CORPUS DOMINI 22 giugno 2014 Noi siamo quelli che vivono secondo la domenica (S. Ignazio) Canto: Adoramus Te Domine (canone di Taizè) - Ti riconosciamo, Signore, presente a noi nell eucaristia - Ti adoriamo, Signore, pane di vita spezzato e condiviso - Ti lodiamo, Signore, cibo che dà forza al nostro cammino - Ti ringraziamo, Signore, corpo donato, vino versato per amore - Ti benediciamo, Signore, primizia della vita eterna - Ti magnifichiamo, Signore, segno di comunione e di pace - Ti esaltiamo, Signore, gioia degli umili e degli ultimi - Ti glorifichiamo, Signore, manifestazione dell amore del Padre - Ti celebriamo, Signore, giorno di speranza per l umanità 1. La domenica: giorno del Signore risorto, è il giorno della vita degli uomini, tante volte vuota di speranza, che viene attraversata dalla corrente della pasqua, viene riempita della pasqua della vita del Risorto. Il cristiano, perciò, ha bisogno della domenica. Dal precetto si può anche evadere, dal bisogno no. Sia lodato e ringraziato ogni momento. Il Santissimo, Divinissimo Sacramento! 1 Lettore: Ascoltate la Parola del Signore dal vangelo secondo Luca In quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, due dei discepoli erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, 14e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. 15Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. 16Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. 17Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; 18uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». 19Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. 21Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. 22Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba 23e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l hanno visto». 25Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno 1
detto i profeti! 26Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». 27E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. 28Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. 29Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. 30Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. 31Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. 32Ed essi dissero l un l altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». G.: Ringraziamo il Signore per il dono della domenica, giorno della risurrezione, giorno della pasqua settimanale, che apre il nostro cammino alla fiducia e alla speranza: Rit.: Al Signore canterò, loderò il suo nome, sempre lo ringrazierò finchè avrò vita! 2 Lettore: Grazie, Signore, perché hai aggiunto al nostro tempo la gioia e la bellezza del tuo giorno in cui le nostre tristezze e le nostre paure sono trasformate in opportunità di vita. Grazie, Signore, per la domenica che ci dona una sosta di armonia con noi stessi, con le nostre famiglie, con il creato, con tutti gli uomini. Grazie, Signore, per il tuo giorno che ci invita ad aprire i nostri angusti orizzonti feriali alle dimensioni universali dello Spirito. Grazie, Signore, per la tua pasqua domenicale che ci trasforma in uomini e donne che sanno apprezzare e coltivare ogni gesto di vita. Grazie, Signore, perché nei nostri giorni stanchi, delusi e tristi, ci affianchi e ci incoraggi con la tua Parola di verità e il tuo Pane di vita. MUSICA 2. La domenica giorno dell eucaristia e della comunità: Una comunità riunita nella fede e nella carità è il primo sacramento della presenza del Signore in mezzo ai suoi: nel segno umile, ma vero del convenire in unum, in unità. Sia lodato e ringraziato ogni momento. Il Santissimo, Divinissimo Sacramento! 1 Lettore: Ascoltate la parola di Dio dalla prima lettera di San Paolo ai Corinzi: 2
Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane 24e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». 25Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». 26Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga. G. Nell eucaristia domenicale troviamo lo spazio per annunciare la nostra fede, per fare memoria del Cristo Vivente, per vivere nella comunione fraterna. Cantiamo: ANNUNCIAMO LA TUA MORTE, SIGNORE, PROCLAMIAMO LA TUA RISURREZIONE, NELL ATTESA DELLA TUA VENUTA. NELL ATTESA DELLA TUA VENUTA! Lettore Donaci, Signore, di vivere la domenica con al centro l eucaristia, come un bisogno fondamentale del nostro incontro con te e con i fratelli. Fa ardere, Signore, il nostro cuore, mentre nel nostro cammino, di domenica in domenica, ascoltiamo la tua Parola di vita. Nutrici, Signore, del tuo corpo e del tuo sangue perché dalla domenica attingiamo la gioia e la forza di essere tua Chiesa che vive nel tempo. Mostraci, Signore, nel giorno della domenica la bellezza dello stare insieme e della comunione fraterna da vivere nella famiglia e in ogni ambienti di vita. Rafforza nella eucaristia domenicale la nostra comunione con te per essere uomini e donne di fraternità e di riconciliazione nel mondo. MUSICA 3. la domenica: giorno della missione e della carità: L eucaristia non solo un rito, ma anche una scuola di vita. Essa non può esaurirsi entro le mura del tempio, ma tende necessariamente a varcarle per diventare impegno di testimonianza e servizio di carità. Sia lodato e ringraziato ogni momento. Il Santissimo, Divinissimo Sacramento. 1 Lettore: Ascoltate la parola del Signore dal vangelo secondo Giovanni In quel tempo, nel cenacolo, Gesù disse ai suoi discepoli: Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 3
10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. 12Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. 15Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l ho fatto conoscere a voi. 16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri. G. L Eucaristia del Giorno del Signore ci fa una consegna ben precisa: il comandamento dell amore sull esempio di Gesù. Dai frutti dell amore ci riconosceranno se abbiamo partecipato con fede all eucaristia domenicale. Rit.: Questo è il mio comandamento che vi amiate, come io ho amato voi, come io ho amato voi. 2 Lettore: Fa che la domenica non sia solo un rito, ma diventi annuncio e testimonianza del vangelo della carità e della solidarietà verso tutti gli uomini. Fa che dal cuore della liturgia eucaristica domenicale siamo sospinti verso le periferie della vita, laddove gli uomini si trovano nel disagio de nella povertà e attendono aiuto concreto. Fa che annulliamo la distanza tra ciò che celebriamo e che professiamo con la bocca e con il cuore nel giorno della tua pasqua e ciò che viviamo nella vita di ogni giorno. Fa che prendiamo sul serio il congedo finale della messa domenicale andate in pace, per percorrere le strade del mondo con il lievito dell amore tuo che abbiamo celebrato. Fa che oltre al momento celebrativo della domenica sentiamo la gioia e l impegno interessarci e di prendere su di noi i problemi dei fratelli più poveri. MUSICA 4. La domenica: giorno della festa: La creazione dell uomo sfocia nel settimo giorno, nella celebrazione del sabato, per noi cristiani, nella celebrazione della domenica giorno della resurrezione. L essere umano non è stato creato come animale da lavoro, ma per la domenica. Come giorno in cui essere liberi per Dio, ma anche un giorno in cui essere liberi per la festa e la celebrazione comune, un giorno di tempo libero da trascorrere l uno per l altro. La domenica così diventa giorno della famiglia! 4
Sia lodato e ringraziato ogni momento. Il Santissimo, Divinissimo Sacramento 1 Lettore: Ascoltate la parola di Dio dall Apocalisse di San Giovanni Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c era più. 2E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. 3Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva: «Ecco la tenda di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. 4E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate». 5E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». E soggiunse: «Scrivi, perché queste parole sono certe e vere». 6E mi disse: «Ecco, sono compiute! Io sono l Alfa e l Omèga, il Principio e la Fine. A colui che ha sete io darò gratuitamente da bere alla fonte dell acqua della vita. 7Chi sarà vincitore erediterà questi beni; io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio. G. La visione di Giovanni, nel giorno del Signore, è profetica: ci annuncia la vittoria del Risorto su ogni potenza negativa e ostile, ci annuncia la nuova creazione frutto della pasqua di Cristo. Cantiamo la bellezza del mondo di Dio che viene incontro a noi. R.: Questo è il giorno che ha fatto il Signore, rallegriamoci in esso, esultiamo! (Gelineau) Giorno di festa è la domenica, non sovraccarichiamola di impegni che ci distraggono dalla contemplazione di colui che era che è e che viene, il Signore! Giorno di gioia è la domenica, viviamola nell esperienza dell accoglienza reciproca, dell amore gratuito, della fraternità ritrovata, del dono dell amicizia. Giorno di speranza è la domenica, cacciamo dal cuore ogni sentimento negativo di dubbio, di paura, di rassegnazione. Giorno di pace è la domenica, testimoniamola stringendo la mano a chi è stato nostro nemico, a chi è stato nostro rivale, a chi ci ha voltato le spalle. Giorno di novità è la domenica, che trasformi la vita in una vita buona e bella secondo la novità del vangelo di Cristo, che annunci e testimoni la novità del mondo futuro che con Cristo risorto ci viene incontro. 5
MUSICA (in chiesa Benedizione Eucaristica) 6