Milazzo subacquea, intervista a Francesco Turano Milazzo penisola del sole, Milazzo borgo d Italia, Milazzo e la sua movida estiva, ma c è anche una Milazzo che ben pochi conoscono la Milazzo subacquea! E noi..dei suoi fondali e della sua fauna marina vi vogliamo raccontare. Non avete la benché minima idea di cosa si celi nel mare di Capo Milazzo! Sono queste le parole usate da Francesco Turano, disegnatore, fotografo naturalista, istruttore di biologia marina e scrittore per il mare, di origine calabrese. Francesco Turano Francesco è un uomo la cui passione per il mare lo ha spinto fin dall infanzia a conoscere ed esplorare in modo esponenziale questo fantastico mondo, per alcuni ancora
sconosciuto. L esperienza e la consapevolezza maturata con gli anni lo hanno portato successivamente a diventare portavoce (ambasciatore) del mare attraverso i suoi disegni raffiguranti la fauna marina, scatti memorabili dei fondali e decine di pubblicazioni e contributi in riviste del settore, dove anche chi non ha mai messo una maschera da sub sul viso ha la possibilità di ammirare le meraviglie sommerse del Mediterraneo e non solo. Ed è proprio con Francesco, persona esterna ed estranea alle vicende socio-politiche del territorio mamertino che decido di scambiare due chiacchiere in merito ai nostri fondali e alla prossima creazione della Area Marina Protetta (A.M.P.) di Capo Milazzo. Francesco la prima domanda che mi piacerebbe porti è: cosa ti ha spinto ad immergerti nel nostro mare? Quello che mi ha spinto ad immergermi nel mare di Milazzo è stata innanzitutto curiosità. Ero curioso di conoscere un angolo di Mediterraneo poco noto, punto di passaggio per l arcipelago delle famose Eolie, ma del tutto sconosciuto dal punto di vista naturalistico e soprattutto subacqueo. Mosso da questo forte desiderio di scoperta, ho conosciuto Mauro Alioto attraverso una conoscenza comune, l amico Santi Cassisi, e con lui e lo staff del suo diving abbiamo iniziato ad esplorare i fondali del capo e della prospiciente secca di ponente. Qual è stato il primo pensiero non appena portato a termine la prima immersione a Milazzo? Il primo pensiero al termine della prima immersione è stato sconcertante. Non mi aspettavo un posto simile, dei fondali così ricchi di biodiversità, un Mediterraneo così esplosivo. E non avevo visto ancora niente Hai osservato, al di sotto della superficie del mare, qualcosa
che ti ha colpito e portato a dire che valesse la pena effettuare altre immersioni per esplorare ancora i nostri fondali? Ho osservato a lungo, ormai son due anni che lo faccio, gli ecosistemi di questi fondali, scoprendo insieme al diving Blunauta tutta una serie di specie tipiche del Mare Nostrum, assenti alle Eolie o comunque molto meno frequenti nelle isole. I fondali del Capo di Milazzo sono posti in posizione favorevole allo sviluppo di una vita molto varia: scogliere tappezzate di celenterati d ogni specie e, più in generale, da una moltitudine di invertebrati e pesci, questi ultimi purtroppo timorosi, danno vita a un vero e proprio paradiso sommerso! Attraverso i social vedo che la tua collaborazione con il Blunauta Diving di Milazzo sta dando luce a scenari subacquei meravigliosi, che personalmente nonostante pratichi da 12 anni la subacquea nel mare di Milazzo non avevo mai visto. È un progetto che avete deciso di portare avanti con i gestori del Diving (Mauro Alioto e Milena Mariano) previamente a tavolino o è nato tutto con il susseguirsi dei tuoi tuffi lungo le nostre coste? Si, abbiamo pensato di investire in questa risorsa, portando a conoscenza i fondali di questo promontorio speciale e diffondendo immagini che possano testimoniare quanto man mano stiamo scoprendo. Col Blunauta stiamo lavorando per la valorizzazione di un braccio di mare certamente ancora sconosciuto, ma che speriamo presto di render noto, aiutando la gente a comprendere che dalla sopravvivenza del mare dipende la nostra stessa vita. Durante il tuo viaggiare per l Italia sicuramente ti sarai trovato ad immergerti in almeno una delle 27 A.M.P. istituite nel territorio italiano, pertanto ti chiedo Pensi che un A.M.P. sia necessaria a Milazzo o ritieni che la sua
istituzione sia solo una mossa politica che alla fine dei conti non porterà alcun guadagno alla cittadinanza, ma solo scompiglio e tensioni tra le varie categorie che vivono con e per il mare? Il discorso sulle AMP è particolarmente delicato e all inizio di difficile accettazione per le popolazioni locali, soprattutto per chi pesca. Ma è fondamentale istituire quante più AMP possibile e quindi anche a Milazzo, area marina di notevole interesse, ancora viva, ma sofferente per tutta una serie di motivi legati alla pressione antropica e alla pesca. Il mare è rapido a riprendersi, ma è necessario intervenire con urgenza, per noi stessi, per poter mangiare ancora pesce pescandolo in modo corretto, usando la testa e il buon senso. Non farlo significherebbe assistere al lento declino del patrimonio sommerso e alla perdita della più grande risorsa di cui l uomo dispone e da cui, inevitabilmente, dipende! Al termine di questa breve intervista, ringrazio Francesco Turano per la sua disponibilità e per aver permesso ai nostri amici lettori di fare un tuffo virtuale nel blu dei fondali di Capo Milazzo. Il mio augurio e che quanto detto da Francesco possa sensibilizzare ancor più la cittadinanza ad aver cura del proprio mare e della sua storia e tradizione.