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SBN On-Line Il catalogo virtuale sui beni culturali di Claudia Parmeggiani nazionale e per più tipologie di utenti, per l electronic document delivery (fornitura dei documenti elettronici) e il prestito interbibliotecario; 3) integrare nelle reti le istituzioni culturali dell Europa settentrionale, centrale, orientale e meridionale. Entro il 2001 ONE 2 estenderà i servizi e le componenti software, già sviluppate nel precedente progetto ONE, che verranno sperimentate dalle istituzioni bibliografiche partecipanti. 2 Il primo progetto ONE ha avuto lo scopo di facilitare l accesso ai maggiori database europei tramite il protocollo Z39.50. 3 Le 15 istituzioni che hanno partecipato al progetto 4 appartengono a 8 paesi europei (Norvegia, Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Olanda, Austria, Svezia e Finlandia), che hanno messo a disposizione complessivamente quasi 40 milioni di record bibliografici distribuiti in oltre 18 basi di dati. La validazione dei servizi sarà effettuata entro il 2001 su quattro diverse tipologie di utenti: catalogatori, ricercatori, utenti di biblioteche pubbliche e di musei. I catalogatori verificheranno le nuove possibilità di riuso dei re- Come è noto l accesso integrato a basi dati eterogenee (bibliografiche, museali, digitali, ecc.) è una delle aree chiave di cooperazione indicate nel 5. Programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico dell Unione europea. Il Programma è finalizzato a rafforzare la collaborazione fra biblioteche, archivi e musei nel settore della Information technology. Ma già dal precedente 4. Programma quadro furono finanziati alcuni progetti che miravano a raggiungere obiettivi di servizio nell ambito dell integrazione fra settori diversi. Così è per il progetto ONE 2. Il progetto ONE 2 (OPAC Network in Europe) 1 ha come principale obiettivo la definizione di un profilo comune a livello europeo dello standard per la ricerca, il recupero dell informazione, la fornitura di documenti. Le finalità del progetto sono: 1) implementare servizi aggiuntivi con standard comuni per utilizzare ed estendere le funzioni di ricerca e recupero definite nell ambito del progetto precedente ONE; 2) stabilire le specifiche di applicazione degli standard, a livello intercord scaricati dalla rete, della qualità e affidabilità dei dati recuperati e dei vantaggi per l aggiornamento del catalogo in linea. I ricercatori faranno test per misurare l efficacia degli strumenti realizzati ai fini della ricerca su basi dati remote e della fornitura dei documenti via rete. Gli utenti di biblioteche pubbliche sperimenteranno il software sviluppato nel progetto per il recupero delle informazioni di localizzazione, per la disponibilità dei documenti e il prestito interbibliotecario. Gli utenti di musei, infine, saranno coinvolti per la ricerca e il recupero di dati non bibliografici presenti in rete e recuperabili con gli strumenti costruiti all interno del progetto. È in questo ambito che l ICCU, che è partner del progetto europeo, ha sviluppato e messo in esercizio nuovi servizi di SBN raccolti sotto il nome di SBN On-Line, che sono disponibili per qualsiasi utente. 1. Il servizio SBN On-Line nasce dall esigenza di offrire al cittadino nuovi servizi pubblici sui beni culturali, che migliorino in Italia l accessibilità alle collezioni bibliografiche, la estendano integrandola con quelle museali, archivistiche e digitali; attivino inoltre nelle biblioteche il servizio di prestito interbibliotecario e la fornitura di documenti anche in formato elettronico. Il progetto si indirizza pertanto alla valorizzazione e diffusione del patrimonio culturale italiano, tramite la creazione della biblioteca virtuale nazionale, facile da usare e aderente agli standard internazionali applicati in Internet. Il progetto è stato realizzato dall Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane (ICCU) 5 con finanziamenti messi a sua disposizione dal Ministero per i beni e le attività culturali e dalla 44 Biblioteche oggi - Marzo 2001

Commissione europea: è infatti una delle realizzazioni previste nell ambito del progetto europeo Opac Network in Europe. 6 Nel 2000 SBN On-Line è stato presentato a gennaio nel tutorial sullo standard per la ricerca e il recupero ANSI Z3950/ISO 23950, organizzato dallo Z3950 Implementers Group (ZIG) a San Antonio nel Texas, ad aprile al Convegno ALM (Archives, Libraries and Museum) convergence, organizzato dall European Library Automation Group alla Mediathèque de la Cité des Sciences et de l Industrie a Parigi, 7 sempre ad aprile alla giornata sulla Biblioteca digitale organizzata a Roma dal CNR e ad ottobre al Seminario italo-tedesco organizzato nell ambito di Bibliocom dall ICCU e dal Goethe Institut di Roma. 8 2. Il catalogo in linea di SBN È da maggio del 1997 che gli utenti di Internet usano liberamente il catalogo in linea del Servizio bibliografico nazionale (SBN), 9 che contiene 5 milioni e mezzo di descrizioni bibliografiche, 15 milioni di localizzazioni ed è alimentato dalla cooperazione delle oltre 1.100 biblioteche SBN. Il servizio è attivo all indirizzo Internet <http// opac.sbn.it> e funziona 24 ore su 24, senza limiti di orario, con una media di accessi oggi superiore ai 120.000 giornalieri. Il nuovo servizio SBN On-Line arricchisce oggi l offerta al pubblico di Internet, attivando all indrizzo <http://sbnonline.sbn.it/> servizi integrati di ricerca e recupero su collezioni eterogenee (bibliografiche, museali, digitali) italiane e straniere, il prestito interbibliotecario e la fornitura di documenti anche in formato elettronico (Fig. 1). I lettori e i bibliotecari italiani e di altri paesi possono usare liberamente: Fig. 1 la ricerca con modalità semplice e avanzata: sull Indice 10 SBN; su altri cataloghi di biblioteche italiane e straniere; sui cataloghi di alcuni musei italiani; sui cataloghi di alcuni archivi di documenti; la ricerca integrata su più cataloghi omogenei; la ricerca integrata su cataloghi di biblioteche, musei e archivi; la presentazione dei risultati in formato analitico (SUTRS), UNI- MARC, USMARC, a seconda delle opzioni offerte dal catalogo selezionato; il collegamento agli OPAC locali per consultare la scheda gestita da una delle biblioteche selezionabili nella presentazione della notizia bibliografica; la richiesta a una biblioteca di localizzare un documento che non è stato trovato mediante SBN On- Line; il prestito interbibliotecario nazionale e internazionale dei documenti trovati nell Indice SBN, che include la richiesta di un documento, in originale o in riproduzione, e del preventivo di spesa; le informazioni sui servizi offerti dalle biblioteche registrate e i relativi costi; le informazioni sull accoglimento e lo stato delle proprie richieste di prestito interbibliotecario e di fornitura dei documenti. Gli utenti Internet che hanno almeno un indirizzo di posta elettronica, anche se non sono registrati in una biblioteca italiana o straniera, possono richiedere copie, preventivi di spesa, localizzazioni e informazioni sullo stato delle richieste. La richiesta di servizi può essere inviata solo alle biblioteche registrate sul sistema ILL SBN, che hanno descritto i servizi offerti e i costi richiesti. Le richieste di prestito interbibliotecario, inoltre, vengono accolte solo se effettuate dagli utenti già iscritti al prestito presso quelle stesse biblioteche. 3. La sperimentazione Nel corso del 2000 è stato convenuto di registrare su ILL SBN un insieme definito di biblioteche Biblioteche oggi - Marzo 2001 45

che hanno partecipato alla sperimentazione del nuovo servizio. 11 La sperimentazione ha coinvolto circa 50 biblioteche appartenenti a diverse amministrazioni: le Biblioteche nazionali di Firenze e Roma, la Marciana di Venezia, la Nazionale universitaria di Torino, la Braidense di Milano, le Universitarie di Pavia e Sassari, alcune biblioteche delle Università di Firenze, Padova, Trieste, Bologna, Perugia (Università per stranieri), Roma (La Sapienza), l IUAV di Venezia, le Civiche di Belluno e Alba, la Classense di Ravenna, la Labronica di Livorno e alcune biblioteche non automatizzate con software SBN, ma selezionate dalla Regione Toscana. Dal 2001 tutte le biblioteche italiane potranno siglare un accordo con l ICCU per essere registrate e offrire in linea i loro servizi di fornitura di documenti e prestito interbibliotecario. Per la rilevazione dei risultati della sperimentazione sono state predisposte due schede di test elaborate dall ICCU insieme al Joanneum Research Institute di Graz, coordinatore della fase di sperimentazione del progetto europeo ONE 2. Le schede per la raccolta delle osservazioni sono liberamente disponibili su Internet e ospitate dal server dell Istituto di ricerca austriaco: 1) facilità d uso: <http://ppc506. joanneum.ac.at/one2/ita/checklist.html>. 2) funzionamento del sistema: <http://ppc752.joanneum.ac.at/one 2/ita/bugreport.html>. Il questionario sulla facilità d uso raccoglie le impressioni che l utente ha avuto sull interfaccia, se ha usato le pagine di Help, se ha avuto difficoltà a formulare la ricerca, se le sue esigenze informative sono state soddisfatte, se ha ottenuto risultati e se questi sono stati pertinenti alla ricerca; quesiti più tecnici riguardano anche i tempi di risposta, il comportamento del sistema, i vantaggi e gli svantaggi in relazione agli altri strumenti che usa abitualmente. L utente che usa il questionario deve essere riconoscibile e quindi viene richiesto il suo nome, l ente di appartenenza e la professione. Il questionario sul funzionamento del sistema rileva la descrizione del problema verificatosi dopo aver richiesto una descrizione del client, della piattaforma hardware, del sistema operativo e del browser usato. I risultati forniti dai questionari sono di supporto agli sperimentatori per le richieste di immediata rimozione dei malfunzionamenti e per le proposte di evoluzione da discutere nell ambito delle riunioni e direttamente sulla mailing list. 4. Formazione Nell ambito della sperimentazione si è convenuto di utilizzare le tecniche della formazione a distanza per realizzare uno strumento su Internet dedicato al personale di biblioteca addetto al prestito, ma adatto anche agli utenti che debbono usare con facilità le funzioni di ricerca e prestito. SBN On-Line come l OPAC SBN e SBN ILL sono dotati di Help in linea, ma si è convenuto di favorire l integrazione con il progetto CREMISI promosso dall Ufficio centrale per i beni librari nell ambito dell iniziativa comunitaria ADAPT con l obiettivo di sviluppare una rete di aule multimediali all interno di biblioteche pubbliche statali, al fine di favorire la riqualificazione professionale dei lavoratori. 12 Il gruppo di sperimentazione ha partecipato direttamente alla realizzazione di un modulo didattico specifico, facile da aggiornare, che è stato aggiunto agli altri titoli di CREMISI disponibili e accessibili in rete. Tale modulo illustra le diverse funzioni ed è corredato di testi esplicativi e di un ricco numero di esempi, oltre che di una web conference e di una chat. 5. Integrazione OPAC polo-indice Una gestione ottimale del servizio di prestito interbibliotecario richiede una gestione più controllata e un informazione diffusa dei dati sulla disponibilità dei documenti nelle biblioteche della rete SBN. A questo fine sono state estese le attuali funzioni dell interrogazione Indice realizzando una integrazione funzionale tra l OPAC Indice e gli OPAC di polo. Tale funzionalità consente a un u- tente che ha effettuato una ricerca su Sbn On-Line e ha recuperato una notizia dalla base dati Indice di attivare in modo trasparente una ricerca sull OPAC di polo utilizzando un campo selezionabile/icona associato alle localizzazioni presenti nella visualizzazione analitica ottenuta come risultato della ricerca stessa. Il servizio oggi è in esercizio e applicato ad oltre 900 biblioteche identificabili su SBN On-Line con il codice dell Anagrafe delle biblioteche italiane e presenti in un OPAC di polo che ha implementato un accesso per BID. Per rendere attivo il collegamento di SBN On-Line con l OPAC SBN locale e consultare la scheda gestita dalla biblioteca selezionata è necessario che la biblioteca trasmetta all ICCU il nome dell ente che ospita o gestisce il catalogo locale, la relativa URL della ricerca per BID (numero identificativo della notizia bibliografica SBN) e il nome del responsabile del catalogo SBN locale. La biblioteca per essere oggetto di un collegamento deve essere citata nel catalogo collettivo in linea di SBN e in uno dei cataloghi locali di SBN. La lista degli OPAC locali connessi all Indice 46 Biblioteche oggi - Marzo 2001

è accessibile alla URL: <http:// www.iccu.sbn.it/opacpoli.htm>. 6. Il catalogo unico ibrido SBN On-Line è un catalogo virtuale in quanto usa un unico punto di ingresso alla rete e una medesima interfaccia in italiano e in inglese per offrire la connessione a più basi dati remote per la ricerca, il recupero, la presentazione dei risultati (Fig. 2). I punti di accesso e le modalità di ricerca sono le medesime per ognuna delle basi dati e per ciascun archivio è fornito un breve testo di informazioni con dati sintetici sul suo contenuto e la URL dell istituzione responsabile della gestione dei dati. Le basi dati bibliografiche presenti su SBN On-Line a gennaio 2001 sono le seguenti: Italia: Indice SBN, Marciana Venezia, Università di Firenze; Europa: BIBSYS, BIBSYS-Periodicals, LIBRIS-Royal Library of Sweden, British Library-Sri, British Library-Mar, CURL OPAC Project, Danish union catalogue, e una lista di cataloghi norvegesi: Norwegian national bibliography, Norwegian list of serials, Norwegian union catalogue of monographs, Norwegian union catalogue of serials, Norwegian union catalogue of printed music, Norwegian union catalogue of monographs-videos, films and slides, Nordic/baltic union catalogue of serials; Nordamerica: Official catalog Library of Congress, Bell laboratories library network-scientific books, Bell laboratories library network-fact book, Bell laboratories library network - athematical software, MEDLINE-National Library of Medicine, P. Getty Research, Melvyl Catalog, California periodicals database. Le basi dati relative a collezioni di museo sono state realizzate nell ambito di progetti nazionali e internazionali e sono dei prototipi: Querini Stampalia: Opere D arte, Collezione Peggy Guggenheim, Musei Civici Veneziani, Esposizione da Leonardo a Canaletto, Fondazione G. Cini Fondo E. Duse, Arte sacra siciliana e sarda (ICCD). SBN On-Line si può definire meglio come un catalogo unico ibrido 13 (Fig. 3) perché il catalogo unico SBN e le diverse basi dati sono consultabili in modo integrato secondo standard comuni concertati nell ambito di progetti internazionali 14 che hanno definito un profilo comune per il recupero, lo scarico dei dati e la richiesta di fornitura di documenti e di prestito interbibliotecario. Fig. 2 Fig. 3 L utente di SBN On-Line utilizza un unico punto di accesso alla rete, una interfaccia unica e un unico linguaggio di interrogazione per una molteplicità di servizi diversi: è l utente ad essere centralizzato e non più il servizio. Da un punto di vista tecnico SBN On-Line consiste in un client che interopera con più server distribuiti in rete, che gestiscono le informazioni recuperate dall utente all atto del collegamento. Il client e i server usano un protocollo di colloquio comune per scambiarsi messaggi. Un gateway HTTP/Z3950 consente all utente di usare il servizio via web. Biblioteche oggi - Marzo 2001 47

7. L applicazione degli standard internazionali in SBN On-Line Il progetto per la realizzazione del catalogo in linea SBN ha avviato dal 1997 il processo di apertura del sistema Indice SBN verso altri sistemi remoti di biblioteche. L apertura è garantita dalla conformità di SBN agli standard internazionali: ISO 2709, ISO 23950, ISO 1160/1161 e Dublin Core. 7.1 ISO 2709 L alimentazione del catalogo in linea è effettuata su un tracciato definito nel rispetto delle raccomandazioni suggerite dal manuale UNIMARC 15 e sulla base delle informazioni presenti nelle diverse basi dati dell Indice: Libro Moderno, Libro Antico, Musica e Manoscritti residenti; nel tracciato di caricamento sono state aggiunte alcune informazioni necessarie per le specifiche esigenze di trattamento di materiali speciali quali i manoscritti e la musica e sono state quindi proposte dall ICCU delle estensioni allo standard nell ambito del Permanent UNI- MARC Commitee. La presentazione dei risultati della ricerca, lo scarico su disco e il loro inoltro in posta elettronica è offerto in UNI- MARC e USMARC. 7.2 ISO SR 23950 Il motore di ricerca del sistema e la presentazione dei risultati rispettano lo standard Z39.50 che definisce il protocollo di colloquio fra due o più applicazioni connesse in rete con una architettura client/server; lo standard sta assumendo un ruolo straordinariamente importante nella realizzazione di servizi distribuiti in rete per biblioteche digitali. L adozione dello standard garantisce infatti l interoperabilità per la ricerca e il recupero di informazioni fra sistemi prodotti da venditori commerciali diversi, fra sistemi bibliotecari che adottano più formati, fra gruppi di utenti differenti quali quelli di biblioteche locali e universitarie, nazionali e internazionali, ma anche appartenenti a comunità diverse, quali ad esempio biblioteche, editori, archivi e musei. La affidabilità dei servizi erogati costruiti in applicazione dello standard Z39.50 è garantita dalla definizione di profili comuni. Un profilo è un accordo su come usare le opzioni dello standard: quali punti di accesso usare, quali attributi applicare, quali formati e quali servizi implementare. Le modalità di applicazione dello standard Z39.50 nel catalogo in linea di SBN sono descritte nel Profilo SBN. 16 Il profilo descrive come sono state realizzate le funzioni di ricerca, definisce i punti di accesso e le combinazioni di valori d uso e di struttura che fanno riferimento all allegato BIB-1 dello standard. 17 7.3 Il Dublin Core In SBN On-Line per la ricerca in- Fig. 4 tegrata su basi dati costruite in adozione dello standard Z39.50, ma appartenenti a domini eterogenei (bibliografici, museali, archivistici, etc.) si usano i metadati secondo lo standard Dublin Core. 18 Il Dublin Core è un insieme di metadati che ha lo scopo di facilitare il recupero delle risorse elettroniche. Originariamente è stato concepito per descrivere le risorse elettroniche sul web e successivamente ha suscitato l interesse delle comunità che si occupano delle descrizioni di risorse quali i musei, le biblioteche, le agenzie governative e le organizzazioni commerciali. Le caratteristiche del Dublin Core sono: la semplicità, infatti tale standard non è destinato ai catalogatori e- sperti; l interoperabilità semantica su molte discipline; il consenso internazionale, è adottato infatti in oltre venti paesi; 48 Biblioteche oggi - Marzo 2001

l estensibilità e la modularità sul web. SBN On-Line mette a disposizione dell utente che effettua una ricerca integrata su basi di dati eterogenee un insieme di canali di ricerca propri dello standard Dublin Core (Fig. 4 e 5). Le modalità di applicazione dello standard anche in questo caso sono state concertate a livello internazionale nell ambito del progetto ONE 2 e del profilo Bath, che descrive e specifica un subset di elementi per la ricerca di base su domini diversi di risorse di rete quali cataloghi di biblioteca, cataloghi unici, informazioni governative, sistemi museali e archivi. L applicazione in SBN On- Line si basa sul lavoro di mappatura dei quindici elementi del Dublin Core Metadata Element Set Reference Description, Versione 1.1 e il formato UNIMARC. 19 Nella mappatura si sono previsti valori diversi in UNIMARC per elementi qualificati o non qualificati. 7.4 ISO/ILL Il nuovo servizio SBN sistema per la fornitura dei documenti e il prestito interbibliotecario è un server web basato su tecnologie Java con sua interfaccia utente facile da usare, gestita tramite un qualsiasi browser web. 20 L interfaccia del server è basata sulla semantica ISO/ILL come specificato nello standard secondo ASN.1. Lo standard ISO/ILL è stato convertito in XML 21 e rispetta la definizione dei dati usata dal server ILL. Il prestito interbibliotecario SBN usa le specifiche del protocollo e gli stati dello standard ISO/ILL, gestisce inoltre tutti i campi obbligatori e opzionali dello standard. Il nuovo servizio SBN può ricevere richieste di prestito o di fornitura di documenti, oltre che dagli utenti che usano direttamente la sua interfaccia HTML, anche tramite altri sistemi di prestito che applicano lo standard ISO/ILL (Fig. 6) Fig. 5 Note 1 Il sito web di ONE 2 su echo è <http://echo.lu/libraries/en/projects/o ne2.htm>; il sito del progetto è <http:// www. one-2.org/>. 2 Austrian Army Museum.Bibsys (NO), British Library, Essex Libraries (UK), Crossnets Systems, Danish Library Centres, Helsinki University Library, Hungarian National Library, ICCU, Fig. 6 Oslo College Depart. Libraries and Information Sc., Joanneum Research (AT), Royal Library LIBRIS Dep. (SE), University of Oslo Library. 3 Il software sviluppato per ONE è dotato anche di un convertitore in linea che gestisce la presentazione dei risultati della ricerca in più formati di dati, fra cui i diversi MARC nazionali (UKMARC, FINNMARC, USMARC, ecc.) UNIMARC e formati proprietari interni ai sistemi coinvolti. Biblioteche oggi - Marzo 2001 49

4 BIBSYS, Oslo College BRODD, British Library, Danish Library Center, Die Deutsche Bibliothek, Joanneum Research, Die Steiermarkische Landesbibliothek, Royal Library of Sweden, Steieimarkische Landesmuseum Joanneum, Nationl Library of Norway, Library of Danish national Museum, PICA, Satellite International Limited, Helsinki University Library, University of Oslo Library. 5 Il sito dell ICCU ha il seguente indirizzo: <http://iccu.sbn.it>. 6 Il sito del progetto ha il seguente indirizzo provvisorio: <http://home.hio. no/~liva/divdok/one2jbi.htm>. 7 Il programma è accessibile alla URL: <//www.kbr.be/elag/prog-24.htm>. 8 Il programma è accessibile alla URL: <http://www.aib.it/aib/congr/c47/iccu.htm>. 9 Informazioni aggiornate sulla rete, i collegamenti ai siti delle biblioteche e ai loro cataloghi si trovano all indirizzo: <http://www.iccu.sbn.it/sbn.htm>. 10 Il contenuto dell Indice è descritto all indirizzo: <http://www.iccu.sbn.it/ basidati.htm>. 11 La lista aggiornata delle biblioteche che partecipano alla sperimentazione è accessibile all indirizzo: <http://www. iccu.sbn.it/biblill.html>. 12 L iniziativa è presente su Internet all indirizzo: <http://www.cremisi.org/ iccu/>. 13 Parallel searching by Sebastian Hammer, Index Data/ Danish National Library Authority, <http://www. loc. gov/z3950/agency/zig/meetings /dc2000/presentations/presentations. html>. 14 <http://lcweb.loc.gov/z3950/agency/ profiles/ats.html>: il profilo ATS-1; <http://www.bibsys.no/one-wg/bib- 1.profile.html: il profilo ONE>; <http://linnea.helsinki.fi/z3950/cenl_ profile.html :il profilo CENL>; <http://www.cimi.org/downloads/prof ilefinalmar98/cimiprofile1.htm>: il profilo CIMI (Consortium for the Computer interchange of museum information); <http://www.nlc-bnc.ca/bath/bathe.htm>: il profilo Bath. 15 UNIMARC manual, München, Saur, 1996. 16 <http://www.iccu.sbn.it/eopacsbn. html>: il profilo SBN. Il profilo SBN: l applicazione dello standard ISO 23950 nel progetto OPAC, SBN Notizie, 1988, 1, p.7-23, <http:// www.iccu.sbn.it/ sbn1-98.html>. 17 <ftp://ftp.loc.gov/pub/z3950/defs/ bib1.txt>: Bib-1 Set Semantics. 18 Il sito del Dublin Core è <http:// purl.org/dc>; la traduzione in italiano del Dublin Core è sul sito dell ICCU. 19 Il lavoro di mappatura dell ICCU è all indirizzo: <http://www. koln.ac.uk/ metadata/interoperability/dc_unimarc. html>; l analisi effettuata tiene conto del documento elaborato da UKOLN <http://www.ukoln.ac.uk/ metadata/interoperability/dc_unimarc.html>. 20 Le specifiche funzionali del server ILL sono pubblicate in formato PDF sul sito web dell ICCU. 21 La conversione XML rispetta il DTD pubblicato all indirizzo; <http://prestito.iccu.sbn.it/illxml/ill-apdu.dtd>. 50 Biblioteche oggi - Marzo 2001