TASK FORCE CODICE ROSA ASL 9 Procura della Repubblica di Grosseto

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Transcript:

TASK FORCE CODICE ROSA ASL 9 Procura della Repubblica di Grosseto dott.ssa Vittoria Doretti Responsabile Task Force Codice Rosa (Asl / Procura della Repubblica Grosseto) Responsabile Centro Coordinamento Salute e Medicina di Genere - Azienda USL Toscana Sud Est Referente Scientifico del Progetto Regionale Codice Rosa - Regione Toscana

VIOLENZA OMS uso intenzionale di forza fisica o di potere, minacciato o messo in atto...che causa o che ha un alta probabilità di causare lesioni, morte, danno psicologico, difficoltà nello sviluppo o deprivazione

VIOLENZA DI GENERE OMS ogni forma di discriminazione e violenza posta in essere contro la donna in quanto donna perpetrata contro donne e basata sul genere violazione dei diritti umani priorità per la sanità pubblica

L ALLARME DELL OMS 2000 La violenza contro le donne è un problema maggiore che concerne la salute e i diritti della persona In ogni momento della loro vita, dall infanzia alla vecchiaia, le donne possono subire maltrattamenti fisici o morali. Le conseguenze della violenza rappresentano un problema gravissimo per la salute delle donne. La violenza maschile è quindi un fattore di rischio per la salute delle donne. Secondo l OMS infatti la violenza contro donne e bambine rappresenta un problema di salute enorme... A livello mondiale si stima che la violenza sia una causa di morte o disabilità per le donne in età riproduttiva altrettanto grave quanto il cancro, e una causa di cattiva salute più importante degli effetti degli incidenti del traffico e della malaria combinati insieme (World Health Organization, Violence Against Women, 1997).

La violenza si verifica in tutti i paesi, a prescindere dal gruppo sociale, economico, religioso o culturale Nella maggior parte dei casi chi agisce la violenza è il partner o un familiare. Per violenza contro il partner si intende qualsiasi comportamento all interno della relazione di coppia che provochi danno fisico, psicologico o sessuale. Tali comportamenti comprendono: Atti di aggressione fisica: schiaffi, pugni, calci e percosse Abuso psicologico: intimidazione, svalutazione e umiliazione costanti Rapporti sessuali forzati e altre forme di coercizione sessuale Diversi atteggiamenti di controllo: isolare una persona dalla sua famiglia d origine e dagli amici, controllarne i movimenti e limitare le sue possibilità di accesso a informazioni o di fruibilità di assistenza.

Più o meno tutte le vittime anche quelle che non hanno la forza di denunciare prima o poi arrivano in un pronto soccorso talvolta accompagnate dai loro stessi persecutori o da sole

La percezione della violenza Le donne maltrattate ricorrono ai Servizi sanitari con una frequenza da 4 a 5 volte maggiore rispetto alle donne non maltrattate La violenza si manifesta 10 volte più frequentemente di quanto non venga percepito dai medici o dagli altri sanitari L idea di violenza, comune tra gli operatori socio-sanitari, è che sia un grave reato, ma relativamente raro o che non riguardi il lavoro sanitario Nella maggioranza dei casi gli infermieri ed i medici non si sentono preparati ad affrontare questo problema e non hanno ricevuto una formazione ad hoc per gestire una relazione d aiuto

RAPE TRAUMA SYNDROME Una ricerca longitudinale negli Stati Uniti ha mostrato che, dopo uno stupro, l uso dei servizi sanitari aumenta: nel primo anno, del 18% nel secondo anno, del 56% nel terzo anno, del 31% l aumento maggiore riguarda i servizi di medicina generale (Acierno et al.,1997) Importante che gli operatori sanitari siano formati a riconoscere e non sottovalutare le diverse modalità con cui una donna vittima di violenza esprime la sua sofferenza

VIOLENZA DOMESTICA E SALUTE Fisiche Sessuali e riproduttive Psicologiche e comportamentali - L lesioni addominali - Llividi e frustate - Ssindromi da dolore cronico - Ddisabilità - Ffibromialgie - Ffratture - Ddisturbi gastrointestinali - Ssindrome dell'intestino irritabile - Llacerazioni e abrasioni - Ddanni oculari - Ffunzione fisica ridotta - Ddisturbi ginecologici - Ssterilità - Mmalattia infiammatoria pelvica - Ccomplicazioni della gravidanza/aborto spontaneo - Ddisfunzioni sessuali - Mmalattie a trasmissione sessuale, compreso HIV/AIDS - Aaborto in condizioni di rischio - Ggravidanze indesiderate - Aabuso di alcool e droghe - Ddepressione e ansia - Ddisturbi dell alimentazione e del sonno - Ssensi di vergogna e di colpa - Ffobie e attacchi di panico - Iinattività fisica - Sscarsa autostima - Ddisturbo da stress posttraumatico - Ddisturbi psicosomatici - Ffumo - Ccomportamento suicida e autolesionista - Ccomportamenti sessuali a rischio Conseguen ze mortali -Mmortalit à legata all AIDS -Mmortalit à materna -Oomicidi o -Ssuicidio (World report on violence and health - OMS 2002)

RILEVAZIONE alla base della diagnosi della violenza sta il RICONOSCIMENTO della violenza stessa cioè l assunto che niente può giustificarla P.Romito, 2001

Dati OMS In 48 studi di popolazione condotti in tutto il mondo, una percentuale compresa tra il 10% e il 69% delle donne ha dichiarato di aver subito un abuso fisico da parte del partner almeno una volta nella vita. Per molte di queste donne, l aggressione fisica non rappresentava un evento isolato ma faceva parte di una modalità continua di comportamento abusivo La ricerca indica come la violenza fisica nelle relazioni di coppia sia spesso accompagnata da abuso psicologico e, in un numero di casi variabile da un terzo a più di metà, da abuso sessuale Violenza e salute nel mondo Rapporto dell Organizzazione Mondiale della Sanità, 2002

Dati UE Violenza fisica Circa 13 milioni di donne nell UE hanno subito violenza fisica nel corso dei 12 mesi precedenti l indagine. Questo dato corrisponde al 7% delle donne di età compresa fra i 18 e i 74 anni Violenza sessuale Circa 3,7 milioni di donne nell UE hanno subito violenza sessuale nel corso dei 12 mesi precedenti le interviste dell indagine. Questo dato corrisponde al 2% delle donne di età compresa tra i 18 e i 74 anni La relazione si basa su interviste rivolte a 42.000 donne nei 28 Stati membri dell Unione Europea (UE) nel 2012 da parte FRA Agenzia dell unione europea per i Diritti Fondamentali

Dati nazionali - Istat 2014 I. 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subìto stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri. II. Le donne straniere hanno subìto violenza fisica o sessuale in misura simile alle italiane nel corso della vita (31,3% e 31,5%). La violenza fisica è più frequente fra le straniere (25,7% contro 19,6%), mentre quella sessuale più tra le italiane (21,5% contro 16,2%). Le donne moldave (37,3%), rumene (33,9%) e ucraine (33,2%) subiscono più violenze. III.I partner attuali o ex commettono le violenze più gravi. Il 62,7% degli stupri è commesso da un partner attuale o precedente. Gli autori di molestie sessuali sono invece degli sconosciuti nella maggior parte dei casi (76,8%)

DONNE UCCISE 2006 101 DONNE UCCISE 2007 107 DONNE UCCISE 2008 112 DONNE UCCISE 2009 119 2013 7 delitti su 10 avvengono in famiglia Aumentano i Matricidi DONNE UCCISE 2010 127 DONNE UCCISE 2011 129 DONNE UCCISE 2012 124 + 8 e (47) DONNE UCCISE 2013 179 (122)- («51,9%») DONNE UCCISE 2014 110 152??? Femminicidio in Italia

Femminicidio Secondo Rapporto sul femminicidio in Italia, Caratteristiche e tendenze del 2013 EU.RE.S Ricerche Economiche e Sociali

Femminicidio Approfondendo l analisi del fenomeno omicidiario tra il 2000 e il 2013 si contano complessivamente in Italia 2.399 donne vittime di omicidio, uccise nel 70,5% dei casi all interno del contesto familiare (1.692 vittime in valori assoluti) Nel solo 2013 le donne uccise in Italia sono state 179, il valore più alto degli ultimi 7 anni, di cui ben 122 (vale a dire una ogni 3 giorni), per mano di un familiare, di un partner o di un ex partner, attestandosi l incidenza del contesto familiare (68,2%) Secondo Rapporto sul femminicidio in Italia, Caratteristiche e tendenze del 2013 EU.RE.S Ricerche Economiche e Sociali

Per il killer straniero le cause si cercano nella nazionalità: spesso il femmicidio è ricondotto a cause religiose e culturali, ponendo l accento sulla diversità che li contraddistingue. Descritta a volte come troppo permissiva, la vittima straniera è succube del marito e delle tradizioni, una donna passiva uccisa dal colpevole perché preoccupato della deriva occidentale della sua famiglia. Se i protagonisti sono italiani, gli ambienti in cui avviene il delitto sono descritti come famiglie apparentemente normali, anche dalle parole dei vicini di casa e dei conoscenti, la cui serenità è interrotta dall episodio violento.

Gli aggettivi che descrivono gli assassini e i verbi utilizzati negli omicidi differiscono molto in base alla nazionalità il linguaggio è più crudo e colpevolizzante quando l uomo assassino è straniero; più comprensivi e giustificanti quando a colpire è la mano di un killer italiano. Sono differenze meramente linguistiche, ma che allontanano sempre di più il noi dall Altro, rinchiuso in una gabbia di stereotipi e pregiudizi, alimentati anche da chi viene intervistato dai giornalisti. L attenzione di chi interviene sulla stampa, e quindi anche di chi legge, si sposta verso quella che viene vista e chiamata emergenza stranieri tralasciando così il vero problema quello culturale e sociale che causa la violenza di genere

Procura della Repubblica Azienda USL 9 Pool di Magistrati e PG per reati contro le Fasce Deboli Centro di Coordinamento per le Vittime di Violenza

in una Squadra non conta tanto ciò che dai e neppure ciò che ricevi conta soprattutto ciò che CONDIVIDI Task Force Codice Rosa Procura della Repubblica Azienda Sanitaria locale

CODICI ROSA 2010 maltrattamenti 240 abusi 8 stalking 25 casi pediatrici 30 2011 maltrattamenti 425 abusi 8 stalking 14 casi pediatrici 51 abusi 6 abusi 5 totale Codici Rosa 309 totale Codici Rosa 503

CODICI ROSA 2012 maltrattamenti 384 abusi 8 stalking 8 casi pediatrici 63 3 totale Codici Rosa 466 2013 maltrattamenti 370 abusi 8 stalking 8 casi pediatrici 40 11 totale Codici Rosa 437

CODICI ROSA 2014 maltrattamenti 264 abusi 9 stalking 4 casi pediatrici 5 36 totale Codici Rosa 318 2015 maltrattamenti 290 abusi 11 stalking 2 casi pediatrici 3 34 totale Codici Rosa 340

http://www.regione.toscana.it/-/codice-rosa 2014 Adulti Minori Totale Maltrattamenti 2629 355 2984 Abusi 127 86 213 Stalking 71 71 Totale 2827 441 3268

Tanti occhi un Unico Sguardo verso un Unico Orizzonte "nel mondo, per ogni morto civile su un campo di battaglia, 9 persone sono uccise in dispute interpersonali "

FASCE DEBOLI definizione condivisa 2009 VULNERABILITA sono le fasce della popolazione che, in particolare nell ambito delle relazioni affettive e/o di fiducia, più facilmente possono essere vittime di violenza altrui trovandosi La Direttiva in situazioni 2012/29/UE psicologicamente del 25 subordinate ottobre 2012, (es. donne, minori, anziani ecc.), emanata vittime di dal discriminazioni Parlamento e (razziali, dal Consiglio religiose Europeo, o omofobiche ecc.), sottoposte ha istituito o a rischio norme di pratiche minime di in MGF-mutilazioni materia di diritti, genitali assistenza femminili- e (in conformità alla protezione Legge 7/ delle 2006 vittime Disposizioni di reato concernenti e, agli Stati la membri prevenzione sta il ed il divieto compito di pratiche di conformare di mutilazione propria genitale legislatura femminile); alla direttiva entro il 16 novembre 2015 queste vittime hanno così maggiori difficoltà a porre fine alle condotte violente o anche solo a denunciarle.

VULNERABILITA La Tutela delle Vittime nel solco delle Indicazioni Europee La Direttiva 2012/29/UE del 25 ottobre 2012, emanata dal Parlamento e dal Consiglio Europeo, ha istituito norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e, agli Stati membri sta il compito di conformare la propria legislatura alla direttiva entro il 16 novembre 2015 (Direttiva 2011/99/UE «reciproco riconoscimento di misure di protezione adottate a protezione delle vittime» è stata recepita nell ordinamento italiano con il DECRETO LEGISLATIVO del 4 marzo 2014 n. 24 entrato in vigore il 28 marzo 2014) Come la direttiva, il d.lgs appresta specifica tutela alle PERSONE VULNERABILI quali i minori, minori non accompagnati, anziani, disabili, donne (in particolare se in stato di gravidanza), genitori singoli con figli minori, persone con disturbi psichici, persone che hanno subito torture, stupri o altre forme gravi di violenza psicologica fisica sessuale o di genere.

11 dicembre 2015 il Consiglio dei Ministri su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro della giustizia Andrea Orlando, ha approvato, in esame definitivo, il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2012/29/UE che istituisce norme in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e che ha quindi sostituito la decisione quadro 2001/220/GAI, mai attuata dall'italia e rivedendo e integrando i principi enunciati in tale decisione. L istituzione ufficiale di Codice Rosa in Italia Il 28/12/ 2015 viene approvata la legge di Stabilità per il 2016 (legge 208/2015) che contiene l emendamento presentato da Commissione Giustizia (on. Fabrizia Giuliani I firmataria) e che si ispira all esperienza di Codice Rosa di Grosseto che definisce la diffusione nazionale istituzionale di Codice Rosa Percorso tutela vittime di violenza, con la finalità di tutelare le persone vittime vulnerabili o vittime della altrui violenza, con particolare riferimento alle vittime di violenza sessuale, maltrattamenti o stalking.

Procura della Repubblica di Grosseto TASK FORCE ASL9 PROCURA della Repubblica Grosseto

Cosa non è Codice rosa Non è una Associazione né un nuovo centro di riferimento né una nuova struttura aziendale o regionale dedicata... né un nuovo centro di costo

Codice rosa è ascolto attento nei confronti di coloro che arrivano al pronto soccorso lavoro di squadra che motiva e sviluppa la possibilità di accogliere, riconoscere e curare modalità di lavoro che mette in rete quello che già esiste, raccorda e potenzia l'azione dei diversi soggetti istituzionali strumento che semplifica e migliora le procedure, evita ripetizioni, rende più efficace la raccolta delle fonti di prova tutela la privacy delle persone e semplifica i percorsi di cura in ospedale migliorare la presa in carico a livello territoriale

Il percorso: procedure procedure procedure Prevenzione Intervento acuzie emersione situazioni latenti Pronto soccorso Presa in carico territoriale Consultori Associazioni MMG PLS Scuola Task Force Codice Rosa (Procura, Pronto Soccorso, Forze dell ordine) Consultori Centri antiviolenza Associazioni Servizi Sociali

Stiamo cercando di migliorare ancora il progetto renderlo sempre più efficace. Con l'inizio del 2016, è partita una sperimentazione che consente di seguire e assistere sul piano sociale e psicologico le persone vittime di violenza che si sono presentate al pronto soccorso. Attiveremo un servizio di secondo livello per l'emergenza urgenza sociale: un pronto intervento sociale e psicologico, rivolto specificamente a bambini e adolescenti, adulti, donne in particolare, diversamente abili e anziani, assicurando il raccordo tra le aziende sanitarie, i Comuni, le Società della Salute, per garantire la continuità della presa in carico, sviluppando e migliorando la collaborazione tra i servizi sociosanitari.

www.codicerosa.usl9.toscana.it task.force@usl9.toscana.it

"Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini". Giovanni Falcone