VIVERE NELL'AMORE Riconosciuti dallo spezzare del pane (Si prepari un grande pane oppure tanti piccoli panini da consegnare dopo l'omelia) Introduzione Gesù è riconosciuto dai discepoli di Emmaus come il Signore risorto allo spezzare del pane. Da allora anche la Chiesa è riconosciuta come comunità di coloro che sono risorti in Cristo quando spezza il pane della Parola e dell'eucaristia e quando diventa «vita spezzata-donata» per la salvezza del mondo. Canto (durante il canto viene accesa la lampada, simbolo della carità, o il cero pasquale, simbolo di Cristo risorto che vive in mezzo ai suoi come colui che dona la sua parola di speranza e spezza il pane) Preghiera Ti adoriamo e a te cantiamo Dio, Padre della vita, creatore della luce, fonte dell'amore, datore di ogni bene. Hai rivelato la potenza del tuo amore in Gesù, sottraendolo al buio della tomba in cui l'uomo voleva rinchiuderlo per farlo sedere accanto a te nella luce. Risplenda su di noi la verità della sua risurrezione; riprenda ad ardere il nostro cuore nell'ascoltare la sua parola, e la nostra vita diventi un pane spezzato per gli altri, testimonianza viva della carità di Gesù, tuo Figlio, nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen. Cammino di risurrezione cammino di carità 1. Gesù riconosciuto vivo nello spezzare del pane nel dono della sua vita
Dal Vangelo secondo Luca (24,13-35) Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana,] due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l un l altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l avevano riconosciuto nello spezzare il pane. 2. La Chiesa riconosciuta comunità dei risorti quando spezza il pane quando si dona nella carità Omelia
(traccia) 1. Gesù - fa dono della sua Parola ai discepoli e risuscita la speranza - è riconosciuto risorto allo spezzare del pane, cioè nel gesto simbolico del donare la sua vita. 2 La Chiesa che nasce a pasqua - fa dono della parola di Gesù agli uomini risuscitando la speranza, annunciando che «bisogna sopportare le sofferenze per entrare nella gloria» - diventando pane spezzato per la vita del mondo 3 Spiegazione del gesto simbolico del pane grande che viene spezzato e dato a ciascuno dei presenti: come Chiesa, siamo questo pane spezzato. Canto (il pane grande viene tagliato in tanti pezzi; ad ognuno ne viene dato un piccolo pezzo; il rito viene accompagnato da un canto adatto) Preghiera La preghiera è composta da brani che si riferiscono ad alcuni punti del Vangelo e delle letture: viene intercalata dalle strofe e da un ritornello cantato. Signore Gesù, noi crediamo che tu vivi nella più profonda intimità col Padre tuo e nella più universale prossimità con tutti gli uomini. Tu sei vivo, vivo per noi, vivo con noi, pronto al dialogo più quotidiano e più intimo. Sei viandante del mondo che ci raggiunge sul nostro cammino, entra nei nostri problemi e nelle nostre preoccupazioni con delicatezza e semplicità. Ora sappiamo che non dobbiamo cercare Dio nelle nuvole ma scoprirlo vicinissimo a noi, mescolato alla nostra storia e ai nostri problemi, lungo tutte le strade che percorriamo ogni giorno. Gesù, tu sei il meraviglioso amico e compagno di ogni istante della vita: con te non si ha nulla da temere. Tu sei presente anche quando non ti sentiamo, anche quando non ti vediamo: tu sei il Presente, l'oggi dell'uomo. Non sei più sepolto nel nostro passato e nei nostri sogni,
nei sepolcri in cui gli uomini vogliono relegarti, ma sei risorto e ci raggiungi sempre, qui, oggi. Se ti accettiamo nell'ordinarietà delle cose, delle persone e degli eventi, tutto si trasforma e le nostre più brutte esperienze diventano occasioni provvidenziali di ripresa e di progresso Signore, tu sei la Chiave per cui le Scritture hanno un senso e una realtà. Nella tua ottica possiamo interpretare questa nostra vita, il lungo andare e faticare degli uomini, la guerra e la pace, la malattia e la salute. Guardando a te, alla tua storia, tanto umana e così divina, non ci scandalizziamo se in questo mondo c'è dolore e felicità, il povero e il ricco. In te troviamo il modo e la forza di sorridere e di piangere, di abbracciare la gioia e accettare il dolore, di celebrare la morte e danzare la vita. Signore, tu ci inviti a prendere sul serio quanto è scritto nella Bibbia perché il Padre tuo rivela l'intero disegno della nostra salvezza. Ci stimoli a studiarla con animo aperto, pronti anche a cambiare e a scomodarci. Ci rimproveri anche per la durezza del nostro cuore. Tu stesso intervieni misteriosamente a spiegarci la Bibbia col tuo Spirito perché la sappiamo cogliere non come libro, ma come vita, non come serie di idee, ma come una storia di amore, non come parola vuota, ma come una Persona presente. Noi riconosciamo che da soli non ce la facciamo e ci disponiamo ad accettare quotidianamente la luce che viene dal tuo Spirito e la voce e la testimonianza dei fratelli che tu ci poni accanto per aiutarci nel nostro cammino.
Sei entrato, Signore, nella nostra storia per rimanervi. Resti quando due vogliono camminare insieme e si raccolgono a pregare nel tuo nome. Resti come pane che viene spezzato quando ci sediamo insieme a mensa e benediciamo l'amore del Padre. Resti come mano tesa per riunire e riconciliare, per incoraggiare a partire, per riprendere a credere e sperare. Resti in questa nostra storia fino alla fine dei tempi e non ci sarà più sera alcuna. Chi si incontra con te, Signore, preso da una gioia di andare e correre per trasmettere agli altri la sua viva esperienza. Da quel comunicare gioioso tu fai nascere la Chiesa quale festosa comunità di coloro che ti hanno riconosciuto vivo sulla loro strada, sanno che sei l'unico Salvatore del mondo, mettono in comune la propria esperienza di fede, e spezzano ogni giorno il pane della carità. Dalla scoperta che ogni viandante ti rende presente su ogni strada fai nascere la stima e il rispetto verso ogni fratello perché è portatore di una tua rivelazione; fai sorgere il primo desiderio di parlare con lui, di studiare con lui; di pregare insieme, di stare uniti nell'amore. (preghiere libere - a conclusione) Signore, tu sei vivo per sempre, cammini con noi. Sei all'inizio della via quando si fa giorno e c'è una gran voglia di fare strada. Ti fai trovare lungo il cammino nei crocicchi delle strade e su per i sentieri stretti e scoscesi. Ci attendi alla sera per essere il nostro riposo. Tienici uniti a te tra di noi. Fa' che diveniamo l'un per l'altro
un pane spezzato, un segno della tua presenza: mano che sorregge, parola che libera dalla tristezza, porta sempre aperta, casa pronta ad accogliere. Fa' che possiamo sempre pregare insieme come tu ci hai insegnato: Padre nostro... Benedizione Canto