Progetti Speciali ReLUIS 2014 RS2 Simulazioni di Terremoti ed Effetti Near-Source



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Transcript:

Progetti Speciali ReLUIS 2014 RS2 Simulazioni di Terremoti ed Effetti Near-Source Coordinatore Prof. Politecnico di Milano Kick-off meeting Department of Physics - University of Napoli, Monte Sant'Angelo Napoli, March 27, 2014

Partnership 2 Unità di Ricerca Responsabile Budget (k ) 2014 Politecnico di Milano 25 Università di Napoli Gaetano Festa 15 Università di Pavia Carlo Lai 10 INGV Milano Francesca Pacor 10 60 Data di decorrenza: 1 febbraio 2014 Competenza temporale delle attività: 1 febbraio 31 dicembre 2014

Motivazioni progetto 3 moto sismico nel near-source scarsamente documentato da dati accelerometrici che coprano la varietà di condizioni di sito, sorgente, direttività, etc rarissimi i casi in cui si abbiano a disposizione dati near-source da reti accelerometriche dense per vincolare la variabilità spaziale del moto strumenti di simulazione numerica ormai ben collaudati, ma con limiti computazionali da risolvere (alta frequenza, non linearità) "sdoganare" gli accelerogrammi sintetici come efficace alternativa agli accelerogrammi reali per applicazioni ingegneristiche

Obiettivi progetto (nell'arco del triennio) (a) 4 1) affinare gli strumenti di calcolo di accelerogrammi sintetici in condizioni nearsource, sia con approcci deterministici che stocastici, validandoli sulla base delle osservazioni dai terremoti dell Aquila (in continuità con quanto sviluppato in RS2 del progetto 2010-2013) e dell Emilia, e mostrandone le potenziali applicazioni in analisi di rischio sismico a scala territoriale; 2) produrre una base di dati accelerometrici reali, pienamente caratterizzata in termini di meta-dati per gli effetti near-source (componenti normali e parallele alla faglia, diverse metriche di distanza, condizioni di direttività, condizioni di sito), associandola, nel corso del progetto, anche ad accelerogrammi sintetici, a coprire in particolare quelle condizioni non ancora ben documentate dai dati reali; 3) elaborare i dati a disposizione per fornire strumenti predittivi del moto sismico specifici per condizioni near-source, per quanto riguarda in particolare le forme spettrali e la loro dipendenza dalle caratteristiche della faglia (componenti normali vs parallele, periodi dominanti del moto impulsivo, componenti verticali vs orizzontali, velocità e spostamento di picco, fattori di amplificazione sismica di sito in condizioni near-source);

Obiettivi progetto (nell'arco del triennio)- (b) 5 4) studiare, sulla base dei risultati delle simulazioni numeriche e/o dei dati disponibili da reti accelerometriche dense, la coerenza spaziale del moto sismico in condizioni near-source; 5) valutare le potenzialità d uso degli accelerogrammi sintetici da simulazioni numeriche, sia in termini di risposta sismica di strutture estese (ponti, condotte interrate), sia in termini di analisi di stabilità di pendii, validando i risultati con approcci più tradizionali di definizione dell input sismico; 6) tradurre i risultati del progetto in indicazioni normative o pre-normative, in particolare per quanto riguarda gli effetti near-source su: (i) forme degli spettri elastici di progetto; (ii) fattori correttivi per gli effetti di sito; (iii) formule aggiornate per il calcolo di velocità e spostamento di picco in funzione delle ordinate spettrali di medio periodo; (iv) componenti verticali del moto e rapporto V/H. 7) sviluppare documenti pre-normativi per l inclusione degli effetti near-source negli scenari di progetto per le costruzioni.

Obiettivo 1:calcolo di accelerogrammi sintetici in n.s. 6 Objective (Dream?) To simulate physics-based earthquake scenarios as realistic as possible in terms of: the complexity of the seismic source the complexity of the geological and morphological environment the frequency range of the seismic excitation and of resulting ground motion

The Spectral Element Code SPEED http://mox.polimi.it/it/progetti/speed/speed/home.html 7 Mazzieri I. et al. (2013) SPEED-Spectral Elements in Elastodynamics with Discontinous Galerkin: a non-conforming approach for 3D multi-scale problems, Int. J. Num. Meth. Eng., 95 (12), DOI: 10.1002/nme.4532

Flowchart for scenario simulations by SPEED 8

Step 1: input data 9 Tools (suggested): CAD, Rhinoceros, ArcGIS 1.1) Identification of active faults (literature overview geologic/seismic evidences): - location; - focal mechanism; - size; - Mmax. 1.2) Digital Elevation Model (DEM): available at http://srtm.csi.cgiar.org/ - 90m resolution 1.3) Geologic, geophysical and geotechnical model: - 3D structure; - velocity profiles; - deep crustal model.

Step 2: construction of the mesh 10 Tools (suggested): CUBIT 2.1) geometry and mesh design (1:3 refinement scheme for conforming model or non-conforming model) 2.2) auxiliary (independent) mesh for Not Honoring Procedure 2.3) auxiliary (independent) mesh for kinematic finite fault model

Step 3: source input creation 11 Tools: Matlab toolbox Automatic generation of fault rupture scenarios breaking any arbitrary portion of the seismogenic structure/s implemented in the mesh (as in Step 1) Fault Origin (FO) W0 L0 (Xhy, Yhy) L W x: along strike For a given fault (M max ), define: - Moment magnitude: M W (M0) - position of rupture area w.r.t. FO: L0, W0 - slip distribution s(x,y) (SRCMOD database included: http://www.seismo.ethz.ch/srcmod/ ) - hypocenter location w.r.t. FO and focal depth: X hy, Y hy, D - rupture length and width: L, W - rake angle ( ), rupture velocity (V R ), rise time ( ) y: down dip

Step 3: source input creation Features for seismic input Kinematic modeling of an extended seismic source k k M 0 (x, t) k k mij ( x, t) i n j j n i k V volume of the k th subfault M k 0 k (x, t) u shear modulus k area k A s( t t co-seismic slip k k ; ) R slip and normal fault vectors f( f, f, f ) Slip source function How to introduce high-frequency components? How to introduce spatial incoherency?

Expected times required to compute a typical scenario simulation 13 INPUT DATA + MESH: ~ 5 days (if input data particularly the 3D soil model - are easily available and given in a suitable format) RUN (SUPER-COMPUTER): ~ 4-5 hours for tens of million nodes (512 MPI, FERMI) ~ 2 hours on a standard laptop 4 labs (CPU @ 2.8 GHz, RAM 8 Gb)

The PoliMi-MunichRE contract 14 SANTIAGO DEL CILE ~ 5 hours on FERMI using 512 cores

BB (cm/s 2 ) FAS (cm/s) HF (cm/s 2 ) LF (cm/s 2 ) BroadBand (BB) finite-fault simulation scenarios 15 Hybrid method, embedded in the post-processing toolbox, to generate broadband ground motion shaking maps usable over a wide range of periods for engineering aims 1.0 0.5 LF filter HF filter Physics-based waveforms provided by SPEED at LF (f < f l ) are combined with the synthetic accelerograms f l f h computed through the stochastic approach of Sabetta & Pugliese (1996, SP96) at High Frequency (f > f h ), by using matching filters 10 2 10 1 10 0 10-1 0 0 1 2 3 4 f (Hz) LF(SPEED) HF(SP96) BB 10 0 f (Hz) 200 0-200 0 5 10 15 20 25 30 200 0-200 0 5 10 15 20 25 30 200 0 LF: SPEED (f < 1.5 Hz) HF: SP96 (f > 1.5 Hz) BB ( 0 < f < 25 Hz) -200 0 5 10 15 20 25 30 t (s)

Finite-fault simulation scenarios 16 GROUND SHAKING MAPS: results are collected on a regular (~ 600 m) of observation points at ground surface and saved in the following format: Long ( E) Lat ( N) PGD (cm) PGV (cm) PGA (cm/s/s) PSA 0.3s (cm/s/s) PSA 1.0s (cm/s/s) PSA 3.0s (cm/s/s) PSA 5.0s (cm/s/s) For each groud motion parameter, the geometric mean of horizontal component is provided PGA PGV PGD

Web repository of seismic scenarios 17 Selection of the target location (e.g. Emilia-Romagna) http://95.110.233.181/terremoti/

Web repository of seismic scenarios Selection of the target seismic fault (e.g. Mirandola fault) 18 Selection of the target rupture scenario

Web repository of seismic scenarios 19 Visualization of results in terms of maps of different IMs (PGD, PGV, PGA, SA) cm

Wellington, New Zealand 20 Wellington, New Zealand (from Google Earth)

Wellington Numerical Simulation 21 Spectral Element Model Wellington, New Zealand. Topography exported in Cubit. In yellow is represented the Wellington - Lower Hutt basin; superimposed are the coast line and the Wellington fault line. The 3D hexahedral mesh of the area, the mesh covers an area of approximately 50 x 80 x 45 km and is composed by around 350,000 hexahedra. Around 200,000 elements are in the Wellington-Lower Hutt basin.

Wellington Numerical Simulation 22 Kinematic Source Model: Wellington City Main active faults in Wellington (source: GNS web site) and their representation in the numerical model. The model includes, from West to East, the Ohariu, the Wellington and the Wairarapa faults (superimposed red lines).

Wellington Numerical Simulation 23 Scenario Properties: Selected scenario with MAGNITUDE of 7.0, length and width of 40000 and 20000 m, rupture velocity of 2700 m/s, rise time of 0.5 second and rake angle of 180 degree. Wellington City Fault model with strike angle of 58.2623 and dip of 90 K-square self-similar slip distribution model proposed by Herrero and Bernard (1994)

Wellington-Lower Hutt Basin 24 From top to bottom: representation on Google Earth and bedrock model from data provided by R. Benites. From top to bottom: Basin model in Cubit having size 10x22x0.7 km and element size of 100 m. The bedrock surface is exploited according a Not-honoring technique.

Soil Profile 25 Properties of the Wellington Basin (adapted from Benites et al. 2005) z (m) Vs (m/s) Vp (m/s) ρ (kg/m3) 100 300 520 2200 Alluvial Basin 100 < 200 400 700 2300 200 < 500 500 850 2400 > 500 1000 1700 2400 Outcropping Bedrock 200 < 500 1500 2800 2400

Nonlinear Material Curves 26 1,2 1 0,8 0,6 0,4 G/Gmax Damping 0,2 0 1,000E-06 1,000E-05 1,000E-04 1,000E-03 1,000E-02 1,000E-01 γ (%) G/G0 and damping curves applied to the alluvial basin (first 200m of soil layer)

Ground Motion MAPs 27 3 2 1

Ground Motion movie 28

Preliminary Results Monitor #20170 29

Preliminary Results Monitor #11374 30

Preliminary Results Monitor #7370 31

Comparison with GMPEs - Nonlinear Analysis 32 PSA at selected periods: comparison with Cauzzi & Faccioli (2008) T=0.5 s T=1.0 s Basin Basin T=3.0 s T=5.0 s Basin Basin

Comparison with GMPEs - Nonlinear Analysis 33 PSA at selected periods: comparison with Cauzzi & Faccioli (2008) T=0.5 s T=1.0 s Bedrock Bedrock T=3.0 s T=5.0 s Bedrock Bedrock

Obiettivo 1: calcolo di accelerogrammi sintetici in n.s. 34 1a) costruzione di una prima versione del sito web che conterrà: (a) i codici utilizzati e i link per scaricarli (SPEED, Hisada,...?...); (b) sintesi dei benchmark e casi studio trattati nel progetto (L'Aquila, Emilia); da fare confluire successivamente in Synthesis 1b) routine comuni di pre-processing (costruzione dell'input in termini di spostamento sulla faglia per eccitazione broad-band) e post-processing (generazione di accelerogrammi broad-band con approccio ibrido deterministico+stocastico) 1c) nuova versione codice SPEED (con updates da parte di varie UR) 1d) benchmark di confronto tra i codici 1e) completamento simulazioni terremoto L'Aquila 1f) completamento simulazioni terremoto Emilia

Obiettivo 4-5: coerenza del moto in n.s. e risposta strutture estese 35 mesh conforme mesh non conforme

Obiettivo 4-5: coerenza del moto in n.s. e risposta strutture estese 36

Obiettivo 6: indicazioni normative 37 Le formule adottate nelle norme sono idonee? valori di PGD osservati dal database SIMBAD

Obiettivo 6: indicazioni normative 38 Le formule adottate nelle norme sono idonee? valori di PGV osservati dal database SIMBAD

Obiettivo 6: indicazioni normative 39 Le formule adottate nelle norme sono idonee?

Obiettivo 6: indicazioni normative 40 Le formule adottate nelle norme sono idonee?

Obiettivo 6: indicazioni normative 41 Le formule adottate nelle norme sono idonee?

V/H V/H Obiettivo 6: indicazioni normative Le formule adottate nelle norme sono idonee? Rapporti spettrali V/H: effetto della magnitudo 1 0.8 10 < d f < 30 km 30 < d f < 50 1 km 5.0<M<5.4 5.5<M<5.9 6.0<M<6.3 6.4<M<6.6 0.8 5.0<M<5.4 5.5<M<5.9 6.0<M<6.3 6.4<M<6.6 0.6 0.6 0.4 0.4 0.2 0.2 0 10-2 10-1 10 0 10 1 Periodo (s) 0 10-2 10-1 10 0 10 1 Periodo (s)

V/H V/H V/H Obiettivo 6: indicazioni normative Rapporti spettrali V/H: effetto del sito 1 Classe B 1 Classe C 0.8 0.8 0.6 0.6 0.4 5.0<=M<=5.4 0.2 5.5<=M<=5.9 6.0<=M<=6.3 6.4<=M<=6.6 0 10-2 10-1 10 0 10 1 Periodo (s) 1 0.8 0.6 Classe D 0.4 5.0<=M<=5.4 0.2 5.5<=M<=5.9 6.0<=M<=6.3 0 10-2 6.4<=M<=6.6 10-1 10 0 Periodo (s) 10 1 5.0<=M<=5.4 5.5<=M<=5.9 0.4 0.2 0 10-2 10-1 10 0 10 1 Periodo (s)

V/H Obiettivo 6: indicazioni normative Rapporti spettrali V/H: confronto con EC8 2 1.5 1 V/H M5.0-5.4 V/H M5.5-5.9 V/H M6.0-6.3 V/H M6.4-6.6 V/H M6.7-7.2 S ve /S e - tipo A S ve /S e - tipo B-C VH hp modello 0.5 0 10-2 10-1 10 0 10 1 Periodo (s)