PIANO DI LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI DIFFUSIONE DEL SEGNALE TELEVISIVO IN TECNICA DVB-H

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Comune di Bologna Settore Ambiente e Verde Urbano U.I. Controllo Ambientale PIANO DI LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI DIFFUSIONE DEL SEGNALE TELEVISIVO IN TECNICA DVB-H In riferimento alla realizzazione delle reti degli operatori: RTI - Elettronica Industriale 3lettronica Industriale RELAZIONE CONTENUTI DEL PIANO

GRUPPO DI LAVORO Il presente documento è stato elaborato da Settore Ambiente e Verde Urbano del Comune di Bologna: Marco Farina, responsabile di progetto Chiara Agostini Maxia Cazzola Massimo Porporato Enrico Craici Settore Sportello per le Imprese: Fabrizio Fugattini Tiziana Spedicato Settore Sistemi informativi: Enrico Torelli Wireless Future: Chiara Zaniboni

A. RELAZIONE GENERALE 1. Premessa I servizi di comunicazione mobile hanno subito un impressionante sviluppo nel corso degli ultimi anni per la rapida evoluzione delle tecnologie disponibili unitamente alla loro enorme diffusione fra l utenza. Con i diversi sistemi di comunicazione, prima il sistema TACS e poi il GSM e infine l UMTS, con un numero crescente di gestori operanti sul territorio, assestatosi a 4, ha avuto luogo un aumento rilevante del numero di impianti realizzati sul territorio. Per quanto concerne il Comune di Bologna al momento attuale (30 settembre 2006) lo stato di fatto dei procedimenti autorizzativi per gli impianti a servizio della telefonia mobile risulta così strutturato: TIM VODAFONE H3G WIND RFI Impianti a macrocelle 104 96 76 57 7 Impianti a microcelle 35 17 0 5 0 Le criticità maggiori derivanti dallo sviluppo delle reti e dall impatto che queste hanno avuto sulla cittadinanza sono principalmente imputabili a: - errata localizzazione, derivante da una mancata pianificazione; - legislazione che affida ai rapporti tra i privati la scelta dei siti, senza considerare le peculiarità delle città e del territorio; ne consegue che i criteri di localizzazione sono diretti unicamente alla copertura di un servizio. Oltre a questi elementi prioritari, si riscontrano ulteriori problematiche: - mancata o insufficiente comunicazione nei confronti dei cittadini e dei soggetti residenti; - mancata o incompleta conoscenza in merito alle reali esigenze tecniche e infrastrutturali del gestore dei servizi. Ciò ha dato luogo ad alcune criticità territoriali, dovute alla realizzazione di alcuni impianti di telefonia mobile in aree caratterizzate da elevata sensibilità sociale, a seguito di soluzioni che si ritenevano erronee, o per elevata preoccupazione ambientale-sanitaria, o infine per incompatibilità paesaggistiche. Questo stato di fatto ha portato a maturare in seno al Comune la necessità di un maggiore controllo della infrastrutturazione, di idonea co-pianificazione; in particolare si è ritenuto di procedere alla regolazione dell inserimento di nuove tecnologie nel territorio. Questo è il caso della rete di supporto al sistema DVB-H. Il nuovo servizio Digital Video Broadcasting - Handheld (DVB-H) è lo standard, derivato dal DVB-T, per una modalità di radiodiffusione terrestre in grado di trasmettere programmi TV, radio e contenuti multimediali a dispositivi portatili. Tale tecnologia si avvale, oltre che dei siti di trasmissione televisiva tradizionali, di appositi gap filler 1 ovvero siti locali in ambito urbano in grado di distribuire il segnale in maniera capillare sul territorio. Questi impianti di riempimento, costituiti da antenne trasmittenti omnidirezionali, preferibilmente si appoggiano alla rete della telefonia mobile e si vanno ad aggiungere, su siti scelti in modo da realizzare una distribuzione omogenea sul territorio, alle antenne per la telefonia già installate. Date tali esigenze tecniche risulta la necessità di diffusione del segnale sia dai siti di trasmissione 1 Impianti di emittenza del segnale situati nel contesto urbano

televisivi tradizionali (per il Comune di Bologna i siti collinari) sia da siti in contesto urbano. Si ricorda inoltre che il numero di siti in grado di fornire servizio DVB-H è di circa 1/5 rispetto al numero di impianti a servizio dell UMTS; inoltre, trattandosi di broadcasting, la copertura non dipende dal numero di utenti, a differenza di quanto avviene per la telefonia, e una volta realizzata la rete di ogni singolo operatore non occorre procedere ad una sua implementazione. Il presente lavoro introduce la pianificazione della rete per diffusione DVB-H sul territorio del Comune di Bologna secondo una scelta di siti di trasmissione volta a garantire il servizio e insieme ridurre al minimo l esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Si procede essenzialmente seguendo i seguenti criteri: - corretta localizzazione, derivante da una definizione dei siti idonei, con particolare riferimento all ubicazione dei siti gap filler; - conoscenza delle reali esigenze tecniche e infrastrutturali del gestore dei servizi; - conoscenza delle peculiarità della città e del territorio, necessaria in particolari aree; - comunicazione nei confronti dei cittadini e dei soggetti residenti, tramite il Tavolo di Programmazione Partecipata, attivato dall Assessorato alla Salute e Comunicazione. Nella redazione di tale studio sono stati analizzati i siti di tutti i gestori di telefonia, mentre la pianificazione della rete DVB-H e l analisi della copertura del servizio è stata svolta per solo per gli operatori di rete RTI - Elettronica Industriale e 3lettronica Industriale che in parte utilizzano le infrastrutture esistenti di TIM, VODAFONE e H3G. Si segnala che ad oggi WIND non ha manifestato l intenzione di realizzare una rete DVB-H.

2. Analisi preliminare sulle stazioni radio base di telefonia Al fine individuare fra i siti già sede di impianti per la telefonia mobile quelli idonei ad ospitare impianti DVB-H ed ipotizzando che la copertura sia fornita anche in associazione con il singolo operatore di telefonia (TIM, VODAFONE, H3G), si è proceduto ad una analisi di tutti i siti di telefonia mobile presenti sul territorio comunale prendendo in esame le singole valutazioni svolte da ARPA al momento della richiesta di installazione o riconfigurazione di un impianto per telefonia. Si rileva che tali valutazioni di impatto elettromagnetico sono svolte in modo integrato e cioè tengono conto del contributo degli impianti radiotelevisivi sotto forma di valore di fondo aggiunto (pari al valore massimo fra 1 V/m e il più alto valore misurato nell area antecedentemente alla domanda di installazione) e del contributo di tutti gli impianti per telefonia presenti in un raggio di 200 m dall impianto in esame inseriti nella valutazione con le loro caratteristiche radioelettriche. Per ogni stazione radio base sono stati raccolti e georeferenziati i dati relativi al valore di campo elettrico massimo stimato da ARPA su edificio e su sito sensibile, nell area di controllo di 200 m centrata sull impianto, unitamente alle quote minime a cui si raggiungono i 6 V/m e i 3 V/m. Il grafico riportato in Figura 1. riporta i livelli stimati di campo elettrico al primo ricettore per gli impianti di telefonia mobile dei gestori TIM, VODAFONE, H3G e WIND, mentre nelle Figure 2.a., 2.b. e 2.c. sono riportate le localizzazioni delle stazioni radio base dei gestori TIM, VODAFONE e H3G tematizzate secondo il livello stimato di campo elettrico al primo ricettore per cui è prevista la permanenza superiore alle 4 ore giornaliere. L insieme di questi dati ha permesso di costituire un quadro generale dello stato di fatto delle installazioni per telefonia mobile presenti sul territorio comunale e ha posto le premesse per le valutazioni successive. 150 TIM Vodafone H3G WIND 100 50 0 0-1 1.1-2 2.1-3 3.1-4 4.1-5 5.1-6 Figura 1.: Grafico del livello stimato di campo elettrico al primo ricettore per gli impianti di telefonia mobile dei gestori TIM, VODAFONE, H3G e WIND.

Figura 2.a. Figura 2.b. Figura 2.c. Figure 2.a., 2.b., 2.c.: Localizzazioni delle stazioni radio base dei gestori TIM, VODAFONE e H3G tematizzate secondo il livello stimato di campo elettrico al primo ricettore per cui è prevista la permanenza superiore alle 4 ore giornaliere.

3. Individuazione delle soluzioni per la costituzione della rete in tecnologia DVB-H Dal quadro di insieme esposto al capitolo precedente è stato possibile definire per ogni gestore una classificazione dei siti in base al livello di criticità di impatto elettromagnetico. Si è scelto come indicatore il livello di campo elettrico massimo stimato al primo ricettore per cui è prevista la permanenza superiore alle 4 ore giornaliere. Ciò ha permesso di scartare in prima battuta tutti i siti che presentavano problematiche dal punto di vista elettromagnetico (valori prossimi a quelli di attenzione) e localizzativo (impianti situati in prossimità di siti sensibili), tenendo però presente l esigenza di salvaguardare la copertura in alcuni ambiti circoscritti ad elevata frequentazione. I siti ritenuti idonei ad ospitare un installazione DVB-H sono stati quindi riportati in elenchi suddivisi per gestore (TIM, VODAFONE, H3G) e strutturati in 3 classi diversamente rispondenti ai criteri imposti alla base del percorso di pianificazione. Classe 0 Classe 1 Classe 2 a questa classe appartengono i siti per mezzo dei quali si intende salvaguardare l esigenza di erogazione del servizio in aree ad elevata frequentazione come Fiera, aeroporto, stadio a questa classe appartengono i siti che presentano valori di campo elettrico massimo su edificio inferiori o uguali a 3 V/m a questa classe appartengono i siti che presentano valori di campo elettrico massimo su edificio compresi fra 3 V/m e 4 V/m, o valori più elevati (inferiori a 4.5 V/m) nel caso di impianti TIM che abbiano recentemente spento il sistema TACS A tal proposito si precisa che la stima del livello di campo al primo ricettore scelta come indicatore, con la successiva suddivisione dei siti idonei in classi, costituisce unicamente il dato di partenza utilizzato per la pianificazione e non un valore limite per il rilascio dell autorizzazione all esercizio dell impianto. La classificazione è basata sul valore di campo elettrico di partenza : poiché non si dispone a priori delle soluzioni progettuali che saranno adottate per i singoli impianti non è possibile individuare una classificazione in base alle stime ottenibili ad installazione DVB-H avvenuta. Si ritiene comunque che l introduzione dei nuovi impianti DVB-H in aggiunta a siti che soddisfino i criteri di appartenenza alle classi individuate non produca un significativo impatto elettromagnetico, sia dal punto di vista dell esposizione, sia per quanto concerne la limitazione all uso di edifici. In Tabelle A.1.a., A.1.b. e A.2. dell allegato A sono riportati gli elenchi per i gestori TIM, VODAFONE e H3G. In Figura 3.a. è riportato a titolo esemplificativo il grafico della distribuzione delle stime dei valori di campo elettrico presenti nei siti richiesti da RTI - Elettronica Industriale; si può notare come la proposta di rete del gestore coinvolga soprattutto siti con valori dai campo elettrico superiori a 4 V/m diversamente dalla proposta del Comune riportata in figura 3.b. A partire dalla classificazione sopra descritta si è proceduto all analisi della copertura ottenibile con l impiego dei siti scelti per i diversi gestori separatamente. In seguito, una volta appurato che i gestori TIM e VODAFONE contribuiscono insieme alla realizzazione della rete a servizio del concessionario Elettronica Industriale per RTI, si è proceduto anche ad una analisi congiunta del servizio realizzabile con i siti dei due operatori. La verifica della copertura è stata svolta sia considerando l intero territorio comunale sia considerando la popolazione raggiungibile con l impiego di un opportuna discretizzazione del territorio urbanizzato. A tale proposito si rileva che una porzione di territorio viene considerata coperta per la ricezione outdoor e indoor se un trasmettitore posto a 1.5 m dal suolo ha l 85% di probabilità di essere raggiunto in ambiente esterno e il 65% di probabilità di essere raggiunto in ambiente interno.

8 TIM VODAFONE 7 6 5 4 3 2 1 0 0-1 1-2 2-3 3-4 4-5 5-6 Figura 3.a.: Grafico del livello stimato di campo elettrico al primo ricettore per i siti proposti da RTI - Elettronica Industriale. 25 VODAFONE TIM 20 15 10 5 0 0-1 1-2 2-3 3-4 4-5 5-6 Figura 3.a.: Grafico del livello stimato di campo elettrico al primo ricettore per i siti proposti a RTI - Elettronica Industriale da parte del Comune; i siti che presentano valori superiori a 4 V/m sono quelli di Classe 0. Per ogni gestore sono stati analizzati vari scenari di copertura per l ambiente outdoor e indoor, sull intero territorio e nelle aree urbane, includenti progressivamente tutte le classi (solo classe 0, classi 0+1, e così via) e considerando per tutti i trasmettitori configurazioni standard di riferimento impieganti diverse potenze trasmesse (20, 30 e 40 W al connettore 2 ). Dato che la prevalenza delle domande pervenute al Comune da parte degli operatori prevede l installazione di impianti alle potenze comprese tra 20 e 32 W al connettore, con netta prevalenza delle potenze di 20 W, la stima di copertura definitiva è stata valutata considerando per tutti i gap filler una configurazione standard di 20 W al connettore. Tali verifiche sono state ripetute anche includendo il contributo alla copertura dovuto ai siti di trasmissione collinari. Parallelamente alla verifica di copertura per i vari sottoinsiemi, è stato impiegato un algoritmo di 2 Equivalenti a potenze irradiate di 100 W, 150 W, 200 W.

selezione dei siti ottimali dall insieme totale dei siti individuati. L analisi svolta ha mostrato che l impiego dei siti rispondenti ai criteri di minimizzazione fornisce buoni risultati di copertura, anche con potenze al connettore pari a 20 W. I risultati delle verifiche di copertura sono riportati in appendice in Figure A.1.a. e A.1.b. per RTI - Elettronica Industriale e Figure A.2.a. e A.2.b. per 3lettronica Industriale. Le percentuali di copertura sono le seguenti: RTI Elettronica Industriale % copertura outdoor % copertura indoor territorio urbano 97.5 69.8 territorio totale 92.1 74.1 3lettronica Industriale % copertura outdoor % copertura indoor territorio urbano 86.9 43.3 territorio totale 80.4 49.6 I valori ottenuti mostrano chiaramente che è possibile individuare in città un gruppo di siti non critici attraverso cui fornire il servizio DVB-H senza produrre un impatto significativo dal punto di vista elettromagnetico. Inoltre l impiego dell algoritmo di selezione ha mostrato che per la maggior parte del territorio il numero di siti riportati negli elenchi può risultare sovrabbondante rispetto alle necessità di copertura, in particolare per la copertura outdoor. L accurato esame delle mappe di copertura ottenute secondo i vari scenari ipotizzati ha mostrato che, con l impiego dei siti individuati, permanevano alcune porzioni di territorio difficilmente raggiungibili dal servizio, soprattutto indoor. Ciò è dovuto al fatto che la scelta iniziale di escludere i siti che presentavano campo elettrico al primo ricettore superiore a 4 V/m (o 4.5 V/m per TIM che avessero spento il TACS) ha lasciato scoperte alcune zone, in particolare quella del centro storico in cui la grande proliferazione di impianti ha portato oramai alla riduzione dello spazio elettromagnetico disponibile rispetto ai limiti di legge. Al fine di trovare soluzione alla mancanza di copertura, si è valutata la possibilità di verificare i seguenti interventi: A. suggerire l aumento della potenza irradiata; B. indicare ulteriori siti di telefonia rispondenti ai criteri di minimizzazione, ma appartenenti a gestori non associati; C. individuare siti privi di impianti di telefonia ove installare impianti per DVB-H. A. aumento della potenza irradiata in siti di telefonia Il suggerimento dell aumento di potenza irradiata riguarda solo siti idonei, in grado di sopportare un aumento di potenza; tale indicazione è riportata in allegato A (tabelle A.1.a., A.1.b. per RTI Elettronica Industriale e A.2. per 3lettronica Industriale). B. siti di telefonia appartenenti a gestori non associati Inoltre, per ulteriori implementazioni della copertura si ritiene di indicare ulteriori siti di telefonia rispondenti ai criteri di minimizzazione, ma appartenenti a gestori non associati al concessionario del servizio; si è proceduto alla stima della copertura ottenibile aggiungendo tali siti a quelli selezionati precedentemente. I siti individuati sono riportati in tabelle B.1. e B.2. in allegato B. La valutazione della copertura con l aggiunta di questi ultimi siti mostra un notevole miglioramento: la copertura outdoor è stata raggiunta sulla quasi totalità del territorio. Le mappe di copertura sono riportate in Figure B.1.a. e B.1.b. per RTI Elettronica Industriale e in figure B.2.a. e B.2.b. per 3lettronica Industriale. Le percentuali di copertura sono le seguenti:

RTI Elettronica Industriale % copertura outdoor % copertura indoor territorio urbano 98.5 73.9 territorio totale 92.6 75.7 3lettronica Industriale % copertura outdoor % copertura indoor territorio urbano 91.3 47.1 territorio totale 82.7 53.1 C. Siti privi di impianti di telefonia ove installare impianti per DVB-H Procedendo nell analisi sono stati individuati anche siti nuovi, privi attualmente di impianti di telefonia, né pianificati da precedenti atti di Giunta Comunale; questi sono riportati in allegato C in tabelle C.1. per RTI - Elettronica Industriale e C.2. per 3lettronica Industriale. Si osserva che tale lista di siti nuovi costituisce una proposta aperta, anche in virtù delle evoluzioni ipotizzabili a livello normativo sulla possibilità di installazione di impianti in centro storico. Le mappe di copertura sono riportate in Figure C.1.a. e C.1.b. per RTI - Elettronica Industriale e in Figure C.2.a. e C.2.b. per 3lettronica Industriale. Le percentuali di copertura sono le seguenti: RTI Elettronica Industriale % copertura outdoor % copertura indoor territorio urbano 98.8 78.4 territorio totale 92.7 77.6 3lettronica Industriale % copertura outdoor % copertura indoor territorio urbano 91.5 54.1 territorio totale 82.8 56.1 Laddove le esigenze degli operatori di rete non risultano totalmente soddisfatte, per criticità di servizio, si rende necessario per i siti di cui agli allegati B e C verificare gli aspetti contrattuali e quelli progettuali. Per l attivazione del servizio in tempi rapidi, elemento ricorrente dalle normative in materia (Dlgs 259/03 e LR 30/02), si ritiene praticabile l attivazione in via provvisoria di alcuni impianti nell area del centro storico e delle parti limitrofe, così come meglio specificato nei capitoli successivi. Si specifica infine che i siti considerati idonei costituiscono un insieme sovrabbondante per la strutturazione della rete, ma all interno delle soluzioni indicate il gestore dovrà trovare le idonee scelte tecniche per tutte le esigenze del caso. 4. elementi di confronto con la rete in tecnologia DVB-H proposta dai gestori È stata verificata la copertura ottenibile con l impiego dei siti richiesti e si è eseguito un confronto fra le proposte dei gestori e quelle del Comune; da questo confronto è emerso che i siti scelti dal Comune sono in grado di offrire una copertura prossima alle esigenze dei gestori, o in alcuni casi migliore, anche se ciò non avviene sull intero territorio comunale. Nelle Figure 4.a. e 4.b. sono riportati i grafici delle diverse percentuali di copertura a confronto per Elettronica Industriale e nelle Figure 5.a. e 5.b. per 3lettronica Industriale. Le mappe di copertura sono riportate in allegato F in Figure F.1.a. e F.1.b. per RTI - Elettronica Industriale e in Figure F.2.a. e F.2.b. per 3lettronica Industriale. Le percentuali di copertura sono le seguenti:

RTI Elettronica Industriale % copertura outdoor % copertura indoor territorio urbano 92.9 49.5 territorio totale 88.3 62.9 3lettronica Industriale % copertura outdoor % copertura indoor territorio urbano 50.8 14.1 territorio totale 60.6 24.8 Elettronica Industriale - Copertura sulla totalità del territorio 100 richiesta gestore proposta del Comune 50 0 100 outdoor indoor Elettronica Industriale - Copertura sul territorio urbano richiesta gestore proposta del Comune Figura 4.a. 50 0 outdoor Figura 4.b. Figure 4.a., 4.b.: Grafici delle percentuali di copertura stimate sul territorio totale e sul territorio urbano, per ricezione outdoor e indoor, per l operatore RTI-Elettronica Industriale. In giallo è rappresentata la proposta del gestore, in verde quella del Comune. indoor

100 3lettronica industriale - Copertura sulla totalità del territorio richiesta gestore proposta del Comune 50 100 0 outdoor indoor 3lettronica industriale - Copertura sul territorio urbano richiesta gestore proposta del Comune Figura 5.a. 50 0 outdoor Figura 5.b. Figure 5.a., 5.b.: Grafici delle percentuali di copertura stimate sul territorio totale e sul territorio urbano, per ricezione outdoor e indoor, per l operatore 3lettronica Industriale. In giallo è rappresentata la proposta del gestore, in verde quella del Comune. indoor

B. CONTENUTI DEL PIANO 1. Premessa Il presente piano costituisce il documento di approvazione del Programma presentato dagli operatori di rete 3Lettronica Industriale e RTI-Elettronica Industriale. Il presente piano garantisce le esigenze di servizio degli operatori di rete e le esigenze pubbliche di minimizzazione dell esposizione e dell'impatto ambientale in conformità alla normativa urbanistica e ambientale. Il presente piano non definisce obiettivi di qualità differenti da quanto fissato dalla legislazione vigente, né appone vincoli all evoluzione impiantistica delle stazioni di telefonia mobile; esso garantisce tuttavia l esigenza di servizio con una scelta di siti atta alla minimizzazione dei campi elettromagnetici. Il presente piano definisce i siti denominati gap filler, ovvero i siti collocati in contesto cittadino atti al completamento della copertura del segnale. Questi siti si aggiungono agli impianti di emittenza televisiva che saranno indicati nel PLERT e che devono essere autorizzati ai sensi dell art. 6 della LR 30/00. Il piano prevede tra i suoi obiettivi: - la garanzia di integrità ed efficienza della rete, assicurando adeguata copertura del bacino di utenza; - la minimizzazione dell impatto sanitario e ambientale in conformità alla normativa; - la tenuta in considerazione dei costi economici a carico degli operatori di rete. 2. Definizioni ulteriori rispetto al Codice delle Comunicazioni (259/03) Ai fini del presente piano, si definisce: Operatore di rete DVB-H: il fornitore di servizi televisivi, titolare dell autorizzazione. Gestore associato: gestore di telefonia mobile che dispone di contratto con l operatore di rete DVB- H; al momento attuale sono presenti tre gestori associati: - TIM, con RTI-Elettronica Industriale - VODAFONE, con RTI-Elettronica Industriale - H3G, con 3lettronica Industriale Gestore non associato: gestore di telefonia mobile che non dispone di contratto con l operatore di rete DVB-H. 3. Obiettivi del piano e criteri Le aree da servire corrispondono alla totalità del territorio comunale urbano. Si ritiene di dover garantire prioritariamente il servizio in luoghi ad alta frequentazione caratterizzati da un particolare contesto funzionale: - Aeroporto di Bologna; - Area fieristica; - Stadio Comunale. Tali siti possono essere oggetto di installazione di impianti per assicurare il livello di comunicazione ritenuto utile dal gestore, all interno, ovviamente, dei limiti di cui al DPCM 8.7.2003 e nel rispetto dell art.33 del PRG vigente, che impone per gli impianti di telefonia e assimilabili la non realizzazione all interno di un buffer di 50 m da siti sensibili. Per il restante territorio comunale, si specificano, come definito in relazione, i criteri utilizzati per la scelta dei siti ove ipotizzare un co-siting con gli impianti di telefonia mobile: - Valori di campo elettrico sul primo ricettore: minori o uguali a 4 V/m;

- Valori di campo elettrico sul primo ricettore, qualora l impianto sia stato provvisto fino al 31.12.2005 del segnale TACS: minori o uguali a 4.5 V/m; Si segnala che il valore di campo elettrico 4 V/m o 4.5 V/m è funzionale alla scelta del sito e non costituisce valore limite per l autorizzazione dell impianto. Tali criteri sono stati uniformemente utilizzati per i diversi operatori di rete che hanno espresso interesse ad attività di pianificazione di una rete di comunicazione mobile in tecnologia DVB-H. La potenza al connettore di tali impianti è a discrezione del gestore; si specifica che in alcuni impianti al fine di raggiungere la copertura per la ricezione del segnale è indicata la possibilità di aumento di potenza, in vece della collocazione di altri impianti. 4. Individuazione dei siti di emittenza Il presente piano elenca complessivamente i siti di telefonia esistenti (autorizzati o pianificati al settembre 2006) ove è possibile il co-siting con impianti DVB-H e prevede, in caso di mancanza di copertura del servizio, l installazione di soli siti nuovi. Le aree indicate di seguito presentano le diverse possibilità di installazione di impianti individuate: A. siti ove è possibile il co-siting con impianti esistenti di telefonia di gestori associati; B. siti ove risulta proponibile il co-siting con impianti esistenti di telefonia di gestori non associati; C. siti privi di impianti di telefonia ove installare impianti per DVB-H; D. siti ove attivare impianti, con autorizzazione provvisoria, in co-siting con impianti esistenti di telefonia. Le categorie sono così regolate: A. siti ove è possibile il co-siting con impianti esistenti di telefonia di gestori associati In tali siti, e solo in questi, è possibile l installazione di impianti in tecnologia DVB-H in co-siting con impianti di telefonia mobile appartenenti a gestori associati. Il progetto ai sensi della LR 30/00 può essere presentato ai competenti uffici del Comune di Bologna. L assetto radioelettrico, e la potenza in particolare, sono a discrezione del gestore, nell ottica della riduzione dell esposizione dei campi elettromagnetici. Per alcuni siti viene indicata l opportunità di incremento della potenza oltre i 20 W per migliorare la copertura del servizio. I siti sono riportati in allegato A e riportati in tabelle A.1.a. e A.1.b. per RTI - Elettronica Industriale e A.2. per 3lettronica Industriale. Per siti esistenti di telefonia si fa riferimento anche a siti approvati dalle deliberazioni di Giunta Comunale e non ancora autorizzati. B. siti ove risulta proponibile il co-siting con impianti esistenti di telefonia di gestori non associati In tali siti è possibile l installazione di impianti in tecnologia DVB-H co-siting con impianti di telefonia mobile appartenenti a un gestore non associato, una volta acquisito il parere favorevole di quest ultimo. Il progetto ai sensi della LR 30/00 può essere presentato ai competenti uffici del Comune di Bologna. L assetto radioelettrico, e la potenza in particolare, sono a discrezione del gestore, nell ottica della riduzione dell esposizione dei campi elettromagnetici. I siti sono riportati in allegato B in tabelle B.1 per RTI - Elettronica Industriale e B.2. per 3lettronica Industriale.

C. Siti privi di impianti di telefonia ove installare impianti per DVB-H In tali siti si individuano soluzioni idonee e soluzioni da identificare e verificare in dettaglio, in base all effettiva necessità di servizio. Nei siti individuati non sono attualmente presenti impianti di telefonia. I siti sono riportati in allegato C Tabella C.1. per RTI - Elettronica Industriale e C.2. per 3lettronica Industriale. La lista individua un primo elenco di siti, eventualmente ampliabile previa deliberazione di Giunta. D. Siti ove attivare impianti, con autorizzazione provvisoria, in co-siting con impianti esistenti di telefonia In tali siti gli impianti sono autorizzati in via provvisoria previa sottoscrizione di accordo infraprocedimentale ai sensi della L 241/90 con il Settore competente del Comune, secondo i criteri definiti dalla delibera di Consiglio Comunale. I siti sono riportati in allegato D Tabella D.1. per RTI - Elettronica Industriale e D.2. per 3lettronica Industriale. E. Siti ove non sono autorizzabili gli impianti presentati al Comune alla data di approvazione del presente piano In tali siti le proposte dei gestori, presentate al Comune alla data di approvazione del presente piano, sono coperte da altre possibilità di servizio e non rispondono ai criteri di minimizzazione del campo elettromagnetico. Pertanto non sono autorizzabili. I siti sono riportati in allegato E in Tabella E.1. per RTI - Elettronica Industriale e E.2. per 3lettronica Industriale. Allegati - Allegato A: Tabelle e mappe di copertura relative ai siti ove è possibile il co-siting con impianti esistenti di telefonia di gestori associati - Allegato B: Tabelle e mappe di copertura dei siti ove risulta proponibile il co-siting con impianti esistenti di telefonia di gestori non associati - Allegato C: Tabelle e mappe di copertura dei siti privi di impianti di telefonia ove installare impianti per DVB-H - Allegato D: Tabelle dei siti ove attivare impianti, con autorizzazione provvisoria, in co-siting con impianti esistenti di telefonia - Allegato E. Siti ove non sono autorizzabili gli impianti presentati al Comune alla data di approvazione del presente piano - Allegato F: Tabelle e mappe relative alla proposta di rete presentata dai gestori.