Lezione 5 Lo schema narrativo canonico



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Corso di laurea specialistica Formazione, comunicazione e innovazione nei contesti sociali e organizzativi Facoltà di Psicologia 2 Università La Sapienza di Roma Corso di Semiotica prof. Piero Polidoro Lezione 5 Lo schema narrativo canonico

Sommario 1. 2. e le funzioni della fiaba di magia russa 3. Greimas e lo schema narrativo canonico 1 di 11

Vladimir Jakovlevič 1895 1970 Russia analizzò cento fiabe di magia russe della raccolta di Afanasjev e notò l esistenza di funzioni ricorrenti. Le funzioni non dipendono dai personaggi o dal modo in cui compiono un azione. Le funzioni indicano un certo tipo di azione che svolge un certo ruolo in una vicenda (per es. la partenza dell eroe o il conseguimento del mezzo magico). La stessa azione può rappresentare due funzioni differenti a seconda del punto della vicenda in cui si trova. 2

Le funzioni di e = allontanamento: allontanamento di un vecchio, morte dei genitori, allontanamento di un giovane k = divieto q = infrazione v = investigazione: l antagonista tenta una ricognizione w = delazione: l antagonista riceve informazioni sulla sua vittima f = tranello: l antagonista muta aspetto e inganna l eroe y = connivenza: l eroe si lascia convincere dall antagonista X = danneggiamento: con questa funzione ha inizio l azione narrativa vera e propria. L'antagonista arreca uno o più danni all eroe x = mancanza: in alternativa a X - mancanza della fidanzata, di un mezzo magico, di un oggetto raro, di soldi, ecc. Y = mediazione: la sciagura o mancanza è resa nota W = inizio della reazione: l eroe cercatore acconsente o si decide ad agire = partenza: l eroe abbandona la casa D = prima funzione del donatore: il donatore mette alla prova l eroe Z = conseguimento del mezzo magico R = trasferimento nello spazio L = lotta M = marchiatura V = vittoria Rm = rimozione della sciagura o della mancanza = ritorno: il ritorno è solitamente compiuto nelle stesse forme dell andata P = persecuzione S = salvataggio = arrivo in incognito F = pretese infondate: il falso eroe avanza pretese infondate C = compito difficile (proposto dall eroe) A = adempimento: il compito è eseguito I = identificazione: l eroe è riconosciuto grazie a un segno particolare Sm = smascheramento (del falso eroe) T = trasfigurazione: l eroe assume nuove sembianze Pu = punizione (dell antagonista) N = nozze 3

La successione delle funzioni L ordine di successione delle funzioni è sempre lo stesso, anche se, nelle singole fiabe, alcune funzioni possono mancare. 4

Analisi della fiaba n. 52: Gelo I: X Y D E Z II: x Y W D E- Z- - 5

Lo schema narrativo canonico di Greimas Manipolazione Qualcuno fa fare qualcosa a qualcun altro (l eroe) Sanzione Chi ha compiuto l azione è premiato, non premiato o punito. Competenza Qualcuno (l eroe) acquista la possibilità di fare qualcosa Performanza Qualcuno (l eroe) fa qualcosa 6

Manipolazione Nella manipolazione (o contratto) un Destinante (D.te) affida un compito a un Destinatario (D.rio). Esempi di rapporti fra D.te e D.rio: 1) D.te e D.rio sono incarnati da due personaggi diversi (il re chiede all eroe di salvare la figlia rapita); 2) D.te e D.rio coincidono (l eroe si assegna un compito, uno scopo); 3) D.rio e Anti-D.te coincidono (Amleto) 7

Tipologia degli spazi nella narrazione Spazio eterotopico Spazio familiare, casa 1 Spazio topico Spazio non familiare, dell azione eroica 2 Spazio paratopico Acquisizione della competenza Spazio utopico Azione 8

Programma narrativo PN principale (o di base) (lo scopo generale dell eroe) PN d uso (un PN specifico necessario per realizzare quello principale) PN d uso PN d uso 9

Un esempio: evoluzione dei film di guerra 1) Performanza (fare) 10

Un esempio: evoluzione dei film di guerra 2) Manipolazione (far fare) 11