RICHIESTA DI MODIFICA DI DISCIPLINARE

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Transcript:

RICHIESTA DI MODIFICA DI DISCIPLINARE «Riso del Delta del Po» Indicazione geografica protetta registrata con Reg. (CE) n. 1078/2009 del 10 novembre 2009. Richiedente Consorzio di tutela del Riso del Delta del Po Igp Via J.F. Kennedy, 134 Taglio di Po (RO) Tel 0532/1716402 info@consorziorisodeltapoigp.it Voci del disciplinare interessate dalla modifica Descrizione del prodotto. Metodo di produzione. Etichettatura. Descrizione del prodotto «L alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione. L indicazione Riso del Delta del Po designa esclusivamente il frutto del riso appartenente al tipo Japonica, Gruppo superfino nelle varietà Carnaroli, Volano, Baldo e Arborio». Si propone di sostituire la locuzione frutti di riso, con il termine prodotto. Si chiede l inserimento di nuove varietà di riso, in particolare: Karnak, Generale, Cammeo. «Il Riso del Delta del Po presenta un chicco grande, cristallino, compatto, con un elevato tenore proteico e può essere bianco o integrale». Si propone di aggiungere, per rispecchiare meglio le caratteristiche delle varietà Arborio, Volano, Carnaroli, Karnak, Generale, la dicitura perlato. Si chiede inoltre di inserire nuove lavorazioni richieste dal mercato, che non alterano le peculiarità e le tipicità dell Indicazione geografica: il riso semi-integrale; il riso parboiled. «Il Riso del Delta del Po - I.G.P., all atto dell immissione al consumo deve avere le seguenti caratteristiche riferite alla granella: /CM Proteine % (*) Baldo > 4,5 > 6,60 Carnaroli > 1,5 > 6,60 Volano > 3,0 > 6,60 Arborio > 3,5 > 6,60 (*) Valori espressi sulla sostanza secca

» Si propone la sostituzione del parametro della collosità con quello della consistenza, per il quale è disponibile un metodo di analisi affidabile e riproducibile (UNI EN ISO 11747:2012 Riso - Determinazione della resistenza alla estrusione del grano di riso dopo cottura), che si effettua su riso lavorato, parboiled o non parboiled, dopo cottura in condizioni specificate. Consistenza riso cotto kg/cm 2 Proteine % (*) Baldo/ Cammeo > 0,60 > 6,60 Carnaroli/Karnak >= 0,85 > 6,60 Arborio / Volano / Generale > 0,65 > 6,60 (*) Valori espressi sulla sostanza secca. Metodo di produzione «Lavorazione del terreno Le tessiture dei terreni sono sostanzialmente due tipi: nell area rodigina di origine alluvionale franco argillose/franco limose (con ph superiore a 7,5), nell area ferrarese a forte componente torbosa (con ph inferiore a 7,5). In entrambi i casi i terreni sono caratterizzati da una lenta capacità drenante e dotati di elevata fertilità minerale. Dovrà essere eseguita un aratura a profondità di 25-30 cm, seguita almeno da una erpicatura; successivamente il terreno dovrà essere livellato per consentire una gestione ottimale delle acque». Si propone di affiancare all obbligo dell aratura la possibilità di utilizzare altre tecniche di lavorazione più moderne, sostenibili ed efficaci. Sempre nell ottica della sostenibilità è stata eliminata l obbligatorietà dell asciutta della risaia per limitare la quantità di acqua impiegata. «Analisi dei terreni. Le aziende che producono Riso del Delta del Po devono eseguire almeno ogni 5 anni delle analisi dei terreni sulle seguenti caratteristiche: tessitura, ph, sostanza organica, calcare attivo, fosforo assimilabile, potassio scambiabile, azoto totale, rapporto C/N, calcio scambiabile, magnesio scambiabile, sodio scambiabile e rapporto Mg/K, al fine di redigere e conservare in azienda un piano di concimazione eseguito da un tecnico agrario. Le quantità di concime minerale previste non potranno comunque superare quelle indicate nel seguente paragrafo concimazioni. La varietà Carnaroli, che necessita di particolari terreni a prevalenza argillosa, può essere prodotta solo in terreni con ph superiore a 7,5. Le altre tre varietà possono essere prodotte in tutto il territorio definito dall art. 3 del presente disciplinare». Per la varietà Carnaroli si chiede di togliere il riferimento al ph del terreno. «Concimazioni. I terreni sono dotati di elevata fertilità minerale, in particolare di potassio, tanto da rendere a volte inutili gli apporti di concime minerale potassico nonché 2

previsto nel piano di concimazione aziendale comunque per quanto riguarda la concimazione minerale, non superando i seguenti massimali: Azoto (N) Fosforo (P2O5) Potassio (K2O) 130 kg/ha 100 kg/ha 100 kg/ha Per quanto concerne la modalità di distribuzione esse possono essere attuate con spandiconcime a spaglio o pneumatico». Si propone di integrare la concimazione in modo differenziato a seconda del terreno di riferimento. La zona di coltivazione è comunque soggetta ai massimali della direttiva nitrati relativa alle zone sensibili e le analisi chimiche dei terreni individueranno le zone in cui è effettivamente necessario usare dosaggi di concime più elevato. Azoto (N) Fosforo (P2O5) Potassio (K2O) 170 kg/ha 100 kg/ha 100 kg/ha «Rotazione colturale. La risaia non può insistere sullo stesso terreno per più di otto anni, dopodiché dovrà entrare in rotazione per almeno due anni prima che vi sia riseminato riso. Semina. 240 kg. La semina può essere effettuata in acqua con caduta libera o in asciutta sul terreno lavorato che dovrà immediatamente venir sommerso di acqua». Si propone di adattare la quantità di seme da utilizzare per ettaro, aumentando la quantità di seme utilizzabile fino a Kg300/Ha. Si chiede di aggiungere la possibilità di effettuare la semina interrata. «Difesa fitosanitaria e lotta alle erbe infestanti. La costante ventilazione delle risaie da parte di venti e brezze, grazie alla vicinanza del mare, e la conseguente minore umidità relativa, sana. (fusariosi, elmintosporiosi e pyricularia - brusone). asciutta della risaia e l esposizione al sole in caso di problemi causati da fitofagi del riso (crostacei, insetti, vermi). La lotta alle erbe infestanti potrà avvenire con i fitofarmaci autorizzati e con l aiuto di sfalci degli argini onde evitare eccessive disseminazioni, con la regolazione dell acqua e con lavorazioni mirate del terreno in presemina. Ove possibile e conse eliminare le sementi infestanti residue soprattutto di riso crodo. A parità di principio attivo deve essere utilizzata quello con classe tossicologica inferiore». Si chiede che la concia del seme si renda facoltativa in quanto non necessaria per sementi esenti da patogeni, e si propone di eliminare l obbligo dell asciutta, limitando così la quantità di acqua impiegata. 3

«Raccolta, essiccamento, conservazione e trasformazione. Alla raccolta, la produzione massima unitaria per tipologia di risone secco, non deve superare i seguenti quantitativi: Carnaroli: 6,0 ton/ha Volano: 8,0 ton/ha Baldo: 8,0 ton/ha Arborio: 7,5 ton/ha L essiccazione deve essere effettuata in essiccatoi che non lascino sulle glumelle residui di combustione od odori estranei. Sono ammessi essiccatoi a fuoco indiretto o diretto se alimentati a metano e GPL. L 14%. La trasformazione industriale deve avvenire in stabilimenti e secondo procedure che garantiscano, al Riso del Delta del Po, il mantenimento delle caratteristiche indicate all art. 2». Per quanto riguarda i limiti produttivi, si aggiungono le quantità massime delle nuove varietà introdotte e si aumenta lievemente la produzione massima del Carnaroli. VARIETÀ Tonnellate/Ha Arborio 7,5 Baldo 8,0 Cammeo 8,5 Carnaroli 6,5 Generale 8,5 Karnak 8,5 Volano 8,0 Si chiede l inserimento nell area di produzione delle fasi di trasformazione del riso in risone (sbramatura e sbiancamento). Etichettatura «Confezionamento ed etichettatura La commercializzazione del «Riso del Delta del Po» - I.G.P., ai fini dell immissione al consumo deve essere effettuata dopo apposito confezionamento che consenta di apporre uno specifico contrassegno. Il riso viene immesso in scatole o in sacchetti adatti all uso alimentare da 0,5 kg, 1 kg, 2 kg, 5 kg e può essere confezionato anche in sottovuoto o in atmosfera controllata. I contenitori devono essere sigillati in modo tale da impedire che il contenuto possa essere estratto senza la rottura della confezione. Sui contenitori dovrà essere apposto obbligatoriamente il logo della denominazione avente dimensioni minime di mm 40 x 30, e con caratteri di adeguata dimensione (altezza minima 5 mm) la dicitura Riso del Delta del Po seguita da Indicazione Geografica Protetta oppure sotto forma di acronimo I.G.P.. ( Arborio, Carnaroli, Volano, Baldo ) e potrà essere inserita la tipologia Riso integrale. Sulla medesima confezione dovrà anche apparire nome o ragione sociale ed indirizzo del confezionatore. Indicazioni diverse dalla dicitura Riso del delta del Po - Indicazione Geografica Protetta, dovranno avere dimensioni non superiori ad 1/3 di quelle utilizzate per Riso del Delta del Po. una fascia ellittica di colore bianco panna (Pantone n. 1205c) di mm 10, bordata esternamente per mm 10 di colore verde. All interno di 4

suddetta fascia vi sono le scritte Riso del Delta del Po, sulla metà superiore e Indicazione Geografica Protetta su quella inferiore, entrambe in maiuscolo di colore verde (Pantone 557 cvc). Entrambe le scritte hanno carattere Century Gothic Grassetto. Nell interno della suddetta fascia, in campo verde (Pantone 557 cvc), a destra e a sinistra sono presenti figure tipiche del Delta del Po (canne palustri ed uccelli stilizzati) di colore bianco panna (Pantone n. 1205 c), al centro si trova una donna stilizzata con un fascio di riso in colore giallo (Pantone Hexacrome H20-4 cvc)». Sono stati inseriti nuovi formati precedentemente non previsti: 0, 250 kg, 0,5 kg, 1 kg, 2 kg, 5 kg., mentre per quanto riguarda le informazioni da inserire in etichetta si rimanda alla normativa vigente in tema di etichettatura degli alimenti. Per quanto riguarda il logo sono stati adeguati i riferimenti tecnici agli standard tipografici in vigore. 5