Residui nelle uve e nei mosti

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Transcript:

Residui nelle uve e nei mosti Dott. Giuseppe Vassanelli Laboratorio enologico agroalimentare VASSANELLI LAB Lunedì 20 Giugno 2016, Servizi Fitosanitari Regione Veneto - Buttapietra

INTRODUZIONE Gli agrofarmaci sono da sempre un argomento molto discusso e controverso: per questioni legate alla tutela della salute umana del consumatore; per l annoso problema delle trattative di compravendita Purtroppo, a volte, il faticoso e serio lavoro in vigna/cantina viene messo a rischio da interpretazioni dei limiti massimi (LMR) da applicare ai valori analitici: per nulla pertinenti rispetto quanto previsto dalla Normativa cogente troppo legate a trattative commerciali

NORMATIVA VIGENTE Reg. (CE) n. 396/2005 concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale Libero scambio in UE Decreti di autorizzazione sostanza attiva / formulato NON autorizzato autorizzato LMR Reg. (CE) n. 396/2005 Articolo 18 punto B Reg. (CE) n. 396/2005 P.A. non presenti nel Reg. 396/2005 e succ. LMR 0,01 mg/kg

NORMATIVA VIGENTE PRODUZIONE CONVENZIONALE Reg. (CE) n. 396/2005 http://ec.europa.eu/food/plant/pesticides/eu-pesticides-database Decreti ministeriali di autorizzazione sostanza attiva / formulato BDF (autorizzato / non autorizzato)

LMR: UVA, VINO & PF UVA DA VINO (Cod. 0151020) prodotto incluso nel Reg. (CE) 396/05 LMR fissati VINO (Cod.??????) prodotto trasformato NON incluso nel Reg.(CE)396/05 PF Allegato VI: definisce i fattori di concentrazione o di diluizione da applicare ai limiti previsti all allegato II per prodotti trasformati non previsti negli allegati II e III. In attesa della pubblicazione dell all VI vengono applicati i LMR dell uva da vino. Regolamento (UE) 788/2012 pag 22, nota c) In mancanza di fattori di trasformazione specifici per il vino, può essere applicato un fattore standard 1. Gli Stati membri sono invitati a comunicare i fattori di trasformazione utilizzati per il vino nelle relazioni di sintesi nazionali..

NORMATIVA VIGENTE PRODUZIONE BIOLOGICA Reg. (CE) 834/2007 e succ. Indica i P.A. utilizzabili (es. Spinosad) Sono esclusi TUTTI i P.A. non indicati nel Reg. (CE) D.M n. 309 del 13.01.2011 Fissa la soglia numerica di 0.01 mg/kg come LMR per tutti i P.A.

NORMATIVA VIGENTE IL CASO FOSETYL-AL nei prodotti BIO RT-16 ACCREDIA: un problema di falso positivo che può presentarsi su diverse matrici si riscontra nella determinazione del fosetil alluminio. Tale analisi viene condotta ricercando sia acido etilfosfonico che acido fosforoso. La presenza di quest ultimo acido può derivare, oltre che da trattamenti con fosetil alluminio anche dall impiego di trattamenti fogliari a base di fosforo, pertanto per attribuire la positività a residui di Fosetil alluminio, è necessario che risultino presenti sia acido etilfosfonico che acido fosforoso. SPERIMENTAZIONE VASSANELLI LAB da UVA a VINO: potenziale FALSO POSITIVO anche in presenza di Fosetyl (Acido Etil Fosforoso)

NORMATIVA VIGENTE BEVANDE ALCOLICHE IL CASO FOSETYL-AL

LMR: UVA, VINO & PF LMR per VINO e se pubblicassero l Allegato IV? Processing Factor (PF): fattore per ricalcolare i LMR del prodotto trasformato LMR vino = PF x LMR uva da vino Casi pratici di applicazione PF su vino: Chlorpyrifos-ethyl LMR vino = 0,08 * 0,50 = 0,04 mg/kg Pyrimethanil LMR vino = 0,48 * 5,00 = 2,40 mg/kg Processing_factors_3-0.xls: I PF sono riferimenti dati da istituzioni internazionali quali BFR, JMPR, FAO, EFSA, etc,

TABELLA RIASSUNTIVA IRREGOLARITA

INCERTEZZA Figura: ILAC G8:03/2009

INCERTEZZA

IL BIOLOGICO Nota MIPAAF del 26 novembre 2015 Indica le modalità per l utilizzo dell incertezza di misura da parte degli ODC ma dice anche si ravvisa l opportunità che gli ODC, nell ambito della propria attività di certificazione assumano le decisioni adottando adeguati criteri precauzionali di valutazione proprio al fine di evitare possibili, diversi giudizi inerenti alla conformità del prodotto nel caso di eventuali controlli in fase di commercializzazione delle produzioni biologiche.. Nota per i produttori BIO che si affidano a ODC Richiedere SEMPRE all ODC se nel loro regolamento hanno recepito la NOTA MIPAAF 26/11/2015 e come si comportano in caso di valori >LMR.

IMPORTATORI / ACQUIRENTI LA NORMATIVA CEE: la normativa comunitaria è regolamentata dal Reg. (CE) 396/2005 ALTRI PAESI: ogni Nazione extra-europea ha la propria normativa LIMITI COMMERCIALI Richiedere SEMPRE, soprattutto in fase di trattativa con GDO, i LMR previsti per i residui di pesticidi. Alcune GDO fissano soglie massime di 0.10 mg/kg come sommatoria de p.a. e/o soglie massime di 4-5 come numero di p.a. presenti nel vino.

PRINCIPI ATTIVI PARTICOLARI Carbendazim (F): P.A. metabolita del Thiophanate-methyl NON autorizzato ma la presenza è consentita se rilevato il Thiophanate-methyl (LMR 0.5) Dimethoate (I): la sua presenza potrebbe derivare da effetto deriva se in prossimità del vigneto ci sono coltivazioni dove l impiego è autorizzato (es. olivo, pomodoro, etc.) (LMR 0.02 per effetto deriva) Captano (F): su vino si rileva solo il suo metabolita (1,2,3,6 - Tetrahydrophthalimide) ma per questo la normativa non ha fissato LMR. Frequente presenza del metabolita in vigneti confinanti con colture autorizzate all impiego (mele, pesche, ciliegie, etc.) (LMR 0.02 come Captano) Penconazole (F): autorizzato su uva da vino in Italia. In USA non è autorizzato ed è stato imposto, caso quasi unico, la certificazione di presenze con un LOQ 0,003 mg/kg.

PRINCIPI ATTIVI PARTICOLARI Fosetyl-Al (F): espresso come somma di fosetyl + phosphourous acid and their salts La presenza di fosfiti (phosphite) in assenza di Fosetyl (acido etil-fosfonico) potrebbe far ipotizzare l utilizzo di fosfiti/fosfonati Ethirimol (F): P.A. metabolita del Bupirimate NON autorizzato ma la presenza (LMR 0.5) è consentita se rilevato il Bupirimate (LMR 1.0) Ditiocarbammati (F): analizzabili su uva prima della degradazione a ETU (Ethylenethiourea) e PTU (Propylenethiourea) che sono i veri principi attivi ad azione fungicida. Per ETU e PTU non sono previsti LMR ma la loro presenza in mosto/vino permette di confermare l utilizzo di ditiocarbammati in uva.

Grazie per l attenzionel