L Italia esce devastata dalla prima Guerra Mondiale, pur figurando tra i vincitori: lo sforzo bellico ha comportato sconvolgimenti dal punto di vista SOCIALE Inserimento di enormi masse, soprattutto donne, nel tessuto produttivo durante la guerra; Reinserimento dei reduci nel mondo del lavoro; Militarizzazione della mentalità, irriducismo ECONOMICO Inflazione e crollo dei salari; Crisi delle principali industrie Crisi del mondo contadino e agricolo per mancanza di manodopera impegnata in guerra; Crisi del debito pubblico POLITICO Instabilità governativa; Forte ostilità della società, sia a destra che a sinistra, per i partiti tradizionali dello Stato liberale a causa della scarsa determinazione dimostrata alle Trattative di pace; Incapacità nella gestione della situazione economica
Come nel resto d Europa, anche in Italia si verifica un offensiva decisa da parte della sinistra socialista e dei sindacati: si rivendicano misure concrete e immediate contro disoccupazione in difesa dei salari, per la collettivizzazione delle terre e per aver riconosciuti diritti lavorativi fondamentali come, ad esempio, la giornata di 8 ore
Nel 19 si registrano oltre 1800 scioperi economici con 1.500.000 scioperanti nelle città, a cui si uniscono oltre 500.000 contadini che nelle campagne occupano i latifondi. Nel 20 oltre duemila scioperi con 2.300.000 scioperanti. La protesta assume spesso toni insurrezionali, come avviene durante le occupazioni da parte di operai armati delle fabbriche di Milano e Torino, nell estate-autunno del 1920
Il 23 marzo del 1919, Benito Mussolini, un ex socialista espulso dal partito per il suo fervente interventismo durante la guerra, fonda i Fasci Italiani di Combattimento in Piazza San Sepolcro a Milano Nazionalismo radicato e sentimento di profonda umiliazione legati alla diffusa rabbia per aver avuto una vittoria mutilata Reazione delle classi possidenti e dei conservatori, proprietari terrieri e industriali, contro la minaccia rossa Sono in prevalenza ex combattenti con forte impronta nazionalistica, che agiscono in squadre di pestaggio e con funzioni di ordine pubblico, contro sedi della sinistra, operai in sciopero e contadini che occupano le terre
Inizia l occupazione nazionalistica di Fiume guidata da Gabriele D Annunzio L occupazione è guidata da intellettuali nazionalisti e militari, che reclutano molti ex combattenti e reduci, con lo scopo di protestare contro il governo e i paesi vincitori per l umiliante trattamento riservato all Italia; in particolare, si vuole fare pressione per ottenere l annessione di Fiume (dichiarata città libera) all Italia. Trattato di Rapallo. Giolitti Fiume viene sgomberata con la forza dall esercito italiano
I Fasci di combattimento si presentano alle elezioni nel 19, le prime con il sistema proporzionale, nella sola circoscrizione di Milano, senza riuscire ad ottenere alcun seggio. I veri vincitori: i socialisti, primo partito con il 34 %, il neonato Partito popolare con il 20. I vecchi partiti liberali perdono la maggioranza in Parlamento. Cresce la paura di una rivoluzione socialista Il 21 gennaio 1921. Fondazione del Partito Comunista d Italia. Livorno. Scissione dal Partito socialista. Nazionale. Internazionale
I Fasci di combattimento si presentano alle elezioni nel 19, le prime con il sistema proporzionale, nella sola circoscrizione di Milano, senza riuscire ad ottenere alcun seggio. I veri vincitori: i socialisti, primo partito con il 34 %, il neonato Partito popolare con il 20. I vecchi partiti liberali perdono la maggioranza in Parlamento. Cresce la paura di una rivoluzione socialista Il 21 gennaio 1921. Fondazione del Partito Comunista d Italia. Livorno. Scissione dal Partito socialista. Nazionale. Internazionale