A. L'assolutismo di Luigi XIV ovvero la rivoluzione eliocentrica 1661 Mazzarino muore, viene proclamato re Luigi XIV. Era prassi che il nuovo re nominasse un suo collaboratore fidato, un primo ministro ma Luigi non lo fa. Il suo proposito è chiaro come il sole: è lui che ha in mano lo scettro del potere, è lui che decide e che governa. In più, nel Consiglio superiore decide di cambiare aria, rimpiazzando tutti i membri delle famiglie nobili vicino alla corona con uomini provenienti dalla nobiltà togata e dai nuovi ceti finanziari scelti da lui in modo accurato. Tra questi uomini c'é Jean Baptiste Colbert. Politica amministrativa Ma come fa Luigi ad accentrare il potere assoluto (sciolto da vincoli)? L'esecutivo era già nelle sue mani e del Consiglio superiore da lui nominato. Il legislativo era nelle mani dei funzionari e dei magistrati...ma di fatto era degli intendenti Il problema era il potere consultivo o giudiziario: il parlamento di Parigi non permetteva al re legiferare senza controllo. Se le leggi del re erano in disaccordo con le leggi supreme del regno allora si poteva fare atto di rimostranza e farle revocare. Ma il re aveva uno strumento infallibile per aggirare l'opposizione parlamentare: il letto di giustizia (quando arriva il re, il magistrato tace). Politica fiscale Obiettivo: risanare il deficit portato dalle guerre e rimpinguare le casse statali (pareggio di bilancio) Protagonista: Colbert Problema 1. esenzioni (nobiltà, clero e diverse città) 2. taglie (imposte dirette) con diversi criteri per il nord e il sud 3. imposte indirette su merci (sale per esempio) basate sull'appalto in mano a società finanziarie senza scrupoli (anche armate) 4. la guerra richiede anticipi da parte dei finanzieri privati e nuove tasse: capitazione e tassa sul bollo (obbligava a comprare la carta bollata per ogni documento) Come risolve? Interventi esterni: 1. mercantilismo: creazione di compagnie commerciali internazionali 2. compagnia del Levante, compagnia delle indie occidentali, compagnia del senegal, compagnia del Nord, compagnia delle indie orientali (simile a quella olandese).
Interventi interni: 1. protezionismo: alzare barriere alle merci entranti con dazi doganali 2. rilancio della manifattura interna: contributi statali ai produttori nazionali 3. standardizzazione del prodotto per aumentarne la qualità 4. puntare sul lusso Risultati: Saint-Gobain e Versilles ma anche contrabbando. Politica religiosa: 1. politica di emarginazione degli ugonotti 2. lotta contro il giansenismo 3. gallicanesimo 4. 1685: revocazione dell'editto di Nantes Politica interna: 1. Versilles = la prigione dorata per la nobiltà di spada: cortigiani del re per privilegio, era una macchina mangia soldi...e a farne le spese erano i loro possedimenti 2. propaganda sul re sole : una rivoluzione eliocentrica. B. Inghilterra: Assolutismo vs Parlamentarismo: la rivoluzione inglese L'Inghilterra aveva un problema di fondo: nulla poteva essere fatto dal sovrano se prima non passava dal parlamento. Così i sovrani per riscuotere le tasse e finanziare le guerre dovevano far approvare i prelievi dal parlamento che puntualmente li respingeva (il parlamento, soprattutto la camera dei Lords, non aveva nessuna intenzione di pagare tasse). Ciò aveva reso necessaria la vendita di titoli nobiliari in cambio di soldi., ma ciò aveva provocato anche il raddoppiamento di nobili che sedevano nella camera dei Lords, che erano ancora più ostili a pagare delle tasse. Carlo I tento nel 1626 di ricorrere al prestito forzoso, sottraendo parte del denaro dalle casse di stato ma ricevette una petizione dei diritti che gli ricordava che nessun cittadino inglese è tenuto a pagare una tassa non approvata dal parlamento. Carlo I allora sciolse il parlamento nel 1629 per undici anni e decise di trovare un modo alternativo per trovare i soldi: mette una serie di tasse e dazi estesi a tutti i centri urbani, come per esempio la ship money tax. Ma nel 1638 la sua strategia fallisce quando tenta di estendere la chiesa anglicana alla Scozia (leggi il libro Rob Roy di Sir Walter Scott). Gli scozzesi non accettano e inizia una guerriglia combattuta sulle highland scozzesi. Carlo a costo di soldi è costretto a riconvocare il parlamento nel 1640. E' il Parlamento breve: solo tre settimane...poi viene sciolto: in cambio del prestito gli chiedono privilegi che Carlo non vuole concedere. Ma la Scozia è alle porte, rischia di varcare i confini inglesi...carlo riconvoca il parlamento d'urgenza, e sta volta è pronto ad accettare tutto per salvare il suo trono. Il parlamento lo obbliga ad accettare una legge che disponeva la convocazione del parlamento ogni
tre anni anche in mancanza dell'atto del re. Inoltre non poteva essere sciolto prima della conclusione dei suoi lavori. (Parlamento lungo) L'intento del parlamento era quello di costituire una monarchia costituzionale, l'intento del sovrano era l'assolutismo... Questo provoca la guerra civile del 1642 che è: 1. un conflitto politico tra parlamento e monarchia 2. conflitto religioso tra puritani e anglicanesimo 3. conflitto sociale tra le gentry del sud-est e il clero e la nobiltà di vecchio stampo del nordovest e ovest. Personaggio fondamentale di questo scontro e Oliver Cromwell, esponente delle gentry, puritano, e sostenitore della separazione tra chiesa e stato. Grazie al suo new model army, costituito non da mercenari ma da persone del popolo, con comandanti eletti, riesce a infliggere alle truppe la sconfitta a Naseby. Carlo I è costretto a fuggire in Scozia che però lo rifiuta in quanto anglicano che non accetta il presbiterianesimo. Una volta preso il controllo, il parlamento si riunì ma le posizioni erano diverse: Chiesa di stato presbiteriana? Libertà di coscienza? (indipendenti) Diritto di voto esteso a tutti e sovranità popolare (levellers)? O monarchia parlamentare? Scozia o Inghilterra? Nel frattempo a Putney i livellatori si riuniscono in una serie di dibattiti per definire un patto del popolo...intanto circola la notizia che Carlo è fuggito in Scozia. Scoppia una seconda guerra civile che terminerà con la sconfitta della Scozia e la condanna a morte del re. Carlo fu condannato a morte dalla volontà popolare: era la prima volta che un re veniva condannato dal suo popolo... Inizia il periodo della dittatura di Oliver Cromwell di fatto capo del parlamento. Ma ci sono i levellers da tenere a bada e poi i diggers...in più l'irlanda è in rivolta (ha accettato Carlo II come sovrano), Cromwell decide di prendere il potere assoluto: abolisce il long parlament e si proclama Lord protettore del Commonwealth...i filo monarchici gli offrono la corona ma prudentemente Cromwell la rifiuta. Il ritorno del cattolicesimo e il conflitto col parlamento Ma alla morte di Cromwell si ripiomba nell'incertezza: la corona di Lord protettore viene data al figlio, Richard...ma rifiuta dopo pochi mesi. Intanto l'esercito stanziato in Scozia invade e arriva a Londra. Il parlamento lungo viene riaperto e viene richiamato dall'esilio Carlo II. La Monarchia stava tornando in Inghilterra...e con la Monarchia tornavano vecchie usanze, come il primato della chiesa anglicana propugnato dal parlamento...
Ma nel 1662 Carlo sposa una principessa cattolica portoghese, che non poteva avere figli...la corona sarebbe passata al fratello Giacomo, la cui propensione al cattolicesimo era evidente. Inoltre Carlo II aveva stipulato una alleanza con Luigi XIV re di Francia, per condurre in modo congiunto una guerra contro l'olanda. Carlo provò anche a reintrodurre la Dichiarazione di Indulgenza, che permetteva ai cattolici di professare in privato i loro culti ma il parlamento la rifiutò. Invece il parlamento approvò il Test act: il giuramento per chiunque esercitasse funzioni pubbliche, di obbedienza alla chiesa anglicana e il rifiuto del cattolicesimo Nel 1680 si arrivò anche a proporre una legge che proibisse al papista Giacomo di ritenersi legittimo successore... Questo spezzò la coesione nel parlamento: i tories e i Whigs... I tories erano a favore della monarchia e della chiesa anglicana i Whigs invece puntavano al parlamentarismo e alla caduta del re. Di fatto Carlo si accorse della fragile situazione e decise di sciogliere il parlamento. Alla sua morte (1685) salì al trono Giacomo II Stuart, che era cattolico ma che decise di riaprire il dialogo col parlamento, ricostituendolo...ma veniva percepito come un assolutista perché: 1. era amico di Luigi XIV che nel 1685 aveva abrogato l'editto di Nantes 2. stava abusivamente ricostituendo un esercito permanente, cosa illecita 3. ignorava il test act e invece emanò una nuova Dichiarazione di Indulgenza Ciò porta ne 1688 alla gloriosa rivoluzione. Tutto parte nel gennaio del 1688 quando si venne a sapere che la regina era incinta di un erede maschio.l'inghilterra sarebbe diventata cattolica! I whigs e i tories si coalizzarono e cercarono il sostegno in un uomo decisivo: Guglielmo III d'orange, stateolder di Olanda...e marito della figlia di Giacomo, Maria. Che accettò di intervenire con una spedizione che mise in fuga Giacomo II... Il sovrano è assente e Gugliemo è presente: il parlamento decide di assegnare la corona a lui...solo la cattolica Irlanda è con Giacomo che viene sconfitto nel 1701. Ma come giustificare il tutto? Con il Bill of Rights (la dichiarazione dei diritti). Divisa in due sezioni: 1. i diritti del parlamento 2. i diritti dei sudditi4 3. limiti del sovrano Il sovrano: 1. non poteva sciogliere il parlamento 2. non poteva emanare tassazioni e leggi se non approvate dal parlamento
3. doveva garantire libere e frequenti elezioni 4. era tenuto a rispettare la volontà delle due camere I sudditi: 1. potevano presentare petizioni al re 2. avevano diritto ad una giuria 3. potevano opporsi a pene crudeli 4. potevano portare le armi (tranne i cattolici) Libertà di stampa e Habeas corpus.