Monitoraggi microclimatici nella Grotta di Pertosa (provincia di Salerno)

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Monitoraggi microclimatici nella Grotta di Pertosa (provincia di Salerno) Gilberto Calandri 1 1 Gruppo Speleologico Imperiese CAI Abstract The Grotta di Pertosa (Grotta dell Angelo) Cp1 is one of the longest caves (devel. 3 km) of South Italy (second for sightseeing tours). In August 2002, during a program of researches carried out with Regional Centre E. de Medici, Roseto Spulico Stazione (CS), we made, among other things, three series of microclimatic monitorings (temperatures and carbon dioxide) in different parts of the complex (tourist and not). We report the synthesis of the three microclimatic monitorings. The carbon dioxide percentages were decidedly low (200-600 ppm, in part like to outside) in some sectors ( for ex. Rami turistico e Paradiso), frequented by tourists. The highest concentrations (900-1300 ppm) were found in only occasionally frequented areas. Keywords Alburni, Grotta Dell angelo, Hypogeal Microclimate, Carbon Dioxide Riassunto La Grotta di Pertosa (Grotta dell Angelo) Cp1 è una delle più estese (svil. 3 km) cavità dell Italia meridionale (la seconda per fruizione turistica). Nell agosto 2002 nell ambito di un programma di ricerche svolte con il Centro Regionale E. de Medici di Roseto Spulico Stazione (CS) avevamo, tra l altro, effettuato tre serie di monitoraggi microclimatici (temperature e anidride carbonica) in varie parti del complesso (turistico e non). Si riporta la sintesi dei tre monitoraggi microclimatici. I tassi di anidride carbonica risultavano decisamente bassi (da 200 a 600 parti per milione, in parte simili all esterno) in alcuni settori (es. Rami Turistico e Paradiso) con frequentazione turistica. Le concentrazioni maggiori (tra 900 e 1300 ppm) sono stati rilevati in zone frequentate solo occasionalmente. Parole Chiave Alburni, Grotta dell Angelo, microclima ipogeo, anidride carbonica

Atti del XXI Congresso Nazionale di Speleologia Sessione Attività di esplorazione e ricerca 334 La grotta di Pertosa: cenni morfologici Grotta di Pertosa (Grotte dell Angelo o di S. Michele) Cp.1.Pertosa (prov. Salerno). Tav. IGM F 488, sez. IV POLLA. Coord. Geografiche: Longitudine (E Greenwich) 15 27 20,5; Latitudine N 40 32 15. Quota: 263 m. Sviluppo spaziale 3015 m. Dislivello +45 m. La cavità si sviluppa nei calcari oolitici grigi, nelle calcilutiti e calcareniti del Lias (Giurassico inf.) stratificati. La genesi inizialmente per processi di dissoluzione-erosione freatici si è evoluta con approfondimenti vadosi e con intensi, energici processi clastici specie di neotettonica. Quindi la morfologia della cavità risulta molto varia con rami attivi e fossili a diversa morfogenesi, con frequenti collegamenti fra i vari rami: questo determina condizioni interessanti e variate per ricerche microclimatiche. Schematicamente la grotta (che si sviluppa su assi ca. Est-Ovest in dipendenza delle principali linee di frattura) si può dividere in tre principali rami sub-paralleli. Il settore più meridionale, attivo, dall ingresso principale si sviluppa per ca. 700 m (Ramo della sorgente), sino ad un sifone, lungo il torrente principale. Il ramo intermedio (speleologico) con potenti accumuli franosi e depositi argilloso-limosi, presenta alcune comunicazioni con il ramo turistico, fossile, il più settentrionale del complesso. Il Ramo Turistico, che sbocca all esterno, con una breve galleria artificiale, è caratterizzato da potenti depositi litogenetici. L estremità orientale è costituita da ripidi, angusti saloni di frana ascendenti (Frana terminale), punto più alto della cavità. Numerose e variate le diramazioni minori. I monitoraggi hanno cercato di sondare un po tutti gli ambienti del complesso. Metodologia dei monitoraggi Sono state effettuate misure di temperature (rilevate con termometro al mercurio a 1/5 di C) e contemporaneamente misure di CO 2. I monitoraggi di anidride carbonica sono stati eseguiti con una pompa manuale a soffietto tipo Drager che aspira per successivi (da 1 a 10 in relazione alla sensibilità delle fialette di reattivo) pompaggi (ciascuno di 100 ml di aria) attraverso un tipo di reattivo contenente indicatore colorato. La percentuale di anidride carbonica viene determinata dalla reazione della CO 2 con un composto di idrazina (CO 2 +N2H4NH2-NHCOOH) con viraggio al violetto di un indicatore redox. Il tasso di CO 2 viene quindi letto direttamente sul tubo graduato della fialetta. L operatore (senza presenza di altre persone) procedeva alle misurazioni provvisto di una maschera per l assorbimento (mediante calce sodata) della CO 2 di espirazione e usando solo il fotoforo elettrico. I valori letti direttamente (variazione colorimetrica) sulle fialette graduate sono stati quindi corretti in base alla pressione atmosferica ed alle temperature (tutte le misure sono state effettuate con pressione atmosferica, riportata al livello del mare, tra 760 e 765 mm/hg e tempo soleggiato). Risultati e considerazioni sulle misurazioni Sono state effettuate tre serie di monitoraggi il giorno 8.8.2002; la mattina ed il pomeriggio del 10.8.2002 distribuite nelle varie zone del complesso (macroambienti e mi- Fig. 1 Ubicazione della Grotta di Pertosa (in verde l area degli Alburni) Fig. 1 Location of the Grotta di Pertosa (the area of Alburni is in green)

G. Calandri Monitoraggi microclimatici nella Grotta di Pertosa (provincia di Salerno) 335 croambienti; fossili e attivi), con zone interessate al flusso turistico. I risultati sono sintetizzati dai relativi ortogrammi (le stazioni di monitoraggio sono riportate in figura 3). I valori termometrici sembrano permettere una indicazione generale: le temperature rilevate variano da 13,4 a 15,7 C, indicando complessivamente una omogeneità legata alla particolare morfologia della grotta con ventilazioni, ricambi d aria, ampiezza degli ambienti che permettono ricambi d aria con l esterno. I valori più elevati (sopra i 15 C) sono stati registrati negli ambienti confinati, ma anche nel Ramo Turistico, prospettando una possibile, modesta influenza del flusso di visitatori. Esaminando nel dettaglio i monitoraggi si rileva che (8.8.2002) i valori di temperatura (15,7 C nel Ramo Turistico) sono omogenei con temperature più basse (stazioni 2 e 5) a livello del pavimento. Per quanto riguarda il biossido di carbonio tassi bassissimi (simili all esterno, intorno a 200 parti per milione), sono stati riscontrati nei rami turistici (stazioni 1 e 6) e nell ultima Sala del Paradiso (punto 2), nello stesso settore le misure effettuate in volta tra le stalattiti (p. 3) indicano già valori doppi (450 ppm). I tassi maggiori (1000 ppm) vengono registrati in una pseudo marmitta in volta in un cunicolo presso il Ramo delle Vaschette (non accessibile ai turisti). Le misure della mattina (10.8.2002) confermano i valori termometrici (con riscontri inferiori (stazioni C-D) vicini al suolo, massimi (st. F) sul soffitto. L anidride carbonica risulta mediamente più elevata (da 500 a 1300 ppm) probabilmente per la scelta di stazioni più interne e senza Fig. 2 Sezione idrogeologica Polla-Maltempo-Grotta Pertosa (G.Calandri, R.Pastor) Fig. 2 Hydrogeological section Polla-Maltempo-Grotta Pertosa (G.Calandri, R.Pastor) Fig. 3 Planimetria della Grotta di Pertosa con indicazione delle stazioni di monitoraggio climatico, riferite (lettere e numeri) agli ortogrammi (da LAROCCA, modif. G. Calandri, G. Morchio) Fig. 3 Planimetry of the Grotta di Pertosa with the climatic station monitorings, related (letters and numbers) to the histograms (from LAROCCA, modif. G.Calandri, G. Morchio)

Atti del XXI Congresso Nazionale di Speleologia Sessione Attività di esplorazione e ricerca 336 Fig. 4 Istogramma dei valori di temperatura nelle stazioni riportate in fig. 3 l 8.8.2002 Fig. 4 Histogram of the temperature values (blue columns) and the carbon dioxide percentages (red columns) in stations marked in the fig. 3 on 8 th August 2002 Fig. 5 Istogramma dei valori di temperatura nella mattina del 10.8.2002 nella Grotta di Pertosa nelle stazioni riportate in fig. 3 Fig. 5 Histogram of the temperature values (blue columns) and the carbon dioxide percentages (red columns) in stations marked in the fig. 3 on 10 th August 2002 Fig. 6 Istogramma dei valori di temperatura nel pomeriggio-sera del 10.8.2002 nella grotta di Pertosa nelle stazioni riportate in fig.3 Fig. 6 Histogram of the temperature values (blue columns) and the carbon dioxide percentages (red columns) in stations marked in the fig. 3 on 10 th August 2002 in the afternoon-evening

G. Calandri Monitoraggi microclimatici nella Grotta di Pertosa (provincia di Salerno) 337 particolari flussi idrici (ma non si può escludere l apporto biopedogenetico). Comunque i tassi maggiori (es. staz. E marmitta orizzontale) con 900 ppm e (staz. F) soffitto sopra salone Ramo Speleologico (quindi senza frequentazione turistica) con 1300 ppm (da notare comunque alla base la presenza di depositi di guano, con isopodi troglobi ed altra fauna, che potrebbero avere, sia pure marginalmente influenzato i valori microambientali: la temperatura era 15,7 la massima registrata nella cavità). I monitoraggi del pomeriggio-sera indicano valori termometrici inferiori (le stazioni in parte erano riferite al ramo attivo ed al circuito turistico): questo sembra suggerire l influsso trascurabile della frequentazione turistica sui microclimi come sopra accennato legata alla particolare morfologia del complesso ipogeo. Il tasso maggiore (750 ppm) è stato (staz. N) rilevato nel Ramo Speleologico in volta di un cunicolo laterale (da notare che 550 ppm sono stati monitorati, staz. P, a 50 m dall ingresso artificiale) superiore ma in una nicchia a lato della galleria. I monitoraggi effettuati per quanto preliminari permettono di suggerire alcune considerazioni sul microclima della Grotta di Pertosa. Ventilazione delle gallerie, presenza di fratture di neotettonica con processi clastici in evoluzione (presenza di doline-uvale nella zona sovrastante), intercomunicazioni fra le principali diramazioni, dinamica dei fluidi legati ai deflussi idrici sembrano indicare come la frequentazione turistica non determini significative alterazioni del Complesso ipogeo. Questo sembra confermato non solo dai rilevamenti termometrici, ma ancor più dai monitoraggi sul biossido di carbonio. Nei rami turistici i valori risultano mediamente bassi (tra 200 e 400 ppm) talora simili all esterno. I tassi di CO2 più elevati sono stati registrati in rami frequentati (solo occasionalmente) da speleologi. I valori tra 900 e 1300 ppm, non particolarmente elevati per i motivi morfologici e pedogenetici sopra citati, sono indicativi perché registrati in ambienti confinati, particolarmente fessure, marmitte, specie in volta, cioè in ambienti ascendenti. Questo sembra confermare i dati registrati negli ultimi decenni di monitoraggi in numerosi paesi del mondo (cfr. bibliografia, ma dati inediti di altre nazioni es. Grecia, Cile, ecc.), in pratica in tutti i Continenti ed in diverse posizioni latitudinali (ed inoltre anche in litotipi non calcarei, es. grotte di Madeira), i microclimi ipogei sono strettamente condizionati (oltre che dalla fondamentale copertura biopedogenetica) dai caratteri morfologici-topografici: in particolare strettoie, piccoli ambienti e soprattutto campanature, marmitte, fessure, specie ascendenti, costituiscono spesso saccature con aria mediamente più calda e ricca di anidride carbonica, intrappolata presumibilmente nei periodi più caldi e con maggiore attività biologica dei suoli. Bibliografia CALANDRI G., 1993. Ricerche sulla Co2 nelle grotte dell estremo Ponente Ligure. Atti XV Congr. Naz. Speleol., Udine 1990, Le Grotte d Italia, 5.4,16: 175-185. CALANDRI G., 1997. L anidride carbonica nelle grotte della Liguria occidentale. Atti XVI Congr. Naz. Spel., Castelnuovo Garfagnana 1994:91-97. EK C., GEWELT M., 1985. Carbon dioxide in cave atmospheres. New results in Belgium and comparaison with some countries. Earth surface processes and landforms, 10: 173-187. LAROCCA F., 2002. Le Grotte di Pertosa e dell Angelo (Pertosa, Salerno). C.R. Speleol. E. dei Medici : 1-16.