INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 29 Ottobre 2010 Si comunica che a seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro Europeo di Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), gli aggiornamenti in merito alla situazione epidemiologica dell influenza pandemica verranno pubblicati a cadenza bisettimanale. L'influenza pandemica (A/H1N1p) nelle regioni temperate del sud del mondo, continua a diminuire. Nella maggior parte delle regioni temperate dell'emisfero settentrionale, il livello di attività è ancora basso. Il virus dell'influenza A/(H3N2) continua ad essere il virus nel mondo più frequentemente rilevato. La maggior parte dei virus dell'influenza A/(H3N2) sono A/Perth/16/2009, che è lo stipite virale inclusi nel vaccino stagionale, disponibile nel Nord e Sud del mondo. Paesi del sud dell emisfero, zone temperate Questo inverno la stagione influenzale nel sud dell emisfero e nelle zone temperate, ha avuto un picco ed ora sta diminuendo in molti paesi. In nuova Zelanda l influenza è diminuita fino al mese di agosto, ma da questo mese è incrementata per la terza volta e il virus rilevato più frequentemente è stato quello pandemico. In Australia è stato evidenziato un incremento del virus dell influenza A/H1N1p contemporaneamente al virus dell influenza tipo B. Nel cono meridionale del Sud America, il Cile continua ad evidenziare un alto indice rapporto di trasmissione del virus dell'influenza, ma dalla metà del mese di settembre, la circolazione è diminuita. Il principale virus rilevato in Cile è stato A/(H3N2) con la co-circolazione del virus A/H1N1p. Sono in diminuzione rilevamenti di altri virus respiratori, come ad esempio il virus respiratorio sinciziale. Argentina e Uruguay hanno entrambi avuto una stagione con il virus dell influenza di tipo B principalmente rilevato. In Sud Africa la trasmissione del virus dell influenza continua a diminuire. In questo territorio sono stati confermati in laboratorio casi di influenza tipo B, A/(H3N2) e in numero minore A/H1N1p. Paesi appartenenti alle zona tropicali Nelle zone tropicali del mondo, la maggior parte dei paesi hanno segnalano una diminuzione dell'attività influenzale, ad eccezione di alcuni del Sud-Est asiatico, America centrale e meridionale dove si è registra un aumento di circolazione virale riferita al virus A/(H3N2). Nell'America centrale l attività influenzale è in diminuzione, con particolare riferimento al virus dell'influenza A/(H3N2) più frequentemente riportato dal mese di agosto 2010. Lo stesso virus è stato accertato nei Caraibi, Giamaica e Messico con un aumento del numero di gravi infezioni respiratorie acute (SARI). In Colombia il virus A/(H3N2) è stato rilevato in associazione al virus A/H1N1p e in alcuni casi al virus di tipo B. In Asia meridionale si segnala una minore incidenza dei virus influenzali, dopo i focolai avvenuti in India, a differenza del sud Est asiatico dove i paesi confinanti Thailandia e Cambogia sono attualmente interessati ad un aumento del numero dei casi di influenza. In Thailandia è stato accertato il virus dell influenza pandemica, associato al virus A/(H3N2) e in misura minore al virus dell influenza tipo B. In Cina, Hong Kong il sistema di sorveglianza dei medici sentinella, ha segnalato un decremento delle malattie respiratorie. In Africa occidentale e orientale si continua a registrare una trasmissione di virus dell influenza A/(H3N2), con particolare riferimento al Kenya. Dati provenienti dal Camerun e Repubblica Centro Africana mostrano sporadici rilievi di influenza di tipo B, A/(H3N2) e A/H1N1p. Paesi appartenenti alle zone temperate dell'emisfero settentrionale In Cina la circolazione del virus dell influenza è in diminuzione sia nel nord del paese che nelle regioni meridionali. Da metà agosto, sono stati segnalati casi prevalentemente di influenza A/(H3N2). In Nord America è scarsa l attività del virus dell influenza A/H1N1p. In Canada è stato accertato un lieve incremento delle malattie respiratorie associate a campioni positivi per influenza A/(H3N2). In Europa i diversi stipiti di virus influenzali circolano a bassi livelli. 1
Relazioni FluNet Durante la 39 e 40 settimana, il National Influenz a Centre (NIC) ha trasmesso dati proveniente da 35 paesi riguardanti la diffusione dei virus influenzali. Un totale di 2.415 campioni sono stati considerati positivi per il virus dell'influenza. Tra questi 2.167 (89,7%) sono stati accertati come influenza A e 248 (10,3%) come virus dell'influenza di tipo B. La tipizzazione dei virus di tipo A ha evidenziato il 15,5% di campioni appartenenti al virus A/H1N1p e 84,5% al virus A/(H3N2) (Vedi sotto per i dati specifici del paese).. Influenza A/H1N1p: Australia, Cambogia, Cile, Cina, Hong Kong SAR, Ghana, Iran (Repubblica Islamica), Giappone, Kenya, Madagascar, Nuova Zelanda, Nigeria, Senegal, Singapore, Sudafrica, Svizzera, Thailandia e Stati Uniti d'america. Influenza A/(H3N2), Australia, Bangladesh, Cambogia, Camerun, Cile, Cina, Hong Kong SAR, Guiana francese, Ghana, Giamaica, Giappone, Kenya, Madagascar, Messico, Nuova Zelanda, Singapore, Sud Africa, Thailandia, Repubblica Unita della Tanzania e Stati Uniti d'america. Influenza B: Australia, Cambogia, Camerun, Cile, Cina, Hong Kong, Honduras, Iran (Repubblica Islamica), Singapore, Sudafrica, Svizzera, Thailandia e Regno Stati Uniti d'america. Algeria, Belgio, Danimarca, Estonia, Etiopia, Finlandia, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Russia, Rwanda, Slovenia, Tunisia e Regno Unito non hanno segnalato l'attività influenzale. Di seguito si riportano tre mappe pubblicate dall Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente il numero dei test positivi (Figura 1) per influenza nel Mondo (12-18 Settembre 2010), la presenza del virus influenza e nel territorio europeo (Figura 2) e la sua diffusione durante la 41 settimana (Figura 3). 2
Figura 1 3
Figura 2 4
Figura 3 5
Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali http:/ /www.ministerosalute.it / 2) Istituto Superiore di Sanità http:/ /www.iss.it / 3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) http:/ /www.who.int /en / 4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) http:/ /www.cdc.gov/ 5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) http:/ /www.ecdc.eu.int / 6) L Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) http:/ /www.oie.int / 7) Sito internet dell WHO dedicata all influenza http:/ /gamapserver.who.int /GlobalAtlas/home.asp 8) Sito internet Influnet http:/ /www.iss.it /if A cura della Direzione dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini (s.petrini@izsum.it. Tel. 075-3431 Fax. 075-35047 www.izsum.it 6