Organi del comune Organi di governo : Sindaco; giunta; consiglio comunale Organi di gestione: Dirigenti: responsabili dei servizi SINDACO (art.59-54 TUEL) Organo monocratico del comune E il capo dell amministrazione comunale E ufficiale del Governo del territorio amministrato E responsabile dell amministrazione adempie alle seguenti funzioni: 1.Stabilisce l indirizzo politico-amministrativo 2.Verifica la corretta attuazione del programma, nel rispetto dei principi di legalità, efficienza e buon andamento della P. A. Capo dell amministrazione: -coordina l attività degli assessori -nomina i responsabili di uffici e servizi, definendo gli incarichi dirigenziali Ufficiale di governo: -sovraintende ai servizi di competenza statale esercitati dal comune(stato civile,anagrafe, demografia, materia elettorale.) -emana provvedimenti in materia di : 1)ordine pubblico 2)sicurezza pubblica 3)sanità e igiene CONSIGLIO COMUNALE (art 42 TUEL) E organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo E competete ad approvare solo gli atti fondamentali dell ente, caratterizzati da funzioni programmatorie e di indirizzo, e a verificare i risultati dell azione della giunta Provvedimento tipico: Deliberazione Consiliare: E la manifestazione di volontà dell organo collegiale espressa su proposta di deliberazione che viene approvata e quindi adottata con votazione in base alla maggioranza prevista.
CONSIGLIERE COMUNALE Al pari del sindaco la legge definisce il ruolo etico del consigliere (art.78) ricordando che il comportamento degli amministratori nell'esercizio delle proprie funzioni deve essere "improntato all'imparzialità ed al principio di buona amministrazione". In relazione ai consiglieri può dirsi che competono ad essi alcuni diritti e prerogative che conformano un vero e proprio status: a) il diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta al Consiglio; b) il diritto di chiedere la convocazione del Consiglio, secondo le modalità dettate dall'articolo 39 T.U.E.L.; c) il diritto di presentare interrogazioni e mozioni e altri atti di sindacato ispettivo; d) il diritto di ottenere dagli uffici tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all'espletamento del proprio mandato. Le modalità della presentazione di tali atti e delle relative risposte sono disciplinate dallo Statuto e dal regolamento consiliare (come si può vedere, è valorizzata l autonomia dei singoli enti). L art. 43 stabilisce, tuttavia, la regola generale per cui il Sindaco o gli assessori rispondono, entro 30 giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri. Hanno inoltre diritto a permessi retribuiti per lo svolgimento delle funzioni e a percepire un gettone di presenza con le modalità e gli importi stabiliti agli articoli 79 e 82 T.U.E.L. e dal D.M. n.119/2000 di attuazione dei medesimi. Differenze tra: INTERROGAZIONE Ogni Consigliere può presentare interrogazioni che consistono in una domanda rivolta al Sindaco per avere informazioni o spiegazioni su un oggetto determinato o per sapere se e quali provvedimenti siano stati adottati o si intendano adottare in relazione all oggetto medesimo. Le interrogazioni sono redatte in forma scritta e trasmesse all Ufficio del Consiglio Comunale che provvede ad inviarle immediatamente al Sindaco. Ogni Consigliere può sottoscrivere interrogazioni presentate da altri, ma come interrogante è considerato ad ogni effetto il primo firmatario; questi, tuttavia, ove non si trovi presente per la trattazione o vi rinunci, può essere sostituito da un altro dei firmatari. All interrogazione viene data risposta scritta dal Sindaco o dall Assessore competente per materia entro trenta giorni dalla presentazione. Copia della risposta è trasmessa al Presidente del Consiglio, il quale, su richiesta dell interrogante, fa pervenire ai Consiglieri Comunali copia della stessa. In caso di mancata risposta, il Presidente del Consiglio inserisce all ordine del giorno l interrogazione per la trattazione nella prima seduta consiliare immediatamente successiva, dando facoltà al Consigliere di illustrare il contenuto dell interrogazione per non più di tre minuti. Anche la relativa risposta non deve superare i tre minuti. L interrogante può dichiararsi o meno soddisfatto della risposta mantenendosi comunque nel tempo massimo di un minuto.
INTERPELLANZA L interpellanza consiste nella domanda rivolta al Sindaco o al Presidente del Consiglio Comunale, per la quale viene richiesta una sintetica risposta orale in Consiglio, circa i motivi della condotta dell Amministrazione su un determinato argomento o della conduzione del Consiglio Comunale su un determinato argomento. Il Sindaco può delegare un Assessore per la risposta. L interpellanza viene presentata per iscritto al Presidente del Consiglio Comunale che provvede all inserimento nell ordine del giorno secondo l ordine di presentazione e ne dà immediata comunicazione al Sindaco. Le interpellanze vengono discusse nei limiti di tempo della prima ora della seduta del Consiglio. L'illustrazione della questione deve essere contenuta entro tre minuti, così come la risposta da parte del Sindaco o di un Assessore da lui delegato o, quando la questione abbia per oggetto il funzionamento e i lavori del Consiglio, da parte del Presidente. Alla risposta può replicare solo il Consigliere che ha posto la questione, per dichiarare se sia soddisfatto o meno, contenendo la sua dichiarazione entro un minuto. Le interpellanze e le interrogazioni relative allo stesso argomento o ad argomenti simili o collegati possono essere svolte congiuntamente. MOZIONE La mozione consiste in una concreta proposta scritta di risoluzione, sottoposta alla decisione del Consiglio Comunale, nell ambito delle competenze per lo stesso stabilite dalla legge e dallo Statuto, riferita all esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo, alla promozione di iniziative e di interventi da parte del Consiglio o del Sindaco nell'ambito dell attività del Comune e degli Enti ed Organismi allo stesso appartenenti od ai quali esso partecipa. La mozione può anche consistere in un giudizio sull azione dell Amministrazione. Le mozioni sono presentate per iscritto e devono contenere l esatta delimitazione dell argomento e le linee essenziali delle proposte. La mozione viene iscritta nel programma dei lavori secondo la data di presentazione e viene discussa entro la quarta seduta successiva. Le mozioni, qualora concernano argomenti uguali, analoghi o connessi, possono essere trattate contemporaneamente. Indipendentemente dal numero dei firmatari, la mozione è illustrata solo dal primo firmatario o da uno degli altri firmatari e per un tempo non superiore ai cinque minuti. Nella discussione possono intervenire, per un tempo comunque non superiore ai tre minuti, un Consigliere per ogni Gruppo, il Sindaco o un Assessore delegato. Il Consigliere che ha illustrato la mozione ha diritto di replica per un tempo non superiore ai tre minuti. Per ogni mozione possono essere presentati emendamenti che sono illustrati dal presentatore per una durata non superiore a tre minuti. Dopo la votazione degli eventuali emendamenti presentati, la mozione è messa in votazione nel suo complesso sempre che, anche da parte di un solo Consigliere, non sia stata comunque avanzata richiesta di votazione per parti distinte e separate. In quest ultimo caso, dopo le singole votazioni, la mozione viene votata nel suo complesso e approvata solo se ottiene la maggioranza assoluta dei presenti. Quando la mozione approvata dal Consiglio comunale preveda il raggiungimento di determinati obiettivi da parte degli Organi di governo del Comune, il Presidente del Consiglio Comunale provvede a trasmetterla al Sindaco affinchè ne curi l attuazione. Le mozioni approvate dal Consiglio Comunale sono altresì trasmesse dal Presidente del Consiglio Comunale agli Enti dipendenti dal Comune o a cui il Comune partecipa, qualora esse trattino di questi. Qualora una mozione stabilisca dei termini entro i quali deve essere riferito al Consiglio e ciò non avvenga in tempo utile, il Presidente del Consiglio Comunale è tenuto a iscrivere all ordine del giorno, entro i trenta giorni successivi, una comunicazione in merito del Sindaco.
ORDINI DEL GIORNO Gli ordini del giorno consistono nella formulazione scritta di un giudizio o di una valutazione relativi a fatti o questioni di interesse locale o nazionale, inerenti a problemi politici, economici e sociali di carattere generale o attinenti a provvedimenti iscritti all ordine del giorno. Il Consigliere proponente dà lettura dell ordine del giorno e lo illustra ai presenti nel tempo limite di cinque minuti. Ogni Consigliere può intervenire, una sola volta, al fine di precisare la propria posizione, nel tempo limite di tre minuti. A conclusione del dibattito si procede alla votazione conclusiva. Il Presidente del Consiglio può dichiarare improponibili ordini del giorno che siano in contrasto con la normativa vigente o con deliberazioni già adottate dal Consiglio nella stessa seduta. Nel caso siano presentati più ordini del giorno sullo stesso argomento, il Presidente ne fissa l ordine di votazione secondo la presentazione. L approvazione di un ordine del giorno implica la decadenza degli altri il cui contenuto sia dal primo superato o con esso in contrasto. La decisione in merito spetta al Presidente. Gli ordini del giorno devono essere discussi entro il quarto Consiglio successivo alla data di presentazione. COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI (art 38 TUEL) sono articolazioni interne che possono essere previste dallo Statuto o dal Regolamento consiliare e sono suddivise per materie. Hanno funzione consultiva preventiva sulle proposte di deliberazione del consiglio per semplificare il lavoro dell assemblea. Si esprimono con deliberazione da inserire in apposito verbale. COMMISIONi consiliari di controllo o indagine (art 44 tuel) sono sempre articolazioni interne del consiglio comunale che possono essere previste dallo Statuto o dal Regolamento consiliare e costituite con criterio proporzionale ai gruppi consiliari. Funzione: Verificare l andamento della attività amministrativa dell Ente in relazione a questioni specifiche per poi redigere relazioni conclusive. ASSESSORI (art 47 TUEL) Sono i collaboratori più stretti del sindaco. Il Sindaco affida incarico(c.d DELEGA) di seguire determinate materie nei vari settori di attività dell ente. Gli assessori compono la GIUNTA e sono nominati da quest ultima sulla base di rapporto di fiducia (fedeltà al programma politico-amministrativo). Perciò sono sempre revocabili GIUNTA COMUNALE (art 48 TUEL) è ORGANO DI GOVERNO, traduce gli obiettivi ed i programmi strategici del Consiglio in programmi gestionali concreti, di breve-medio termine, soprattutto mediante l adozione del PEG (piano esecutivo di gestione), in uina logica di budget. PEG= strumento che collega le scelte politiche con l attività gestionale. L obbligo di adozione è previsto per Comuni con oltre 15.000 abitanti ed è approvato annualmente dalla giunta sulla base del bilancio di previsione adottato dal Consiglio. Determina gli obiettivi di gestione che ogni dirigente deve realizzare. Assegna risorse umane,materiali e finanziare per il raggiungimento di questi obiettivi.
Funzioni della giunta: -Collabora col sindaco nel governo del comune con deliberazioni collegiali -compie tutti gli atti di governo che non siano riservati al consiglio, al sindaco o agli organi di decentramento. DIRIGENTI e RESPONSABILI dei SERVIZI (art. 107 TUEL) In virtù del principio di separazione tra organi di governo e organi di gestione FUNZIONI: Attuazione indirizzi: adottando i provvedimenti necessari anche con atti che impegnano l ente verso l esterno; provvedendo alla gestione finanziaria, tecnica e amministrativa, utilizzando autonomi poteri di spesa e organizzazione risorse. COMPETENZE DIRIGENZIALI: Presidenza commissioni di gara e concorso; responsabilità procedure di appalto;stipulazione contratti;provvedimenti di autorizzazione,concessione;attestazioni,diffide, comunicazioni Dispensa a cura PdCI FgCI Salento, a cura di A. Minenna. Reperito sul sito www.comunistisalento.it/scuoledipartito/gruppo-pratica.pdf