Geologia Isotopica ed Ambiente

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Transcript:

Geologia Isotopica ed Ambiente La Geochimica Isotopica è principalemte usata per l indagine dell origine ed evoluzione della Terra e per fornire una scala dei tempi per i processi e gli eventi geologici. Geologia Isotopica classica Datazioni di processi geologici Petrologia Evoluzione del pianeta Terra e sua differenziazione (Nucleo-mantellocrosta) Evoluzione del mantello terrestre (separazione crosta ed effetto della geodinamica sul chimismo del mantello) Evoluzione di sistemi magmatici (e.g. tempi di residenza, sistemi di alimentazione) Applicazioni di tipo ambientale (spesso associate ad altre determinazioni) Datazioni - Paleoclimatologia (aumento CO2) Datazioni Giacimenti minerari Oceanografia (acidificazione degli oceani) Inquinamento (sia atmosferico che del cibo) Contaminazione aree minerarie Isotopi antropogenici e contaminazione da impianti termo-nucleari (fallout-groundwaters, food etc) Archeologia/Archeometallurgia Certificazione/tracciabilità Agro-alimentare Studi forensi Salute

Strutturazione del corso: Concetti generali: definizione di isotopo, leggi di decadimento variazione nel tempo di padre e figlio. Descrizione delle sistematiche isotopiche principali: Sr, Nd, Pb, U-series, isotopi antropogenici: composizione isotopica dei principali reservoir terrestri (acque, crosta continentale e oceanica vs. mantello etc.) e cenni su metodi di datazione usati in studi ambientali. Applicazione isotopi Sr, Nd e Pb a diverse problematiche ambientali (oceanografia, inquinamento atmosferico e/o da metalli pesanti etc), forensi etc. Applicazione isotopi della serie dell U e antropogenici a problematiche ambientali. Escursione assieme ai corsi di Mineralogia Ambientale e geochimica dei fluidi.

Materiali di studio: Dispense Lezioni Per approfondire : Dickin (1995): Radiogenic Isotope Geology, Cambridge Descrizione sistematiche (Chapter 3.4 à datazioni giacimenti; 4.5à Nd in Oceani; 5.6à Pb in ambiente) Dispense White (2013) Descrizione sistematiche (Chapter 7 à Nd in Oceani) Gunter Faure (1986). Principles of Isotope Geology. John Wiley & Sons Descrizione sistematiche (Chapter 19-6: Pb e inquinamento) articoli scientifici

Particelle nucleari Atomo: consiste di protoni, neutroni & elettroni Protone, massa = 1.007277 amu Neutrone, massa = 1.008665 amu Elettrone, massa = 0.000549 amu

Protoni & Neutroni organizzati in nuclei Nel nucleo di ciascun elemento chimico è concentrata gran parte della massa atomica raggiungendo una densità pari a 10 4 gr/cm 3 ed una dimensione pari a 10-8 cm (1 Å). Le particelle che compongono il nucleo prendono il nome di NUCLEONI e possono essere neutri (neutroni = N) o avere una carica positiva (protoni = Z).

Nuclei & elettroni organizzati in atomi La natura chimica degli atomi (ed il loro nome) dipende dal numero di protoni in essi contenuti. È possibile che atomi dello stesso elemento siano caratterizzati da un numero di neutroni variabile, e pertanto da diverso numero di massa. Gli atomi che possiedono uno stesso numero di protoni (Z) ma diverso numero di neutroni (N) vengono definiti ISOTOPI. Esempio: lo Stronzio (Z=38) (Sr) possiede quattro isotopi 88 Sr, 87 Sr, 86 Sr, 84 Sr.

Nuclidi A = numero di massa (# protoni + neutroni nel nucleo) 87 Sr 87 Sr o semplicemente 38 Z = numero atomico (# di protoni nel nucleo) La massa dei nuclidi è troppo piccola per essere definita in g viene pertanto utilizzata la unita di massa atomica (a.m.u. in Inglese atomic mass unit ) la quale è pari alla dodicesima parte della massa del nuclide del 12 C

Z N

Carta dei nuclidi Fig. 13.1. Carta parziale dei nuclidi con mostrati gli atomi stabili (in grigio) e gli atomi instabili (in bianco). Sono inoltre mostrati i nuclidi isotopi, isotoni ed isobari. da: G. Faure (1987) Principles of Isotope Geology. J. Wiley & Sons

Neutroni (N)/Protoni (Z) nel nucleo Per gli elementi leggeri (i.e. Z<20), N/Z ~ 1 Isotopo Z A N 12 C 6 12 6 40 Ca 20 40 20 112 Cd 46 112 66 238 U 92 238 136 Per elementi pesanti (i.e. Z>20), N/Z ~ 1.5

Rapporti N/Z nel nucleo Carta dei nuclidi Z β + emission N=Z valley of stability Più neutroni sono necessari per la stabilità nucleare degli elementi pesanti. β - emission N

Gli Isotopi si dividono in: Stabili: e.g. 88 Sr, 144 Nd, 204 Pb Radioattivi: e.g. 87 Rb, 147 Sm, 238 U, 232 Th Radiogenici Stabili: e.g. 87 Sr, 143 Nd, 206 Pb, 207 Pb, 208 Pb Radiogenici e Radioattivi: e.g. 230 Th, 226 Ra (Catene di decadimento serie dell Uranio) Antropogenici: 239 Pu (6.5kyr), 240 Pu(24.1kyr), 241 Pu(14.4yr), 236 U (23Ma), 137 Cs (30yrs), 131 I (8 days), 90 Sr (26yrs) + Uranio impoverito à derivanti da test nucleari (bombe), e centrali nucleari impianti di riprocessamento, impianti di produzione di armi nucleari

Noi lavoreremo con RAPPORTI ISOTOPICI E fondamentale aver presente quale rapporto stiamo considerando, per capirne l evoluzione ed il comportamento dei vari contesti geologici rapporti di due isotopi di uno stesso elemento uno radiogenico ed uno no: e.g. 87 Sr/ 86 Sr, 143 Nd/ 144 Nd, 206 Pb/ 204 Pb, 182W/183W, 26 Mg/ 24 Mg rapporti di due isotopi di elementi diversi: es. 1 isotopo padre / isotopo stabile del nuclide figlio: e.g. 87 Rb/ 86 Sr, 147 Sm/ 144 Nd, 238 U/ 204 Pb es. 2 figlio (radiogenico) / padre (radiaottivo): e.g. 207 Pb/ 235 U, 206 Pb/ 238 U es. 3: due isotopi radioattivi e radiogenici in catene di decadimento: e.g. ( 230 Th/ 238 U), ( 226 Ra/ 230 Th), le parentesi indicano che stiamo trattando attivita (à ritmo di decadimento)

rapporti tra due isotopi dello stesso elemento entrambi stabili: e.g. 18 O/ 16 O, 7 Li/ 6 Li etc. Per gli isotopi stabili si usa di solito la notazione δ o ε (come δ ma x 10 4 ) Anche per isotiopi non stabili spesso si usa una notazione simile normalizzata ad un valore noto (i.e. chondriti, bulk Earth)

Noi lavoreremo con RAPPORTI ISOTOPICI Un rapporto isotopico è definito come x N / y N dove N è il numero di atomi Oppure mol x N / mol y N dove mol sono le moli (in ogni mole c è un quantità di atomi pari a N A = il numero di Avogadro = 6.022 x 10 23 Un rapporto isotopico NON PUO essere espresso dividendo le concentrazioni Le concentrazioni si usano per esprimere le abbondanze relative dei vari elementi nell rocce wt. % = 10-2 g/g per gli elementi maggiori (e.g. SiO 2, MgO, Na 2 O, K 2 O, Al 2 O 3, TiO 2, CaO, P2O 5 ) altre volte in parti per milione (ppm) per elementi in traccia à 1ppm = 10-6 g/g (o µg/g o mg/kg)

Perche variano I rapporti isotopici? Concetto di frazionamento: Per frazionamento elementare si intende un diverso comportamento di due elementi in un determinato processo (e.g. Rb e Sr durante la cristallizzazione frazionata). Per frazionamento isotopico si intende la stessa cosa ma tra due isotopi dello stesso elemento. In entrambi I casi il frazionamento produce una variazione dei rapporti (elementari o isotopici). 1. Frazionamento Mass dependent: il processo di frazionamento e proporzianale alla differenza di massa. E.g. il frazionamento su 97 Mo/ 95 Mo sara minore (in proporzione) di quello su 98 Mo/ 95 Mo. 2. Frazionamento non dipendente dalla massa (e.g. decadimento radioattivo): e.g. 87 Sr/ 86 Sr varia nel tempo in funzione del decadimento di 87 Rb a 87 Sr

Lo studio degli isotopi stabili e quello degli isotopi radioattivi/radiogenici sono abbastanza diversi concettualmente. Nel secondo caso i rapporti istopici (e.g. 87 Sr/ 86 Sr) dipendono in linea di massima da 2 fattori Frazionamento elementare padre-figlio (Rb/Sr), quindi tra due elementi diversi a comportamento geochimico diverso Tempo trascorso da quando il frazionamento e avvenuto I rapporti isotopici che misuriamo oggi nei vari reservoir sono la risultante di quello che viene chiamato il rapporto time-integrated tra padre e figlio. Il grande vantaggio di questi isotopi è che la maggior parte dei processi geologici (e non) NON FRAZIONA i due isotopi (radiogenico/stabile) o se lo fa questo si può correggere à ottimi traccianti!

Nel primo caso il frazionamento e tra isotopi stabili dello stesso elemento, quindi: processi capaci di frazionare tra isotopi dello stesso elemento in base alle differenze di massa (e.g. evaporazione, adsorbimento): di solito sono processi che avvengono a basse temperature e quindi in ambiente superficiale non e influenzato dal tempo: un rapporto tra isotopi stabili una volta frazionati non cambia. In quersto corso ci focalizzeremo principalmente sugli isotopi radiogenici e sulle loro applicazioni ad indagine di tipo ambientale.