Ciao a tutti! Siamo Nadia, Giulio e la nostra piccola Diana, di un anno! Abbiamo fatto il cammino di Santiago nell agosto 2014 partendo da Triacastela (140 km di percorso), con piena soddisfazione e con un po di stupore: in un percorso in cui abbiamo incrociato centinaia di persone ogni giorno, non abbiamo infatti incontrato nessuno che avesse intrapreso come noi il cammino con un bambino piccolo (nel senso di troppo piccolo per camminare da solo, e quindi che doveva essere trasportato). Stupore lo diciamo perché, per la nostra esperienza, il cammino affrontato con i bambini non è affatto impossibile, ma anzi con i dovuti accorgimenti è assolutamente piacevole. La presenza di Diana è stata quel di più che ha reso il nostro cammino speciale e pieno dal punto di vista del divertimento e delle emozioni, e per questo lo consigliamo a tutte le famiglie che vogliono fare un esperienza particolare: questo viaggio stimola la riscoperta delle situazioni di vita semplice ed essenziale e soprattutto mette al centro le persone ed il loro legame. Gli accorgimenti però ci vanno e quindi ecco di seguito come ci siamo mossi. La scelta del passeggino Il passeggino è ciò che abbiamo scelto per Diana, e si è rivelata la scelta ottimale: inizialmente avevamo pensato allo zainetto portabimbi, ma alla fine sarebbe stato estremamente faticoso e comunque in spalla bisogna portare altre cose. Inoltre questa scelta l abbiamo fatta anche per le preziose informazioni avute da un altra coppia di genitori che ha fatto il cammino prima di noi, ed ha pubblicato il proprio diario su questo sito: a loro va il nostro sentito ringraziamento. Quindi: passeggino per Diana sul quale abbiamo caricato anche due zainetti e zaino in spalla per noi! Considerate che il cammino (per lo meno il tratto che abbiamo fatto noi) non presenta posti veramente accidentati, ma sterrati sì, e quindi il passeggino deve essere un po fuoristrada con gomme grosse con camera d aria (noi avevamo dei ricambi) ed eventualmente con ammortizzatori e freno. Cosa portare L abbigliamento che consigliamo è un po vario, sono stati molto utili i vestiti più pesanti perché fa freddo al mattino e la sera. Considerate che in ogni albergue c è la possibilità di lavare i panni a mano e quasi tutti hanno lavatrice/asciugatrice.
Per Diana uno zaino con: 3 magliettine a mezze maniche, 1 maniche lunghe, 2 pantaloncini corti, 1 felpa leggera, 2 pantaloni comodi e 1 tuta felpata, 2 calzettoni, 3 calzini, 4 body e una copertina di pile, un cappellino per il sole e uno di cotone, k-way, asciugamano, scarpine e sandali. Occorrente per il cambio e per la pappa: piattino di plastica, cucchiaino, bicchierino, cibi vari, biscotti, un pacco di pannoloni, 2 pacchi di salviette, un fasciatoio di stoffa portatile, crema solare e medicine, borraccia, ciuccio, biberon e fascia/ring. Nadia e Giulio: zaino con una felpa di pile, una maglia a maniche lunghe, 3 magliette a maniche corte, 2 pantaloni accorciabili, 1 pantaloncino corto e canotta, 2 paia di calzettoni da trekking, biancheria intima, k-way, scarpe da trekking (già usate), infradito o sandali, sacco a pelo (salvaspazio) e asciugamano in microfibra. Per l igiene: shampoo da bimbi in comune, due spazzolini, 1 dentifricio, pettine, medicine, sapone di marsiglia. Abbiamo portato anche un plaid sottile foderato da stendere sui prati (utilissimo) e una torcia. Quanto camminare? E da dove partire? Dipende molto dalla filosofia con cui si intraprende questo viaggio, e qui ognuno avrà la sua regola: il cammino è il cuore della vostra giornata (e quindi volete camminare tante ore) o volete limitarvi ad una passeggiata al giorno dedicando il resto del tempo a relax, visite e altro? Noi abbiamo optato per un viaggio senza fretta con camminata al mattino di 3/4 ore considerando la presenza di Diana, che è una bambina molto serena e tranquilla, ma dopo un po di ore di passeggino iniziava a stufarsi. Abbiamo fatto circa 12-13 km al giorno (4 km/h con le soste) per 11 giorni e così abbiamo macinato circa 140 km! Fate il vostro calcolo, con solo una nota: attenzione che il cammino è in generale un sali-scendi ragionevolmente dolce, ma prima di Triacastela, all ingresso della Galizia, c è il Cebreiro: se partite più in là preparatevi ad affrontare i suoi 800m di dislivello con il passeggino è una bella impresa! Arrivare alla partenza Se vi limitate, come noi, all ultima parte del cammino di Santiago, la scelta più logica è di volare su Santiago e poi prendere taxi o mezzi pubblici per raggiungere la vostra località di partenza. Noi abbiamo volato da Bergamo con Ryanair, e arrivati la sera tardi abbiamo preso un Taxi dall aeroporto di Santiago a Triacastela: il costo non è indifferente (170 ) ma compensato dal volo low cost e da un viaggio che in generale sugli altri aspetti (mangiare- dormire) è economico. Il taxi all aeroporto l abbiamo trovato anche in tarda serata, e le tariffe
sono prefissate (ma si può negoziare). L alternativa sono i pullman, più economici ma ovviamente dovete adattarvi a tratte ed orari, magari trascorrendo una notte a Santiago se arrivate tardi. La nostra giornata La nostra giornata, come detto, era un giusto mezzo tra cammino e tempo per altre cose. In generale, ci svegliavamo a orari normali con partenza verso le 8:30-9:00: avevamo preventivato di partire molto presto per evitare il caldo ma alla fine non è stato necessario: la Galizia anche in agosto si è rivelata tutt altro che torrida (forse complice anche l estate ballerina di quest anno) e c è da considerare che il fuso orario in estate è quello dell Italia ma siamo molto più a ovest: quindi il sole arriva tardi e se ne va tardi! Mattina di cammino magari con una sosta a metà percorso (Diana per lo più dormiva o si guardava felice intorno ) ed arrivo verso l ora di pranzo. Il resto della giornata se ne andava (molto in fretta ) tra pranzo, pennichella, relax, giochi con Diana sui prati, lavatrici, cucina, incontri con i pellegrini, cena etc e poi a nanna presto un po per la stanchezza, un po perché dovendo stare con Diana, una volta addormentata lei toccava anche a noi! Come mangiare Sulla cucina bisogna davvero accontentarsi, in ogni paesino incontrato c era sempre un bar/trattoria che proponeva panini vari e il tipico menù del pellegrino (10 euro circa) con un primo (zuppa, legumi ecc.), un secondo (carne o merluzzo e patatine fritte), un dolce (torta di Santiago o budino) e compresi acqua e vino. Anche molti albergues disponevano di una trattoria con cucina poco varia. Diana era già svezzata e mangiava già di tutto, ma era abituata a cibi salutari (verdura e frutta): durante tutta la vacanza non è stato possibile mantenere sempre questo proposito, diciamo che ci siamo adattati. Solo qualche volta siamo riusciti a comprare del cibo al supermercato da consumare nell albergue, poiché spesso l angolo cucina o non c era o quello a disposizione non era ben attrezzato. Dove dormire (le nostre tappe) Il cammino è disseminato di albergues molto variabili per età/bellezza/pulizia/organizzazione etc., mentre sono relativamente uniformi i prezzi: più o meno 10 per un letto in camerata, 30 per una camera doppia con bagno in comune e 40 per una camera doppia con bagno privato. Noi abbiamo privilegiato i paesini più piccoli: un po perché più tranquilli e meno affollati, un po perché c è più verde (importante per i pomeriggi di gioco con Diana) un po perché spesso l albergue ha una dimensione più umana. Di seguito l elenco delle nostre tappe:
Triacastela Samos Samos San Mamede San Mamede Ferreiros Ferrieros Portomarin Portomarin Ventas de Naron Ventas de Naron Ponte Campana Ponte Campana - Melide Melide Ribadiso Ribadiso A Salceda A Salceda O Pedrouso O Pedrouso - Santiago e qualche indicazione sui posti che ci sono piaciuti di più: A Triacastela abbiamo visto il Complexo Xacobeo: non siamo riusciti a dormirci ma è molto bello, ha anche il bar-ristorante in una piccola via dal sapore antico. A Samos val la pena passare e visitare il monastero: abbiamo dormito in camerata all Albaroque che non è nulla di eccezionale ma comunque curato e con buon ristorante. C è un bel parco, dove rilassarsi e giocare con i bambini, a 100m dall albergue, dall altra parte rispetto al monastero A San Mamede fermatevi alla Paloma y Lena : isolato, tranquillo, molto curato, con prato, tavoli all aperto, amache, belle camere e una bellissima cena comunitaria davvero piacevole! A Ferreiros: Casa Cruceiro è nuovissimo e curatissimo, ed ha il giardino: ha solo una camera doppia: prenotazione obbligatoria! Anche questo è in mezzo al nulla giusto il bar-ristorante, che poi è quello che serve A Ribasido (un piccolo paesino dal sapore antico) siamo stati all albergue Los Caminantes : bello, con camerate e camere doppie, e con giardino. Accanto c è il bar/ristorante e l Albergue della giunta: uno dei più belli dei cammino, ma ha solo camerate A Salceda: L Albergue Turistico Salceda è ristrutturato di recente con un bel connubio tra modernità-confort e stile antico. Con ristorante (e buona cucina). Davvero confortevole. Infine, a Santiago l Hostal San Martin Pinario. Costa un po di più (65 la doppia) ma ne vale la pena: ricavato da un monastero interamente ristrutturato, che conserva il sapore antico ma è tutto in chiave modernità/confort, ed è in posizione centralissima di fronte alla Cattedrale. Buono anche il ristorante. E tutto curato, tranquillo, sobrio l ideale per rilassarsi alla fine del cammino. Prenotazioni si o no? In generale, l idea della prenotazione non ci piaceva molto: in un cammino che vuole essere essenzialmente introspettivo e spirituale la programmazione stona un po, ma ci sono dei però. Innanzi tutto, preferivamo dormire dove possibile in camera doppia anziché in camerata, soprattutto per evitare che Diana fosse disturbata dagli altri pellegrini e che lei disturbasse loro. Le camere doppie sono più difficili da trovare dei posti in camerata, ed in agosto il cammino è molto affollato: senza prenotazione trovare posto può diventare un problema, e se dovete camminare fino al prossimo paesino per trovare un letto, e magari il bambino e stanco, e magari piove ecco che anche la magia del cammino se ne và! In
definitiva noi prenotavamo ogni giorno la tappa successiva, o al massimo le successive due, magari facendoci consigliare dai locali, e decidendo ogni sera dove avremmo voluto arrivare il giorno dopo: è stato un buon compromesso tra organizzazione e improvvisazione. Santiago L emozione dell ingresso nella Praza do Obradoiro è, come del resto il senso e la bellezza di tutto il cammino, una cosa che non si può descrivere e va vissuta. Per noi è stata impreziosita dal fatto che, casualmente, è arrivata il giorno del primo compleanno di Diana, ed all ora in cui lei è nata! Vi consigliamo di prendervi il giusto tempo per assaporare con calma questo momento, e poi per vagare tranquillamente per il centro storico di Santiago, che è chiuso al traffico, conserva il suo tratto medioevale, ed è molto piacevole: potrete rilassarvi e rivivere con calma l esperienza del cammino. Almeno la Cattedrale va visitata. Noi abbiamo dedicato a Santiago una giornata e mezza: non serve di più a meno che non vogliate visitare anche i musei. Per chi è credente, e in generale per chi vuole raccogliere le sue sensazioni ed emozioni in un momento spirituale, vale ovviamente la pena partecipare alla messa e se avrete fortuna assistere al rito del botafumeiro, rito tanto atteso e molto coinvolgente per l atmosfera solenne che crea all interno della chiesa e tra i pellegrini. Finisterre Finisterre in se non ha granché da offrire: ci siamo arrivati in autobus e abbiamo speso solo una giornata (con notte inclusa) e non serve altro tempo. Due momenti abbiamo vissuto intensamente: il tramonto
meraviglioso sull oceano visto dalla barca (ci sono agenzie che organizzano piccole uscite in battello) ed altrettanto toccante è stata la gita al faro, dove si percepisce con grande emozione la fine del cammino e il compimento di questo viaggio, e la ricchezza che ti lascerà dentro. E tutto! Buen camino!!!! Speriamo davvero che questo racconto possa essere per voi stimolo per partire, e aiuto nel camminare, così come lo sono stati per noi i racconti di chi ci ha preceduto! Se voleste avere altre informazioni, potete trovarci qui: g.gentilcore@libero.it nadiabicceri@inwind.it Ultreya, Suseya! Nadia, Giulio e Diana