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Transcript:

Centro Studi FederSalus Indagine di settore 2016 La filiera italiana degli integratori alimentari Executive Summary

Anticipazione dei risultati Fatturato, occupazione e struttura dell offerta Il comparto degli integratori alimentari, dinamico e molto articolato, genera un fatturato totale stimato nel 2016 di 1.080 milioni di euro (+5,4% vs indagine 2015) impiegando un numero di oltre 9.000 addetti, che in questa seconda edizione dell Osservatorio include oltre gli agenti di vendita anche le figure di informatori medico- scientifici. La struttura produttiva si basa principalmente sul contoterzismo. Ha completato l indagine circa il 66% delle imprese associate (112 su 170), le quali coprono tutta la filiera di produzione degli integratori: materie prime (21%), trasformazione in prodotto finito (15%) e commercializzazione di prodotti a marchio (64%). Si tratta di aziende specializzate nel comparto degli integratori alimentari che in molti casi operano anche nel settore farmaceutico, cosmetico e nell industria alimentare. Mercato, consumi e modelli di business Negli ultimi dodici mesi mobili i risultati realizzati nel mercato degli integratori alimentari sono positivi e caratterizzati da un incremento del fatturato del 6% e da una variazione positiva dei volumi di vendita del 4,8%. Il valore di mercato, a fine periodo, raggiunge i 2,7 miliardi di euro per un totale di circa 193 milioni di confezioni vendute. Si confermano stabili le scelte del consumatore in termini di canali: la farmacia mantiene una quota dei consumi pari all 84% a fronte del 16% rappresentato dal mass market, inclusi anche i volumi generati nei corner pharma 1. Il consumo di integratori alimentari è distribuito su tutto il territorio nazionale: i volumi generati dalla farmacia si concentrano nel Nord- Ovest con una quota pari a circa il 28%, seguono Sud e Sicilia con il 27%, Centro e Sardegna con il 24,4% e Nord-Est con il 20,7%. Nel ranking delle regioni, in ordine decrescente per volumi generati, si posiziona al primo posto la Lombardia (16,5%), seguono il Lazio (10,9%), il Veneto (9%), la Campania (8,5%) e l Emilia Romagna (7,9%), con una quota cumulata del 53% circa 2. Sulla base dei risultati dell indagine, il canale principale attraverso cui le aziende a marchio distribuiscono integratori alimentari si conferma la farmacia nell 87,5% dei casi. Il modello di informazione e promozione degli integratori alimentari adottato dalle aziende privilegia la relazione con il medico nel 67% dei casi. 1 Fonte: dati New Line Ricerche di Mercato e IRi (MAT novembre 2016) 2 Fonte: dati New Line Ricerche di Mercato (MAT novembre 2016)

Dinamica degli investimenti Oltre il 50% delle aziende rispondenti ha dichiarato di aver incrementato gli investimenti in: innovazioni di prodotto (per il 68,9% dei rispondenti), marketing e comunicazione (per il 62% dei rispondenti), impianti e nuovi macchinari (per il 55,6% dei rispondenti), formazione del personale (per il 52,6% dei rispondenti), innovazioni di processo (per il 46,7% dei rispondenti). La dinamica degli investimenti ha sostenuto l aumento della produzione e del fatturato ed è un indicatore dello stato di salute del comparto. Tale evidenza, già emersa nella prima indagine di settore 2015, è avvalorata nella seconda indagine dai dati riferiti al Patent Box. In proposito, tra le aziende aderenti all indagine si evidenzia che il 20% (23 su 112) ha dichiarato di aver presentato nel 2015 domanda all Agenzia delle Entrate per usufruire del regime fiscale agevolato (c.d. Patent Box) sui redditi derivanti da beni immateriali, come marchi e brevetti. Un segnale importante, dal momento che la misura del Patent Box ha l obiettivo di sostenere le attività di ricerca e sviluppo volte alla valorizzazione degli asset immateriali che maggiormente contribuiscono alla crescita economica. Produttività La presente indagine contiene, rispetto alla precedente, dati relativi alla produttività complessiva del lavoro di un campione di aziende intervistate in cui sono ricomprese buona parte delle aziende associate di dimensioni maggiori. L indagine restituisce una stima della produttività del lavoro con riferimento all intero spettro di attività svolta - misurata dalla media del valore aggiunto per addetto delle 41 aziende rispondenti - pari a 77.500 euro, in linea con i livelli mediani più elevati di produttività dell economia italiana (79.100 euro) che, in base ai dati ISTAT, si riferiscono alle aziende che si occupano della fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici. La produttività del lavoro è un tema importante anche nel dibattito economico, la cui valorizzazione consente alle imprese di competere con successo in uno scenario globalizzato.

L export e le attività sui mercati esteri La filiera italiana dell integratore alimentare è decisamente proiettata verso i mercati internazionali. Quasi il 70% delle aziende associate (nel 2015 era il 65% calcolato su una base di 96 imprese) ha un fatturato proveniente da export e altre attività all estero. Analizzando il profilo di queste aziende si evidenzia, in linea con i dati rilevati dall ISTAT sul settore produttivo italiano 3, che l esposizione sul mercato estero è correlata positivamente alle dimensioni aziendali e, nel caso specifico, anche agli anni di attività nel mercato interno. Le aziende associate appartenenti al cluster Ho un fatturato estero si distinguono per un fatturato medio di 12,2 milioni di euro, operano nel mercato interno da oltre 15 anni nel 56% dei casi e non appartengono a un gruppo per il 62,5%. Circa il 30% di queste aziende esporta oltre un quarto del fatturato all estero, e per il 47% di queste l export rappresenta oltre il 50% dei ricavi totali. Come risultato finale si ottiene che cresce la quota di export sul fatturato complessivo di filiera passando dal 18,5% rilevato nell indagine 2015 al 19,8% della presente indagine. Rispetto al totale campione, le aziende che esportano hanno una performance migliore nel mercato interno: il fatturato è in aumento per il 68,7% delle aziende esportatrici a fronte del 62% dichiarato a totale campione. Gli ordini e le commesse per il mercato interno sono aumentati per il 64,1% delle aziende che operano anche all estero; a confronto l incremento degli ordini è dichiarato dal 45,4% delle aziende che non hanno un fatturato estero e dal 53,4% delle aziende che non hanno ancora un fatturato estero, ma mostrano una proiezione internazionale. Si rimanda al report completo per le informazioni relative agli altri due cluster individuati che sono: Non ho ancora un fatturato estero ma sto valutando di approcciare i mercati internazionali e Non ho un fatturato estero. 3 Report ISTAT 2016 «Risultati economici delle imprese».

In prospettiva L assicurazione di qualità è al primo posto nella classifica delle priorità di investimento delle aziende associate, lo dichiara il 73,2% dei rispondenti, seguono l innovazione di prodotto con il 66,1%, l internazionalizzazione e l export con il 37,5%. La seconda indagine FederSalus rilascia una fotografia ancora più nitida del settore e dei suoi punti di forza rappresentati dalla capacità di innovazione, dal grado di sviluppo tecnologico e produttivo raggiunto dalle aziende del settore e dal modello virtuoso di relazione con il medico e il farmacista. Le prospettive possono dirsi positive: il sentiment degli operatori lo conferma con il 42,9% che si attende un miglioramento della situazione di mercato e il 35,7% che ne prevede una sostanziale stabilità. Le direttrici di sviluppo del settore possono consistere nel riconoscimento del ruolo in ambito healthcare per il benessere individuale e anche in termini di welfare collettivo e di risparmio per il SSN nel mantenere sani i sani (a loro carico) e nella proiezione crescente della filiera dell integratore alimentare sui mercati esteri. Rispetto a quest ultimo punto, le iniziative in corso per migliorare il livello di qualità della filiera (quali, ad esempio, l attuazione e la certificazione di Buone Pratiche di Fabbricazione nel processo produttivo) potranno senz altro sostenere l esportazione verso molti Paesi esteri extraeuropei e internazionali, migliorando anche l efficienza operativa e mantenendo la fiducia del consumatore, sulla quale poggia il mercato 4. 4 Silano, V., Fiorani, M., (2016), Integratori alimentari nell Unione Europea. Normativa comunitaria e normative nazionali, aspetti scientifici della valutazione della sicurezza e dell efficacia e struttura dei mercati nell UE, Tecniche Nuove, Milano, pp. 181-182.