8 giugno 2015 I primi effetti delle misure sul credito: dopo TLTRO e QE una prima inversione di tendenza Premessa: quadro dei dati desk e andamento del credit crunch Dall avvento della crisi economica l andamento dei prestiti alle imprese italiane (impeghi vivi cioè al netto delle sofferenze) ha subito due profonde cadute. Il primo rallentamento è avvenuto a partire dall anno 2009: in poco più di un anno (dal 31/12/2008 al 31/03/2010) gli impieghi vivi sono scesi da 920,7 miliardi di euro a 881,1 miliardi, di 39,6 miliardi per una contrazione del 4,3%. Dopo la prima discesa (e contestualmente con la fase di leggera ripresa economica tra metà 2010 e metà 2011) la crescita degli impieghi vivi è ripartita e, su base trimestrale, è stato raggiunto il nuovo picco a fine settembre del 2011: 931,2 miliardi di euro. Ma con l acuirsi delle tensioni sui mercati internazionali e l avvento della nuova fase di recessione (triennio 2012-2014) i prestiti hanno ricominciato a decrescere in modo repentino e continuo. Questa seconda ondata di credit crunch si è caratterizzata per un vero e proprio crollo degli impieghi vivi al di sotto dei livelli registrati prima dell avvento della crisi (31/12/2007). In tre anni e mezzo (da fine settembre 2011 a fine marzo 2015) gli impieghi vivi sono scesi di 184,4 miliardi di euro (da 931,2 mld a 746,8 mld), una contrazione pari al 19,8% (tabella 1). La contrazione del credito tra settembre del 2011 e marzo del 2015 - fanno notare i ricercatori di Fondazione Impresa - ha riguardato sia le piccole imprese (<20 addetti) che le imprese con più grandi. Tuttavia, nel caso delle piccole imprese la diminuzione del credito è stata leggermente inferiore (-18,3% vs -20,1%) forse anche grazie al fatto che le aziende più piccole hanno saputo garantire tassi di restituzione migliori; gli impieghi vivi misurano, infatti, il credito buono ovvero al netto delle sofferenze. 1
Grafico 1: serie storica degli impieghi vivi alle imprese in Italia Andamento alla fine di ogni trimestre e ultimi 3 mesi Tabella 1: il credit crunch per le imprese Valori in milioni di euro e in % 30/09/2011 31/03/2015 Var. ass. ultimi 3 anni e mezzo (mar 2015-set 2011) Var. % ultimi 3 anni e mezzo (mar 2015/set 2011) Imprese con più di 20 addetti Piccole imprese (< 20 addetti) 757.509 604.972-152.537-20,1 173.716 141.864-31.851-18,3 Totale imprese 931.224 746.836-184.388-19,8 2
I primi segnali di ripresa dopo gli interventi della BCE Il prolungarsi della crisi economica e lo spettro della deflazione ha indotto la Banca Centrale Europea (BCE) ad assumere alcune iniziative per superare il credit crunch e drenare risorse all economia reale. Nello specifico la BCE ha lavorato su più fronti: - in primis, portando nel settembre del 2014 il tasso di rifinanziamento principale al minimo storico (0,05%) così come aveva fatto dal lontano 2008 la FED (Banca Centrale Americana) per superare la crisi e sostenere la ripresa; - in secondo luogo, attraverso la concessione di prestiti alle banche mirati al finanziamento dell economia reale (imprese e famiglie); queste operazioni (TLTRO) hanno avuto avvio nel 2014 (la prima in settembre e la seconda in dicembre) e proseguiranno nel 2015 (la terza è stata concessa a marzo del 2015); - infine, attraverso il Quantitative Easing (QE), il piano di acquisto di titoli per circa 60 miliardi di euro al mese che è stato avviato il 9 marzo del 2015 e che dovrebbe continuare almeno fino al settembre del 2016; il fine di questa operazione è quello di riportare l inflazione alla soglia del 2% attraverso l aumento della liquidità e, di conseguenza, favorendo nuove opportunità di credito. La tabella 2 illustra l andamento degli impieghi vivi alle imprese a partire dall avvio delle misure della BCE. Come si evince a pagina seguente le operazioni messe in essere dalla BCE non hanno ancora consentito una netta ripresa del credito alle imprese che, in effetti, a marzo 2015 evidenzia impieghi vivi inferiori di 21,9 miliardi di euro rispetto ad agosto del 2014 (prima dell introduzione delle TLTRO) ma si è verificata una prima inversione di tendenza che si evince anche dal grafico 1. In particolare, nel mese di marzo del 2015, in cui agli effetti delle TLTRO si sono aggiunti i primi acquisti di titoli (Quantitative Easing), gli impieghi vivi verso le imprese sono aumentati dello 0,4% rispetto al mese di febbraio passando da 743,9 miliardi di euro a 746,8 miliardi di euro. Il saggio di crescita (+0,4%) è stato sostanzialmente identico sia per quanto concerne le piccole imprese con meno di 20 addetti che per quanto riguarda quelle con almeno 20 addetti. Dal punto di vista assoluto sostengono i ricercatori di Fondazione Impresa nel primo mese del QE gli impieghi vivi alle piccole imprese sono aumentati di 591 milioni di euro, sia chiaro non di molto ma si ritiene che questa svolta sarà confermata nei prossimi mesi, sostenuta dagli acquisti mensili di titoli, dalle nuove TLTRO (la prossima assegnazione è prevista per il 24/06/2015) e dalla ripresa del PIL. 3
Tabella 2: l andamento del credito alle imprese negli ultimi mesi (*) Impieghi vivi in milioni di euro. Variazioni assolute e percentuali Misure BCE per sostenere il credito a famiglie e imprese Impieghi vivi alla fine di ciascun periodo (mln di ) Piccole imprese (<20 addetti) Imprese con almeno 20 addetti Totale Imprese 31/08/2014 144.530 624.245 768.775 Prima TLTRO (24/09/2014) 30/09/2014 145.370 625.909 771.278 31/10/2014 143.961 619.995 763.956 30/11/2014 142.686 616.998 759.684 Seconda TLTRO (17/12/2014) 31/12/2014 143.371 606.103 749.474 Quantitative Easing (09/03/2015) e Terza TLTRO (25/03/2015) 31/01/2015 142.193 608.081 750.274 28/02/2015 141.273 602.717 743.990 31/03/2015 141.864 604.972 746.836 Andamento rispetto a prima delle misure sul credito (marzo 2015 su agosto 2014) Andamento nell'ultimo mese disponibile (marzo 2015 su febbraio 2015) Primi effetti QE Var. ass. (in mln di ) -2.666-19.273-21.939 Var. % -1,8-3,1-2,9 Var. ass. (in mln di ) +591 +2.255 +2.846 Var. % +0,4 +0,4 +0,4 (*) Ultimi dati disponibili al 29 maggio 2015. Sulla base di questi primi elementi questo studio prosegue analizzando i risultati a livello territoriale, focalizzando l attenzione sulla platea di piccole imprese con meno di 20 addetti che rappresentano l oggetto principale delle analisi di Fondazione Impresa. In particolare, si vuole verificare l evoluzione degli impieghi vivi tra la fine del febbraio del 2015 e la fine del mese di marzo (ultimi dati disponibili) ovvero nel periodo in cui alle operazioni TLTRO si è sommata la prima misura non convenzionale assunta dalla BCE (acquisto titoli). Al risultato nazionale (crescita degli impieghi vivi alle piccole imprese pari al +0,4%) puntualizzano i ricercatori di Fondazione Impresa - concorrono la stragrande maggioranza delle regioni (18/20 in terreno positivo) e delle province (93/110); si tratta di un segnale che conferma come la ripresa dei prestiti stia divenendo tangibile anche se ancora su livelli contenuti. 4
Il ritorno del credito per le piccole imprese (<20 addetti) Analisi regionale (*) Impieghi vivi a piccole imprese Rank regionale (Var. % mar 2015/feb 2015) Valori in milioni di euro e var. % Rank Regioni (in mln ) mar 15 (in mln ) Var. ass. mar 15- (in mln ) Var. % mar 15/ 1 Piemonte 11.341,4 11.444,6 +103,2 +0,91 2 Molise 479,5 483,0 +3,5 +0,73 3 Sardegna 2.418,3 2.435,6 +17,2 +0,71 4 Emilia Romagna 15.297,4 15.393,1 +95,7 +0,63 5 Veneto 16.909,3 16.996,6 +87,3 +0,52 6 Lombardia 28.053,9 28.196,1 +142,2 +0,51 7 Calabria 2.110,4 2.120,8 +10,5 +0,50 8 Valle d'aosta 406,2 408,2 +2,0 +0,49 9 Toscana 12.184,0 12.234,8 +50,8 +0,42 10 Liguria 3.507,4 3.521,7 +14,3 +0,41 11 Friuli Venezia Giulia 3.414,8 3.428,6 +13,7 +0,40 12 Campania 5.129,0 5.148,3 +19,3 +0,38 13 Sicilia 6.028,6 6.048,7 +20,1 +0,33 14 Umbria 2.799,1 2.806,8 +7,7 +0,28 15 Basilicata 846,1 848,4 +2,3 +0,28 16 Trentino Alto Adige 8.840,5 8.860,0 +19,4 +0,22 17 Abruzzo 2.972,8 2.978,5 +5,7 +0,19 18 Lazio 7.420,0 7.430,3 +10,3 +0,14 19 Puglia 6.044,4 6.031,9-12,5-0,21 20 Marche 5.069,6 5.048,0-21,5-0,42 ITALIA 141.272,7 141.864,1 +591,4 +0,42 NORD OVEST 43.308,9 43.570,6 +261,7 +0,60 NORD EST 44.462,0 44.678,2 +216,2 +0,49 MEZZOGIORNO 26.029,1 26.095,2 +66,1 +0,25 CENTRO 27.472,6 27.520,0 +47,4 +0,17 (*) Ultimi dati disponibili al 29 maggio 2015. 5
Il ritorno del credito per le piccole imprese (<20 addetti) Analisi provinciale (*) Impieghi vivi a piccole imprese Rank provinciale (Var. % mar 2015/feb 2015) Valori in milioni di euro e var. % Rank Province mar 15 Var. % mar 15/ Rank Province mar 15 Var. % mar 15/ 1 Medio Campidano 105,0 108,5 +3,39 57 Genova 1.507,7 1.514,2 +0,43 2 Carbonia Iglesias 108,6 110,2 +1,49 58 Alessandria 1.133,8 1.138,7 +0,43 3 Benevento 246,6 250,0 +1,41 59 Caserta 608,0 610,6 +0,43 4 Massa Carrara 431,0 436,8 +1,34 60 Caltanissetta 271,9 273,1 +0,42 5 Torino 4.046,4 4.099,1 +1,30 61 Trento 3.515,7 3.530,2 +0,41 6 Nuoro 265,1 268,5 +1,28 62 Treviso 3.130,8 3.143,5 +0,41 7 Piacenza 1.081,9 1.094,9 +1,21 63 Agrigento 457,5 459,3 +0,38 8 Cosenza 806,4 815,9 +1,17 64 Parma 1.431,0 1.436,4 +0,38 9 La Spezia 423,8 428,1 +1,02 65 Siracusa 487,5 489,3 +0,38 10 Verabia Cusio Ossola 387,0 390,9 +1,01 66 Padova 3.627,8 3.641,0 +0,36 11 Messina 776,9 784,5 +0,98 67 Ravenna 1.501,0 1.506,4 +0,36 12 Novara 783,3 790,8 +0,96 68 Vicenza 2.318,3 2.326,7 +0,36 13 Imperia 580,4 585,6 +0,90 69 Ogliastra 85,7 86,0 +0,35 14 Brescia 5.094,6 5.139,9 +0,89 70 Ascoli Piceno 619,6 621,6 +0,33 15 Rimini 1.967,6 1.984,7 +0,87 71 Pavia 1.501,3 1.506,1 +0,32 16 Biella 337,1 340,0 +0,87 72 Vibo Valentia 161,4 161,9 +0,31 17 Livorno 1.106,7 1.115,9 +0,83 73 Pistoia 1.061,0 1.064,2 +0,30 18 Bergamo 3.334,8 3.362,3 +0,83 74 Asti 840,4 842,3 +0,23 19 Campobasso 371,1 374,1 +0,79 75 Firenze 2.612,9 2.618,1 +0,20 20 Cuneo 3.306,3 3.332,3 +0,79 76 Siena 1.477,4 1.480,2 +0,19 21 Oristano 274,3 276,5 +0,78 77 Ragusa 846,1 847,6 +0,18 22 Venezia 2.681,6 2.702,5 +0,78 78 Reggio Calabria 523,6 524,5 +0,18 23 Varese 1.596,6 1.608,9 +0,77 79 Perugia 2.262,7 2.266,4 +0,17 24 Pisa 1.265,7 1.275,5 +0,77 80 Mantova 2.218,6 2.221,9 +0,15 25 Lecco 970,1 977,5 +0,77 81 Taranto 577,7 578,5 +0,15 26 Pordenone 892,9 899,8 +0,77 82 Salerno 1.483,4 1.485,3 +0,13 27 Prato 801,1 807,2 +0,76 83 Trapani 598,7 599,4 +0,12 28 Latina 891,6 898,4 +0,76 84 Lecce 1.057,8 1.059,0 +0,11 29 Bologna 2.614,4 2.634,1 +0,75 85 Frosinone 544,5 545,1 +0,10 30 Terni 536,4 540,4 +0,74 86 Catanzaro 412,7 413,1 +0,09 31 Rieti 207,7 209,2 +0,72 87 Bolzano 5.324,9 5.329,8 +0,09 32 Lucca 1.194,3 1.202,8 +0,71 88 Trieste 383,5 383,8 +0,09 33 Teramo 766,0 771,3 +0,70 89 Roma 4.922,9 4.926,5 +0,07 34 Cagliari 756,4 761,6 +0,70 90 Grosseto 1.159,1 1.159,9 +0,07 35 Vercelli 507,1 510,6 +0,68 91 Cremona 2.349,0 2.350,0 +0,05 36 Brindisi 440,0 443,0 +0,67 92 Barletta-Andria-Trani 733,9 734,1 +0,04 37 Verona 3.633,2 3.656,9 +0,65 93 L'Aquila 598,8 598,8 +0,01 38 Belluno 599,1 602,8 +0,62 94 Matera 302,1 302,0-0,02 39 Modena 2.059,5 2.071,7 +0,59 95 Catania 1.254,8 1.254,2-0,05 40 Ferrara 1.020,4 1.026,4 +0,58 96 Arezzo 1.074,8 1.074,2-0,06 41 Sassari 477,8 480,5 +0,58 97 Avellino 353,8 353,2-0,17 42 Sondrio 872,5 877,5 +0,58 98 Savona 995,5 993,7-0,18 43 Palermo 1.156,8 1.163,4 +0,57 99 Enna 178,3 178,0-0,22 44 Como 1.543,2 1.551,7 +0,55 100 Viterbo 853,2 851,2-0,25 45 Ancona 1.437,8 1.445,5 +0,54 101 Crotone 206,3 205,5-0,37 46 Rovigo 918,5 923,3 +0,53 102 Fermo 552,5 550,4-0,38 47 Isernia 108,4 108,9 +0,51 103 Foggia 1.096,2 1.091,8-0,40 48 Udine 1.755,4 1.764,1 +0,50 104 Pescara 809,5 806,2-0,41 49 Aosta 406,2 408,2 +0,49 105 Olbia-Tempio 345,6 343,8-0,52 50 Napoli 2.437,3 2.449,2 +0,49 106 Gorizia 383,0 380,9-0,57 51 Milano 5.781,0 5.808,4 +0,47 107 Bari 2.138,8 2.125,5-0,62 52 Reggio Emilia 1.589,3 1.596,8 +0,47 108 Macerata 1.062,4 1.055,0-0,70 53 Monza e Brianza 1.816,5 1.824,9 +0,46 109 Lodi 975,9 966,8-0,93 54 Forlì-Cesena 2.032,3 2.041,7 +0,46 110 Pesaro e Urbino 1.397,2 1.375,5-1,56 55 Chieti 798,6 802,2 +0,45 56 Potenza 544,0 546,4 +0,44 ITALIA 141.272,7 141.864,1 +0,42 (*) Ultimi dati disponibili al 29 maggio 2015. 6