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Lidia Essina Nina Riverberi Lidia Essina Nina ISBN 978-88-6628-284-6 copyright 2014 Caosfera Edizioni www.caosfera.it soluzioni grafiche e realizzazione
Questo libro è dedicato a tutte le persone, che hanno sofferto per Ingiustizia Però credono nella sua esistenza. Chi è diventato un verme, non può lamentarsi, che è stato schiacciato. Immanuel Kant 5
Nonostante la crisi Nonostante la crisi È arrivato Natale E i volti dei cittadini Son diventati più felici e più rilassati. Siamo stanchi per la crisi, Dai cambiamenti dei governi, Dalle idee pazze di governi tecnici Che si può salvarsi Bastonando semplici poverini. I nostri bambini sono tristi. Non credono più a Babbo Natale. Però sono abituati a scrivere le lettere. Magari succederà qualche miracolo. La mamma vende l ultimo l oro, Che era nascosto in una scatola, Per preparare il tavolo E i regali per la festa di Natale. L illuminata città è ancora più bella E fa gl occhietti Con lampeggianti palline, le stelle E fiochi di neve Ci prendiamo una boccata d aria. Incrociamo le dita. E con la nostra forte speranza Andiamo verso Natale E il nuovo 2014 anno Speriamo che sarà più felice! 7
Non è colpa nostra È arrivata la crisi in Europa Manichini son vestiti di stracci. Povera gente non dorme di notte. Quale sorpresa arriverà domani? Agenzie delle entrate sono impegnatissimi. Non si stancano di lavorare. Fanno paura ai cittadini. Il sogno migliore dall Italia è scappare. I giornali son pieni di brutte notizie. La gente si suicida. Se andiamo avanti così, Cosa succede con i nostri figli? Il fisco circonda il cittadino Da tutte le parti. Lo sorvegliano 24 ore al giorno Per sapere cosa oggi lui mangia? Hanno dimenticato la misericordia, I comandamenti, che ci ha lasciato Gesù Cristo Questo assolutamente non è importante Quando calcolano le tasse. Tante volte si sbagliano. Chi se né frega! Sono i rappresentanti dello stato. Mai son colpevoli. Per difendersi ci vuole un commercialista. Un altra volta spendi i soldi. Vivi nel freddo e nel buio. 8 9 Non si sa quando arriverà il sole. Con il coraggio di un leone Fai il ricorso. Arrivi fino al giudice e meno male, Che lui capisce la situazione pazza. Dieci volte di meno ti fa pagare. Alleluia! Ti salva! Il postino è diventato pericoloso. Non abbiamo voglia di vederlo. Porta solo brutte notizie. Il segno della croce facciamo continuamente. Prima le partite in governo Una arrivava dopo l altra. Dedicavano tanto tempo per le critiche, Ammirando gli sbagli dell avversario. Lottavano per un posto al sole. Ecco è arrivata la tempesta. Tutti insieme si tirano indietro, Dichiarando la loro innocenza. Tutti insieme se né lavano le mani. «Scusate non è la colpa nostra» Sì, signori, colpa dell artigiano e dell operaio. Per tutto rispondono loro! Dalla chiesa antica cattolica È caduta giù la croce santa Questo segno molto triste Ci manifesta qualche notizia importante.
La bambina africana In Africa nel buio del deserto Corre veloce un camioncino, Lasciando dietro la guerra, La paura e disastro civile. Tra la gente che vuole salvarsi C è la povera nonna nera. Lei tiene tra le braccia Un prezioso corpicino Della sua nipotina. La bambina è stanca, impaurita, affamata E per sua mal di pancia Si sente accoltellata. Nella sua corta vita Lei ha visto solo guai e malattie E crede che ogni piccolo bambino In questo mondo deve solo soffrire. La bambina non sa, Che esiste diverso mondo E ci sono tanti bambini felici E loro mamme dal mattino al tramonto Pensano a servire loro capricci. Non può sapere la piccina Che il mondo è pieno di cibo. Pieno di latte, di riso e formaggi E altri buonissimi generi alimentari. Non sa che esistono I baci della mamma E le feste allegre di compleanno. 10 11 Con le bambole, i peluches e palloncini Si può giocare con altri bambini. Si può cantare, ballare e correre. Essere allegra, sana. E le malattie non conoscere. Purtroppo, piccina, il tuo mondo Sotto gestione dei cattivi uomini. Sono avidi, crudeli, disumani. E il tuo triste destino nelle tue debole mani. Ma la speranza muore ultima. Credo che il tuo camioncino arrivi in tempo Dalla dottoressa buona e brava. Lei ti dà la medicina che ti salva. Sai io penso a te e prego per te E sperò che succederà qualcosa E povero angelo a questo punto sei tu Verrai salvata dal brutto mondo.