RIASSUNTO TESI DI LAUREA MAGISTRALE ANNO ACCADEMICO IN DIRITTO PUBBLICO COMPARATO L EVOLUZIONE COSTITUZIONALE DELLA BOSNIA ERZEGOVINA

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RIASSUNTO TESI DI LAUREA MAGISTRALE ANNO ACCADEMICO 2011-2012 IN DIRITTO PUBBLICO COMPARATO L EVOLUZIONE COSTITUZIONALE DELLA BOSNIA ERZEGOVINA La Bosnia Erzegovina è un Stato sorto dal dissolvimento della ex Jugoslavia, situato al centro geografico dei Balcani. Questo territorio è stato fin dall antichità oggetto di contese territoriali e politiche, che provocarono guerre, invasioni, distruzioni. Già durante il periodo proconsolare di Giulio Cesare, parte dell Erzegovina era inglobata nella provincia della Dalmazia. Successivamente sotto Augusto l intera regione venne occupata dalle legioni imperiali e l attuale territorio era diviso tra la parte meridionale ricompresa nella Provincia di Dalmazia e la parte settentrionale in quella di Pannonia. Queste due province erano ricomprese in un più grande territorio chiamato Illirico. Con le invasioni dei popoli stanziati al di là del Danubio (Goti, Ostrogoti, Sarmati, Unni, Avari, Slavi), l intera penisola balcanica fu frammentata in numerosi territori in guerra gli uni contro gli altri, che provocarono carestie e spopolamento delle principali città della regione. Solamente dopo l anno Mille, con lo stabilizzarsi della situazione politica nella regione, e la cessazione di invasioni e conflitti sia esterni all area balcanica che interni, la Bosnia fu assorbita in parte dai Re di Croazia e in parte da quelli di Dioclea, l attuale Montenegro. A sua volta nel XII secolo, la Croazia dovette assoggettarsi, seppure mantenendo qualche autonomia, all Ungheria, mentre la dominazione montenegrina veniva sostituita da quella serba. Nel 1322 Stefano II Kotromanic unì Bosnia ed Erzegovina, più altri territori confinanti che aveva conquistato nel tempo sulla costa adriatica e alcune zone dell attuale Serbia, in un proprio personale Regno indipendente sia dal Regno d Ungheria, sia da quello di Serbia. Per un secolo questo Regno prosperò, ma l avanzata turca nei Balcani, fu inarrestabile, e nel 1463 fu occupata da Maometto II.

La dominazione turca pose fine a secoli di guerre e di violenze tra i piccoli Stati Regionali balcanici, e seppur sotto dominazione straniera, la situazione per la popolazione migliorò sensibilmente, soprattutto verso chi si convertiva all islam, pratica che ancora oggi produce effetti all interno della situazione politica bosniaca. La dominazione ottomana dapprima ebbe un carattere feudale, con dei nobili locali che governarono la Bosnia i quali erano responsabili verso il governo di Istanbul della coscrizione militare, dell esazione delle imposte e di far rispettare la pace del Sultano. Per tutta la dominazione ottomana i confini della Bosnia rimasero stabili, nonostante le guerre che si succedettero tra le forze cristiane e quelle turche. Con il declino della potenza ottomana, il progressivo interesse della Monarchia asburgica verso i Balcani e le crescenti aspirazioni nazionali dei popoli balcanici, ricrearono una situazione di conflitti locali ed internazionali nella Regione. La Bosnia Erzegovina fu dapprima assegnata in amministrazione all Austria Ungheria nel 1878, per poi essere annessa nel 1908. Tale politica espansionistica tedesca era contrastata dall etnia serba, che voleva un espansione territoriale del Principato di Serbia a danno dei propri Stati che confinavano con essa e che erano popolati da popolazione considerate serbe. Gli stessi serbi consideravano come tali il popolo croato, che di contralto preferiva la più tranquilla dominazione tedesca. La situazione divenne esplosiva al termine delle guerre balcaniche del 1912 1913 e culminò con l assassinio proprio a Sarajevo, attuale capitale bosniaca, dell erede al trono asburgico, da parte di un nazionalista serbo. Tale atto, provocò lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, che ebbe termine con la sconfitta degli Asburgo e la rinuncia di essi ad ogni pretesa sui Balcani. La pace favorisce la nascita della Jugoslavia, di cui fece parte la Bosnia, sotto il Regno di Re Alessandro di Serbia. Nonostante forti tensioni tra le varie etnie del Paese, in particolare tra croati e serbi e la politica pro serba da parte della Monarchia, la Jugoslavia rimase unita fino all aprile 1941, quando le forze dell Asse le dichiararono guerra e la occuparono totalmente. La Bosnia venne accorpata al Regno di Croazia, con a capo un principe di Casa Savoia, ma la cui guida effettiva del Paese era demandata ad un fascista croato, Ante Pavelic. Con la sconfitta germanica e la conseguente vittoria dei comunisti guidati da Josip Broz detto Tito, per la Jugoslavia si aprì l era socialista. L intera struttura statale venne modellata secondo un modello federale composta da Repubbliche sorte su base etnica.

La Bosnia ed Erzegovina divenne una di queste repubbliche, ma a differenza delle altre all interno dei propri confini vivevano tre principali etnie, quella serba, la croata e quella musulmana. Con il crollo del blocco sovietico la Jugoslavia, si divise sotto l impulso di sloveni e croati, i più favorevoli ad una secessione da Belgrado. Nel 1991 Slovenia e Croazia dichiararono la propria indipendenza, provocando scontri militari tra l esercito federale e le truppe fedeli alle due nascenti nazioni. Mentre in Slovenia gli scontri militari furono sporadici e l indipendenza di essa fu riconosciuta da Belgrado, in Croazia le operazioni belliche furono cruente. L anno seguente anche la Bosnia Erzegovina promosse un referendum presso i propri cittadini nel quale si chiedeva se continuare a far parte della Jugoslavia o se divenire indipendenti come Croazia e Slovenia. L esito del referendum fu per la secessione e con la proclamazione dell indipendenza di Bosnia ed Erzegovina, per essa iniziò un vero e proprio calvario, da parte sia di truppe serbe contrarie alla secessione, sia di truppe croate che aspiravano ad un annessione con la Croazia. La stessa capitale bosniaca, Sarajevo, fu sottoposta ad un assedio che durò quarantadue mesi. I morti stimati negli anni di guerra dal 1992 al 1995 sono di circa quattrocentomila, un numero enorme se consideriamo che la popolazione stimata prima della guerra era di circa quattro milioni di persone. Durante le ostilità ci furono diverse proposte di suddivisione territoriale del territorio bosniaco tra le tre etnie. La più famosa fu il Piano Vance Owen che prospettava una suddivisione su base cantonale i cui confini di ogni Cantone sarebbe stato tracciato cercando di includere all interno di un determinato Cantone una maggioranza etnica. Anche le varie nazionalità fecero proposte sia secessioniste, dapprima i Serbi quando le sorti del conflitto volgevano a loro favore, per passare anch essi ad una suddivisione endogena bosniaca. Ogni nazionalità proponeva per essa l assegnazione di territori maggiori rispetto alle altre etnie, includendo le città principali. Nel 1994 croati e musulmani si uniscono in una propria Federazione, la Federazione di Bosnia Erzegovina (FBiH), per combattere più efficacemente i serbi che avevano proclamato fin dal 1991 una propria Repubblica autonoma, la Republika Srpska (RS). Con l intervento militare della NATO a sostegno della FBiH, si giunge nel novembre 1995 ad un Accordo di Pace tra la FBiH e la RS,

presso la base aerea di Dayton, in Ohio, USA, su impulso dell amministrazione americana. Tali accordi sanciscono la cessazione delle ostilità e statuiscono sull organizzazione costituzionale della Bosnia Erzegovina. La Costituzione di Bosnia ed Erzegovina prevede l istituzione di due entità, la Federazione di Bosnia Erzegovina, composta in prevalenza da bosgnacchi e croati, e la Republika Srpska abitata prevalentemente da serbi. Lo Stato è di tipo federale, con competenze enumerate in capo allo Stato Federale, sia di natura esecutiva che legislativa, mentre tutte le altre materie non enunciate nella Costituzione Federale sarebbero state di potestà esclusiva alle due entità. Lo Stato di Bosnia Erzegovina è composto da un sistema bicamerale perfetto, con due Camere, la Camera dei Rappresentanti e la Camera dei Popoli. L ufficio di Presidenza della Repubblica è composta da 3 membri, ognuno in rappresentanza di ogni nazionalità, i quali membri ruotano nella carica di Presidente ogni sei mesi. Riguardo alle entità la Federazione di Bosnia ed Erzegovina è strutturata su base cantonale con competenze enumerate in capo alla Federazione (difesa comune, politica economica federale, gestione del territorio), competenze integrate tra Federazione e Cantoni (protezione dell ambiente, tutela della salute, infrastrutture intercantonali), mentre i Cantoni hanno potestà esclusiva su tutte le materie non menzionate. Ogni Cantone ha un proprio Governo con un Primo Ministro, una propria Assemblea elettiva, un proprio Presidente Cantonale. La FBiH è composta da due Camere, un Governo, un Presidente della Federazione coadiuvato da due Vice Presidenti, ma non vi è rotazione nelle cariche. La Republika Srpska (RS), è una Repubblica di tipo unitario, formata da sette regioni che hanno solamente una valenza geografica e statistica. I poteri sono ripartiti tra il livello centrale dell entità e i Comuni. La RS è formata da un Parlamento monocamerale che per alcune funzioni alcuni propri membri compongono una camera separata, la Camera dei Popoli, convocata per questioni di rango costituzionale. Tale entità ha un proprio Presidente, un Primo Ministro nel quale esecutivo devono essere rappresentate tutti i tre popoli costitutivi bosniaci. L esecutivo dell entità ha numerosi poteri, ed è formato da sedici ministeri (affari interni ed esteri, giustizia, economia, politiche del lavoro, turismo, trasporti, ambiente ). Non vi è alcuna Istituzione intermedia tra l entità e il Comune, unità minima fondamentale che ha il compito di gestire in maniera

autonoma le materie ad esso assegnate dall entità (urbanistica, istruzione, cultura, sanità ) con potestà amministrativa e finanziaria in suddette materie. Attualmente vi è un distretto non ancora assegnato a nessuna delle due entità, il Distretto di Brcko e amministrato dal 1999 dall Unione Europea, il che ha conseguito risultati importantissimi sotto il profilo sia della pacifica convivenza tra le etnie, sia in campo economico. Proprio questo territorio è la prova che un futuro di pacifica convivenza è possibile, all interno dell Unione Europea, il cui aiuto sarà fondamentale per condurre la Bosnia Erzegovina, da Stato sorto sul compromesso, ad uno Stato Nazione, dove tutti i propri cittadini si sentano pienamente parte di esso. Simone Gaetano Diego Inno