Lo scoppio della guerra fredda

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1 Lo scoppio della guerra fredda 1) 1945: muta la percezione americana dell URSS da alleato ad avversario e nemico 2) 1946: ambio dibattito interno all amministrazione Truman sulla svolta in politica estera 3) 1947 :la svolta si traduce in politica con la dottrina Truman e il piano Marshall 4) : le scelte politiche ed economiche si traducono in scelte militari con la nascita del Patto Atlantico nel 1949 e la guerra di Corea del 1950

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3 Elaborazione della dottrina del containment Discorso di Stalin il 9 febbraio 1946 in cui si afferma l inevitabilità dello scontro tra i due sistemi Discorso di Churchill all Università di Fulton-Missouri marzo 1946: Da Stettino nel Baltico a Trieste nel Mare Adriatico una cortina di ferro è scesa attraverso il continente. Dietro quelle linee giacciono tutte le capitali dei vecchi stati dell Europa centrale e orientale. Varsavia, Berlino, Praga, Vienna, Budapest, Belgrado, Bucarest, Sofia; tutte queste famose città e le popolazioni attorno ad esse, giacciono in quella che devo chiamare sfera sovietica e sono tutte soggette, in un modo o nell altro, non solo all influenza sovietica ma anche a una altissima e in alcuni casi crescente forma di controllo da Mosca.

4 Lungo telegramma di George Kennan Kennan era stato inviato a Mosca come incaricato di affari dal luglio 1944 all aprile Al termine della missione inviò un telegramma di 5300 parole da Mosca al segretario di Stato James Byrnes sottolineando la necessità di una nuova strategia da seguire nei rapporti con l URSS. Alla base del punto di vista del Cremlino sulle vicende mondiali- scrisse Kennan- vi è la tradizionale e istintiva insicurezza russa.

5 Lungo telegramma di Kennan febbraio 1946 Secondo Kennan Stalin aveva bisogno di un mondo ostile per legittimare il proprio dominio autocratico. Stalin aveva usato il marxismo-leninismo come una giustificazione per l istintiva paura dell URSS nei confronti del mondo esterno e per instaurare una dittatura. Oggi i sovietici non possono fare a meno di tutto questo. E la foglia di fico della loro rispettabilità morale e intellettuale. Soluzione rafforzare le istituzioni dei paesi occidentali con lo scopo di renderli inattaccabili dalla sfida sovietica in attesa dell eventuale collasso del regime sovietico. Dottrina del containment

6 Dottrina Truman 12 marzo 1947 Impedire l imposizione di regimi comunisti in altri paesi da parte dell URSS. L aiuto economico americano avrebbe permesso di assicurare l indipendenza nazionale e creare un mondo veramente libero. La Gran Bretagna nel febbraio 1947 fa sapere che a causa della crisi finanziaria deve ritirare i propri aiuti militari alla Grecia e alla Turchia e pone termine al proprio mandato in Palestina La dottrina nasce da un discorso al Congresso in cui Truman chiese di votare aiuti economici e militari per la Grecia e la Turchia minacciate dall URSS pari a 400 milioni di $. Obbiettivo USA: Difendere i regimi democratici e aiutare i popoli liberi a scegliere i loro destini mediante aiuti economici.

7 Piano Marshall 5 giugno 1947 Il generale Marshall pronunciò all Università di Harvard un importante discorso I bisogni dell Europa sono maggiori delle sue capacità di pagamento. E necessario provvedere un aiuto supplementare, gratuito, notevole Nasce il piano Marshall o ERP: con la dottrina Truman e il Piano Marshall gli USA optavano deliberatamente per l Europa che consideravano elemento decisivo dell equilibrio mondiale. Ma la proposta si rivolgeva anche ai paesi dell Europa orientale. Molotov criticò aspramente il piano Marshall sostenendo che il previsto coordinamento dei piani nazionali avrebbe attentato all indipendenza degli stati. Per l URSS il piano Marshall era una manovra dell imperialismo americano per stabilire il suo dominio politico ed economico sull Europa.

8 Reazione sovietica Il Kominform: la principale reazione sovietica fu la creazione di un ufficio di informazione comunista nell ottobre Si delinea la divisione del mondo in due blocchi contrapposti Conferenza di Londra (dicembre 1947) mise fine ai lavori del Consiglio dei ministri degli Esteri.

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