Tra Medioevo e Umanesimo prof. Vittoria Ciminelli
Medioevo Classici = modelli di stile e di cultura Problema : ERANO PAGANI Classici amati solo in nome delle verità preparatorie alla fede cristiana (lettura simbolica ed allegorica) Lettura rende le opere classiche contemporanee alle esigenze del proprio tempo opera una forzatura su testi nati per esigenze diverse
PETRARCA Attribuisce ai classici due dimensioni Dimensione storica Dimensione esemplare
Raccolta di rime in lingua volgare (nome Canzoniere dal XVI secolo)
UMILE e SUPERBO Francisci Petrarche laureati poete Rerum vulgarium fragmenta TITOLO ORIGINALE
Francisci Petrarche L io e l esperienza individuale in primo piano laureati poete (incoronato d alloro) L autore si propone come modello di saggezza e di cultura Rerum vulgaruim vulgarium = del popolo (impressione di modestia) Rerum vulgarium = espressione ricalcata su titoli latini (importanza del canzoniere) fragmenta microtesti composti in momenti diversi frammenti del proprio io diviso
Petrarca è il primo a raccogliere le proprie poesie in un libro (dalla fine dell antichità classica in poi) Raccogliere i propri frammenti dentro la forma chiusa del libro costituisce un modo o una speranza per ritrovare la sospirata pace e unità di se stesso L unità, cui guarda Petrarca, non è Dio come per i medievali, ma la propria esperienza individuale, di uomo che cammina nel modo con i suoi slanci, le sue paure, i suoi errori
DIVENIRE Gli studiosi contano ben nove forme dl Canzoniere, dalla prima del 1342 all ultima del 1374 Il libro è costantemente revisionato, risistemato Un processo di perfezionamento, immagine dell incertezza e del divenire continuo che caratterizzano la personalità dell uomo e dello scrittore DIVENIRE
la storia d amore per Laura, che continua anche dopo la morte della donna avvenuta 21 anni più tardi 366 liriche in volgare di varie forme metriche (sonetti, canzoni, ballate, madrigali): una per ogni giorno dell anno Il poeta la incontra per la prima volta ad Avignone, nella Chiesa di santa Chiara, il 6 Aprile del 1327 Il sonetto introduttivo sta a sé, in quanto proemio generale dell opera
Laura è identificata tradizionalmente con una Laura di Noves, nobildonna, sposa del marchese Ugo di Sade Laura forse non è mai esistita, né è mai stata amata ed è solo il simbolo dell allontanamento da Dio
Incontro con Laura Venerdì santo 6 aprile 1327(data fittizia: gli storici hanno accertato che quell anno il venerdì cadeva il 10 aprile) Segna l inizio del traviamento amoroso del poeta Morte di Laura avviene il 6 aprile 1348 Nome Laura nella forma latina Laurea è di 6 lettere n. 366 componimenti il numero 6 compare tre volte palese, seconda e terza cifra nascosto 3+6+6=15, 5+1=6
Breviario laico Breviario laico Breviario laico 366 componimenti uno per ogni giorno dell anno + il sonetto introduttivo L idea di una poesia al giorno proviene dalla cultura religiosa del medioevo (breviario = libro di preghiere) Il Canzoniere vuole essere una sorta di breviario spirituale, ma è di tipo speciale NON PARLA DI DIO o della salvezza dell anima o della verità del mondo PARLA DI UN UOMO (gioia, affanno, delusione, ricordo, speranza ) Più che insegnare la via del cielo, testimonia la difficoltà della salita a Dio La coscienza della propria fragilità mette a dura prova il sentimento religioso del poeta
Struttura organica Rapporto donna-creazione poetica Rapporto con un pubblico universale Testimonianza della ricerca interiore e delle contraddizioni dell IO
RIME IN VITA DI LAURA Laura bella e indifferente RIME IN MORTE DI LAURA Laura compassionevole vs sofferenze del poeta STRUTTURA BIPARTITA SEGNATA DA UN INTERVALLO DI QUATTRO PAGINE BIANCHE La struttura del Canzoniere Lo spazio vuoto non segna solo una demarcazione interna, ma è la traduzione visiva del cambiamento di rotta nell animo del poeta, generata da una crisi interiore prima ancora che Laura muoia MUTATIO ANIMI
Petrarca decide di porre mano al Canzoniere, raccogliendo i fragmenta scritti negli anni, dopo la morte di Laura La separazione definitiva dalla donna amata induce Dante a ricostruire il libro della memoria, a raccontare la propria esperienza amorosa - Vita Nova - Dante fa di Beatrice una figura sacra e metafisica, un intermediaria tra uomo e Dio Petrarca non scioglie il dissidio tra anima e corpo, tra colpa e redenzione che lo lacera e attraversa tutta la sua opera
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Il sonetto si apre con il vocativo VOI l io del poeta si rivolge in modo esplicito ad un pubblico che l ascolta Il destinatario delle liriche non è l addetto ai lavori, ma un pubblico universale, privo di caratterizzazioni sociali o culturali o ideologiche
Vero protagonista del Canzoniere è l animo tormentato del poeta che considera l amore per Laura ora impedimento, ora parte del suo itinerario di perfezionamento spirituale L IO lirico oscilla tra sentimento religioso e passione sensuale tentazione di cedere a illusioni e vane speranze e sentimento di vuoto ed infelicità per la lontananza della donna La sofferta ricerca di un punto d equilibrio e l irrisolta tensione che ne risulta sono la chiave per interpretare la poesia di Petrarca Nel Canzoniere ogni singolo testo può essere letto come una tappa della storia dell IO
La lingua di Dante è multiforme movimentata da toni estremi incline a creare parole nuove ad usare quelle note in contesti nuovi PLURILINGUISMO PLURISTILISMO La lingua del Petrarca è piana fatta di parole medie, comuni, eleganti, ma non troppo ricercate libera da impurità di suoni UNILINGUISMO MONOSTILISMO uniformità di termini, toni, livelli stilistici
Antitesi esprime la perenne oscillazione di P. tra stati d animo opposti attraverso coppie di sostantivi o verbi semanticamente contrastanti (vita-morte, pace-guerra, dolceamaro, riso-pianto) Ossimoro colloca in un medesimo nesso sintattico elementi di significato opposto (amore = dolce pena) Dittologie sinonimiche consistono nell usare contemporaneamente due sinonimi (a passi tardi e lenti) Endiadi assolvono la funzione di amplificare un concetto In pace et in porto = In tranquillo porto
Parallelismo parole-suoni cioé le immagini ripetono gli stessi suoni o gruppi consonantici GIOCHI FONOSIMBOLICI O CALEMBOUR Intensità evocativa delle parole LAURO - L AURA - L AURO = alloro, aria, oro L AURA - LAURA - L AURORA = aria, Laura, aurora Le immagini si ordinano per poli contrastanti, per opposizioni tra verso e verso Pace non trovo e non ho da far guerra Lo spirto è pronto, ma la carne è lassa
A. L amore, un amore irrealizzato (tema centrale) B. Rievocazione memoriale C. Paesaggio e sentimento dello scorrere del tempo
LAURA = LAURO ALLORO 1. la gloria letteraria e poetica (Laura= poesia) 2. l eternità sempreverde dell amore (alloro, sempreverde) 3. l irragiungibilità di Laura (come Dafne che, inseguita da Apollo, si trasforma in alloro) SIMBOLEGGIA Tem a A
Con la sua irraggiungibilità, Laura domina la mente del poeta È un amore vissuto come una dolce prigione da cui l innamorato non può liberarsi L amore cerca appagamento anche solo visivo, ma la presenza e la bellezza fisica dell amata turbano il poeta che teme di cadere nel peccato e di allontanarsi da Dio Prigioniero dell amore per Laura, il poeta ricerca talvolta luoghi solitari che plachino e consolino la sua passione; altre volte al contrario li fugge per paura di restare solo con la propria angoscia
Tem a B La donna di Dante è statica nella sua bellezza oggetto di contemplazione donna-angelo e, in quanto tale, porta nel mondo la salvezza o la verità di Dio L amore per lei è una sorta di elevazione morale e spirituale La donna di Petrarca è un essere umano, una donna affascinante, non un angelo legata alla vita, alle sue gioie e ai suoi dolori oggetto di rievocazione memoriale Per Laura Petrarca prova desiderio e passione L amore per lei non lo porta a Dio ma, al contrario, lo allontana e gli crea dubbi e drammi spirituali
Tem a C I paesaggi con la loro mutevolezza (vento - acqua, elementi dominanti) evocano il senso di precarietà della vita il sopraggiungere della vecchiaia che spegne la giovinezza
La Beatrice dantesca è immersa in una dimensione eterna Laura è soggetta allo scorrere del tempo che ne offusca la bellezza È paragonata ad un angelo solo a scopo di lode e celebrazione non in virtù di un esperienza religiosa ma di un esperienza psicologica, tutta umana e soggettiva del poeta