TORINO CRONACA la Repubblica SABATO 2 AGOSTO 2014 V L inchiesta in Regione PER SAPERNE DI PIÙ www.regione.piemonte.it www.comitatodnt.it Spese pazze, giunta a rischio processo Tra i consiglieri per i quali il pm proponeva l archiviazione esponenti di rilievo della squadra di Chiamparino Il gup Ruscello è intenzionato a disporre il giudizio: i rimborsi di pranzi e cene configurerebbero il peculato OTTAVIA GIUSTETTI I NOMI RESCHIGNA Aldo Reschigna è vicepresidente della giunta e assessore al Bilancio RESTA soltanto un mese e mezzo di tempo per scongiurare la peggiore delle ipotesi per la nuova giunta di Sergio Chiamparino: che tre assessori, il vicepresidente del Consiglio regionale e il capogruppo del Pd vengano rinviati a giudizio con l accusa di peculato. Tenteranno un salvataggio in extremis gli avvocati difensori dei sedici consiglieri regionali della passata legislatura, tutti convocati in udienza il 22 settembre per discutere delle archiviazioni nell ambito dell inchiesta sui rimborsi facili dei gruppi a Palazzo Lascaris. I consiglieri in gioco sono quasi tutti di centrosinistra. E una delle ipotesi su cui stanno lavorando gli avvocati è quella di chiedere che sia un altro giudice, e non Roberto Ruscello, a decidere del loro destino. Sembra, infatti, che l orientamento L INCHIESTA Un auto della polizia davanti alla sede dei gruppi regionali in via XX Settembre PENTENERO Gianna Pentenero è l assessore regionale al Lavoro GARIGLIO Davide Gariglio, capogruppo del Pd e segretario regionale del partito Solo i due 5 Stelle (su 18) verso il proscioglimento L ipotesi degli avvocati: chiedere un altro giudice del gup sia quello di mandare tutti a processo, escludendo solamente Davide Bono e Fabrizio Biolè dei Cinque Stelle, che sono stati appositamente stralciati molto probabilmente per arrivare all archiviazione: gli unici due a non avere ricevute di cene e pranzi di rappresentanza tra gli scontrini sequestrati dalla Guardia di finanza. Ma non può essere questa, ovviamente, la ragione per la quale chiedere a Ruscello di astenersi nell udienza del 22 settembre. Gli avvocati potrebbero piuttosto tentare di sostenere che, avendo lui avuto già un ruolo di giudice in una fase precedente - l udienza preliminare che ha visto patteggiamenti, rinvii a giudizio e condanne in abbreviato di molti politici di centrodestra - non possa replicare con lo stesso ruolo anche in questo secondo momento dedicato ai politici per i quali l accusa aveva chiesto l archiviazione. Una tesi che trova qualche riscontro nelle sentenze passate e che rispecchia lo stupore con cui fu accolta la notizia che un solo giudice avrebbe trattato sia la questione delle richieste di rinvio a giudizio che le possibili archiviazioni. Il campanello d allarme per i IL CASO MARIACHIARA GIACOSA consiglieri di centrosinistra coinvolti in Rimborsopoli era scattato al momento della convocazione all udienza del 22 settembre. Nell elenco dei convocati c erano infatti sedici nomi: quelli per i quali i pm Enrica TORNA a far discutere il piano per un pozzo petrolifero a Carpignano Sesia, nel Novarese. Eni ha comunicato alla Regione di aver pronto un nuovo progetto e ieri l assessore all Ambiente, Alberto Valmaggia, ha incontrato i sindaci e gli amministratori della zona per fare il punto. Con loro c era anche l assessore allo sviluppo Giuseppina De Santis, perché nel caso le cose andassero avanti (cioè se arrivasse il via libera ai lavori e poi se dalla perforazione dovesse uscire petrolio) è già previsto che l oro nero venga portato a Trecate, dove il centro oli rischia la chiusura. La Regione non ha ancora preso decisioni e dovrà esaminare le carte, fa sapere Valmaggia, ma per le comunità locali e Nuovo progetto per il pozzo di petrolio l Eni torna alla carica a Carpignano Sesia ASSESSORE Alberto Valmaggia, assessore regionale all Ambiente per il comitato nato nel 2012 per impedire l apertura del pozzo si riapre una battaglia che pensavano di aver vinto ormai un anno fa. A giugno 2013, infatti, dopo lo stop deciso dalla Regione (allora governata dal centrodestra e dal novarese Roberto Cota) Eni aveva ritirato il progetto e il petrolio di Carpignano Sesia, 80 milioni di barili secondo le stime del colosso degli idrocarburi, sembrava destinato a restare sotto terra, e con lui un investimento da 30 milioni di euro. Ora però Eni ci riprova, con un progetto tecnologicamente più aggiornato e con una serie di modifiche. Il pozzo non dovrebbe più sorgere a un chilometro dalle case, come previsto nei piani iniziali, ma a due, oltre l autostrada, e scendere a 4mila metri di profondità. RIPRODUZIONE RISERVATA Gabetta e Giancarlo Avenati Bassi avevano chiesto l archiviazione eccetto due, quelli di Bono e Biolè. L unico elemento che li differenziava dagli altri era il non avere mai chiesto rimborsi per ristoranti o bar. Perché, a quanto pare da alcune comunicazioni informali tra avvocati e giudice, il suo orientamento sarebbe quello di considerare peculato tutti gli scontrini che abbiano registrato questo genere di spesa. Dunque: peculato per i rinviati a giudizio (o già condannati) e anche per gli «archiviandi» per i quali la procura aveva invece sostenuto non vi fosse l elemento soggettivo del dolo. Il problema, ora, è che tra quei sedici ex consiglieri ci sono politici che oggi ricoprono nuovi incarichi anche di un certo rilievo, come Aldo Reschigna, vicepresidente della giunta e assessore al Bilancio, Monica Cerutti, assessore alle Politiche per l immigrazione, Gianna Pentenero, assessore al Lavoro, Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale e Davide Gariglio, capogruppo del Pd e segretario regionale del partito. E visto che il presidente Sergio Chiamparino ha dichiarato pubblicamente, poco dopo l insediamento, che non ci sarebbe stato alcun indagato nella sua giunta, non è difficile immaginare quali ripercussioni potrebbe avere la decisione di mandare tutti a processo. RIPRODUZIONE RISERVATA