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Banca del Fermano Credito Cooperativo Soc. Cooperativa Sede Sociale Viale Trento nr. 72 Fermo Fm Iscritta all Albo delle Banche al n. 5666 all Albo delle Società Cooperative al n. A182703 al Reg. delle Imprese di 01850330448 Codice Fiscale e Partita IVA 01850330448 Autovalutazione (Delibera del Consiglio di Amministrazione del 29.3.2012)

INDICE 1 RIFERIMENTI NELL AUTOVALUTAZIONE 3 2 PROFESSIONALITÀ E COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI 4 2.1 PROFILI QUANTITATIVI 4 2.2 PROFILI QUANTITATIVI 4 3 FUNZIONALITÀ DEGLI ORGANI 6 3.1 Profili quantitativi 6 3.2 Profili quantitativi 7 Delibera del 29/03/2012 pag. 2 di 7

1 RIFERIMENTI NELL AUTOVALUTAZIONE La Banca, nel condurre il processo di autovalutazione quali-quantitativo richiesto, ha scelto una metodologia operativa che si basa sull analisi delle vigenti Disposizioni primarie e secondarie in materia di requisiti di onorabilità e professionalità per le Banche di Credito Cooperativo, nonché dei riferimenti statutari e regolamentari adottati. In particolare: - l articolo 26 del Testo Unico Bancario; - gli articoli 2 e 5 del Regolamento del Ministro del Tesoro del 18 marzo 1998 n. 161; - le Disposizioni in materia di governo societario del 4 marzo 2008; - le Disposizioni di Vigilanza, Titolo II, Capitolo 2 della Circolare Banca d Italia 229/99; - lo Statuto della Banca (che è conforme allo statuto tipo delle BCC-CR approvato dalla Banca d Italia il 21 febbraio 2011), come da ultimo modificato con delibera assembleare del 7.5.2011 e che oltre a rappresentare il punto di intersezione dei diversi piani normativi disciplinanti il modello societario delle BCC-CR (Testo Unico bancario, Codice Civile e leggi speciali sulla cooperazione), rappresenta un corpus normativo uniforme, in linea con i caratteri propri di una speciale impresa bancaria cooperativa a mutualità prevalente e rappresenta, altresì, lo strumento normativo bussola dei doveri e dei poteri degli esponenti; in tale ambito rilevano: o l'articolo 32 inerente alla composizione del Consiglio di Amministrazione, che al secondo comma stabilisce i requisiti per la nomina dei consiglieri; o l articolo 35 inerente alla istituzione di speciali comitati con funzioni consultive, istruttorie e propositive; o l articolo 2, che rappresenta il compendio dei principi ispiratori delle banche della Categoria, richiama espressamente la Banca, e quindi i suoi amministratori, ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo; o l articolo 33, dove vengono fissati limiti al numero degli amministratori; - il punto 10 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo, che sancisce che gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente ; - il punto 8 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo, che stabilisce che Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali ; - i regolamenti adottati dalla Banca e segnatamente: il regolamento assembleare ed elettorale, la regolamentazione sui limiti al cumulo degli incarichi e sui flussi informativi; - i riferimenti rilevanti del Codice Etico adottato dalla Banca. Delibera del 29/03/2012 pag. 3 di 7

2 PROFESSIONALITÀ E COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI Con riferimento all identificazione della composizione quali-quantitativa considerata ottimale in relazione agli obiettivi richiesti si osserva quanto segue. 2.1 Profili quantitativi Con riferimento alla composizione quantitativa, il numero degli amministratori è definito dal primo comma dell'articolo 32 dello Statuto, in un numero massimo di nove. L'attuale numero di nove risponde all'esigenza di garantire comunque un articolata composizione del Consiglio in relazione alla base sociale, nonché un adeguata dialettica interna. Si reputa, pertanto, la composizione quantitativa dell Organo adeguata e coerente con le disposizioni richiamate. 2.2 Profili qualitativi In relazione ai profili qualitativi della composizione degli Organi, la Banca, innanzitutto, ritiene indispensabile richiamarsi alle Disposizioni di natura primaria e secondaria soprammenzionate che impongono anche, in ragione del ruolo ricoperto, di possedere requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza. La Banca segue una specifica procedura attuativa delle Istruzioni di Vigilanza in materia, posta in essere all atto della nomina o dell eventuale cooptazione di esponenti aziendali. Con delibera del 1 giugno 2011, in seguito all insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione, si è proceduto alla verifica dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza dei membri del Consiglio di Amministrazione, in ragione del ruolo ricoperto. Tutti i membri eletti dall Assemblea, in seguito alla verifica, sono risultati in possesso dei requisiti richiesti. Sempre con riferimento ai criteri qualitativi di composizione degli Organi, si reputa, inoltre, opportuno sottolineare come l individuazione di alcuni dei profili qualitativi degli amministratori sia da rinvenirsi nel dettato dell'articolo 32 dello Statuto della Banca che definisce i requisiti per l eleggibilità alla carica di amministratore e al primo comma stabilisce, coerentemente con la natura di società cooperativa a mutualità prevalente dell azienda, che gli amministratori devono essere soci della stessa, previsione questa che è diretta conseguenza del modello democratico della cooperazione di credito. Il peculiare profilo di governance di una Banca di Credito Cooperativo si fonda, infatti, su un sistema democratico elettivo di nomina degli amministratori, scelti dall'assemblea dei soci tra i propri membri con voto capitario. Ne consegue che gli Organi di governo sono composti da persone con esperienze pregresse, competenze e caratterizzazioni eterogenee, agevolando così, in modo coerente con il peculiare modello giuridico di tale tipologia di banche, la diversificazione della composizione degli Organi. La Banca reputa un valore la presenza nel Consiglio dei rappresentanti dei soci in termini di espressione delle categorie economiche e del territorio. A riguardo, il Consiglio osserva che, alla data del 31.12.2011, la compagine sociale, pari a nr.1.134 soci, è distribuita sul territorio di competenza come segue: Delibera del 29/03/2012 pag. 4 di 7

Comuni Soci Fermo 421 Altidona 12 Belmonte Piceno 4 Francavilla D Ete 10 Grottazzolina 38 Lapedona 4 Magliano di Tenna 11 Massa Fermana 1 Mogliano (MC) 40 Montegiorgio 17 Monterubbiano 13 Monte Urano 129 Ponzano di Fermo 12 Porto San Giorgio 129 Porto Sant Elpidio 113 Rapagnano 33 Sant Elpidio a Mare 109 Torre San Patrizio 38 con una rappresentanza diversificata tra le diverse categorie economiche (liberi professionisti, commercianti, artigiani, pensionati, agricoltori, piccoli imprenditori del settore calzaturiero, etc.). E opportuno, ove già non assolto in applicazione dei riferimenti citati, che siano presenti anche rappresentanti delle comunità locali, che apportino il giusto grado di conoscenza delle comunità stesse e delle relative esigenze in termini di servizi bancari. La Banca ritiene, infatti, che le peculiarità strutturali delle banche di credito cooperativo a mutualità prevalente, determinate anche dalle disposizioni primarie e secondarie che ne definiscono la concreta operatività (quali ad esempio, i vincoli in materia di zona di competenza territoriale e prevalenza della operatività con i soci di cui all articolo 17 dello Statuto) richiedano una presenza differenziata in Consiglio con riguardo non solo a professionalità prettamente tecniche dell'attività bancaria, ma anche di conoscenza del territorio di insediamento e della base sociale. Richiamati i criteri qualitativi, il Consiglio passa alla valutazione della propria composizione che vede la presenza di: nr. 4 imprenditori rappresentativi dei soci operanti nel settore manifatturiero, nr. 1 imprenditore rappresentativo dei soci operanti nel settore edilizia e costruzioni, nr. 2 imprenditori rappresentativi dei soci operanti nel settore commercio e servizi, nr. 1 imprenditore rappresentativo dei soci operanti nel settore servizi finanziari. Inoltre i consiglieri rappresentano ambiti differenti del territorio di competenza. In coerenza con i principi richiamati nello Statuto della Banca i componenti del Consiglio di Amministrazione partecipano ai corsi di formazione promossi dalla Federazione Marchigiana Banche di Credito Cooperativo al fine di mantenere costantemente adeguato il livello di professionalità e il livello di conoscenza delle tematiche bancarie. Per assicurare la qualificazione e l aggiornamento costante delle competenze e delle conoscenze degli amministratori e, quindi, una migliore qualità della governance, il Consiglio di Amministrazione ha adottato nel Regolamento Assembleare ed Elettorale il Sistema dei Crediti Delibera del 29/03/2012 pag. 5 di 7

Formativi. Il Sistema dei Crediti (art.16, comma 2) prevede che per potersi ricandidare gli Amministratori uscenti debbano aver conseguito nel triennio in carica 9 crediti formativi, con un minimo annuale di 3 crediti formativi e che i neoamministratori debbano conseguire durante il proprio mandato 13,5 crediti formativi. A riguardo, si evidenzia che la Federazione Marchigiana Banche di Credito Cooperativo, in stretto raccordo con Federcasse, ha definito un processo di qualificazione delle competenze, riconosciuto mediante il Sistema dei Crediti Formativi per gli amministratori delle BCC-CR, che coinvolge gli esponenti delle banche con eventi formativi dedicati alla acquisizione e all aggiornamento delle conoscenze necessarie ad una corretta e consapevole gestione dell azienda bancaria cooperativa a mutualità prevalente. Il piano formativo seguito dai componenti del Consiglio di Amministrazione, definito coerentemente con le caratteristiche operative e di mercato e l evoluzione del contesto normativo e in stretto raccordo con le iniziative di Categoria dianzi citate, ha previsto lo sviluppo delle competenze nelle seguenti aree tematiche: ruolo e responsabilità degli organi collegiali; processi di governo e gestione dei rischi; la compliance e le principali normative di riferimento; la specificità mutualistica. Con riguardo al Direttore Generale, il cui ruolo, alla luce del modello di governance assume ulteriore rilievo (pur tenuto conto del ridotto profilo di complessità operativa derivante anche dalle specifiche previsioni di legge e di statuto), la Banca ha posto particolare attenzione alla verifica delle competenze professionali e delle esperienze pregresse funzionali all assolvimento del ruolo, ferme le altre verifiche disposte dalla vigente normativa. A esito degli approfondimenti condotti, nel ribadire che tutti i componenti degli Organi hanno i requisiti normativamente richiesti si ritiene che l'attuale composizione sia conforme allo schema di valutazione e ai criteri qualitativi sopra definiti. 3 FUNZIONALITÀ DEGLI ORGANI Definiti i profili della composizione quali-quantitativa, si passa ad esaminare quelli relativi alla funzionalità degli Organi. 3.1 Flussi informativi In tale ambito rileva la circolazione delle informazioni verso e tra gli Organi e al loro interno, elemento determinante per assicurare una consapevole assunzione del ruolo e delle responsabilità dei componenti degli stessi. Un efficace gestione del rischio richiede, infatti, un efficiente comunicazione interna sui rischi della Banca non solo all interno dell intera struttura organizzativa ma anche nei rapporti tra gli Organi e la struttura stessa. Delibera del 29/03/2012 pag. 6 di 7

A riguardo, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 26.8.2009, la Banca ha adottato un apposito Regolamento dei flussi informativi, redatto alla luce delle Disposizioni di Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche del 4 marzo 2008. Il Regolamento citato disciplina: - tempistica, forme e contenuti della documentazione che deve essere trasmessa ai singoli componenti degli Organi, ritenuta necessaria per l adozione delle delibere sulle materie all ordine del giorno; - il contenuto minimo dei flussi informativi periodici, con particolare riferimento a quelli relativi alle varie tipologie di rischio rilevanti e agli eventuali scostamenti dei consuntivi rispetto alle strategie definite; - i soggetti/le unità organizzative tenute alla redazione e trasmissione della documentazione. 3.2 Riunioni Con riguardo alla tempistica delle riunioni consiliari, ai sensi dell articolo 36 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione, è convocato dal Presidente, o da chi lo sostituisce, di norma due volte al mese e ogni qualvolta lo ritenga opportuno, oppure quando ne sia fatta domanda motivata dal Collegio sindacale oppure da un terzo almeno dei componenti del Consiglio stesso. L attività del Consiglio di Amministrazione viene supportata oltre che dal Direttore Generale, dai responsabili delle principali funzioni aziendali attraverso la loro partecipazione, ove ritenuto utile e opportuno, ai lavori. In particolare, in occasione della discussione della valutazione dei crediti e alla presentazione dei risultati di andamento economico patrimoniale. Alla luce dei riferimenti sopra richiamati si ritiene che la tempistica delle riunioni consiliari sia adeguata. Tutte le riunioni sono oggetto di verbalizzazione. La bozza di verbale è messa a disposizione per la consultazione di ciascuno degli amministratori o sindaci presso la sede della Banca e ne viene data lettura al Consiglio nella riunione successiva. In assenza di osservazioni e rilievi entro il termine di 15 giorni, il Presidente ne dispone l iscrizione, ai sensi dell art. 38 dello Statuto, nell apposito libro. Il verbale contiene sempre, perlomeno, i seguenti elementi: (i) la data, il luogo e l ora in cui si tiene la riunione; (ii) la nomina del segretario; (iii) il nominativo dei partecipanti alla riunione e degli esponenti aziendali assenti;(iv) l attestazione della regolarità della convocazione; (v) l indicazione delle materie all ordine del giorno; (vi) la motivazione, anche sintetica, delle singole proposte di delibera; (vii) un riassunto delle dichiarazioni rese dai presenti, se questi lo richiedono; (viii) il risultato delle votazioni; (ix) le delibere assunte; (x) la sottoscrizione del segretario e di chi ha presieduto la riunione. Laddove previsto dalla normativa vigente, copia del verbale recante le deliberazioni assunte dal Consiglio è trasmessa all Autorità di Vigilanza. Delibera del 29/03/2012 pag. 7 di 7