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Transcript:

ATTIVITA DI RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE IN MATERIA DI FONDI STRUTTURALI FEARS REGOLAMENTO (UE) N. 1305/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 17 DICEMBRE 2013 SUL SOSTEGNO ALLO SVILUPPO RURALE DA PARTE DEL FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE (FEASR) E CHE ABROGA IL REGOLAMENTO (CE) N. 1698/2005 DEL CONSIGLIO Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale Docente: A. Cantoni Data:28/04/2015

Regolamento generale [1303/2013] Definisce un quadro unico di regole per i Fondi UE, indicando i principi generali, le modalità e le fasi della programmazione, gli obiettivi tematici cui i fondi devono essere orientati, le norme sull ammissibilità delle spese, il sostegno finanziario, la gestione finanziaria, il monitoraggio e la valutazione Europa 2020: nuovo quadro normativo Regolamenti specifici di fondo Definiscono le Priorità strategiche per ciascun fondo. Integrano le norme relative ai contenuti dei programmi, agli obiettivi specifici, alle misure Regolamento recante disposizioni comuni [Reg. UE 1303/13] FESR FSE FdC FEAMP FEASR sostegno allo sviluppo regionale sostegno alle politiche per l occupazione e l inclusione sostegno alla coesione economica e sociale sostegno alle politiche per il mare e la pesca sostegno allo sviluppo rurale REG 1305/13

UE Quadro Strategico Comune. Principi generali sull uso dei fondi UE nell ambito della strategie Europa 2020 Accordo di Partenariato (per tutti i fondi QSC) Analisi e Strategie comuni per tutti i programmi di tutte le Regioni. Trasmesso il 22 aprile 2014 Stato Membro PO FEAMP Eventuale Piano Strategico Nazionale per il FEASR 1 Programma con 4 Misure Nazionali Regione PO FSE PO FESR PSR FEASR Il programma della Regione Siciliana è stato presentato nel Luglio 2014

Politica Agricola Comune I PILASTRO (76%) Sostegno ai mercati ed ai redditi delle aziende agricole FEAGA Principali novità per il 2014-2020 Sostituzione del pagamento unico con il pagamento di base Componenti addizionali obbligatorie (greening, giovani) e discrezionali Nuove modalità di calcolo del pagamento: abbandono del criterio storico e introduzione del criterio basato sulla superficie Dotazione finanziaria: convergenza tra i pagamenti ad ettaro nei diversi Stati membri Definizione dei beneficiari: agricoltori attivi II PILASTRO (24%) Sostegno allo sviluppo rurale FEARS Principali novità per il 2014-2020 Sistema di programmazione Condizionalità ex-ante Priorità per lo Sviluppo Rurale Misure Sottoprogrammi tematici Sistema di networking Rete PEI (Partenariato Europeo per l Innovazione)

Le principali novità nella struttura del Programma: Scomparsa degli assi e introduzione di 6 priorità comunitarie Spostamento verso obiettivi ben quantificabili Possibilità di sotto-programmi tematici (art 7) per rispondere ai bisogni specifici Giovani agricoltori; Aree Montane; Piccole aziende ( +10%) Filiera corta (+10%) Le donne e le zone rurali Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e biodiversità Approccio collettivo alla realizzazione di talune misure con incremento del 30% dell entità dell aiuto (Agroambiente, biologico, innovazione) Zone rurali stabilite dall autorità di gestione (non più PSN) RETE di PARTENARIATO EUROPEO per l INNOVAZIONE (PEI) collegata a gruppi operativi locali (per legare pratica agricola e ricerca). LEADER: nuovo strumento sviluppo locale con FESR-FSE (min. 5%).

Misure totali da 40 a 25, ma in realtà aumentate: sistema di intervento potenzialmente più complesso se non vi è una concentrazione delle risorse su alcuni obiettivi La misura Cooperazione è stata ampliata prevedendo oltre la cooperazione di tipo verticale per lo sviluppo di nuovi prodotti, anche una cooperazione di tipo orizzontale per condividere impianti, attività promozionali collettive, creazione di piattaforme logistiche ecc. Alcune misure della attuale programmazione sono state raggruppate: investimenti in immobilizzazioni materiali (attuali misure 121, 123, 125, 216.) sviluppo delle aziende agricole e delle imprese attuali misure 112, 311, 312 e nuovi interventi (es. per piccoli agricoltori che cedono la propria azienda). investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste attuali misure 122, 123, 222. Altre misure sono state suddivise o ristrutturate: Ila Misura Pagamenti agroambientali è stata frazionata nella misura Pagamenti agro climatico ambientali e Agricoltura biologica. Nel primo caso gli impegni riguardano anche il contrasto ai cambiamenti climatici. La misura Pagamenti agro climatico ambientali è obbligatoria. Insieme a bio+foreste+natura2000+acque+zone svantagg. min.30%

Almeno il 30% del contributo totale del FEASR va destinato a: Art. 17: immobilizzazioni materiali (per investimenti in materia di clima e ambiente) Art. 21: sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste Art. 28: pagamenti agro-climatico-ambientali Art. 29: agricoltura biologica Art. 30: indennità Natura 2000 (ad eccezione dei pagamenti relativi alla direttiva quadro acque) Art. 31: indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici Art. 34: servizi silvo-ambientali e climatici salvaguardia delle foreste Almeno il 5% del contributo totale del FEASR va destinato a: Artt. 42-44: LEADER

REG 1305/13 Articolo 4 Obiettivi Nell'ambito generale della PAC, il sostegno allo sviluppo rurale, comprese le attività nel settore alimentare e non alimentare, nonché forestale, contribuisce al raggiungimento dei seguenti obiettivi: a) stimolare la competitività del settore agricolo; b) garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima; c) realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro..

REG 1305/13 Articolo 5 Priorità dell'unione in materia di sviluppo rurale 1. Promuovere il trasferimento di conoscenze e l innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali 2. Potenziare la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole Tutte le priorità contribuiscono alla realizzazione di obiettivi trasversali quali ambiente, innovazione, nonché mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ad essi. 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla selvicoltura 5. Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima 3. Promuovere l organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo 6. Adoperarsi per l inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali

Obiettivi tematici dei fondi SIE per il periodo 2014-2020 Regione Siciliana 1 Gli 11 Obiettivi tematici rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione Le 6 priorità per lo Sviluppo Rurale (FEASR) 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione promuovere la competitività transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio promuovere l'adattamento al cambiamento climatico tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse promuovere sistemi di trasporto sostenibili e infrastrutture di rete promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento permanente rafforzare la capacità istituzionale Crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva 1 2 3 4 5 6 Promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali Potenziare la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole Promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste Incoraggiare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio Adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali

La politica di sviluppo rurale 2014-2020 prevede 6 priorità di intervento declinate in 18 Focus area tutte indirizzate alla strategia Europa 2020 05/06/2015 11

Le 6 priorità per lo Sviluppo Rurale (FEASR) ed i Focus 1) promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali 2) potenziare in tutte le regioni la redditività delle aziende agricole e la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste a) stimolare l'innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali) b) rinsaldare i nessi tra agricoltura, produzione alimentare e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall'altro, anche al fine di migliorare la gestione e le prestazioni ambientali; c) incoraggiare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e la formazione professionale nel settore agricolo e fore stale; a) migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l'ammoderna mento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e l'orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività; b) favorire l'ingresso di agricoltori adeguatamente qualificati nel settore agricolo e, in particolare, il ricambio genera zionale;

Le 6 priorità per lo Sviluppo Rurale (FEASR) ed i Focus 3) promuovere l'organizzazione della filiera alimentare, com prese la trasformazione e la commercializzazione dei pro dotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo,. a) migliorare la competitività dei produttori primari inte grandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali; b) sostenere la prevenzione e la gestione dei rischi aziendali; 4) preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura a) salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggi stico dell'europa; b) migliore gestione delle risorse idriche, compresa la ge stione dei fertilizzanti e dei pesticidi; c) prevenzione dell'erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi;

Le 6 priorità per lo Sviluppo Rurale (FEASR) ed i Focus 5) incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale. a) rendere più efficiente l'uso dell'acqua nell'agricoltura; b) rendere più efficiente l'uso dell'energia nell'agricoltura e nell'industria alimentare; c) favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze n. alimentari ai fini della bioeconomia; d) ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca prodotte dall'agricoltura; e) promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale; 6) adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali a) favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell'occupazione; b) stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali; c) promuovere l'accessibilità, l'uso e la qualità delle tecnolo gie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali.

REG 1305/13 Articolo 14-38 «Misure». Articolo 14 Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione Articolo 15 Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole Articolo 16 Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari Articolo 17 Investimenti in immobilizzazioni materiali Articolo 18 Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione Articolo 19 Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese Articolo 20 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone Rurali Articolo 21 Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste Articolo 22 Forestazione e imboschimento Articolo 23 Allestimento di sistemi agroforestali Articolo 24 Prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici Articolo 25 Investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali

REG 1305/13 Articolo 14-38 «Misure» Articolo 25 Investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali Articolo 26 Investimenti in tecnologie silvicole e nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste Articolo 27 Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori Articolo 28 Pagamenti agro-climatico-ambientali Articolo 29 Agricoltura biologica Articolo 30 Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro sull'acqua Articolo 31 Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici Articolo 32 Designazione delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici Articolo 33 Benessere degli animali Articolo 34 Servizi silvo-ambientali e climatici salvaguardia delle Foreste Articolo 35 Cooperazione Articolo 36 Gestione del rischio Articolo 37 Assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante Articolo 38 Fondi di mutualizzazione per le avversità atmosferiche, per le epizoozie e le fitopatie, per le infestazioni parassitarie e per le emergenze ambientali.

- Il FEARS si attua mediante l adozione di Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) che perseguono una strategia intesa a realizzare le priorità dell'unione in materia di sviluppo rurale attraverso una serie di misure definite nel titolo III. (art. 6) - Uno Stato membro può presentare un unico programma nazionale per l'insieme del loro territorio o una serie di programmi regionali - I programmi possono riguardare meno di sei priorità se giustificato (SWOT e VEA) - Ciascun programma riguarderà almeno quattro priorità. - Altri aspetti specifici possono essere inclusi nei programmi al fine di perseguire una delle priorità, se ciò è giustificato e misurabile. - Sulla base di specifiche necessità si possono attivare sottoprogrammi tematici. (art 7) - I contenuti dei PSR sono fissati dall art 8

a) la valutazione ex ante di cui all'articolo 55 del regolamento (UE) n. 1303/2013; b) l analisi SWOT e l identificazione dei bisogni che il programma intende c) descrizione della strategia e della coerenza, l efficacia e la sostenibilità del programma d) quadro soddisfacimento condizionalità e) quadro di riferimento risultati target intermedi a livello delle prio rità (art 21 Reg 1303) f) una descrizione di ciascuna delle misure selezionate; g) il piano di valutazione di cui all'articolo 56 del regolamento (UE) n. 1303/2013. h) il piano di finanziamento (cronoprogramma ed aliquote per misura) i) il piano di indicatori Art. 8 Contenuto dei Programmi di Sviluppo Rurale j) informazioni sui finanziamenti nazionali integrativi per misura e regimi di aiuto l) informazioni sulla complementarietà con gli altri strumenti della PAC e Fondi SIE m) le modalità di attuazione del programma n) le iniziative di coinvolgimento del partenariato e sintesi dei risultati delle consultazioni; o) struttura della rete rurale nazionale (art 54) e disposizioni per la gestione della rete.

Assessorato Regione Regionale Siciliana dell'istruzione e Assessorato della Formazione Regionale Professionale dell'istruzione e Abruzzo 207.742.000 Basilicata 411.497.000 Calabria (plurifondo) 667.655.000 Campania 1.110.935.000 Emilia Romagna 512.990.000 Friuli Venezia Giulia 127.692.000 Lazio 336.388.000 Liguria 134.832.000 Lombardia 499.177.000 Marche 231.969.000 Molise (plurifondo) 101.025.000 Bolzano 157.994.000 Trento 129.572.000 Piemonte 471.325.000 Puglia (plurifondo) 990.918.000 Sardegna 628.035.000 Sicilia 1.338.712.000 Toscana 414.746.000 Umbria 378.012.000 Valle d'aosta 59.814.000 Veneto 510.679.000 TOTALE 9.421.709.000. A carico del FEARS sono previsti 22 programmi di sviluppo rurale di cui 21 a livello regionale e 1 a livello nazionale PON Mipaaf (4 misure: rete rurale, gestione del rischio. Biodiversità, animale, piano irriguo) La dotazione del contributo FEARS per la Sicilia è pari a 1.338.712.000 ML Euro

PSR Sicilia 2014-2020 18 MISURE 59 SOTTOMISURE 1.338.712.000 contributo FEARS

N Descrizione Misura Sotto Contributo mis FEARS. M01 Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione (art 14) 3 6.231.500 M02 Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art 15) 2 4.356.000 M03 Regimi di qualità per i prodotti agricoli e alimentari (art 16) 2 6.655.000 M04 Investimenti in immobilizzazioni materiali (art 17) 4 441.650.022 M05 Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e introduzione di 2 7.562.500 adeguate misure di prevenzione (art 18) M06 Sviluppo delle azienda agricole e delle imprese (art 19) 3 142.175.006 M07 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (art 20) 5 16.940.000 M08 Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della viabilità forestale (art 21-26) 6 122.815.005 M09 Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori (art 27) 1 1.452.000 M10 Pagamenti agro-climatico-ambientali (art 28) 10 128.865.006 M11 Agricoltura biologica (art 29) 2 242.000.011 M12 Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro sull'acqua (art30) 1 18.755.000 M13 Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art 31) 2 60.500.002 M14 Benessere degli animali (art 33) 1 1.815.000 M15 Servizi silvo-climatici ambientali e salvaguardia delle foreste (art 34) 1 2.420.000 M16 Cooperazione (art35) 9 43.475.302 M19 Supporto allo sviluppo locale di tipo partecipativo Leader (CLLD community led local development) 4 66.731.503 (art 35 Regulation (EU) No 1303/2013) M20 Assistenza tecnica 1 24.313.135 18 59 1.338.711.992

Che cos è il Leader? È l acronimo di Liaison Entre Actions de Développement de l'economie Rurale e rappresenta una strategia di sviluppo locale con un approccio di programmazione multisettoriale, fondato sul coinvolgimento di tutti gli attori del territorio interessato tramite i Gruppi di Azione Locale. Nato come iniziativa comunitaria nel 1989, l approccio LEADER è entrato dal 2000 a far parte integrante dei nuovi Programmi di Sviluppo Rurale.

TERRITORI REGIONALI INTERESSATI ALL APPROCCIO LEADER A - Aree Urbane B Aree rurali ad agrcoltura intensiva specializzata C - Aree rurali intermedie D - Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo Gli interventi LEADER potranno essere attuati nelle aree classificate come: C-aree rurali intermedie e D-aree rurali con problemi complessivi di sviluppo. Regione Siciliana - Assessorato Agricoltura e Foreste

In ambito locale, l'iniziativa Leader si sviluppa attraverso la redazione e l'attuazione di Piani di Sviluppo Locale (PSL), a cura di Gruppi di Azione Locale (GAL). I GAL sono costituiti da soggetti pubblici e privati, rappresentativi della realtà istituzionale, sociale ed economica locale (enti locali, categorie, sindacati, associazioni non economiche, ecc.), e assumono la personalità giuridica che a loro avviso, tra quelle previste dall'ordinamento civilistico, appare più consona alle attività da sviluppare. Temi prioritari fissati dalla Commissione: utilizzare in misura ottimale le risorse naturali e culturali valorizzare i siti migliorare la qualità della vita nelle zone rurali promuovere il valore aggiunto dei prodotti locali, in special modo agevolando l'accesso ai mercati alle piccole unità di produzione per il tramite di azioni collettive utilizzare le conoscenze e le nuove tecnologie per incrementare la capacità concorrenziale dei prodotti e dei servizi nelle zone rurali Beneficiari: Imprese, singole o associate, del settore agricolo PMI industriali, artigiane, del turismo, del commercio, dei servizienti e organismi pubblici ONLUS e enti non profit

LEADER I (1991-93) LEADER II (1994-99) LEADER+ (2000-06) LE AREE IN BIANCO NON SONO MAI STATE INTERESSATE DAL LEADER

Con la programmazione 2007-2013 Il Leader è divenuto modalità di attuazione dell Asse IV del PSR Fears Sono stati finanziati 17 GAL e relativi PSL con un impegno totale di quota pubblica pari a 107.382.226 Euro di cui 61.744.779 FEARS