IL MONDO DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE

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IL MONDO DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE

La Guerra Fredda, che vede contrapporsi Usa ed Urss. La nascita della Repubblica italiana e il periodo del boom economico. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, il mondo e l Italia furono caratterizzati da alcuni importanti fatti, tra cui ricordiamo. La decolonizzazione di Africa e America Latina e l acuirsi del problema razziale in Usa.

La Guerra Fredda USA ED URSS SI SPARTISCONO IL MONDO

DUE NUOVE SUPERPOTENZE L Europa uscì dal conflitto completamente distrutta. Emergevano, invece, due nuove potenze mondiali: gli Stati Uniti e l Unione Sovietica. Sebbene fossero state alleate nel corso della guerra, le due potenze manifestarono negli anni successivi politiche ed ideologie assolutamente inconciliabili: comunista l Urss ed intenzionata ad affermare il controllo sull Europa; liberisti e democratici gli Usa e sostenitori di una politica basata su libere elezioni. L Urss cominciò ad istaurare regimi comunisti negli Stati dell Europa dell Est (Polonia, Ungheria, Bulgaria, ecc.), che divennero stati satelliti dell Urss, cioè suoi sudditi.

IL MONDO DIVISO Innanzitutto la Germania venne divisa in due parti: la Repubblica democratica tedesca, sotto il controllo sovietico, la Repubblica federale tedesca, sotto il controllo statunitense. Germania ovest = Repubblica federale tedesca Germania Est = Repubblica democratica tedesca INFLUENZA AMERICANA CCONTROLLO DEI SOVIETICI

IL MONDO DIVISO Ben presto gli Usa, guidati dal Presidente Truman, misero in atto una politica di contenimento del comunismo, che Stalin stava cercando di imporre in Europa. Fu pertanto varato il PIANO MARSHALL, un gigantesco piano di aiuti economici ai Paesi dell Europa che erano stati devastati dalla guerra. Chi accettava gli aiuti dichiarava implicitamente di stare dalla parte degli Usa. Gli aiuti vennero offerti anche agli Stati satelliti dell Urss, la quale impose assolutamente di non accettarli.

IL MONDO DIVISO IN BLOCCHI BLOCCO OCCIDENTALE BLOCCO ORIENTALE Il mondo risultava pertanto diviso in due blocchi: BLOCCO OCCIDENTALE, sotto l influenza degli Usa, di cui facevano parte Italia, Inghilterra, Francia, Germania Occidentale. BLOCCO ORIENTALE, sotto l Influenza dell Urss, di cui facevano parte gli Stati dell Europa dell Est.

IL MONDO DIVISO

IL MONDO DIVISO IN BLOCCHI I due blocchi sancirono l alleanza attraverso due patti contrapposti. PATTO ATLANTICO (1949) PATTO DI VARSAVIA (1955) Legava i Paesi del Blocco Occidentale. Prevedeva la nascita della NATO, un organismo militare che garantiva la protezione nucleare americana. Legava i Paesi del Blocco Orientale, ponendoli sotto la protezione nucleare russa.

LA GUERRA FREDDA E L EQUILIBRIO DEL TERRORE Inizia così il periodo della Guerra Fredda, così detta poiché la tensione tra i due Stati rivali non sfociò mai in una guerra vera e propria, cioè in un conflitto armato. La rivalità si basò sul principio del terrore: ognuna delle due potenze sapeva che l altra era potenzialmente pericolosissima poiché entrambe possedevano la BOMBA ATOMICA. Entrambe, inoltre, cominciarono una incredibile corsa agli armamenti per spaventare l altra. La Guerra Fredda va dal 1949, anno del Patto Atlantico, al 1989, anno dell abbattimento del Muro di Berlino.

IL DISGELO Nel 1953 si verificò un evento che sembrava poter cambiare le cose: la morte di Stalin. Col suo successore, Krusciov, iniziò la fase del disgelo, cioè un periodo di coesistenza pacifica tra le due potenze. Krusciov si impegnò a evitare a tutti i costi un conflitto militare diretto. Contribuì a questa politica anche quella del nuovo presidente americano Kennedy, eletto nel 1960, che si aprì al dialogo con i Russi. Un importante contributo venne anche dal papa dell epoca, Giovanni XXIII, che sostenne il disgelo.

LA CRISI PRECIPITA: IL MURO DI BERLINO Questo fragile equilibrio crollò nel 1961. Da anni ormai, cioè da quando era stata divisa in due parti, in Germania si verificavano continue fughe di persone dalla zona est, ad influenza russa, nella zona ovest, ad influenza americana e basata su principi democratici. Stanco di queste fughe, che ledevano anche l immagine dell Urss, Krusciov fece costruire un muro al centro della città di Berlino, che risultò divisa così in due parti. Il muro di Berlino diventò il simbolo della divisione del mondo. Chiunque tentasse di attraversarlo veniva ucciso o imprigionato. Intere famiglie, separate poiché vivevano in due zone diverse della città, furono destinate a rincontrarsi solo dopo circa trent anni, nel 1989.

Il muro di Berlino

Il muro di Berlino

Il muro di Berlino

LA GUERRA FREDDA CONTINUA Alcuni eventi misero ulteriormente in crisi il tentativo di disgelo, come la guerra nel Vietnam, uno stato asiatico diviso in due zone: il Nord, governato da un regime comunista ed aiutato perciò dall Urss; il Sud, invece, sostenuto dagli Usa.. Le due potenze continuarono a combattere senza armi, per esempio mostrando una sfrenata competizione nei successi di ogni tipo: uno dei frutti positivi di questa competizione fu la conquista dello spazio. Il primo uomo lanciato nello spazio fu il russo Gagarin nel 61; il primo uomo sulla Luna fu l americano Armstrong nel 69. In breve tempo morirono Kennedy e Giovanni XXIII (1963) e Krusciov si dimise (1964).

LA CONQUISTA DELLO SPAZIO GAGARIN ARMSTRONG

La decolonizzazione Il mondo dopo la Seconda Guerra Mondiale

La decolonizzazione Negli stessi anni della Guerra Fredda si assiste nel mondo anche ad un altro fondamentale fenomeno: la DECOLONIZZAZIONE, cioè il definitivo crollo degli imperi coloniali europei nel mondo e la conquista dell indipendenza da parte dei popoli colonizzati. Tutta l Africa e parte dell Asia e del Sud America erano, infatti, da secoli in mano alle potenze europee. Questi popoli 1. Non vogliono più dipendere economicamente dalle nazioni europee, le quali sottraevano loro le materie prime, li pagavano con salari miserabili e non investivano in nessun tipo di miglioramento nelle colonie. 2. Vogliono difendere la loro cultura e la loro religione, non uniformandosi ai valori occidentali.

Le tre fasi della decolonizzazione 1945-1956: Asia e maggioranza del mondo arabo. 1957-1965: Algeria e Africa subsahariana. 1966-1990: America Latina e Africa meridionale.

Gandhi e l indipendenza dell India Uno dei primi Paesi ad ottenere l indipendenza fu l India (1947), che era un antica colonia inglese. Qui i problemi per ottenere l indipendenza dalla Gran Bretagna si unirono allo scontro tra le due religioni principali, l induismo e l islamismo.

Gandhi e l indipendenza dell India Il Partito del Congresso Il Mahatma Gandhi I rapporti con i musulmani La lotta per l indipendenza dalla Gran Bretagna era iniziata in realtà già da tempo. Dopo la Prima guerra mondiale a capo del Partito fu eletto Gandhi, detto Mahatma, cioè la grande anima. Gandhi, per ottenere maggiori successi, aveva cercato di intraprendere un difficile dialogo con l altro grande partito nazionalista, la Lega musulmana. Da tempo, infatti, esisteva il Partito del Congresso, un movimento nazionalista induista che puntava all indipendenza. Il programma di Gandhi si fondava su un arma insolita: la non-violenza. I due partiti riuscirono talvolta a collaborare, anche se la rivalità portò poi a drammatiche divisioni in seguito.

Gandhi e l indipendenza dell India: la nonviolenza Per lottare contro il dominio in India della Gran Bretagna, Gandhi predicava la non-violenza attiva. Il popolo rispose a questa sua lotta dimostrando una disciplina e una fede senza precedenti. Evitando qualsiasi forma di reazione, anche di fronte ai pestaggi e persino alle stragi compiute dagli Inglesi, Gandhi organizzò il boicottaggio totale dei prodotti e delle strutture amministrative inglesi. Gli Indiani, quindi, smisero di indossare abiti occidentali, di frequentare le scuole inglesi, abbandonarono gli uffici in cui lavoravano, si sdraiarono sui binari per non far partire i treni con merci inglesi.

Gandhi e l indipendenza dell India: la nonviolenza Molti degli uomini che lottavano con lui furono arrestati e uccisi. Lui reagiva a questi eventi con scioperi della fame totali, che lo condussero più volte quasi alla morte e suscitarono ammirazione e rispetto nei suoi confronti.

Gandhi e l indipendenza dell India: la nonviolenza La lotta toccò il punto più alto nel 1930 con la marcia del sale, durante la quale Gandhi percorse 320 km, seguito pacificamente da milioni di Indiani, in direzione dell oceano per raccogliere il sale. Gli Inglesi, infatti, avevano imposto un assurda tassa su questo bene naturale. http://www.raistoria.rai.it/articoli/gand hi-comincia-la-marcia-delsale/12332/default.aspx

Gandhi e l indipendenza dell India Finalmente, dopo anni di lotte, Gandhi riuscì a vedere l indipendenza dell India dalla Gran Bretagna nel 1947. Purtroppo però i problemi con i Musulmani riemersero, tanto che l India venne divisa in due Stati, contro la volontà di Gandhi: l India, a maggioranza induista, il Pakistan, a maggioranza musulmana. Nel 1948 Gandhi fu assassinato da un induista fanatico, che gli rimproverava di aver ceduto sulla questione pakistana.