Garantire la Sicurezza, Continuità, Affidabilità e minor Costo possibile del Servizio di forniture di energia elettrica per cittadini e imprese.

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Transcript:

CHI È TERNA Il decreto legislativo 79/99 assegna a Terna la Concessione dello Stato per il Servizio Pubblico di Trasmissione e dispacciamento dell energia elettrica in Italia. A tal fine lo Stato ha conferito a Terna la proprietà della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale (RTN). Terna è, quindi, un Trasmission System Operator (TSO) E uno tra i principali TSO al mondo per Asset gestiti e competenze E il primo TSO indipendente Europeo CABINE PRIMARIE (AT/MT) CABINE SECONDARIE (MT/BT) TRASFORMATORI LA SUA MISSION Garantire la Sicurezza, Continuità, Affidabilità e minor Costo possibile del Servizio di forniture di energia elettrica per cittadini e imprese. LE ATTIVITÀ DI TERNA Per realizzare la sua Mission Terna si occupa dell Esercizio, della Manutenzione e dello Sviluppo della Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale (RTN). Più concretamente Terna progetta, pianifica e realizza le infrastrutture fondamentali per il trasporto dell energia elettrica dalle centrali di produzione alla zone di consumo. Inoltre, gestisce (programma e controlla) i flussi di energia elettrica in modo da assicurare in ogni momento l equilibrio tra l energia resa disponibile dai produttori e l energia richiesta dagli utenti. Per poter gestire efficacemente i flussi di energia elettrica Terna controlla anche le linee di interconnessione con l estero.

I NUMERI DELLA TOSCANA In Toscana Terna gestisce 5.697 km di linee e 58 stazioni elettriche ed è presente con oltre 200 persone impegnate ogni giorno. I consumi elettrici della Toscana (energia richiesta nel 2016) sono circa 20.600 GWh, di cui oltre il 40% a uso industriale, il 36% terziario, il 22% domestico e il restante (meno del 2%) agricolo. Nel 2016 la Regione ha prodotto circa 15.300 GWh di energia elettrica destinata al consumo, registrando un deficit pari a oltre il 26% (saldo tra energia prodotta ed anergia consumata): questo significa che la Toscana deve importare più di un quarto dell energia. In Toscana tutte le fonti rinnovabili coprono più della metà della produzione regionale netta: con circa il 51,5% (a fronte di una media nazionale pari al 34%) è la settima regione italiana per incidenza delle energie green sulla produzione. Una regione prioritaria per Terna, con oltre 180 milioni di euro già investiti negli ultimi anni e un programma di opere di razionalizzazione della rete elettrica per quasi 450 milioni di euro nei prossimi anni, con l obiettivo di rendere più sicuro ed efficiente il sistema elettrico regionale.

LA RETE NELL AREA DI PRATO, FIRENZE E PISTOIA. Allo stato attuale la rete elettrica a 132 kv nelle aree di Firenze, Prato e Pistoia è alimentata da 5 stazioni di trasformazione a 380/132 kv di Calenzano, Poggio a Caiano, Casellina, Tavernuzze e Marginone la cui capacità di trasformazione non garantisce adeguati margini di sicurezza di esercizio. La chiusura di alcune centrali di produzione di energia elettrica nell area di Prato potrebbe aggravare la situazione. Emerge la necessità di realizzare nella zona una nuova stazione di trasformazione che assicuri gli adeguati margini di sicurezza grazie una migliore distribuzione dei flussi di potenza sulla rete a 132 kv. La realizzazione della stazione comporterà anche una riduzione delle perdite di rete. Situazione attuale Pistoia Prato Firenze Città Stazioni di trasformazione 380/132 kv Flussi energia da S/E su rete 132 kv

LA NUOVA STAZIONE ELETTRICA DI VAIANO La nuova stazione sarà collegata all elettrodotto a 380 kv Bargi Calenzano e alla rete a 132 kv per alimentare le aree di, Montemurlo, S.Martino e Barberino. La realizzazione della stazione, consentirà di demolire circa 38 km di vecchie linee elettriche, di cui 5 km all interno del Comune di. Situazione con la nuova stazione Nuova S/E Pistoia Prato Firenze Città Stazioni di trasformazione 380/132 kv Flussi energia da S/E su rete 132 kv

ITER AUTORIZZATIVO Stato attuale: 17/01/2014: Avvio del procedimento autorizzativo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico al sensi della Legge 239/2003. L iter autorizzativo è ad oggi aperto e riguarda il progetto presentato da Terna nel 2014. A seguito della richieste avanzate dall Amministrazione Comunale di, Terna ha riaperto il Tavolo di concertazione con il Comune al fine di individuare e condividere una nuova soluzione localizzativa della Stazione. Al momento Terna ha sviluppato gli approfondimenti richiesti dal comune in merito alla delocalizzazione del progetto attraverso analisi ambientali e sopralluoghi. Tra tutte le alternative indicate dal comune, Terna ha individuato l alternativa tecnicamente fattibile. Prossimi passi: Una volta presentata la nuova potenziale localizzazione per la stazione e ultimati gli studi necessari, Terna presenterà al Ministero dello Sviluppo Economico la VARIANTE di progetto. La documentazione progettuale verrà depositata presso i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell Ambiente e il Comune di. Contestualmente verrà pubblicato sui quotidiani l avvenuto deposito e, a partire dalla data di pubblicazione, i cittadini avranno 30 giorni per esprimere le proprie osservazioni e trasmetterle al Ministero dello Sviluppo Economico.

STUDIO PER LA NUOVA LOCALIZZAZIONE DELLA STAZIONE PROGETTO IN AUTORIZZAZIONE Soluzione a ovest della località «Le Fornaci»: NON FATTIBILE - Progetto della stazione in blindato - Nuovi raccordi molto brevi - Richiesta da parte del Comune di delocalizzazione - Area con forti pendenze che richiedono rilevanti opere di movimento terre e di sostegno (muri, terrapieni ecc.) e di stabilizzazione dei pendii - Viabilità di accesso troppo ripida e tortuosa non consente il trasporto in sito dei pesanti macchinari di stazione. - In adiacenza ai resti di una torre storica Soluzione in area industriale: POTENZIALMENTE FATTIBILE Soluzione a Sud di : NON FATTIBILE - Ubicazione in area semi-abbandonata a destinazione industriale, sede di un esistete edificio a carattere produttivo - Nuovi raccordi di lunghezza limitata vista la vicinanza a linee esistenti - Sito pianeggiante già ben servito dalla viabilità esistente - L area necessiterebbe di rilevanti opere di movimento terre e di sostegno (muri, terrapieni ecc.) non compatibili con la presenza di frane e che richiedono la stabilizzazione dei pendii. - Nuovi raccordi più lunghi - In adiacenza ad un edificio storico

IPOTESI DELLA STAZIONE IN AREA INDUSTRIALE Tra le varie soluzioni studiate è risultata potenzialmente fattibile la localizzazione nell area industriale di : La Stazione sarà costruita utilizzando la tecnologia in blindato: questa permetterà di utilizzare una superfice ridotta (5 volte inferiore rispetto a una stazione con le stesse caratteristiche realizzata in tecnologia tradizionale) e di racchiudere gran parte dei macchinari all interno degli edifici. Le linee elettriche che collegheranno la stazione alla rete a 132 kv si potrebbero realizzare in cavo interrato perché potrebbero essere posizionate sotto le strade limitrofe all area. I collegamenti elettrici dalla stazione alla linea a 380 kv, considerata la vicinanza dell elettrodotto esistente, avranno una lunghezza comunque limitata. Nelle aree occupate dall impianto saranno smantellate e bonificate le coperture in amianto esistenti; tutte le nuove strutture saranno realizzate con materiali non inquinanti. Saranno previste opere di mitigazione con utilizzo di vegetazione autoctona.

STAZIONE IN AREA INDUSTRIALE: FOTOINSERIMENTI EST E NORD VEDUTA LATO EST VEDUTA LATO NORD STATO ATTUALE PROGETTO FUTURO PROGETTO FUTURO CON IPOTESI DI MASCHERAMENTO

STAZIONE IN AREA INDUSTRIALE: FOTOINSERIMENTI OVEST E SUD VEDUTA LATO OVEST VEDUTA LATO SUD STATO ATTUALE PROGETTO FUTURO PROGETTO FUTURO CON IPOTESI DI MASCHERAMENTO

www.terna.it CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI COSA PREVEDE LA LEGGE Le Linee guida dell ICNIRP (Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti) emanate, in costante condivisione con la Organizzazione Mondiale della Sanità, per la prima volta nel 1998, hanno fissato inizialmente il livello di riferimento per l esposizione ai campi elettromagnetici della popolazione a 100 µt (milionesimi di Tesla). Tali linee guida sono state riviste nel 2010 e il livello di riferimento è stato aggiornato a 200 µt, perché il valore precedente è stato ritenuto eccessivamente restrittivo. Il Consiglio dell Unione Europea in data 12 luglio 1999 ha emanato una Raccomandazione invitando i Paesi membri dell Unione a dotarsi di una legislazione nazionale che fosse conforme con quanto indicato dall ICNIRP. La Legge 36/2001 ha preso come riferimento la Raccomandazione del Consiglio dell Unione Europea, applicando però attraverso apposito DPCM fattori di precauzione maggiori, definendo limiti fino a 33 volte più restrittivi rispetto al valore definito dall ICNIRP nel 1998 (da 100 a 3 µt) e fino a 66 volte inferiori (da 200 a 3 µt) rispetto al livello di riferimento indicato dalle nuove linee guida dell ICNIRP nel 2010. Il Decreto 8 luglio 2003 fissa il limite di esposizione il valore di attenzione e l obiettivo di qualità, secondo la seguente tabella. Tali limiti sono da intendersi come mediana di valori nell arco delle 24 ore, in condizioni normali di esercizio. Limiti di esposizione 100 μt e 5 kv/m (millevolt ogni metro) rispettivamente per l induzione magnetica ed il campo elettrico generati da elettrodotti alla frequenza di 50 Hz, ai fini della salute dagli effetti acuti, Valore di attenzione (elettrodotti esistenti) 10 volte più bassi rispetto alla Raccomandazione europea; 20 volte inferiori rispetto al nuovo livello di riferimento ICNIRP 10 μt a titolo di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine nelle aree gioco per l infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere Obiettivo di qualità (nuovi elettrodotti) 33 volte più bassi rispetto alla Raccomandazione europea; 66 volte inferiori rispetto al nuovo livello di riferimento ICNIRP 3 μt, nelle vicinanze di ambienti e luoghi sopra citati * I campi Magnetici generati da alcuni elettrodomestici quali: Forni a microonde, cucine ad induzione, rasoi elettrici, aspirapolveri, riscaldatore elettrici, in alcune condizioni di utilizzo raggiungono i valori di 3 µt 200 µt Fattore di sicurezza -100µT Principio di precauzione (UE) Quando un attività crea possibilità di fare male alla salute umana o all ambiente, misure precauzionali dovrebbero essere prese anche se alcune relazioni di causa-effetto non sono stabilite dalla scienza -10 µt -3 µt Campi magnetici Elettrodomestici*

TERNA INCONTRA VAIANO Tutta la documentazione sul progetto è disponibile nell apposita sezione sul sito di Terna, all indirizzo http://www.terna.it/default/home/sistema_elettrico/dialogo_con_i_cittadini.aspx dove è possibile consultare la documentazione completa dell opera in autorizzazione dal 2014. Una volta depositata la nuova documentazione relativa alla variante nell area industriale, sarà pubblicata nella medesima sezione. Quesiti e osservazioni potranno essere formulati nel corso dell incontro, o inviati via e-mail all indirizzo info.vaiano@terna.it. Sarà data risposta a tutti i quesiti che perverranno entro il 15 marzo 2017 Terna risponderà entro il 30/03/2017