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Livorno 400 anni di storia 2006 rappresenta per Livorno una ricorrenza particolarmente significativa: il Quattrocentesimo Anniversario della sua elevazione L anno a città. Il 19 marzo 1606 il Granduca Ferdinando I de Medici, con una cerimonia all interno della cappella del Palazzo Granducale della Fortezza Vecchia, concesse infatti al Gonfaloniere Borromei il Capperuccio, simbolo dell autorità nella nuova città, ponendoglielo sulla spalla. Già nel secolo XVI Livorno si era trasformata da piccolo villaggio di pescatori, sviluppatosi intorno al Mastio della Contessa Matilde di Canossa ed alla Quadratura dei Pisani, in un insediamento fortificato, di crescente rilevanza commerciale e militare, grazie alla volontà dei Medici di farne il principale porto della Toscana sul Mediterraneo. Con Cosimo I sorsero la Fortezza Vecchia, a difesa del Porto, il Canale dei Navicelli, che collegava Livorno con Pisa, le nuove mura. Il figlio Francesco I incaricò l architetto Bernardo Buontalenti di elaborare il progetto di una città nuova, la città ideale. L espansione cittadina ed il sistema difensivo si fusero armoniosamente in un disegno di fortezza urbana a forma di pentagono, volta a proteggere le attività portuali. Con Ferdinando I, a partire dal 1590, fu realizzata la Fortezza Nuova, la cui superficie fu ridotta a cavallo fra il Seicento ed il Settecento per consentire l espansione della Venezia Nuova, caratteristico quartiere di impronta commerciale sorto su una fitta rete di cana- In alto: Capperuccio del Gonfaloniere della città di Livorno, segno distintivo istituito dal Granduca Ferdinando I nel 1606 e conservato nell ufficio del Sindaco Logo commemorativo del 400 Anniversario della elevazione di Livorno a città 5

li. Portano la firma di Ferdinando I le Leggi livornine del 1591 e 1593, che fecero della città un rifugio per quanti erano costretti ad abbandonare il proprio paese di origine per persecuzioni religiose, etniche e politiche. A Livorno nacquero e prosperarono le Nazioni ebraica, armena, greca, inglese, francese, olandese-alemanna, determinando un notevole incremento demografico ed uno sviluppo economico della città. Bodenehr G., Pianta della città di Livorno, Sec. XVIII seconda metà, Acquaforte acquerellata, mm. 162 x 242, coll. Minutelli 6

Nella pagina accanto: Tommasi Lorenzo, Pianta del castello di Livorno, Sec. XVIII, Acquaforte, mm. 266 x 412, coll. Minutelli Livorno nel Settecento, secolo dei Lumi, si caratterizzò per una vivace crescita culturale, che, specialmente in alcuni settori, come l editoria e la stampa, la videro primeggiare per coraggio imprenditoriale e per libertà di pensiero. Sotto: Fambrini Ferdinando, Astraudi Bartolomeo, Veduta della maggior parte della Piazza Grande di Livorno, Sec. XIX, Acquaforte, mm. 278 x 742, coll. Minutelli Frontespizio dell Encyclopédie di D Alembert e Diderot stampata a Livorno nel 1770 In alto: Guesdon Alfred, Veduta della città di Livorno, Sec. XIX primo quarto, Acquaforte, mm. 302 x 345, coll. Minutelli 7

Nel sec. XIX, con il governo dei Lorena, si ebbero una nuova espansione urbanistica, i borghi, nuovi quartieri fuori delle mura, l edificazione di una nuova cinta muraria e la costruzione di palazzi e ville signorili, oggi sede di importanti strutture. A lato: Scalinata interna della Villa Fabbricotti Sotto: Veduta esterna della Villa Mimbelli 8

L esterno del Mercato Nuovo delle Vettovaglie, prospiciente il Fosso Reale in una immagine d epoca Sotto: Veduta della Spianata dei Cavalleggeri, dove sorgeva l Eden- Montagne Russe, un grandioso parco di divertimenti Teatro di notevoli eventi risorgimentali, tali da farla definire la città ribelle, nella seconda metà dell Ottocento Livorno vide la realizzazione, da parte del Comune, di grandi opere pubbliche (Mercato centrale, edifici scolastici) e la sua affermazione come rinomata località di villeggiatura balneare e vivace centro culturale. La scuola elementare Antonio Benci agli inizi del Novecento 9

Amedeo Modigliani A lato: Federigo Enriques Sotto: Pietro Mascagni Livorno, città nella quale soggiornarono letterati quali Goldoni, Tobias Smollett, Byron, Shelley e nacquero Giovanni Fattori, caposcuola dei Macchiaoli, ed Amedeo Modigliani, uno dei più innovativi artisti del Novecento, musicisti come Pietro Mascagni e poeti come Giorgio Caproni, si è particolarmente distinta anche nell ambito della cultura scientifica e della diffusione delle idee, a partire dal Seicento con il pioniere della biogenesi Diacinto Cestoni fino ad arrivare al Novecento con personalità illustri quali il matematico Federigo Enriques ed il filosofo Nicola Badaloni. 10

Proprio alla memoria di Badaloni, nell anno della sua scomparsa, il Comune di Livorno ha dedicato la manifestazione Livorno città del libro. CN-Comune Notizie vuole rendere omaggio alla figura dell illustre filosofo, Sindaco della città dal 1954 al 1966 - periodo non facile per l economia e la società cittadina - con la pubblicazione, oltre che di suoi scritti, di significativi ricordi di studiosi che lo conobbero e lo stimarono. A lato: Invito alla giornata in ricordo di Nicola Badaloni 19 maggio 2005 Nicola Badaloni 11