Gli acquisti d impulso, il benessere degli animali e il rispetto della normativa ovvero un commercio più etico aiuta uomini e animali A cura di Ermanno Giudici Presidente e Capo Nucleo Guardie Zoofile E.N.P.A. Sezione di Milano
Il commercio di animali è assoggettato a tutte le normative vigenti (norme europee, statali, regionali, comunali) in materia di tutela del benessere animale e contro il loro maltrattamento
La detenzione degli animali presso gli esercizi commerciali deve essere in grado di consentire il loro benessere, che è ovviamente criterio diverso dall adempimento delle norme sanitarie che regolano il settore
Nulla si potrebbe eccepire sotto il profilo sanitario (pulizia, possibilità di igienizzazione, tipologia di materiale) mentre tutto potrebbe essere eccepito sotto il profilo del benessere
Comportamento insopportabile Incapacità di sapersi adattare a una situazione difficile " Il benessere di un individuo è la sua condizione rispetto alla sua capacità di adattarsi all ambiente Donald Broom, professore di benessere animale a Cambridge (UK)
Il cliente deve essere indotto a compiere acquisti consapevoli e ponderati sotto ogni profilo: bisogni, costi e necessità di tempo per accudimento e gestione Il venditore deve fornire Informazioni correte e veritiere sulle necessità etologiche dell animale senza omissioni, in particolare su crescita e esigenze future, compresa quelle relative alla corretta alimentazione, senza semplificazioni Il venditore deve evitare di esporre e mettere in vendita specie animali con esigenze etologiche complesse, per evitare di indurre il pubblico all acquisto
Il tutore di un animale (negoziante / acquirente) deve essere consapevole delle sue necessità perché sia garantita non solo la sua esistenza in vita ma anche il minimo benessere La semplificazione delle reali esigenze di spazio, alimentazione, temperature, ritmi vitali è causa di condizioni di vita non idonee alla garanzia del benessere minimo e al conseguente maltrattamento Vi sono specie che hanno una grande resilienza e quindi possono vivere per anni in condizioni di continua sofferenza e di maltrattamento, spesso causate da una carenza di informazioni all atto dell acquisto
Il benessere di un animale non è esclusivamente dipendente dalle dimensioni del luogo in cui è ospitato (casa, recinto, gabbia, terrario, etc.) ma è condizionato da una serie di fattori coincatenati fra loro Per valutare se una specie sia detenuta in condizioni tali da non causarle sofferenza bisognerà quindi valutare spazi, temperature, alimentazione, possibilità di esercitare i comportamenti etologici propri della specie Le condizioni di minimo benessere devono essere assicurate in ogni segmento della catena distributiva (importatore/grossista, negoziante, acquirente) senza poter usare la breve detenzione come esimente da questi criteri
LE 5 LIBERTA Questi indicatori di benessere furono individuati nei lontani anni 60 dal professor Roger Brambell e successivamente furono inseriti nel British farm animal welfare council del 1979 Libertà dalla fame, dalla sete e dalla cattiva nutrizione. Libertà dai disagi ambientali Libertà dalle malattie o dalle ferite Liberta di poter manifestare le caratteristiche comportament ali speciespecifiche Libertà dalla paura e dallo stress Ermanno Giudici - Il maltrattamento degli animali - Riproduzione vietata senza citare la fonte 9
Quali norme regolano principalmente la vendita di animali da compagnia sotto il profilo del benessere Legge 189/2004 Introduzione del delitto di maltrattamento di animali Legge 201/2010 Normativa contro il traffico di animali domestici in ambito nazionale Convenzione di Strasburgo sulla protezione degli animali da compagnia (ratificata da legge 201/2010) Leggi e regolamenti regionali Regolamenti comunali
Gerarchia normativa Per il principio gerarchico dell applicazione delle fonti del diritto le leggi si applicano secondo un criterio di prevalenza oggettivo: Normativa statale e Regolamenti Europei Normativa regionale Normativa comunale
UCCISIONE 544 bis C.P. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni. CRUDELTA O SEVIZIE 544 ter C.P. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. ABBANDONO E DETENZIONE NON COMPATIBILE 727 C.P. Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze
Articolo 4 1. Ogni persona che tenga un animale da compagnia o che abbia accettato di occuparsene sarà responsabile della sua salute e del suo benessere. 2. Ogni persona che tenga un animale da compagnia o se ne occupi, deve provvedere alla sua installazione e fornirgli cure ed attenzione, tenendo conto dei suoi bisogni etologici secondo la sua specie e la sua razza ed in particolare: a) rifornirlo in quantità sufficiente di cibo e di acqua di sua convenienza; b) procurargli adeguate possibilità di esercizio; c) prendere tutti i ragionevoli provvedimenti per impedire che fugga. 3. Un animale non deve essere tenuto come animale da compagnia se: a) le condizioni di cui al paragrafo 2 di cui sopra non sono soddisfatte, oppure b) benché tali condizioni siano soddisfatte, l animale non può adattarsi alla cattività
Grazie per l attenzione