Open data e Media: Data Journalism

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Transcript:

Open data e Media: Data Journalism

Questo materiale didattico è stato realizzato da Formez PA nel Progetto PerformancePA, Ambito A Linea 1, in convenzione con il Dipartimento della Funzione Pubblica, organismo intermedio del Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (PON GAS), Asse E Capacità istituzionale. Il PON GAS è cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo ed è a titolarità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale. Autore: Gianfranco Andriola Creatore: Formez PA Diritti: Dipartimento della Funzione Pubblica Data: Ottobre 2015 Pag. 2

Open data e Media: Data Journalism Il giornalismo basato sui dati, il Data Journalism, il giornalismo di precisione, è una delle applicazioni più interessanti di riuso dei dati aperti. In questa video lezione, avremo modo di vedere insieme, innanzitutto cos'è e qual è il meccanismo e com'è che funziona contestualizzeremo il tema del data journalism attraverso degli esempi internazionali e infine, nell'ultima parte della video lezione su degli esempi italiani degli esempi nazionali. Il termine data journalism è riconducibile a un giornalista che fondamentalmente lo ha inventato, quanto meno il primo che ne ha sperimentato la pratica che si chiama Philipp Meyer e negli anni 70 ha mescolato la pratica della narrazione giornalistica canonica con degli strumenti che fino ad allora erano stati considerati come ad esempio la matematica, le scienze sociali e la statistica la rappresentazione grafica. Nel corso degli anni, la tecnica del data journalism si è raffinata fino ad arrivare a una sorta di sequenza standard con cui vengono costruite le storie che si basano sui dati che è più o meno quello che vedete rappresentato in questa slide e cioè si parte dai dati, da un lato innanzitutto poi si filtrano i dati perché spesso arrivano sporchi, infine si passa a una visualizzazione che in qualche maniera lascia emergere quelle che sono le caratteristiche più interessanti, gli elementi più interessanti di una storia e alla fine, come si dice in gergo si scrive il prezzo, si tira su la storia basata sui dati dai quali si è partiti. Ci sono tre elementi caratterizzanti di una storia raccontata con la tecnica del data journalism. Innanzitutto, la disponibilità dei dati cioè il fatto che i giornalisti possono accedere a dei patrimoni informativi in formato dati e possano riutilizzabili e riosservabili attraverso applicazioni che ne rimarchino quelle che sono le caratteristiche principali. La loro rappresentazione, che è uno degli aspetti più affascinanti soprattutto nell'ultimo periodo e cioè il rappresentare i dati in maniera semplice e accessibile che garantisca a colpo d'occhio agli utenti di visualizzare le informazioni contenute e infine la narrazione che è la tecnica più propria del giornalismo. Spesso i dati non sono di sola fonte pubblica o quantomeno i dati di fonte pubblica possono essere una buona base ma nella maggior parte dei casi per rendere più interessante, per approfondire al meglio un aspetto, è necessario mischiarli, mescolarli, confrontarli con dati di altra fonte in questo caso, in gergo si parla di mashup o di mescolazione di dati da fonte diversa e che una volta mescolati e "mashupati" generano delle informazioni terze, più interessanti magari rispetto a quelle dalle quali si è partiti. Quest'operazione spesso non è Pag. 3

semplice nel senso che i dati non vengono forniti esattamente così come un giornalista si aspetta in trovarli. Nella fase successiva all'individuazione dei dati, è indispensabile una fase piuttosto lunga e anche piuttosto elaborata di filtro cioè di ricollocazione dei dati all'interno dei fogli di calcolo e di strutturazione della storia vera e propria, di comprendere come i dati lavorano, come sono collegati tra di loro. Infine, uno degli aspetti più interessanti soprattutto nell'ultimo periodo in cui grazie all'evoluzione tecnologica si hanno forme, si hanno strumenti che permettono la rappresentazione grafica dei dati in maniera più accattivante e più gradevole con forti elementi di interazione cioè appunto la loro rappresentazione. Una rappresentazione grafica che sia gradevole, che sia accattivante e che possa, a colpo d'occhio, far cogliere tutti gli aspetti di una storia. Ad esempio, questa info grafica realizzata pochi giorni fa dal Washington Post, mostra come a 25 anni dalla caduta del muro di Berlino quindi, il pezzo su Washington Post è uscito proprio in coincidenza con questa ricorrenza mostra come la Germania, nonostante siano passati 25, anni ancora sia profondamente divisa guardando i dati o meglio restituendo i dati sulla mappa per tutta una serie di fattori che possono essere la demografia, l'impatto economico, l'incidenza del PIL all'interno delle singole aree. L'aspetto più interessante di questo pezzo è che a colpo d'occhio restituisce tutte le informazioni: è molto semplice cogliere quella che è la tesi iniziale cioè che ancora nonostante i 25 anni che siano trascorsi dalla caduta del muro di Berlino, la Germania, quelle che erano le due Germanie presentano ancora forti elementi di divisione. Ugualmente interessante è quest'altra infografica sempre del Washington Post in cui vengono analizzati i tiri a canestro della squadra locale dei Wizard quindi in questo caso, i giornalisti del Post sono partiti dai dati in formato aperto resi disponibili dall'nba, cioè dall'associazione americana che si occupa dello sport del basket e quindi rielaborati attraverso delle grafiche interattive accattivanti molto gradevoli anche da guardare. Sono molte le testate a livello internazionale che da più di qualche anno hanno iniziato a sperimentare la tecnica del racconto giornalistico basato sui dati, del giornalismo di precisione. Uno degli esempi più interessanti è il Guardian, il quotidiano inglese che da un po' di anni ospita sul proprio sito un data blog cioè un blog specializzato nel racconto giornalistico basato sui dati. È un esempio interessante perché gli articoli del data blog sono spesso molto integrati con il resto delle sezioni del giornale. Pag. 4

Ugualmente interessante è l'esempio del New York Times, il prestigioso quotidiano americano che, da un po' di tempo a questa parte, ospita sul proprio sito un blog specializzato che appunto si chiama The Upshot che quasi quotidianamente propone articoli e approfondimenti su varie tematiche che possano essere lo sport e la politica, il costume, proprio partendo dai dati, in parte i dati rilasciati dalla Pubblica Amministrazione americana e in parte dati di altra fonte. Grande star del giornalismo americano del data journalism, e del racconto basato sui dati è Nate Silver un giornalista che ha realizzato vari articoli, varie pubblicazioni proprio sul tema del data journalism e da un po' di tempo ha aperto questo blog che si chiama FiveThirtyEight (50-30-8) e che è specializzato appunto sul giornalismo basato sui dati. Mentre, il vero e proprio punto di riferimento sicuramente il sito più importante riguardo al data journalism, al giornalismo di precisione americano è Pro Publica che, grazie alle inchieste che partivano da dati di alcune delle inchieste molto interessanti realizzate da questo sito che partivano in parte dai dati della pubblica amministrazione e in parte da dati che arrivavano da un'altra fonte è addirittura arrivato a vincere riconoscimenti importanti tra cui un Pulitzer. E proprio specializzandosi su questa particolare tecnica giornalistica Pro Publica da un po' di tempo propone una sezione del proprio sito specializzata dove è possibile trovare degli strumenti dedicati ai giornalisti che vogliono confrontarsi con questa tecnica e insieme un data-store cioè un repository di dati già lavorati da Pro Publica su cui è possibile articolare altre storie. Particolarmente interessante è osservare come molte delle redazioni che in questo momento propongono articoli di data journalism siano redazioni miste cioè composte da professionalità differenti; da un lato sicuramente c'è una predominanza di giornalisti in senso classico cioè di persone che hanno una sensibilità per quello che è il tema più interessante per quello che è l'approfondimento da fare in quel preciso momento, affiancati da statistici cioè da persone in grado di manipolare i dati, di far parlare i dati e da grafici, che proprio partendo dal tema più interessante e dai dati che riguardano quel tema, riescono a restituire queste informazioni in formato gradevole, in formato molto semplice molto accessibile. È ugualmente interessante vedere come nell'ultimo periodo addirittura stiano nascendo figure nuove figure di data journalism vere e proprie che in un'unica figura professionale riescano ad avere tutte queste skills, tutte queste caratteristiche proprie del data journalism in senso lato. Anche in Italia negli ultimi anni ci sono istanti estremamente interessante sono esempi estremamente interessanti di giornalismo basato sui dati uno di questi è l'attività svolta da Openpolis. Openpolis è un'associazione che si occupa di varie cose tra cui realizza e Pag. 5

mantiene e pubblica quasi quotidianamente un indice di produttività parlamentare. E' interessante il modo in cui Openpolis prende i dati che arrivano dall'attività del parlamento e li restituisce su questo sito in maniera graficamente molto accattivante e anche estremamente semplice e accessibile da navigare, più o meno comprensibile a chiunque. Oltre a esporre i dati sul proprio sito, OpenPolis nel tempo sta diventando un punto di riferimento per quello che riguarda questo particolare tipo di dati; è facile vedere citata Openpolis come fonte di articoli di Repubblica o del Corriere o dell'espresso. Inoltre, OpenPolis realizza a cadenza più o meno annuale un dossier che proprio utilizza tecniche proprie del data journalism per raccontare le attività parlamentari quindi è ricco di infografiche, è ricco di istogrammi, di grafici che facciano capire e intuire a colpo d'occhio quelle che sono le attività parlamentari e come vengono distribuite e quali sono gli indici più interessanti. Ugualmente interessante è l'esempio del data blog di Wired Italia, cioè la localizzazione italiana della più famosa rivista americana Wired è mantenuto è tenuto e molti dei pezzi scritti sono di Guido Romeo che vedete rappresentato in questa slide e, in particolare, questo pezzo, che ho deciso di scegliere per questa video lezione che racconta quelli che sono i dati di bilancio la buona struttura dei dati di bilancio delle municipalizzate del trasporto italiano. Quindi, è estremamente semplice attraverso l'info grafica che vedete centrata in questa slide attraverso una serie di istogrammi capire che ad esempio ce ne sono alcune che non hanno problemi ce ne sono altre che hanno problemi e poi c'è il Comune di Roma che è messo estremamente male ed è semplicissimo si intuisce a colpo d'occhio, è estremamente facile arrivare a quest'informazione guardando questo articolo, ci si mette davvero pochissimo. Anche Il Sole 24 ore, da un po' di tempo ha aperto un proprio data blog che ovviamente è più incentrato sui temi dell'economia e quasi a cadenza settimanale vengono proposti. Articoli che, utilizzando info grafiche, utilizzando varie tecniche del data journalism restituiscono informazioni economiche in maniera molto semplice e molto accessibile. Esempio particolare molto caratteristico, molto interessante del data journalism italiano è rappresentato da La Lettura, inserto settimanale del Corriere della Sera che racconta attraverso delle info grafiche estremamente belle, quasi delle piccole opere d'arte che appunto partono dai dati e raccontano fenomeni in questa maniera estremamente bella e estremamente gradevole anche da guardare. Oltre alle testate giornalistiche più classiche ci sono esempi molto interessanti anche in Italia che riguardano network di giornalisti specializzati nel racconto attraverso i dati nel data-driven journalism e nel data- journalism, che più o meno settimanalmente più o meno quotidianamente restituiscono storie che partono dai dati e raccontano fenomeni che stanno Pag. 6

avvenendo in Italia. E' il caso di Dataninja.it che vedete rappresentato in questa slide che è un network di giornalisti di data journalism attivo in Italia e anche in Europa. Il sito è stato fondato nel 2012 e da un po' di tempo propone delle storie molto interessanti, delle info grafiche molto interessanti che proprio partono dai dati. Altro riferimento italiano utile da osservare è la Data Journalism Crew, che oltre che proporre articoli che appunto partono dai dati e raccontano storie fa una sorta di cernita di quelli che sono gli articoli più interessanti che appunto utilizzano la tecnica del data journalism. Il giornalismo, può essere considerato una vera e propria infrastruttura della democrazia, un buon giornalismo in un paese è indice di un buon funzionamento democratico. Attraverso il data journalism, attraverso il riuso dei dati della pubblica amministrazione, le varie pubbliche amministrazioni hanno modo di contribuire direttamente a una buona democrazia di un paese. Peraltro, è estremamente interessante il modo in cui nel data journalism a differenza del giornalismo tradizionale vengono messi i dati al centro. Questa cosa del partire dai dati, dal raccontare innanzitutto dei fenomeni oggettivi e poi argomentarli attraverso una serie di opinioni migliora in maniera estremamente interessante e estremamente concreta il livello del dibattito nazionale su molti temi. Pag. 7