UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA Ufficio Stampa Rassegna Stampa Roma 21 novembre 2016 Argomento Testata Titolo Pag. Università Scuola24 No tax area da rivedere e super borse bocciate: gli studenti critici sulla manovra 2 Università Corriere della Sera I corsi universitari online Un primato tutto italiano 3-5 Università Il Messaggero Studenti-lavoratori, in Italia mai così pochi 6 Università Italia Oggi Laurea professionalizzante per rispondere al mercato 7 Scienze motorie la Repubblica Educazione motoria alle elementari il Comune ci crede 8-9 Sport e salute Gazzetta del Mezzogiorno Sport, bastano 20 minuti per stare bene 10-11 Pratica sportiva La Stampa Meglio soli che in squadra L Italia si scopre un Paese di nuotatori 12-13 Pratica sportiva Gazzetta dello sport Csi, sport per il mondo 14-15
No tax area da rivedere e super borse bocciate: gli studenti critici sulla manovra Se non è una bocciatura poco ci manca. Tra le prime mozioni approvate lo scorso 16 novembre dal rinnovato Consiglio nazionale degli studenti universitari guidato da Anna Azzalin (eletta nelle liste dell Udu) c è anche un parere dettagliato sulla legge di bilancio. Nel mirino no tax area («positiva, ma da rivedere») e misure per il diritto allo studio («pochi i 50 milioni in più previsti»). Bocciate le super borse per i meritevoli, rimandate anche le altre misure sulla ricerca: dai bonus per i ricercatori a quella sui dipartimenti. Approvate anche altre mozioni - presentate da Link studenti - sul diritto allo studio e una sulle cattedre Natta per le quali il Cnsu chiede il ritiro del decreto. La mozione sulla manovra Dal Consiglio degli studenti arriva innanzitutto l indicazione a rivedere la no tax area che comunque viene giudicata «con favore». Nel mirino la soglia dei 13mila euro sotto alla quale scatta appunto la no tax area. Una soglia «troppo bassa - per il Cnsu - essendo poco rappresentativa dell'attuale composizione della popolazione studentesca, nonché tendente a escludere le fasce appena superiori alle fasce tutelate dai principi contenuti nella legge di bilancio, che sarebbero gravate da un carico contributivo maggiore rispetto all'attuale situazione, in virtù del minore introito». Per gli studenti vanno rivisti anche i criteri di merito per accedere a questa misura e la contrarietà ad una differenziazione punitiva sulla tassazione tra studenti in corso e studenti fuori corso. «Con favore» viene accolta dal Cnsu l aumento di 50 milioni del Fondo per il diritto allo studio anche se c è «preoccupazione per l esiguità dell incremento proposto, considerato insufficiente per la copertura nazionale degli studenti idonei alla borsa, che oggi si attesta intorno al 10%, ben lontano dagli standard europei». Parere nettamente contrario alle super borse («un premio per pochi a discapito dei capaci e meritevoli ma privi di mezzi) così come è fortemente negativo il giudizio sul superfinanziamento per Human Tecnopole e sull istituzione del fondo per i dipartimenti di eccellenza: la richiesta del Cnsu è di girare le risorse all incremento del finanziamento ordinario. Le altre mozioni approvate Nella seduta dello scorso 16 novembre sono state anche approvate all unanimità le mozioni presentate da Link-studenti indipendenti sul diritto allo studio. «In particolare - avverte Sara Ingrosso, capogruppo Link in Cnsu -, è stata approvata all unanimità la mozione con cui abbiamo chiesto tempi rapidi per il trasferimento del Fondo statale per le borse di studio alle Regioni. Crediamo, infatti, che il Miur sia gravemente in ritardo, con il rischio che si posticipi ulteriormente l'erogazione delle borse di studio, rendendole così meri rimborsi delle spese già anticipate dagli studenti e non un reale strumento utile a sostenere i costi degli studi». Approvata anche all unanimità la mozione - sempre presentata da Link - sulle modifiche all assetto dei poteri tra Stato e Regioni che saranno apportate dalla riforma costituzionale alla materia del diritto allo studio. Il Consiglio degli studenti universitari ha infatti espresso all unanimità forti preoccupazioni in merito all incertezza che la riforma introduce nel sistema del diritto allo studio, che invece avrebbe bisogno di una definizione chiara e certa dei compiti e dei doveri dei soggetti responsabili della tutela del Diritto allo Studio. «Il Consiglio ha sostenuto unanimemente - spiega Ingrosso - che l ambiguità dell espressione utilizzata dalla riforma costituzionale può produrre gravi ripercussioni sulla condizione degli studenti e sulla certezza della garanzia del loro diritto di accedere ai più alti gradi della formazione, indipendentemente dalle proprie condizioni economiche». 21/11/2016 2
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