I grafici ingannevoli Esistono tre modi di alterare la verità: mentire semplicemente, mentire spudoratamente, mentire con le statistiche. Winston Churchill
Esempio 1: osserviamo il grafico seguente Delitti denunciati per criminalità violenta nel 1998 su 1. abitanti dai 14 anni in su (fonte: ISTAT) 23 22 21 2 19 18 Bari Bologna Milano Reggio C. Roma Torino Trieste E' stata tracciata solo una parte dell'asse y (scala incompleta). Ad un primo colpo d'occhio si ha l'impressione (ingannevole) che, per esempio, il numero di denunce a Trieste sia oltre il doppio di quello di Milano e il quintuplo di quello di Roma! Bari invece sembrerebbe quasi un oasi di tranquillità. Per leggere correttamente il fenomeno è necessario porre attenzione ai valori posti sull'asse y.
e si può ancora peggiorare... Delitti denunciati per criminalità violenta nel 1998 su 1. abitanti dai 14 anni in su 23 18 Bari Bologna Milano Reggio C. Roma Torino Trieste E' stata tracciata solo una parte dell'asse y (scala incompleta), e sono stati inoltre eliminati i valori intermedi, e la relativa griglia. In questo modo è ancora più facile non accorgersi del trucco.
ma anche migliorare... Delitti denunciati per criminalità violenta nel 1998 su 1. abitanti dai 14 anni in su 25 2 15 1 5 Bari Bologna Milano Reggio C. Roma Torino Trieste E' stata tracciato tutto l'asse y (scala completa). L impressione che riceviamo è completamente diversa da quella dei grafici precedenti e, ovviamente, più aderente alla realtà. Trieste ovviamente mantiene il suo record negativo, ma è tallonata da Torino e Reggio Calabria. Il confronto con Milano e con Roma viene percepito in termini decisamente non marcati. Per non parlare di Bari, che sembrava quasi non interessata al fenomeno!
Esempio 2: osserviamo il grafico seguente Decessi al di sotto di un anno di età in Gran Bretagna 12 su mille nati vivi 1 8 6 4 2 191 192 193 194 1942 1944 1946 1948 195 anno Il grafico è stato tracciato trascurando il fatto che gli anni cui si fa riferimento non sono distanziati da uno stesso intervallo di tempo. Dal 191 al 194 i dati sono "visibili" ogni dieci anni, in seguito invece ogni due. Si ha l impressione (non corretta) che il fenomeno tenda a diminuire più lentamente negli ultimi anni rappresentati piuttosto che nei primi.
Come rappresentare correttamente il fenomeno: Decessi al di sotto di un anno di età in Gran Bretagna 12 su 1 na ti vivi 1 8 6 4 2 191 192 193 anno 194 1942 1944 1946 1948 195 Si ha una diversa percezione del fenomeno lungo gli anni se il grafico viene tracciato rispettando la diversità degli intervalli temporali.
Un altra rappresentazione corretta del fenomeno: su m ille n a ti vivi 12 1 8 6 4 2 Decessi al di sotto di un anno di età in Gran Bretagna 191 192 193 194 195 anno Un altro modo per avere una corretta percezione del fenomeno è quello di rappresentare solo i dati distanziati di uno stesso intervallo di tempo.
Esempio 3: osserviamo il grafico seguente andamento fenomeno 3 2,5 2 1,5 1,5 1995 1996 1997 1998 1999 2 Esso rappresenta l andamento di un certo fenomeno nel tempo. Il fenomeno non ha un andamento costante poiché presenta alcune oscillazioni.
Come aumentare l effetto oscillazione: andament o fenomeno 2,5 2 1,5 1,5 E stato dilatato l asse y (aumentandone la dimensione e diminuendo il valore massimo visibile) e contratto l asse x. Il fenomeno sembra presentare oscillazioni più marcate rispetto a quelle del grafico precedente. L andamento del fenomeno viene percepito come soggetto ad ampi sbalzi. 1995 1996 1997 1998 1999 2
Come diminuire l effetto oscillazione: andamento fenomeno 5 4 3 2 1 1995 1996 1997 1998 1999 2 E stato contratto l asse y (diminuendone la dimensione, e aumentando il valore massimo visibile) e dilatato l asse x. Il grafico risulta appiattito e le oscillazioni vengono percepite come poco marcate. Si è indotti quindi a pensare che il fenomeno abbia un andamento pressoché costante nel tempo.