Cos è la tortura? La tortura è un metodo per creare dolore fisico o psicologico, con il fine o di punire o di estorcere delle informazioni importanti o per uccidere una persona in modo molto doloroso. Quasi sempre è accompagnata dall'uso di strumenti particolari per infliggere punizioni corporali. Torture e maltrattamenti sono sempre stati voluti da i capi di stato e poi eseguiti dalla polizia e sono stati riscontrati in oltre 150 paesi del mondo e in più di 70 sono assai diffusi, in oltre queste torture hanno provocato molti morti. I paesi in cui viene utilizzata di più sono l Iraq, gli Stati Uniti e altri paesi del Medio Oriente afflitti da continui scontri armati; le persone torturate sono i prigionieri di guerra, i criminali e gli avversari politici, ma anche stranieri senza distinzione di età o sesso. La tortura è illegale o è permessa? Possiamo dire che in teoria nessun governo può usare lo stato di guerra, la minaccia di guerra o l'instabilità politica interna o qualsiasi altra emergenza pubblica per giustificare la tortura, poiché in base alla Convenzione di Ginevra la tortura è illegale nell'ambito di tutti i conflitti esterni o interni. Inoltre
la tortura e i maltrattamenti nei confronti delle persone sono condannati dall articolo 5 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani il quale afferma che: "Nessuno dovrà essere sottoposto a tortura o trattamenti o punizioni crudeli, inumani e degradanti". In alcuni paesi sono però concesse legalmente alcune forme di tortura quali le punizioni corporali giudiziarie. In ogni caso in base alla Dichiarazione Universale nessun uomo tanto meno un capo di stato o la polizia deve torturare o detenere una persona illegalmente o contro il volere di quest ultima. Esempi di tortura nella storia Un caso di tortura abbastanza noto è quello del capo delle forze armate italiane in Somalia Valerio Ercole, che insieme a due commilitoni nel 1993 ha unito i fili per far circolare la corrente in un circuito in modo da far parlare un criminale; tutto ciò ha fatto scoppiare uno scandalo nazionale e ha avviato un' inchiesta giudiziaria. Secondo la versione raccontata da Aden, la vittima, i militari italiani avevano avuto una segnalazione da alcuni cittadini somali ed egli era stato individuato come l' autore di un furto in una casa della zona. I soldati italiani dopo averlo catturato, per indurlo alla confessione l avevano torturato con scariche elettriche applicandogli due elettrodi nel
corpo. Ma questo non è stato un caso particolare o un eccezione, molti altri episodi simili sono accaduti in questa zona; alcuni esempi sono quello di una ragazza somala violentata e quello di altri semplici criminali e prigionieri somali incappucciati e legati tra loro che presentavano su tutto il corpo bruciature di sigarette e lividi inferti da soldati italiani. Questi sono solo alcuni degli episodi di violenza e tortura commessi dai soldati italiani nei confronti della popolazione somala durante l' operazione per il mantenimento della pace in Somalia. Nella primavera del 1430 venne bruciata viva una certa Teresa che era stata ritenuta una strega per tutte le confessioni estorte con i dolori terribili inflitti dalle torture della Santa Inquisizione. Teresa era stata sottoposta a tutte le più atroci torture finché non confessò ciò che gli inquisitori volevano e poi fu bruciata viva. Molte streghe, oltre a Teresa furono arse vive nei secoli per atrocità confessate sotto gli effetti della tortura e della persuasione della Santa Inquisizione. Questo fatto ci fa capire che in epoca medioevale si faceva abuso della tortura anche su persone che erano innocenti e lo scopo, in questo caso, era quello di eliminare ogni forma di eresia. L uomo si è sempre servito della tortura poiché ha sempre ritenuto o
almeno ha voluto far credere agli altri che sarebbe stata l unico modo per indurre i torturati a dire la verità, ma in realtà la tortura è un metodo per far dire alle vittime ciò che il torturatore vuole e quindi è un metodo per imporre le proprie idee. L uomo si è servito della tortura proprio per questi motivi, ma non esiste nessuna giustificazione o situazione che la giustifichi. Non c è nessuna eccezione che permetta di ricorrervi e mettere cosi in discussione la dignità di una persona.