UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Nutrizione e risorse animali

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UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Nutrizione e risorse animali Classe di laurea magistrale n. LM-86 DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art. 5 RIDD 1

Art. 1 Finalità 1. Il presente regolamento didattico del corso di laurea magistrale in Nutrizione e Risorse Animali, di seguito denominato RAULM, definisce i contenuti dell ordinamento didattico, ai sensi di quanto previsto dall art. 12, comma primo, del D.M. n. 270/2004 riguardante il Regolamento recante norme concernenti l autonomia didattica degli Atenei, di seguito denominato RAU. 2. L ordinamento didattico e l organizzazione del corso sono definiti nel rispetto della libertà di insegnamento e dei diritti e doveri dei docenti e degli studenti. Art. 2 Contenuti del Regolamento didattico di corso 1. Il Regolamento Didattico di Corso definisce le modalità di applicazione dell Ordinamento Didattico specificandone gli aspetti organizzativi. 2. Il Regolamento Didattico di corso determina in particolare: a) l elenco degli insegnamenti, con l indicazione dei settori scientifico-disciplinari di riferimento, nonché delle altre attività formative; b) l eventuale articolazione in moduli degli insegnamenti; c) gli obiettivi formativi specifici e i crediti di ogni insegnamento e di ogni altra attività formativa; d) le eventuali propedeuticità di ogni insegnamento; e) gli specifici percorsi formativi o curricula offerti agli studenti; f) le regole di presentazione dei piani di studio individuali ove necessario; g) le tipologie delle forme didattiche, anche a distanza; h) le tipologie degli esami e delle altre verifiche del profitto degli studenti; i) le disposizioni sugli eventuali obblighi di frequenza. 3. Il Regolamento Didattico di Corso, secondo quanto previsto dall art. 11, comma secondo, della Legge 341/1990, e dall art. 12, comma primo del RAU, è approvato dal Senato Accademico con le procedure previste dall art. 49, comma secondo, dello Statuto. Art. 3 Struttura e organizzazione del corso 1. Il corso di laurea magistrale è organizzato e gestito sulla base dei seguenti atti: a) Ordinamento Didattico; b) quadro degli insegnamenti e delle attività formative; c) piano degli studi annuale. 2. L ordinamento Didattico è contenuto nel Regolamento Didattico d Ateneo che è approvato dal Senato Accademico, sentito il Consiglio d Amministrazione e il Consiglio degli studenti, ed è emanato con Decreto Rettorale dopo l approvazione del Ministro con il parere del Consiglio Universitario Nazionale secondo quanto previsto dall art. 11, comma primo della Legge 341/1990, ai sensi anche di quanto previsto dall art. 11 del RAU. 3. Il quadro degli insegnamenti e delle attività formative è contenuto nel presente Regolamento Didattico di Corso di studio secondo quanto previsto dall art. 12, comma secondo, lettere a) e b) del RAU, ed è emanato con Decreto Rettorale. 2

4. Il piano annuale degli studi, definito in coerenza con il quadro degli insegnamenti e delle attività formative, è approvato annualmente dal Consiglio di Dipartimento, su proposta del Consiglio di Corso, e pubblicato nel Manifesto degli Studi. Art. 4 Ordinamento didattico 1. L ordinamento didattico definisce la struttura e l organizzazione del corso di laurea magistrale, individuando le modalità di applicazione dei vincoli definiti dalla classe di appartenenza del corso di laurea magistrale stesso. L Ordinamento Didattico ai sensi del comma terzo dell art. 11 del RAU in particolare determina: a) la denominazione e la/le relativa/e classe/i di appartenenza; b) gli obiettivi formativi del corso di laurea magistrale, in termini di risultati di apprendimento attesi anche con riferimento ai descrittori adottato in sede europea; c) gli sbocchi professionali, anche con riferimento alle attività classificate dall ISTAT; d) il quadro generale delle attività formative, nel rispetto dei vincoli della classe di appartenenza; e) i crediti assegnati alle attività formative di ciascun ambito, riferendoli, per quanto riguarda le attività formative previste nella lettera b) dell'articolo 10, comma 1, del RAU ad uno o più settori scientificodisciplinari; f) le conoscenze richieste per l accesso e le modalità di verifica della preparazione iniziale; g) le caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo di studio. 2. L Ordinamento Didattico è definito nell Allegato A del presente Regolamento, così come risulta dal sito ministeriale della Banca dati RAD. Art. 5 Quadro degli insegnamenti e delle attività formative 1. Il Quadro degli insegnamenti e delle attività formative definisce: a) l elenco degli insegnamenti impartiti, con l indicazione dei relativi settori scientifico-disciplinari, e delle altre attività formative; b) i moduli didattici in cui sono eventualmente articolati gli insegnamenti, con l indicazione dei relativi settori scientifico-disciplinari; c) i crediti assegnati a ciascun insegnamento o attività formativa; d) gli obiettivi formativi specifici di ogni insegnamento; e) le eventuali propedeuticità. 2. Il Quadro degli insegnamenti e delle attività formative è definito negli Allegati B1 e B2 del presente Regolamento. Art. 6 Piano degli studi annuale 1. Il Piano degli studi annuale determina le modalità organizzative di svolgimento del corso con particolare riguardo alla distribuzione degli insegnamenti nel biennio e in ciascun anno. 2. Il Piano degli studi viene proposto dal Consiglio di Corso o dalla Commissione Didattica competenti, definito annualmente dal Consiglio di Dipartimento, nel rispetto dell Ordinamento Didattico e del quadro degli insegnamenti e delle attività formative, e approvato dagli organi di governo dell Ateneo. 3. Il piano degli studi annuale è pubblicato nel Manifesto degli Studi. Art. 7 Accesso al corso di laurea magistrale 3

1. Ai sensi dell articolo 6, comma 2 del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, per essere ammessi ad un corso di laurea magistrale occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale, o di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo. 2. Per l'ammissione al corso di laurea magistrale in Nutrizione e Risorse Animali occorre possedere uno dei seguenti requisiti curriculari: - laurea nella/e classe/i L-38 Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali (ex DM 270/2004) ovvero nella classe 40 Scienze e tecnologie zootecniche e delle produzioni animali (ex DM 509/99) - oppure almeno 42 crediti formativi universitari già acquisiti nei sotto elencati settori scientifico-disciplinari o equivalenti Aree disciplinari Settori scientifico disciplinari CFU minimi BIO/01 Botanica BIO/05 Zoologia BIO/10 Biochimica Discipline biologiche BIO/18 Genetica 12 VET/01 Anatomia degli animali domestici VET/02 Fisiologia veterinaria Discipline delle produzioni animali AGR/02 Agronomia e coltivazioni erbacee AGR/09 Meccanica agraria AGR/10 Costruzioni rurali AGR/15 Industrie alimentari AGR/17 Zootecnia generale e miglioramento genetico AGR/18 Nutrizione e alimentazione animale AGR/19 Zootecnia speciale AGR/20 Zoocolture 6 Discipline sanità animale VET/03 Patologia generale e anatomia patologica veterinaria VET/04 Ispezione degli alimenti di origine animale VET/05 Malattie infettive degli animali domestici VET/06 Parassitologia e malattie parassitarie degli animali VET/07 Farmacologia e tossicologia VET/08 Clinica medica veterinaria VET/10 Clinica ostetricia e ginecologia veterinaria 6 Discipline economiche AGR/01 Economia ed estimo rurale 6 SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese 3. Ai fini dell'accesso al corso di laurea magistrale e del regolare progresso negli studi, è in ogni caso necessario saper utilizzare una lingua dell'unione Europea e gli strumenti informatici di base. 4. L adeguatezza della personale preparazione di cui ai commi 2 e 3 e l attitudine dei candidati a intraprendere il corso di laurea magistrale sono verificate da una commissione formata da docenti del Dipartimento mediante valutazione della carriera pregressa e un eventuale prova o colloquio che si svolgeranno secondo un calendario reso noto dal Dipartimento. 5. Eventuali carenze nel requisito curricolare dovranno essere colmate, su indicazione della Commissione di cui al comma 4, acquisendo i crediti relativi attraverso l iscrizione ad altri corsi di laurea di primo livello, oppure con l iscrizione a insegnamenti singoli. 4

Art. 8 Conseguimento del titolo di studio 1. Per conseguire la laurea magistrale lo studente deve acquisire 120 crediti. 2. In considerazione del fatto che a ciascun anno corrispondono convenzionalmente 60 crediti, la durata normale del corso di laurea magistrale è di due anni. 3. Il titolo di studio può essere conseguito anche prima del biennio, purché lo studente abbia acquisito i 120 crediti previsti dal piano di studi. Art. 9 Articolazione del corso di laurea magistrale 1. Il corso di laurea magistrale in Nutrizione e Risorse Animali comprende attività formative raggruppate nelle seguenti tipologie: a) attività formative caratterizzanti; b) attività formative in uno o più ambiti disciplinari affini o integrativi a quelli caratterizzanti, anche con riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare; c) attività a scelta dello studente; e) attività formative relative alla preparazione della prova finale; f) attività formative utili per l'inserimento nel mondo del lavoro. 2. I crediti assegnati ad ognuna delle tipologie di cui sopra è definito nell allegato B1 del presente Regolamento. Non è prevista alcuna attività di tirocinio Art. 10 Attività di tirocinio Art. 11 Attività formative relative alla preparazione della prova finale 1. La prova finale del Corso di Laurea Magistrale in Nutrizione e Risorse Animali, consiste in un elaborato scritto che approfondisce le basi tecnico scientifiche e metodologiche di un aspetto relativo all attività svolta durante la formazione dello studente. L ambito della ricerca viene concordato in seguito a colloqui con i docenti dei corsi disciplinari. Pur mantenendosi l originalità della proposta progettuale lo studente viene preferenzialmente inserito in attività di ricerca in atto, in modo che possa beneficiare della relazione e del confronto con i ricercatori impegnati nelle ricerche e far esperienza delle dinamiche connesse. A tal fine la fase progettuale del lavoro per la prova finale viene portata a termine in stretta relazione col docente. Nella successiva fase di realizzazione, da condurre in modo autonomo ma sotto la continua supervisione del docente-relatore, lo studente è tenuto a riportare e discutere i risultati ottenuti e ad analizzarli criticamente nell ambito del gruppo di ricerca. La prova finale consiste, formalmente, nella discussione in seduta pubblica, di fronte a una commissione di laurea, dell elaborato scritto relativo alle attività di ricerca svolte, in merito al quale la commissione esprime la propria valutazione. Il voto di laurea sarà formulato tenendo conto della valutazione dell esame finale e dell intero percorso di studi dello studente. 1. Il numero di crediti da attribuire alla prova finale può essere diverso per i diversi curricula ed è definito nell allegato B1 del presente Regolamento. Art. 12 Propedeuticità 5

1. Ai fini di un ordinato svolgimento dei processi di insegnamento e di apprendimento devono essere rispettate le propedeuticità tra gli insegnamenti, come stabilito nel Regolamento Didattico di Ateneo. 2. L elenco delle propedeuticità è riportato nell allegato B2 del presente Regolamento. Art. 13 Percorso formativo specifico 1. All interno del corso di laurea magistrale gli insegnamenti e le attività formative sono organizzate in modo da offrire un percorso atto a soddisfare specifiche esigenze culturali e professionali. Il corso si propone di fornire competenze sui sistemi zootecnici, sulla nutrizione e tecnica mangimistica e sulla gestione delle risorse animali negli ambienti naturali, ponendo attenzione alla qualità della vita degli animali. Il corso ha anche l'obiettivo di fornire competenze sul sistema alimento/animale e su zootecnia e gestione del territorio in linea con le direttive nazionali ed europee di sostenibilità economica, ambientale ed ecologica. Il percorso formativo prevede delle attività didattiche nei SSD tipici della classe, integrando le materie della nutrizione e della dietetica animale con quelle della patologia, della fisiologia, della gestione della fauna, della qualità dei prodotti e della gestione economica e della sostenibilità ambientale delle attività zootecniche. Una rilevante specifica caratteristica di questo percorso formativo sarà il continuo stimolo alla coltivazione delle capacità progettuali e organizzative. Sarà centrale nella formazione del laureato magistrale la consapevolezza della necessità di dover valutare situazioni non ovvie e dover proporre soluzioni originali e innovative, in tale contesto. Il percorso di studio prevede contatti con diverse componenti delle realtà della ricerca e del mondo produttivo attraverso seminari, con lo scopo di trasmettere informazioni professionali, nelle quali il laureato magistrale sarà tenuto a muoversi. Alla fine del percorso formativo, il laureato magistrale avrà acquisito un ampia e comprensiva conoscenza delle nozioni inerenti lo specifico ambito scientifico ed avrà anche identificato e praticato le peculiari modalità di acquisizione, elaborazione e analisi delle informazioni, sviluppando nel contempo quell abilità nella sintesi ed esposizione, e nell elaborazione collettiva. Art. 14 Presentazione dei piani di studio individuali 1. Lo studente per particolari obiettivi formativi specificamente descritti e motivati può presentare al Consiglio di Corso di Studio domanda di approvazione di un Piano di studi individuale che deve essere compatibile con l ordinamento didattico del Corso. Art. 15 Tipologia delle forme didattiche 1. La modalità di svolgimento degli insegnamenti e delle altre attività formative del corso è: - convenzionale. Art. 16 Prove di profitto 1. La verifica dell apprendimento degli studenti viene effettuata mediante prove d esame le cui modalità sono disciplinate dal Regolamento Didattico d Ateneo e dalle deliberazioni dell organo collegiale della competente struttura didattica. Art. 17 Obblighi di frequenza 6

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare i corsi secondo modalità e limiti definiti dal Regolamento Didattico d Ateneo e dalle deliberazioni dell organo collegiale della competente struttura didattica. Art. 18 Riconoscimento di crediti formativi 1. Gli eventuali studi compiuti con riguardo ai corsi di laurea ed ai corsi di laurea specialistica previsti dai previgenti ordinamenti didattici sono valutati in crediti e riconosciuti in tutto o in parte ai fini del conseguimento del titolo di laurea magistrale del presente Corso. 2. In caso di passaggio o trasferimento il riconoscimento degli studi pregressi avviene nel rispetto dei criteri definiti dal Regolamento Didattico d Ateneo. In caso di passaggio o trasferimento di uno studente proveniente da un corso afferente alla medesima classe, la quota di crediti relativi al medesimo settore scientifico disciplinare non può essere inferiore al 50% di quelli già maturati. 3. Il riconoscimento viene proposto dal Consiglio di Corso o dalla Commissione Didattica e approvato dal Consiglio di Corso di studio. 4. Il riconoscimento, in termini di crediti formativi utili per il conseguimento del titolo, di conoscenze e abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente, nonché di altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario, alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso, non può essere superiore a 20 crediti. Art. 19 Natura del presente Regolamento 1. Il presente regolamento ha la natura di Regolamento di Corso di studio previsto dall art. 12 del D.M. 270/2004. Art. 20 Entrata in vigore del presente Regolamento 1. Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo a quello di emanazione con Decreto Rettorale. 7