7 programma europeo d azione per l ambiente 2013/2020
VII programma d azione europeo per l ambiente Il rapporto è edito dall ISPRA con la collaborazione ed in concorso con le Agenzie per la protezione dell ambiente delle Regioni e delle Province autonome (ARPA/APPA) che forniscono un indispensabile apporto al complesso lavoro di reporting articolato nelle diverse azioni di raccolta, elaborazione, validazione e diffusione dei dati scientifici. Tali attività sono svolte dall Istituto in ottemperanza ai compiti istituzionali dell Ente e alla Legge n. 135 del 2012 e in linea con gli indirizzi e gli obiettivi segnalati nel VII Programma d azione europeo per l ambiente dell UE.
Settimo programma d'azione per l'ambiente (Decisione n. 1386/2013/UE del 20/11/2013) Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea L354 del 28/12/2013 -
Entro il 2050, i cittadini europei vivranno bene, nel rispetto dei limiti ecologici del pianeta. Questa è la visione espressa nel Settimo programma di azione dell'unione europea per l'ambiente; adottato a novembre 2013, orienterà la politica fino al 2020
Economia circolare Prosperità umana e ambiente sano saranno basati su un'economia innovativa e circolare, dove nulla si spreca e dove si riconosce il pieno valore della biodiversità, proteggendola. La crescita si baserà su un uso dell'energia che riduca al minimo le emissioni di gas a effetto serra (GES) e le risorse naturali verranno impiegate in modo sostenibile: un modello di sviluppo verde a livello mondiale.
Economia circolare ed economia lineare Mercoledì 2 luglio2014 la Commissione dell Unione europea ha approvato una serie di misure per aumentare il tasso di riciclo negli Stati membri e facilitare la transizione verso un economia circolare : un modello che pone al centro la sostenibilità del sistema, in cui non ci sono prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. Si tratta di un sistema opposto a quello definito lineare, che parte dalla materia ed arriva al rifiuto
Economia circolare Che cos è l economia circolare? Dopo lo sviluppo sostenibile e la green economy, al centro delle politiche ambientali europee c è da qualche tempo la cosiddetta economia circolare L economia circolare, secondo la definizione che ne dà la Ellen MacArthur Foundation, «è un termine generico per definire un economia pensata per potersi rigenerare da sola.
In un economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera».
L economia circolare è dunque un sistema in cui tutte le attività, a partire dall estrazione e dalla produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun altro. Nell economia lineare, invece, terminato il consumo termina anche il ciclo del prodotto che diventa rifiuto, costringendo la catena economica a riprendere continuamente lo stesso schema: estrazione, produzione, consumo, smaltimento.
Gli obiettivi prioritari elencati dal 7 PAA sono nove. Tre di essi riguardano i principali settori di intervento: proteggere la natura,(capitale naturale) utilizzare le risorse in modo più efficiente ( fare di + con -) e dare vita a un'economia a basse emissioni di carbonio, così come proteggere la salute umana dalle pressioni ambientali.(importanza che ha l'ambiente per il nostro benessere)
Altri quattro temi si concentrano sul come l'ue e i suoi Stati membri possono lavorare per conseguire questi obiettivi. Gli ultimi due obiettivi sono invece orizzontali e mirano a un ambiente urbano migliore e alla cooperazione globale.
Il Regolamento UE n. 1293/2013 (pdf, 1.297 MB) dell 11 dicembre 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea L 347 del 20 dicembre 2013, istituisce il Programma per l ambiente e l azione per il clima (LIFE) per il periodo dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2020. La dotazione finanziaria per l attuazione del programma è pari a 3.456.655.000 di euro, così ripartita tra il Sottoprogramma Ambiente 2.592.491.250 di euro e il Sottoprogramma Azione per il clima 864.163.750 di euro.
Il Sottoprogramma Ambiente prevede tre settori di azione prioritari: Ambiente ed uso efficiente delle risorse Natura e Biodiversità Governance ambientale e informazione in materia ambientale Il Sottoprogramma Azione per il clima prevede tre settori prioritari: Mitigazione dei cambiamenti climatici Adattamento ai cambiamenti climatici Governance in materia climatica e informazione in materia di climatica
La politica ambientale europea punta a raggiungere, nel 2050, la prosperità e il pieno benessere nel rispetto dei limiti ecologici del pianeta, facendo riferimento a un economia circolare e senza sprechi che sostenga una crescita a basso contenuto di carbonio, salvaguardando e valorizzando le risorse naturali e la biodiversità.
Per limiti ecologici s intendono dei confini naturali che dovremmo cercare di rispettare e non oltrepassare, certamente per fermare il depauperamento del pianeta, ma anche per promuovere una nuova idea di sviluppo. Questi riguardano, tra i molti temi, il clima e i suoi cambiamenti, la biodiversità e la sua perdita, i cicli dell azoto e del fosforo, l acidificazione dei mari e degli oceani, gli usi delle acque dolci e la loro contaminazione, l uso della terra coltivabile e lo sviluppo dei territori, le emissioni in atmosfera e l inquinamento dell aria e lo stato dell ozono stratosferico Solo una consapevolezza ambientale basata su dati e informazioni oggettive, affidabili e confrontabili, quindi condivise, consentirà all Europa di raggiungere l ambizioso traguardo del 2050 e di vincere le ulteriori, nuove e importanti sfide che certamente si presenteranno anche successivamente a tale traguardo e in modo né facilmente, né compiutamente, preannunciabile.