AVVERTENZE E NORME REDAZIONALI DELLA COLLANA. Opere di Biondo Flavio

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AVVERTENZE E NORME REDAZIONALI DELLA COLLANA Opere di Biondo Flavio I testi, dopo l approvazione della Commissione scientifica, devono essere consegnati nella loro forma definitiva, scrupolosamente preparati per la stampa dal curatore secondo le norme qui di seguito esposte. I testi che saranno giudicati insufficienti sotto questo profilo verranno restituiti al curatore per il necessario adeguamento. Ogni deroga dalle presenti norme va sempre preventivamente sottoposta all approvazione della Commissione scientifica e concordata con questa. I testi devono essere consegnati su supporto elettronico, utilizzando esclusivamente una versione recente di Word, e allegando in ogni caso la stampa relativa. Le singole parti di ogni volume (articolato secondo lo schema di sommario definito dalla Commissione) devono essere consegnate in files separati. Non si accettano correzioni a mano sull originale. Il testo base consegnato su supporto elettronico sarà composto in carattere Times New Roman. Per i caratteri greci, qualora non si limitino a singole lettere o parole, si dovrà utilizzare il carattere Greek Garamond: nel caso in cui il curatore non ne disponesse, deve contattare la Commissione, che lo fornirà. Per l uso di segni o caratteri rari, il curatore dovrà comunque contattare la Commissione. Le eventuali tabelle vanno convertite in testo, separando le colonne mediante una sola tabulazione. Le eventuali immagini devono essere fornite esclusivamente in formato Tiff a risoluzione 300 DPI a colori o b/n per riproduzioni 1:1, e contestualmente deve essere consegnato un menabò con indicazioni orientative circa l impaginazione, il dimensionamento e la collocazione. Qualora si desideri un numero consistente di immagini, si deve contattare preventivamente il Presidente della Commissione. ALLESTIMENTO DEI TESTI CRITICI a) Il testo, all interno della più generale ripartizione in libri e capitoli, va articolato in paragrafi che ne evidenzino l andamento logico ed espositivo. Tali paragrafi vanno numerati in numeri arabi chiari (cioè, non in neretto) racchiusi entro parentesi quadre. b) È da evitare l uso della numerazione delle righe del testo fuori gabbia. c) Uso delle parentesi nel testo: - uncinate < > per le integrazioni - uncinate con asterisco <*> per le lacune materiali della tradizione - quadre [ ] per le espunzioni - tonde con tre puntini ( ) per eventuali omissioni di testo autoriali (ad esempio in citazioni) ALLESTIMENTO DEGLI APPARATI Gli apparati vanno forniti in files separati rispetto al testo critico. APPARATO CRITICO Edizione nazionale opere Biondo Flavio. Norme redazionali 1

a) Il numero di richiamo del paragrafo va senza punto. Il lemma deve essere esplicitato e seguito da parentesi quadra chiusa in tondo (es.: divinitus] divinis F ). b) Se il lemma interessato è un tratto di testo composto da più di due parole, devono essere indicate solo la prima e l ultima separate da tre puntini (es.: non viderit] om. B ). c) Se il lemma interessa solo due parole separate nel testo da altre, le due parole in questione saranno unite da un segno + (es.: sacro + templo] om. B ). d) Le varianti vanno riportate in fascia continua, cioè di seguito l una all altra. e) Ogni variante va comunque separata dalla seguente da 5 spazi bianchi. f) Gli stili-carattere da usare nell apparato sono: tondo per lemma e varianti; corsivo per le sigle dei codici e per le espressioni dell editore (om., add., exp., ecc.). APPARATO DELLE FONTI Valgono le stesse regole dell apparato critico, con la sola differenza che il lemma deve essere seguito da due punti piuttosto che dalla parentesi quadra chiusa (es.: nova gaudia: Verg. Aen. X 325 ). CITAZIONI CITAZIONI NELL INTRODUZIONE. a) Prosa: le citazioni lunghe (almeno 3 righe a stampa) devono essere collocate fuori testo, in corpo minore, al vivo, senza capoverso iniziale e senza virgolette. È da evitare, a inizio e fine della citazione, l uso di [...]. Le citazioni brevi vanno inserite nel testo, in corpo normale, tra caporali. Le doppie virgolette alte ( ) vanno usate solo per citazioni all interno di una citazione. b) Poesia: le citazioni lunghe vanno centrate nella pagina con allineamento a sinistra, in corpo minore, andando a capo per ogni verso e adottando di preferenza l iniziale di verso minuscola, fatti salvi, ovviamente, i casi richiesti dalla punteggiatura e dall ortografia. Le citazioni brevi vanno nel testo, in corpo normale, tra caporali e dividendo i versi con barre oblique (/). c) uso di : - accezioni particolari; - espressioni idiomatiche e termini evidenziati; - nomi di istituzioni e simili (Università di Napoli Federico II ; Roma, Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II ; ecc.) CITAZIONI NEL TESTO CRITICO. Le citazioni di testi all interno del testo edito vanno in corpo normale, tra caporali, dividendo i versi con barre oblique se si tratta di poesia, a meno che condizioni particolari non richiedano altre soluzioni da concordare con il Presidente della Commissione e con l Editore. Edizione nazionale opere Biondo Flavio. Norme redazionali 2

NOTE I richiami di nota vanno collocati nel testo, in esponente, prima dei vari segni d interpunzione (trattini compresi), tranne nel caso di parentesi (a meno che non siano in stretta connessione con l ultimo elemento compreso nella parentesi). Devono essere inseriti automaticamente (cioè usando il comando di Word Inserisci nota a pie di pagina ). Non si devono lasciare spazi tra la parola e il richiamo di nota. CITAZIONI BIBLIOGRAFICHE Le citazioni bibliografiche di opere moderne presenti nella Lista delle abbreviazioni, nella Bibliografia, e altrove, saranno redatte secondo le seguenti norme: 1) Nome e cognome dell autore: l iniziale puntata del nome e il cognome dell autore vanno in tondo, separati da uno spazio. Se gli autori sono più di uno, si registrano i loro nomi e cognomi nell ordine in cui si trovano sul frontespizio, separati tra loro da un trattino con spazio prima e dopo. R. Morghen G. Braga - P. Vian 2) Nome del curatore di un edizione: l iniziale puntata del nome e il cognome del curatore di un edizione vanno in tondo dopo il titolo dell opera edita, preceduti da una virgola e dall indicazione a cura di. Statuta Capitulorum Generalium Ordinis Cisterciensis, a cura di J. M. Canivez, I, Louvain 1933. Ioachim Abbas Florensis, Tractatus super Quatuor Evangelia, a cura di F. Santi, Roma 2002. 3) Titolo dell opera: tra il cognome dell autore e il titolo dell opera si pone una virgola. Il titolo dell opera (volume o articolo) va in corsivo. R. Morghen, Ancora sulla questione malispiniana. 4) Articolo compreso in un volume miscellaneo o relazione apparsa negli atti di un congresso: il titolo del contributo, in corsivo, è seguito da una virgola, da in (in tondo) e quindi dal titolo della miscellanea o degli atti del congresso in corsivo. Seguono, separati da una virgola, i seguenti dati: - indicazione del tipo di miscellanea in cui è incluso lo studio: atti di convegno o di giornate di studi - luogo e data dello svolgimento tra parentesi tonde (se atti di convegni) F. Simoni Balis-Crema, S. Antonio e l economia della salvezza, in Studi sul Medioevo cristiano offerti a R. Morghen, II, Roma 1974 (Studi Storici, fasc. 83-92) pp. 907-926. R. Morghen, Vita religiosa e vita contadina nella Firenze del Duecento, in La coscienza cittadina nei comuni italiani del Duecento, Convegni del Centro di Studi sulla spiritualità medievale, XI (11-14 ottobre 1970), Todi 1972, pp. 197-228. Edizione nazionale opere Biondo Flavio. Norme redazionali 3

E. Malamut, Les itinéraires sacrés de Grégoire le Decapolite, in Cristianità d Oriente e Cristianità d Occidente (secoli VI-XI), Settimane di studio della fondazione Centro italiano di studi sull Alto medioevo, LI (24-30 aprile 2003), Spoleto 2004. I curatori di un volume miscellaneo devono essere indicati; se sono più di uno, i nomi sono separati da trattino. 5) Opere in più volumi: il numero di volume si inserisce prima dell indicazione di luogo e anno di edizione. 6) Luogo e anno di edizione: il luogo va inserito nella forma data dal frontespizio seguito dall anno di edizione, senza virgola frapposta; entrambi in tondo. Indicare sempre città, stampatore per le edizioni antiche, anno; per le edizioni moderne, citare la città, se straniera, nella lingua originale (Paris, e non Parigi); per le edizioni antiche, rifarsi al frontespizio (es.: in Venetiis, ecc.). Per le edizioni moderne, indicare in esponente il n dell ed. (es. 1997 4 ); se si vuole indicare luogo e data anche della prima edizione (non obbligatoria), metterla tra parentesi quadre dopo l anno dell edizione adoperata. 7) titolo di collana: se il volume citato è parte di una collana e si intende indicarla, il titolo della collana va posto tra parentesi tonde, dopo l anno di edizione. L indicazione del numero di collana va separato con una virgola. M. Zabbia, I notai e la cronachistica italiana nel Trecento, Roma 1999 (Nuovi Studi Storici, 49). 8) L indicazione di pagine, note, numeri di documenti segue in caratteri tondi nel modo seguente: - pagine (precedute da virgola e abbreviazione p. / pp.) - i numeri vanno sempre espressi per intero (es.: pp. 323-325, per le edizioni, 1993-1997) - eventuale numero di nota (preceduto da nota ) senza inserimento di virgola dopo le pagine - eventuale numero di documento (preceduto da n. ) senza inserimento di virgola dopo le pagine Degli articoli o delle relazioni di congresso si deve dare comunque l intera paginazione, seguita eventualmente dal numero della pagina cui si intende rimandare, preceduto da due punti. J. Hennig, The Irish Counterparts of the Anglo-Saxon Menologium, «Mediaeval Studies», 14 (1952), pp. 98-106: 101. 9) Articolo compreso in un volume miscellaneo di scritti dello stesso autore: il nome dell autore va ripetuto. R. Manselli, Evervino di Steinfeld e s. Bernardo di Clairvaux, in R. Manselli, Studi sulle eresie del sec. XII, Roma 1975 2. 10) Voci di dizionari: si deve inserire l anno di edizione dopo il numero di volume cui si fa riferimento. G. B. Picotti, Alessandro VI, in Dizionario Biografico degli Italiani, 2 (19**), pp. 196-205. 11) Citazione di una fonte: la fonte non anonima deve essere preceduta dal nome dell autore seguito dal titolo dell opera in corsivo, secondo l uso del Thesaurus linguae Latinae per i testi classici. Per i testi Edizione nazionale opere Biondo Flavio. Norme redazionali 4

di epoca medievale il nome dell autore va espresso nella forma latina e in caso genitivo. Seguono il nome del curatore dell edizione e gli altri dati bibliografici secondo l esempio seguente: Guillelmi de Cortusiis Chronica de novitatibus Padue et Lombardie, a cura di B. Pagnin, in R.I.S. 2, 12/5, Bologna 1941, pp. 3-96. Si utilizzino i numeri romani per la prima cifra, seguiti senza virgola da cifra araba ed eventualmente dalla seconda cifra araba separata da virgola; per marcare, all interno dell enumerazione, cambi di libro o capitolo, si utilizzi il punto e virgola (XXII 7, 6; XXII 16, 5); 12) Riviste: per i titoli delle riviste sono da evitare le sigle. Il titolo della rivista, dato in tondo tra caporali, deve essere seguito dalla virgola, dal numero dell annata / volume espresso in cifre arabe, dall anno, sempre in cifre arabe, tra parentesi tonde, di nuovo dalla virgola seguita dall indicazione delle pagine preceduta dall abbreviazione pp. L eventuale indicazione del numero di fascicolo si inserisce dopo il numero di annata / volume preceduto dalla barra (/). R. Manselli, La terza età. Babylon e l Anticristo mistico, «Bullettino dell Istituto storico italiano per il Medio Evo e Archivio Muratoriano», 82 (1970), pp. 47-79. 13) Le sigle di Archivi e Biblioteche utilizzate nei volumi saranno riportate nella lista delle Abbreviazioni in capo al volume. I fondi di Archivi e Biblioteche saranno riportati in corsivo. Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. Lat. 2337, f. 18r; Archivio di Stato di Roma, Collegio dei notai Capitolini, 138, c. 15r. 14) Tutti gli acronimi utilizzati vanno sciolti nella lista di abbreviazioni e sigle in capo al volume: è possibile usare, per brevità, degli acronimi, che vanno nello stile del titolo sciolto; es.: Th.l.L. = Thesaurus linguae Latinae, R.I.S = Rerum Italicarum Scriptores, M.G.H. = Monumenta Germaniae Historica, ma IMU = Italia medioevale e umanistica (att.: non usare per gli acronimi delle riviste). 15) Per le eventuali citazione di fonti contenute nei Monumenta Germaniae Historica seguire le norme delle pubblicazioni dell Istituto storico italiano per il Medio evo (disponibili presso l Istituto). TAVOLE Gli autori che hanno necessità di illustrare il loro lavoro con un supporto iconografico devono seguire queste indicazioni: -le figure devono essere fornite possibilmente in multipli o sottomultipli di 4; quantità diverse da quelle indicate saranno sottoposte al vaglio del Presidente della Commissione scientifica per stabilire soluzioni diverse (espunzioni o accorpamenti) -le figure devono essere ad alta definizione (300 DPI, 1:1, formato TIFF), fornite su CD, accompagnate dalle didascalie e da un menabò, ovvero da una stampa delle stesse completa di didascalie -è possibile consegnare, anziché un CD, gli originali sciolti (fotografie, fotocopie, pagine di volumi o Edizione nazionale opere Biondo Flavio. Norme redazionali 5

volumi interi da cui riprendere le immagini, ecc.), purché di buona qualità e chiaramente ordinati, per facilitare il lavoro tipografico ed evitare errori -non fornire mai immagini scaricate da Internet, in quanto solitamente di pessima qualità e non adatte alla riproduzione -di norma, le immagini pubblicate sono in bianco/nero; l uso del colore è consentito solo in casi eccezionali e dietro approvazione della Commissione scientifica. -agli autori verrà comunque sottoposta per approvazione una bozza delle tavole con le didascalie INDICI Gli indici saranno redatti a cura dell autore con la massima attenzione. Essi devono essere elaborati sulla seconda bozza impaginata. L indice dei nomi va impostato così: cognome e nome (per esteso anche per i moderni) seguiti senza punteggiatura dalla sequenza dei numeri delle pagine separati tra loro da virgola (o da punto e virgola nel caso di partizioni interne). Sequenze consecutive di numeri superiori a 2 unità vanno accorpate tramite trattino breve (es.: 23-24, 135-139, 202-209). Per i personaggi storici, è consigliabile fornire qualche minima precisazione (es.: Aldobrandini Ippolito, cardinale; Filippo II, re di Macedonia; Gonzaga Guglielmo, duca di Mantova; Gregorio VII, papa) STILI TIPOGRAFICI -stili ammessi: tondo, corsivo, maiuscoletto. Evitare neretto, spaziato e sottolineato (salvo casi eccezionali, da concordare di volta in volta) - parole straniere: in tondo tutte le singole parole di uso comune ( standard, équipe, leader, ecc.), in corsivo le altre e i modi di dire (fil rouge, weltgeschichtlich, ecc.) -latino: in tondo tra caporali le citazioni lunghe, in corsivo la singola parola o la citazione breve (nell Introduzione e nelle note di commento) PRINCIPALI ABBREVIAZIONI Si raccomanda l uso, per le abbreviazioni più comuni, della seguente lista. art., artt. = articolo, -i [per indicare l elemento grammaticale] c., cc. = carta, -e ca. = circa cap., capp. = capitolo, -i cf. = confer [negli apparati critici e delle fonti] cfr. = confronta cit., citt. = citato, -i col., coll. = colonna, colonne ed. = edidit edd. =ediderunt ediz. = edizione ecc. / etc. = eccetera [in contesto italiano] / et cetera [in contesto latino] ed., edd. = edizione, -i Edizione nazionale opere Biondo Flavio. Norme redazionali 6

es.= esempio ex. = exeunte f., ff. = foglio, fogli fasc. = fascicolo, fascicoli ibid. = ibidem in. = ineunte ms., mss. = manoscritto, -i n., nn.= numero, -i p., pp. = pagina, -e par., parr. = paragrafo, -i [in alternativa usare, ] r, v = recto, verso r., rr. = riga, righe sg., sgg. = seguente, seguenti [da non usare nelle indicazioni bibliografiche per le pagine] sec., secc. = secolo, -i ser., n. ser. = serie, nuova serie s.v., s.vv. = sub voce, sub vocibus tav., tavv. = tavola, -e v., vv. = verso, -i (di un componimento poetico) vd. = vedi vol., voll. = volume, -i Edizione nazionale opere Biondo Flavio. Norme redazionali 7