Via Matteotti, 86/a - 84036 SALA CONSILINA (SA) Codice di Circolo SAEE12400V - codice fiscale 83002360655 Distretto Scolastico n. 61 Tel. 0975 520 289 / Fax 0975 527 058 e mail saee12400v@istruzione.it - web: www.scuolamatteotti.it Attività cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo e realizzate nell'ambito del PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2007-2013 Obiettivo Convergenza Competenze per lo Sviluppo 2007 IT 05 1 PO 007 F.S.E. Corso di formazione PON FSE ob. B, azione B4 Codice progetto autorizzato: Obiettivo B, Azione B-4-FSE-2009-389 La valutazione delle competenze per il successo formativo Prova di Italiano per la classe QUINTA Gruppo di Italiano Gargano Elena, Carro Rosa, Esposito Patrizia, Prisco Gioconda, Leggi il testo con attenzione, poi rispondi alle domande. C'era una zebra che si vergognava moltissimo delle sue righe nere e avrebbe preferito essere un cavallo. La zebra stava dentro una gabbia dello zoo e, quando c'era il sole, alle righe della pelliccia si sovrapponevano le righe delle sbarre di ferro. Qualche volta appariva con le righe doppie, ma quando il sole era alto e lei si metteva di traverso, le righe delle sbarre formavano con le sue tanti piccoli quadrati. Se apparire con la pelle a righe la faceva vergognare, la pelle a quadretti la faceva addirittura andare in bestia. E allora si metteva a fare dei versacci che spaventavano le genti che giravano per lo zoo a curiosare. Un giorno che vide passare un cavallo con il suo mantello lucente e biondo, la zebra si mise a piangere e pianse per un giorno e una notte. La zebra si sentiva molto triste e così, mentre era stata scontrosa e solitaria, incominciò a chiacchierare con i vicini. Scoprì che la giraffa si vergognava come una giraffa per via del collo troppo lungo, che l'ippopotamo non era per niente contento del suo muso quadrato, che la gru non avrebbe voluto avere delle gambe così stecchite, perciò appena poteva ne nascondeva una sotto l'ala, che le foche non avrebbero voluto avere i baffi, che l'aquila invidiava la voce dell'usignolo, che il leopardo passava le giornate a leccarsi le macchie della pelliccia sperando di cancellarle, che i serpenti erano pieni di complessi perché non avevano le gambe, che l'elefante si vergognava di
avere la coda al posto del naso. Insomma non c'era animale dello zoo che fosse contento di se stesso. La zebra si prese la testa tra le zampe e si concentrò sulle sue righe nere. Dopo molto pensare decise che lei purtroppo non era un animale bianco con le righe nere, ma un animale nero con le righe bianche. Allora è molto meglio essere un animale a righe piuttosto che un animale nero, si disse, e da quel momento si mise l'animo in pace e portò le sue righe bianche con grande disinvoltura. (da Luigi Malerba, "Storiette tascabili", Einaudi, Torino).
1. Dai un titolo al testo 2. Sottolinea sul testo in rosso di cosa si vergogna la zebra in blu di che cosa si vergognano gli altri animali 3. Scegli la frase che completa la seguente affermazione: Dopo molto pensare decise che lei purtroppo non era un animale bianco con le righe nere; non era un animale bianco; non era un animale a righe; 4. Che cosa significa andare in bestia? 5. Cosa faceva andare in bestia la zebra? la pelle a righe doppie; la pelle a quadretti; la pelle a pois; 6. Quale animale era pieno di complessi? l ippopotamo; l aquila; il serpente; 7. Cosa fece la zebra quando vide passare un cavallo?
8. Perché la zebra cominciò a chiacchierare con i vicini? 9. Scegli, fra quelli proposti, il significato che queste parole hanno nel testo: - scontrosa intrattabile e poco socievole annoiata e scocciata allegra e felice - mantello cappotto ampio e senza maniche pelo di animale soprattutto del cavallo copriabito di un supereroe 10. Perché la zebra si mise l anima in pace? 11. Cosa insegna l esperienza della zebra? 12. Secondo te la zebra avrebbe preferito essere un cavallo perché
per il pelo per la lucentezza del mantello per il portamento