Appennino modenese erano attraversate da alcune strade di valico, dismesse successivamente a causa delle frequenti invasioni barbariche. E nel medioevo che le strade tornano lentamente a solcare la montagna, acquistando importanza nelle rotte militari, religiose, e commerciali che dall Emilia conducevano in varie città della Toscana e a Roma. La più antica è la Via Bibulca che da Sassuolo portava a Montefiorino e Frassinoro valicando l Appennino a San Pellegrino in Alpe, sul confine toscano. La Via Romea apparteneva al sistema di viabilità voluto dai monaci benedettini dell Abazia di Nonantola e collegava tra loro numerose pievi, monasteri e ospitali da cui i nomi del passo dell Ospedalaccio. Nel 1700/1800 le vicende politiche e militari resero necessaria la creazione di nuove strade. Così per garantire a Lucca il collegamento con l Alta Italia attraverso il Passo di Foce Giovo, fu realizzata la Strada Ducale o Via della Foce chiamata anche Via dei Remi, utilizzata per il trasporto del legname necessario per la fabbricazione dei remi, e collegava l Alto Appennino Modenese con le terre del Granducato di Toscana. Tuttavia cadde in disuso dopo breve tempo. Stesso destino conobbe la Via Vandelli, voluta dagli Estensi, che attraversava il Frignano e la Garfagnana, unendo Modena e Massa Carrara, attraverso il Valico di San Pellegrino. Maggiore fortuna ha avuto invece la successiva Via Giardini Ximenes, così chiamata dal nome dei progettisti, che congiungeva Modena a Pistoia. Terminata nel 1776, fu una delle maggiori opere pubbliche del tempo e sopravvive ancora oggi come Statale dell Abetone e del Brennero. Le Vie del Sale, minerale di primaria importanza per la sopravvivenza e per il quale sono scaturite diverse guerre, conducevano al mare luogo in cui poter acquistare il bene prezioso. Al Passo della Cisa incontriamo La Via Francigena che da Canterbury portava a Roma è un itinerario della storia, una via maestra percorsa in epoca medioevale da migliaia di pellegrini e conduceva verso i luoghi sacri della religione cristiana, l itinerario devozionale portava alla ricerca della perduta patria celeste, Roma era la meta sacra.
Domenica 18 settembre 2016 Carrodano Levanto Carrodano Inferiore Levanto Carrodano Inferiore ( 163m) Monte Pistone ( 722m) Monte Bardellone (675m) Termine di Levanto (548m) VIII Giorno Escursione al Parco delle 5 Terre Parco Nazionale delle 5 terre Profumo di mare C on il nome Cinque Terre è designato quel tratto di costa dirupata che si estende per una lunghezza di circa quindici chilometri lungo il litorale dell estrema Liguria orientale. Questo territorio è detto delle Cinque Terre dai luoghi marini di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, i quali si trovano quasi ad uguale distanza l uno dall altro affacciati sul mare aggrappati alla roccia annidati dentro strette e ripide valli; il nome di terra è qui sinonimo di borgo alla maniera medioevale. Le attività umane hanno contribuito a creare un paesaggio unico al mondo, espressione di una cultura profondamente legata alla terra d appartenenza, di un ineguagliabile vicenda a carattere collettivo capace di piegare le avversità dell ambiente naturale ai propri bisogni di vita. Modifiche portate dall uomo nel corso di circa mille anni di storia, con il lavoro continuo ed assiduo di molte generazioni che hanno sostituito il manto boschivo originario che copriva i fianchi scoscesi dei monti con la coltivazione della vite in terrazzamenti, resa possibile dalla frantumazione della roccia, dalla realizzazione di muri a secco e dalla creazione dell humus coltivabile. Dal primo secolo del Basso Medioevo fino ai nostri giorni, è stata la lotta continua fra l uomo e la natura sostenuta da uomini e donne delle varie generazioni, a modellare il paesaggio a ricostruirlo ad ogni crollo provocato dal cedimento di muri sotto le frane causate dalla pioggia. I muri a secco sono costituiti esclusivamente con massi d arenaria sapientemente sovrapposti e saturati di pietrisco e terra, senza l uso di materiali di coesione. La buona qualità della pietra, ma soprattutto la sapiente arte della messa in opera dei sassi sono la garanzia di una più elevata resistenza ai crolli. Fra i terrazzamenti sono state costruite, sempre in pietra, lunghissime e ripidissime scalinate, scale ricavate a sbalzo sui muri stessi, piani dove posare e riprendere agevolmente i materiali trasportati a spalla, canaletti di scorrimento ai lati delle mulattiere. Il contadino delle Cinque Terre è stato produttore per secoli oltre che del pregiato vino anche e soprattutto di stabilità idrogeologica e di un paesaggio che oggi è stato riconosciuto patrimonio mondiale dell umanità. Il mantenimento del territorio e la difesa della sua peculiarità sono unicamente affidati al puntuale assolvimento delle certosine operazioni manutentorie connesse alla coltivazione. La sistemazione a terrazze eseguita dagli abitanti delle Cinque Terre a partire dall anno mille per finalità esclusivamente produttive, ha pertanto determinato effetti, addirittura superiori per importanza, all obiettivo originario quali: la stabilità idrogeologica dei versanti e dei centri abitati sottostanti la connotazione di paesaggio Tecnico Guida Capacità Tiziano Bedostri Maitre Randonneur FISE- Guida Fitetrec/Ante Buona capacità equestre alle tre andature e autonomia di gestione del cavallo. Abbigliamento Stivali o stivaletti con suola da trekking, abbigliamento da equitazione e da montagna. Note Minim0 4 partecipanti Amici e parenti possono aggregarsi ai punti tappa e sosta. Per motivi organizzativi è possibile variare il tragitto E possibile eseguire solo alcune giornate previo accordo con l organizzazione.
Costi accompagnamento Guida al giorno, a persona, 50,00: Ricognizione completa effettuata prima della partenza Rilievo del tracciato con Gps Individuazione di o Abbeverate o Punti sosta e tappa o Soste d emergenza Costi cavallo al giorno 70,00 compreso: Rientro cavalli da Levanto a Sestola Ferratura idonea Profende giornaliere Bardatura idonea Costi Logistica al giorno a persona 35,00: Van di servizio Trasporto profende (fieno mangime) per cavalli dell organizzazione e di privati. Allestimento paddock elettrificati suddivisi per gruppi. Trasferimento bagagli partecipanti Materiale logistico e di assistenza Altri Servizi Ospitalità alberghiera cavaliere a prezzi convenzionati (pranzi, cene, pernottamento e prima colazione), al giorno per persona, tra i 50/70 Ricovero cavalli in box (su richiesta da concordare) Trasferimento cavalli (solo per cavalli propri/privati) da Levanto a Sestola 120,00 cd. Prenotazione entro il 25 agosto 2016 previo versamento di un acconto del 30% INFORMAZIONI Gruppo Attacchi VDA - Appennino Modenese Associazione Sportiva Dilettantistica o Maneggio: Via San Martino 12-41040 Polinago (MO) Via del Maneggio 28-41029 Sestola (MO) o Tiziano: 348 23 123 90 o Piera: 348 81 26 59 5 o E- mail: gruppoattacchivda@libero.it o Sito: www.gruppoattacchivda.it