Verona Oggetto: quesiti.

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Verona 11.11.11 Al Coordinamento Mobilità e traffico Comune di Verona Al Comando della Polizia Locale del Comune di Verona e, pc All Ufficio Biciclette del Comune di Verona Al Sig Marco Valentinuzzi (via mail) Oggetto: quesiti. 1. A metà settembre 2011, un socio della nostra associazione, il sig. Valentinuzzi (in CC), segnala al Comune che, nell incrocio fra via Passo Buole e via Mameli, il sensore che chiama il verde registrando la presenza di un veicolo in attesa al semaforo in via Passo Buole, non rileva la presenza delle biciclette creando per questo, ovviamente, grave disagio ai ciclisti. 2. A fine settembre il Coordinamento Mobilità e Traffico (l ing. Bernardo) risponde al sig Valentinuzzi riferendo che le biciclette hanno una massa metallica insufficiente per essere rilevata e invitando il nostro socio, qualora dovesse utilizzare tale tipo di mezzo ad effettuare l'attraversamento di via Mameli con la bicicletta a mano utilizzando la chiamata del relativo attraversamento pedonale, così come previsto dal Codice della Strada.. 3. È così? Il Codice della Strada prevede che i ciclisti superino gli incroci muovendosi a piedi sugli attraversamenti pedonali e accompagnando le biciclette a mano? Come presidente di un associazione che rappresenta oltre 2000 ciclisti, per dare notizia ai soci di una disposizione che, come evidente a chiunque pratichi le strade cittadine, sembra completamente ignorata, chiedo di conoscere a quale articolo del CdS è stato fatto riferimento nella risposta al sig. Valentinuzzi. 4. Chiedo questa notizia al Coordinamento in indirizzo perché dopo una ricerca non sono riuscito a trovare articoli che prevedano il comportamento richiamato. A meno che il preteso obbligo non derivi da una interpretazione sbagliata - credo - del comma 15 dell art 41 del Codice della Strada. In allegato le ragioni di questa convinzione. 5. A questo proposito, supponendo che la norma richiamata dall ingegnere sia proprio quella (art.41), mi permetto - sempre nella mia veste di presidente di un associazione impegnata nella promozione della bicicletta anche come mezzo di trasporto cittadino e ancora con l intento di darne utile informazione ai nostri soci

e più in generale ai ciclisti veronesi - di chiedere che il Comando della Polizia Locale esprima un parere nel merito. In particolare vorrei sapere: -se effettivamente l articolo 41 impone ai ciclisti di superare gli incroci semaforizzati con la bicicletta a mano e sugli attraversamenti pedonali; e, eventualmente, -se e quante volte nel 2011 sono stati sanzionati comportamenti che disattendono tale norma o un altra che prescriva questo comportamento; -come siano state valutate le responsabilità di ciclisti intenti ad attraversare in sella e sulla carreggiata un incrocio regolato da semaforo e coinvolti in un incidente. In attesa di ricevere le cortesi risposte a quanto richiesto, porgo distinti saluti. Il presidente Paolo Fabbri

Allegato alla lettera datata 11.11.2011 Nell ipotesi che l articolo del codice della strada cui il Coordinamento Mobilità e Traffico del Comune ha fatto riferimento nella risposta al sig. Valentinuzzi sia il n 41 e che, di questo articolo, sia stato male interpretato il comma 15. 1. L articolo 41, Segnali Luminosi, comma 15, dice: In assenza di lanterne semaforiche per i velocipedi, i ciclisti sulle intersezioni semaforizzate devono assumere il comportamento dei pedoni. 2. Che i ciclisti debbano adottare lo stesso comportamento dei pedoni viene ribadito anche dal Regolamento di Attuazione: art 163 comma 4. Le lanterne semaforiche per velocipedi vanno usate solo in corrispondenza di piste ciclabili; in assenza di tali piste vanno adottate le normali lanterne pedonali in quanto i conducenti dei velocipedi devono seguire un comportamento identico a quello dei pedoni. 3. Trovo discutibile che si deduca che il comportamento che i ciclisti devono adottare imitando i pedoni sia quello di procedere a piedi, bici al fianco, superando l incrocio sull attraversamento pedonale: -il comma 14 dello stesso articolo 41 dice: Durante il periodo di accensione delle luci verde, giallo o rossa a forma di bicicletta, i ciclisti devono tenere lo stesso comportamento dei veicoli nel caso di lanterne semaforiche veicolari normali di cui rispettivamente ai commi 9, 10 e 11. Lo stesso comportamento dei veicoli. Posto che i veicoli in questione sono evidentemente, in questo caso, quelli diversi dalla bicicletta, se quando devono imitare il comportamento dei pedoni i ciclisti devono attraversare sulle strisce pedonali e andare a piedi, quando devono imitare il comportamento dei veicoli cosa devono fare i poveri ciclisti? Fingere di procedere a motore? -evidentemente l interpretazione della frase devono assumere il comportamento dei pedoni non può essere letterale: il comportamento cui si fa riferimento è più ragionevolmente quello che l articolo regola: quello che devono adottare (come devono comportarsi ) i vari soggetti (pedoni, ciclisti, automobilisti ) di volta in volta al variare del colore delle lanterne: i ciclisti, quando non vi siano lanterne dedicate alla bicicletta, attraverseranno l intersezione, si arresteranno, eviteranno di iniziare l attraversamento, a seconda del colore della lanterna pedonale eventualmente esistente. Anche quando i vari colori scattino per i pedoni con tempi diversi da quelli dei veicoli. Questo, mi pare, è il comportamento dei pedoni che i ciclisti devono

adottare. Senza dover scendere di sella e senza doversi spostare sul marciapiede. Del resto il codice quando pretende che i ciclisti procedano bici al fianco lo dice in modo esplicito e inequivocabile (Art. 182. Circolazione dei velocipedi. 4. I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza. ) 4. Se così non fosse il comma 15 dell articolo 41 sarebbe la norma del codice più disattesa del Codice (come evidente a chiunque pratichi le strade di qualsiasi città italiana) e, del resto, la più incomprensibile e vaga: tutti gli incroci regolati da semaforo vanno superati bici al fianco?, in qualunque direzione si intenda superarli?, anche quelli piccolissimi?, anche quelli a T?, che il semaforo lampeggi o no?, che il marciapiede sia stretto o no? Che senso ha? 5. Oltretutto, se fosse corretta l interpretazione del comma 15 che sembra aver ispirato la risposta del Comune, poiché la norma riguarda gli incroci semaforizzati e non gli altri, il codice sembrerebbe imporre ai ciclisti comportamenti più cauti sugli incroci regolati da semaforo che su quelli senza lanterne. Irragionevolmente chi dovesse attraversare via Interrato dell Acqua Morta dovrebbe farlo a piedi nell intersezione semaforizzata con via Carducci, potrebbe farlo in sella in quella ben più pericolosa (proprio perché non semaforizzato!) con via Ponte Pignolo. 6. Persino la segnaletica presente su molte intersezioni semaforizzate cittadine sarebbe sbagliata o, almeno, molto discutibile, perché indurrebbe i ciclisti a cadere in errore procedendo in sella nell attraversamento delle intersezioni. Per esempio i ciclisti che provenendo da Via Volta intendono svoltare in via Carducci sembrano autorizzati a procedere direttamente, ragionevolmente in sella, pur attraversando un intersezione semaforizzata sprovvista di lanterna dedicata alla bicicletta (foto 1). Lo stesso per i ciclisti che provenienti da Ponte Navi intendono proseguire in via San Paolo, sembrano autorizzati a farlo, pur attraversando, anche in questo caso, un intersezione regolata da semaforo e sprovvista di lanterna dedicata alle bicicletta (foto 2).

Va considerato che su entrambe le intersezioni, per come sono organizzati i semafori e gli attraversamenti pedonali, le stesse manovre (procedere in via Carducci o procedere in via San Paolo), se fosse vero l obbligo, andrebbe fatta in tre tempi (es: attraversamento pedonale semaforizzato di via Volta, attraversamento pedonale semaforizzato di via Muro Padri, attraversamento pedonale semaforizzato di via Carducci) implicando tempi di percorrenza biblici per il superamento di qualsiasi sia pur breve tratto cittadino. 7. Naturalmente mi pare ragionevole che i ciclisti, in caso di svolta a sinistra in incroci particolarmente trafficati, siano prudenzialmente invitati a superare in due tempi muovendosi parallelamente agli attraversamenti pedonali (c è un articolo del codice che lo prescrive?). Ma non è il caso dell intersezione a T di via passo Buole con via Mameli: quando il ciclista che proviene da via Passo Buole svolta a sinistra in via Mameli non ha traffico proveniente nel senso inverso. Il presidente Paolo Fabbri