Mini dispensa introduttiva alle uscite didattiche

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Transcript:

1 Mini dispensa introduttiva alle uscite didattiche TRA REALE E VIRTUALE: STORIE DA UN ERUZIONE scavi archeologici di ercolano mav (museo archeologico virtuale)

2 TRA REALE E VIRTUALE: STORIE DA UN ERUZIONE Scavi Archeologici di Ercolano e MAV Ambito didattico: Archeologia e Tecnologie. PERCHÉ VISITARE ERCOLANO: Ingiustamente meno famosa e meno visitata di Pompei, Ercolano cattura l anima di chi si inoltra alla scoperta della cittadina degli ozi e delle delizie. La storia della sua riscoperta inizia come una delle più belle fiabe: C era una volta un principe. Nel 1709 il principe d Elboeuf, giunto a Napoli al seguito delle truppe austriache che avevano debellato gli spagnoli, stregato dal meraviglioso Golfo aveva deciso di acquistare una villa nel borgo di Resina, vicino Portici, a poca distanza dal mare. Facendo scavare un pozzo che sarebbe servito all approvvigionamento di acqua per la villa, si incominciarono a ritrovare splendidi marmi! Statue, colonne, capitelli, stavano riaffiorando dalle tenebre Il Museo Archeologico Virtuale (MAV) catturerà l attenzione di tutti facendo vivere, attraverso un esperienza multisensoriale, le realtà storiche di Ercolano e degli altri siti vesuviani prima dell'eruzione del 79 d.c. MONUMENTI E SITI Scavi Archeologici di Ercolano. Benchè Dionigi di Alicarnasso ne attribuisca la fondazione all eroe Eracle dal ritorno dall Iberia dopo aver catturato la mandria di buoi al gigante Gerione, le fonti storiche (Strabone) e i reperti dicono invece che la città fu fondata prima del VI sec. a.c. dagli Osci e successivamente frequentata da Etruschi, Greci, Sanniti e infine romani. Herculaneum fu centro residenziale piuttosto che commerciale come la vicina Pompei; protetta da modeste mura, fu costruita su un pianoro di origine vulcanica in prossimità del mare e ai piedi del Vesuvio. Ercolano come doveva apparire prima del 79 d.c.

3 La città subì un rinnovamento profondo in epoca augustea: la maggior parte degli edifici pubblici furono costruiti o ristrutturati, come il teatro, la Basilica, l acquedotto e il sistema di smistamento dell acqua, i templi, le terme, la palestra. Il terremoto disastroso del 62 d.c. provocò il crollo di molti edifici di cui Vespasiano finanziò il restauro. Le dimensioni della città erano piuttosto modeste: si è stimata a circa 20 ettari la superficie totale all interno delle mura con una popolazione di circa 4000 abitanti. Sebbene non interamente scavata (quattro ettari e mezzo) per la presenza del moderno abitato che grava sulle sue rovine, l antica città è parzialmente emersa in oltre due secoli di scavi: un ampio rettangolo di terreno in prossimità del mare è stato profondamente svuotato, lasciando emergere il tessuto urbanistico con gli antichi edifici e le strade. Alcuni edifici pubblici o residenziali importanti, rinvenuti scavando gallerie nel XVIII secolo, sono oggi inaccessibili (la Basilica di Marco Nonio Balbo) o si trovano fuori dal Parco Archeologico (il Teatro e la Villa dei Papiri). Il tessuto urbano sembra articolarsi su almeno tre arterie principali (i decumani), di cui solo due portate in luce, tagliate da cinque arterie secondarie (i cardini) perpendicolari ai decumani e alla linea di costa. Sono stati scavati solo il terzo, quarto e quinto cardo. Triclinio della casa di Nettuno e Anfitrite con gli splendidi mosaici. Gli scavi di Ercolano iniziarono nel 1738, dopo un esplorazione condotta scavando gallerie nel settore del teatro nel 1710-1711, e continuarono applicando la tecnica delle gallerie sotterranee e dei pozzi di discesa e d aerazione fino al 1828. Successivamente, quando furono autorizzati gli scavi a cielo aperto, si continuò a scavare fino al 1875. Dopo una lunga interruzione, i lavori ripresero nel 1927 sotto la direzione di Amedeo Maiuri fino al 1958. Nel 1961 furono eseguiti altri lavori nel settore nord, lungo il decumanusmaximus, mentre negli ultimi decenni si è proceduto all esplorazione dell antica spiaggia che coincide con l estremità meridionale della zona archeologica. Mentre Pompei fu sepolta da strati di ceneri e lapilli che si depositarono lentamente, Ercolano fu rapidamente investita da una colata di fango Ricostruzione grafica della Villa dei Papiri bollente e nubi di gas ardenti. La natura stessa del seppellimento di

4 Ercolano fu la causa della conservazione dell abitato e delle sue suppellettili: parti architettoniche lignee carbonizzate (travi, gradini, tramezzi), elementi d arredo (letti, tavolini, addirittura una culla), corde, stoffe, rotoli di papiro, tavolette cerate, nonché i resti di un imbarcazione. Museo Archeologico Virtuale. La struttura museale, inaugurata l'8 luglio del 2008 con una superficie di circa cinquemila metri quadrati, suddivisa in tre livelli, fa scoprire la realtà della vita quotidiana di tutte quelle città che sorgevano alle falde del Vesuvio e che furono distrutte dalla sua furia eruttiva nel 79 d.c.: mancano al suo interno reperti, basando la visita esclusivamente mediante tecniche di ricostruzioni tridimensionali, effetti multisensoriali, libri virtuali, ologrammi e multiproiezioni sincronizzate, per un totale di settanta installazioni. Un tavolo interattivo, coadiuvato da suoni di voci e grida da mercato, illustra gli usi e costumi della popolazione ercolanense, mentre riproduzioni grafiche permettono di osservare la Villa dei Papiri e la sua ricca biblioteca, il Foro e la Schola Armaturarum di Pompei. La ricostruzione del Teatro di Ercolano, ancora sepolto sotto una coltre di tufo ed esplorato tramite cunicoli in epoca borbonica, è affidata ad un video wall, un sistema audio ad alta definizione ed un modellino in scala 1:1000: le stesse tecniche vengono utilizzate anche per la ricostruzione delle terme.in un ambiente tridimensionale, chiamato cave, è possibile osservare la ricostruzione di case e giardini non solo di Pompei ed Ercolano, ma anche di Stabiae, Baia e Capri. Il museo è dotato inoltre di una galleria, di circa millecinquecento metri quadrati; oltre ad essere utilizzata ai fini di mostre ed eventi, ospita anche una sala di proiezione con uno schermo di ventisei metri e tecnologia 3D, nella quale viene riprodotta l'eruzione del Vesuvio del 79, con l'aggiunta di una piattaforma vibrante per la simulazione di terremoti. APPROFONDIMENTI : Villa dei Papiri. L area dei nuovi scavi si apre nel cuore dell abitato moderno di Ercolano. Apoche centinaio di metri da Ercolanosi trovava la Villa dei papiri: appartenuta alla famiglia dei Pisoni, prende il nome dai circa mille papiri ritrovati nella ricchissima biblioteca, custoditi, oggi, nell Officina dei papiri ercolanesi alla Biblioteca Nazionale di Napoli. I papiri decifrati e tradotti sono risultati per la maggior parte opere di un grande filosofo dell epoca, Filodemo di Gadara che proveniva dalla Siria e introdusse la dottrina epicurea a Roma. La villa fuampiamente esplorata nel Settecento scavando una fitta rete di gallerie. Si sviluppa su una lunghezza di circa 350 m e si trova a 30 metri sotto il livello della città moderna;le sue stanze affrescate e i bei mosaici sono stati riportati parzialmente alla luce con un lungo scavo che ha permesso di aprire i suoi ambienti al pubblico, anche se per un brevissimo periodo. La maggior parte delle sculture, in marmo e in bronzo, copie romane di originali greci che decoravano la splendida residenza, sono esposte al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Eruzione del 79 d.c.: testimonianze dal passato L'eruzione del 79 d.c. è senza dubbio la più nota eruzione del Vesuvio e forse la più nota eruzione vulcanica della storia. Questa è stata descritta da Plinio il Giovane in due famose lettere a Tacito, che costituiscono dei preziosi documenti per la vulcanologia. Nelle lettere egli racconta della morte dello zio, Plinio il

5 Vecchio, partito da Miseno con una nave per portare soccorso ad alcuni amici. Da qui la denominazione di eruzione pliniana per questo tipo di fenomeno particolarmente violento e distruttivo. Plinio il Giovane, nella prima lettera a Tacito, descrive così l'inizio dell'eruzione e lo sviluppo della colonna eruttiva, che egli, insieme allo zio, osserva da Miseno: Era a Miseno [Plinio il Vecchio] e, presente, governava la flotta. Il 24 agosto era trascorsa appena un'ora dopo mezzogiorno e mia madre gli mostra una nuvola che allora appariva, mai vista prima per grandezza e figura. [...] La nube si levava, non sapevamo con certezza da quale monte, poiché guardavamo da lontano; solo più tardi si ebbe la cognizione che il monte fu il Vesuvio. La sua forma era simile ad un pino più che a qualsiasi altro albero. Come da un tronco enorme la nube svettò nel cielo alto e si dilatava e quasi metteva rami. Credo, perché prima un vigoroso soffio d'aria, intatto, la spinse in su, poi, sminuito, l'abbandonò a se stessa o, anche perché il suo peso la vinse, la nube si estenuava in un ampio ombrello: a tratti riluceva d'immacolato biancore, a tratti appariva sporca, screziata di macchie secondo il prevalere della cenere o della terra che aveva sollevato con sé. LO SAPEVATE CHE...: (Curiosità sull itinerario) I primi marmi ritrovati al momento della scoperta di Ercolano erano pertinenti alla splendida scena del Teatro della città edificato in età augustea. La Villa dei papiri, la cui pianta era già nota nel XVIII secolo, all epoca dei Borbone, fu ricostruita, in maniera molto simile all originale, dal miliardario Paul Getty, in California, a Malibù, ed è stata successivamente trasformata in un museo. Il proprietario della Villa cosiddetta dei Papiri, Lucio CalpurnioPisoneCesonino, era probabilmente il suocero di Giulio Cesare. MINI GLOSSARIO Affresco è una pittura eseguita sull intonaco ancora fresco. I pigmenti, una volta asciugato l intonaco, restano chimicamente imprigionati e si conservano a lungo. Augustali facoltosi cittadini di umili origini, esclusi dalle cariche pubbliche e dediti al culto dell imperatore. Borbone - Insieme agli Asburgo, è stata una delle maggiori famiglie reali europee dal XVI secolo in avanti, dato che suoi esponenti hanno occupato, oltre a quello di Francia anche i troni del Regno di Spagna, di Navarra, del Regno delle Due Sicilie, dei Granducati di Toscana e Parma. Fu Carlo III di Borbone a intraprendere gli scavi di Ercolano nel 1739 e nel 1749 a Pompei. Cocciopesto impasto di malta e laterizi.

6 Compluvio apertura al centro del tetto dell atrio delle case, che canalizzava l acqua piovana nell impluvium. Impluvio vasca al centro dell atrio delle case, dove confluiva l acqua piovana che scendeva dal tetto attraverso il compluvium. Marco Nonio Balbo - Originario di Nuceria, trasferì la sua residenza ad Ercolano, città di cui divenne benefattore, finanziando il restauro delle mura e delle porte, nonché della Basilica di Ercolano. Mosaico è una composizione pittorica ottenuta mediante l'utilizzo di frammenti di materiali (tessere) di diversa natura e colore (pietre, vetro, conchiglie). Ologramma è una immagine ottenuta tramite l'uso di un laser, avente la specificità di creare un effetto fotografico tridimensionale. Opus craticium tecnica di costruzione economica in cui un graticcio di legno è riempito di pietre amalgamate con calce e fango. Peristilio giardino circondato da portici colonnati. Tablino sala di rappresentanza della casa posta tra l atrio e il peristilio..